Previsioni elezioni Usa ed economia americana

Previsioni USA

Quali previsioni per l’economia americana con le elezioni Usa alle porte? A pochi mesi dalle elezioni presidenziali americane del 5 novembre: cosa bisogna attendersi per l’economia? Quali previsioni per l’economia Usa e quale impatto avrà il voto del 2024 sulle borse?

Introduzione

Fino ad ora la campagna dei democratici ha deluso le aspettative, tanto da aver provocato il ritiro del presidente Usa uscente Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca. Con la successiva candidatura di Kamala Harris contro Donald Trump, è necessario chiedersi quali settori economici potrebbero essere maggiormente favoriti e viceversa quali ambiti potrebbero essere affossati dalla vittoria dell’uno o dell’altra candidato.

In attesa del prossimo confronto televisivo, attualmente non si può evidenziare un netto favorito per la poltrona dello Studio Ovale, come visibile da vari sondaggi, anche perché sia Trump che Harris si stanno combattendo sia su temi politici che su alcuni diritti civili contribuendo a surriscaldare e scindere l’elettorato. Questo determina ovviamente una grande incertezza sui mercati, anche perché i programmi dei due candidati sono estremamente diversi.

Quali previsioni per l’economia americana? In uno scenario in cui le previsioni sono quelle di un PIL in rallentamento, mentre gli ultimi dati sul mercato del lavoro americano hanno mostrato segnali di frenata, i programmi dei due candidati giocano un ruolo chiave. Vediamoli per capire come si muoverà l’economia americana.

I piani di Kamala Harris

Kamala Harris

Anche a causa della forte inflazione che ha penalizzato la presidenza Biden, Kamala Harris si sta concentrando su alcune politiche di welfare state. In questi giorni Kamala sta, infatti, lanciando il suo programma per i suoi primi 100 giorni da Presidente.

Tra le principali misure del piano economico dei democratici spiccano il divieto per le grandi aziende alimentari di aumentare i prezzi eccessivamente, la riduzione delle tasse per i meno abbienti, tre milioni di nuove case e vari sussidi anche in ambito sanitario. Il focus sarà principalmente sull’elettore medio da cui arriva anche la promessa di non alzare le tasse a chi guadagna fino a 400.000 dollari all’anno.

Kamala, che ha da poco indicato il governatore Tim Walz come suo vice, ha spiegato che un possibile strumento di finanziamento potrebbe essere l’aumento delle corporate tax fino al 28%, rispetto all’attuale 21%. Questa indicazione ha infastidito le imprese e sicuramente troverebbe una importante opposizione in fase di discussione. Il tutto avrebbe anche delle conseguenze a livello di utili finali e quindi potenziali ripercussioni sulle borse.

Per quanto riguarda il settore Green probabilmente Kamala Harris proseguirà la linea tracciata da Joe Biden, supportando e sostenendo lo sviluppo di questo settore. I titoli legati al comparto delle energie alternative e della transizione energetica potrebbero risultare favoriti.

I piani di Donald Trump

Donald Trump

Quali sarebbe le mosse politiche ed economiche dei repubblicani per gli Stati Uniti? L’ex presidente Donald Trump propone una visione più isolazionista per l’America, con l’applicazione di forti dazi sulle merci importate. Punta inoltre, anche lui, su un taglio delle tasse e promette di ridurre o cancellare i sussidi al settore Green. Non a caso si era ritirato, nel suo precedente mandato, dall’Accordo di Parigi.

L’idea del miliardario americano sarebbe quella di puntare ulteriormente sui combustibili fossili. Questo sarebbe inoltre facilitato dalla deregolamentazione di numerosi settori e norme. Le tasse per le grandi aziende, che con i democratici potrebbero salire, con Trump potrebbero scendere, potenzialmente fino al 15%, almeno stando alle promesse elettorali. Una visione quindi diametralmente opposta sulle classi sociali da sostenere in questa delicata fase economica americana.

Il suo piano economico può essere quindi definito come una revisione dell’Agenda che l’aveva portato alla sua prima elezione. Altri punti salienti del suo programma sono una forte spinta sulla limitazione dell’immigrazione e una riduzione del welfare state, soprattutto in ambito sanitario. Probabilmente una sua elezione ridurrebbe il sostegno all’Ucraina, anche per concentrare gli sforzi nel contrasto della Cina, come già fatto nel precedente mandato.

Chi vincerà le elezioni americane?

Per i sondaggisti il cambio fra Biden e Kamala Harris ha ridato slancio ai democratici. Attenzione, però, perché Kennedy si è ritirato dando sostegno a Donald Trump e quindi ai repubblicani. Inoltre, come noto, non conta il dato su scala nazionale, ma quello dei singoli paesi. Nel 2000, infatti, Bush vinse le elezioni prendendo meno voti di Al Gore, così come avvenne nel 2016 fra Trump e la Clinton.

Previsione elezioni Usa

Saranno quindi gli Stati swing, ossia quelli in bilico, a decidere le elezioni. Fra questi la Georgia, North Carolina, Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Nevada e Arizona. La sfida elettorale fra democratici e repubblicani si combatterà soprattutto in questi stati. In alcuni un candidato o l’altro hanno un vantaggio teorico di alcuni punti percentuali, in altri sarà una sfida all’ultimo voto.

Conclusioni: previsioni Usa

Il successore di Joe Biden sarà chiamato a dare importanti risposte alle grandi sfide del nostro tempo. Dalle difficili relazioni con Russia e Cina, alla gestione della guerra in Ucraina e in Palestina, dal grande riarmo (anche atomico) a cui stiamo assistendo, alle evoluzioni potenzialmente molto impattanti dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro e ad un possibile rallentamento dell’economia. Queste sfide dovranno essere sostenute nonostante un contesto di indebitamento importante, in cui entrambi i candidati stanno lanciando programmi molto esosi.

Quindi quali sono le previsioni Usa per il prossimo futuro? Un’America maggiormente attenta al sociale e al Green se vince Kamala Harris, con i democratici. Viceversa più focalizzata ai tagli delle imposte alle imprese e protezione con dazi della produzione nazionale interna se vincono i repubblicani di Donald Trump.

Il grande nemico per l’America potrebbe essere l’incertezza post voto che potrebbe aggravare la situazione sia economica che civile. L’elettorato è già molto diviso ed estremizzato: ricordiamo ad esempio alcune pessime pagine della recente storia democratica americana come l’assalto di Capital Hill del 6 gennaio 2021 o l’attentato a Donald Trump del 13 luglio scorso. In questo clima, bisogna sperare che dallo scontro democratico delle urne emerga in modo chiaro un vincitore. Questo anche se la legge elettorale americana non è particolarmente d’aiuto e attualmente i due candidati si stanno contendendo molti stati punto a punto.

Per approfondire

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria.


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