Investire nelle Banche Italiane? Oggi, grazie al Certificato di Barclays ISIN XS2897770082 è possibile farlo con barriera capitale al 40% e premi condizionati mensili allo 0,875% lordo.
Un certificato “low barrier” sulle banche italiane
Quando si approccia il mondo degli investimenti, è sempre buona prassi conoscere sé stessi. Il motto nasce probabilmente nell’antica Gracia con Talete, primo filosofo occidentale. A distanza di millenni, questo pensiero è ancora attuale e applicabile alla finanza, dove è necessario, prima di investire, conoscere bene il proprio profilo di rischio-rendimento. Spesso, infatti, si reputa di poter “sopportare” una potenziale perdita più di quanto in realtà non avvenga nella pratica.
Proprio per venire incontro a questa avversione al rischio, Barclays ha plasmato un certificato con barriera capitale al 40% su quattro delle maggiori banche italiane. Esse sono: Unicredit, Banco BPM, BPER e Banca Monte dei Paschi di Siena.
Caratteristiche principali del Certificato
Emesso meno di due settimane fa, il certificato ha durata triennale con clausola di richiamo anticipato esercitabile a partire da maggio 2025. La soglia dell’autocall parte dal 100% del valore di tutti e 4 i sottostanti e decresce ogni mese dell’1% fino ad arrivare al 71% a ottobre 2027.
Le cedole di questo certificato sono mensili condizionate ad una barriera del 50%. Esse corrispondono un premio potenziale dello 0,875% lordo, ossia un 10,45% annuo. Qualora, ad una data di rilevamento, il peggiore dei sottostanti non dovesse essere sopra la soglia di barriera, il premio non verrebbe comunque perso. Grazie, infatti, all’effetto memoria, esso verrebbe conservato fino a quando non ritornassero le condizioni per il pagamento.
Investire nelle banche Italiane con un Certificato
Investire nelle banche Italiane è possibile tramite diversi prodotti finanziari. In questo caso tramite il Certificato di Barclays si ha la possibilità di mantenere il valore del proprio capitale anche in un periodo dove la borsa parla americano.
Questo, ricevendo anche un premio mensile fintanto che il worst of del paniere sia sopra la soglia della barriera. Ad oggi ISIN XS2897770082 quota sotto la pari, inoltre, aggiungendo un potenziale guadagno sul capitale investito.
Le banche italiane sottostanti

Cerchiamo ora di analizzare le banche che fungono da sottostante al certificato.
Unicredit
Partiamo da Unicredit: la cura Orcel sembra stia dando nuova linfa a un colosso che aveva perso marginalità. Se da una parte, infatti il taglio dei costi e la razionalizzazione è stata una politica senza sconti, dall’altra sono in atto manovre espansive.
Unicredit ha infatti iniziato la sua politica di ingrandimento attraverso riassorbimento di attività di bancassurance vita con la disdetta di accordi con CNP Assurance e Allianz. Ha continuato cercando uno sbocco internazionale con l’ingresso in Commerzbank, ora sullo sfondo e derubricato a operazione di lungo termine. L’ultima notizia, e quella che ha fatto più scalpore, è la OPS su Banco BPM. Il colosso che si verrebbe a formare avrebbe davvero una dimensione alla stregua delle maggiori banche europee. A medio termine l’operazione, se si farà, potrà cambiare il mercato bancario italiano e non solo.
Banco BPM
Neanche il tempo di ammiccare al settore dell’Investment management e a Siena, che il CDA di Banco BPM si è trovato per le mani una OPS di Unicredit. Dopo essere stata associata a diversi deal, infatti, la banca guidata da Giuseppe Castagna sembrava aver fatto una prima mossa concreta entrando al 5% in Banca Monte dei Paschi di Siena e lanciando una OPA su Anima. Il risiko non si sarebbe fermato, perchè Anima al 4% in MPS avrebbe permesso a BPM di diventare il maggiore azionista privato nella banca senese.
Il titolo di Banco BPM sta salendo vertiginosamente fino ad assestarsi a 7 euro per azione, rispetto ai 6,7 euro del prezzo iniziale stabilito dal certificato.
Banca Monte dei Paschi di Siena
La domanda è oggi più che mai doverosa: dove potrà arrivare MPS con il nuovo azionariato? Dopo la cessione da parte di CDP e quindi dello Stato del 15%, ora come anticipato sono entrati Banco BPM al 5% con prospettiva al 9% (per OPA totalitaria su Anima), Delfin al 3,5% e Caltagirone sempre al 3,5%. Con la OPS di Unicredit su BPM cambierebbe il detentore della proprietà ma è ancora tutto da capire se cambierà anche la prospettiva. Gli analisti di Websim hanno confermato la “view positiva su MPS”, ribadendo il giudizio “interessante” sul titolo con prezzo obiettivo a 6,3 euro.
In quest’ottica, il valore iniziale sul certificato di Barclays è di 5,945 euro ad azione.
BPER Banca
BPER Banca non è più sulle prime pagine dei quotidiani economici dallo scorso luglio, quando Unipol cercò di aumentare la propria partecipazione. Da quel momento in avanti il titolo della Banca è salito, tuttavia, non ancora quanto gli analisti ritengono sia il fair value attorno ai 7 euro. Il certificato propone un valore iniziale di 5,954 euro, con la barriera al 40%.
I certificati di investimento sono prodotti complessi e il capitale è a rischio. I rendimenti potenziali indicati sono lordi, la tassazione vigente è al 26%. Questo articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria.