Quando Comprare una Azione?

investire su azioni

Quando comprare e quando vendere un’azione in borsa? Una delle domande che si pongono gli investitori riguarda il timing, ossia il momento di acquisto in ingresso e l’uscita da un’operazione di investimento in borsa. L’analisi che presentiamo esamina appunto alcuni parametri per valutare quando acquistare e quando vendere un’azione.

Quando comprare un’azione?

Non esistono criteri oggettivi e universalmente riconosciuti per decidere quando è il momento idoneo per definire quando acquistare o vendere un’azione. Le chiavi di lettura, tecniche e fondamentali, del mercato, sono infatti molteplici e dipendono sia da aspettative razionali sia da interpretazioni soggettive degli operatori del mercato di borsa. Esistono tuttavia alcuni parametri che vengono frequentemente utilizzati per valutare le singole società ed impostare la propria operatività nell’acquisto e nella vendita di azioni.

Utili e dividendi

In ottica di medio periodo, ad esempio, un fattore frequentemente utilizzato per giudicare la bontà di un’azione si fonda sugli utili generati e sui dividendi distribuiti agli azionisti, ossia ai possessori di un titolo. Il dividendo, in particolare, viene confrontato con il prezzo di acquisto per ottenere il rendimento annuo dell’azione (il cosiddetto dividend yield).

Se, ad esempio, Eni quota attorno a 10 euro e stacca un dividendo annuo pari a 0,50 euro avrà un dividend yield del 5% annuo (ottenuto dividendo 0,5 euro per 10 euro). Se invece staccasse un dividendo pari a 0,80 euro, il dividend yield salirebbe all’8%.

Valutare il rendimento

Questo valore viene poi confrontato sia con il valore medio che offre l’indice azionario di riferimento (nel nostro esempio l’indice FtseMib) sia rispetto ad altre società dello stesso settore (sempre nel nostro esempio il comparto energetico) sia rispetto al rendimento di obbligazioni di media scadenza (tipicamente il Btp a 10 anni): ciò consente di valutare se il rendimento offerto dal titolo azionario può essere interessante, almeno in termini relativi prima di eventualmente decidere di acquistare un’azione.

Come valutare quando comprare un’azione

Il price earning è un secondo fattore esaminato per decidere quando comprare e quando vendere un’azione. Si tratta del rapporto tra il prezzo di borsa e l’utile per azione (P/E, dall’inglese Price/Earnings). Quest’ultimo indica quanti anni occorrono per recuperare, da un punto di vista monetario, il prezzo pagato (nell’ipotesi che l’azione sia in grado di garantire un flusso costante di utili pari a quelli presi in considerazione).

In generale: più il P/E è basso, più il titolo è conveniente; più il P/E è elevato, più il titolo è caro. Storicamente un valore medio discriminante si colloca attorno a 18-20. In particolare: se un titolo quota con un P/E inferiore a 15 viene considerato a sconto mentre se il suo P/E è superiore a 25 viene considerato costoso ed è quindi meno conveniente, in linea teorica, comprare quell’azione.

Alcuni parametri per valutare quando comprare e quando vendere un’azione in borsa

Altri parametri

Ci sono poi altri parametri (cosiddetti “multipli di prezzo”) che confrontano il prezzo di mercato dell’azione con altri fattori di tipo fondamentale. Il primo è il multiplo prezzo/cash flow (prezzo/flussi di cassa) e calcola il rapporto tra il prezzo di borsa e i flussi monetari generati dalla gestione aziendale.

Il secondo è il rapporto tra il prezzo e il patrimonio netto (in inglese Price/Book value) e confronta la capitalizzazione di borsa del titolo (che deriva dal prezzo di mercato) e il patrimonio netto della società. Un valore inferiore all’unità segnala una potenziale sottovalutazione del titolo, poiché la capitalizzazione è inferiore al suo “valore di libro”. Un terzo indicatore frequentemente utilizzato è il ROI (Return On Investment), ottenuto come rapporto tra il reddito operativo e l’attivo patrimoniale e che riflette la redditività della gestione aziendale.

Quando comprare un’azione: conclusioni

Non esistono regole oggettive che consentono di definire in modo assoluto la bontà di un investimento in azioni ed il timing di acquisto o vendita dell’azione. È chiaro tuttavia che, in un’ottica di medio termine, tra un primo titolo che presenta un multiplo P/E pari a 28 e un dividendo dell’1,5% e secondo titolo che presente invece un P/E di 12 e un dividendo del 4,5%, in linea teorica convenga sicuramente quest’ultima azione. Nel breve termine, invece, i fattori possono essere differenti, con il mercato azionario spesso mosso anche da oscillazioni tecniche e da maggiori speculazioni, che nel lungo termine tendono a venire assorbite dal mercato. Come visto, i fattori che muovono i prezzi di un’azione sono molteplici. L’investitore deve quindi considerarli attentamente per valutare se acquistare in borsa azioni.


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