Unicredit ed i Certificates: abbiamo analizzato la crescita del settore con Marco Medici
Nel 2021 Unicredit è stata la prima emittente in Italia per numero di certificati di investimento, con oltre 900 certificates emessi su SeDex ed Euro TLX.
Unicredit ai Certificates Awards
Partiamo dalle news di Unicredit. Ai recenti Certificate Awards, la tradizionale rassegna che premia i migliori prodotti nel mondo dei certificati di investimento, Unicredit si è aggiudicata numerosi premi. Fra questi anche il premio speciale Certificate Journal. La giuria di certificati e derivati ha spiegato come “Unicredit si è distinta nel corso del Periodo di Valutazione per l’ampia offerta dedicata alla Rete e alla clientela Retail”. Sono stati evidenziati gli oltre 180 gli eventi organizzati per oltre 26500 utenti. Ma anche i percorsi formativi con eventi live e webinar online, con oltre 8000 partecipanti.
Unicredit si è anche vista assegnare il premio per l’emittente che ha maggiormente contribuito alla crescita dei certificates
In merito al contributo di Unicredit nei certificates, la giuria ha specificato come Unicredit sia “un’emittente storica, presente sul SeDeX sin dal 2004 con i primi Investment Certificates”. Inoltre Unicredit “è primo emittente per numero di strumenti attivi sul SeDeX (oltre 5350 ISIN) e Cert-X, con oltre 7200 nuove emissioni nel 2021”.
Sempre su Unicredit, è stato messo in risalto come siano stati quotati 1100 certificati a leva, 664 Bonus, 672 Cash Collect con diverse opzioni accessorie. Ma anche 55 certificati con payoff diversi. Unicredit in questi ultimi anni ha ampliato notevolmente l’offerta di certificates. Ciò al fine di offrire prodotti adatti ad ogni tipologia di portafoglio, in un mercato sempre in crescita.
Abbiamo analizzato la crescita del settore con Marco Medici, Responsabile Public Distribution Italia per UniCredit Corporate.
Analisi di Marco Medici (Unicredit)
–Come possiamo spiegare la crescita dei certificati di investimento registrata anche nel 2021, con scambi in crescita di 3 miliardi, con un +25%?
L’interesse che si riscontra in questo momento sul segmento dei certificate è dovuto sicuramente alla possibilità di poter investire nel mercato azionario, che in certi casi nel 2021 è andato a toccare nuovi massimi, mantenendo un margine di sicurezza. La crescita in termini di turnover è stata infatti maggiore in strutture più difensive. In particolare su quelle, dotate di barriere a scadenze, che fino a ribassi del 30-40 per cento dei sottostanti permettono di limitare o evitare le perdite. Il tutto incassando comunque rendimenti interessanti.
–Come emittente raccogliete le richieste di trader ed investitori. Quali sono i certificati di investimento più richiesti in questa fase di mercato?
I prodotti su cui abbiamo visto più crescita sono senza dubbio i Cash Collect. Sono dei prodotti di investimento che permettono di incassare premi periodici a fronte di determinate condizioni. Tra le numerose tipologie che si trovano sul mercato, quelli su cui abbiamo visto maggiore interesse da parte degli investitori sono stati i Fixed Cash Collect. Questi certificates pagano premi senza condizionalità e non presentano l’opzione del richiamo anticipato. Probabilmente sono stati apprezzati proprio per il fatto di essere più semplici di altri.
Tendenze di mercato sui certificati di investimento
–Notate dei trend di mercato particolare?
Vediamo che molti investitori utilizzano i certificati di investimento per accedere a mercati stranieri. Fra questi, per esempio, i maggiori titoli degli indici americani Nasdaq e S&P 500. I certificati sono quindi utilizzati anche come utile strumento di diversificazione geografica.
Crediamo che nei prossimi anni possa esserci spazio per un’ulteriore crescita di interesse da parte degli investitori. L’offerta attuale su Borsa Italiana conta infatti migliaia di prodotti e permette di poter scegliere il prodotto più adatto alla propria visione di mercato. E’ inoltre possibile selezionare anche il livello di rischio che si è disposti ad accettare.
