Indice Nikkei

Indice Nikkei

Cosa è l’indice Nikkei? Come si calcola il valore dell’indice azionario Nikkei? Da cosa deriva il nome dell’indice giapponese Nikkei 225?

Cosa è l’indice NIKKEI?

Il Nikkei è il principale indice azionario giapponese. È composto dai maggiori 225 titoli giapponesi e comprende vari colossi della tecnologia e dell’elettronica. Fra le azioni che compongono il NIKKEI troviamo Sony Corporation, Canon, Nissan Motor Company, Honda Motor Company, Yamaha Corp.
Anche il Nikkei, come la maggior parte dei panieri mondiali, è un indice ponderato, il suo valore è dato dall’andamento medio ponderato (per la capitalizzazione) dei titoli fra i vari titoli che lo compongono. Le azioni che compongono l’indice Nikkei sono ricalcolate una volta l’anno, mentre la divisa con cui sono negoziati è lo yen giapponese.

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Da cosa deriva il nome Nikkei?

Il Nikkei era in passato chiamato Nikkei Dow Jones Stock Average (dal 1975 al 1985), mentre oggi è denominato semplicemente Nikkei.
Il nome deriva dal Nihon Keizai Shimbun (o Japan Economics Newspaper), comunemente conosciuto come Nikkei, la maggiore testata finanziaria giapponese e la prima al mondo su base giornaliera per tiratura. La rivista finanziaria, fondata a Tokyo nel 1876, ha iniziato ad occuparsi del calcolo dell’indice giapponese a partire dal 1950.

Valore dell’indice Nikkei

L’indice giapponese ha fatto registrare un vero e proprio boom nella seconda parte degli anni Ottanta del secolo scorso, arrivando in area 40.000 punti. Nei venti anni seguenti l’indice azionario giapponese ha perso i tre quarti del suo valore, scendendo progressivamente verso i 10.000 punti. Il Nikkei 225 ha toccato un minimo a 7.054,98 punti nel marzo 2008. Fra le date da ricordare, poi, vi è il tragico terremoto giapponese del marzo 2011. Alla riapertura (15 marzo 2011), l’indice Nikkei perse oltre 1.000 punti.

Nell’ultimo decennio, però, le cose sono cambiate, con una vera e propria inversione. Il trend rialzista ha progressivamente trovato forza. Questo grazie al buon trend generale delle borse, ma anche per via dei massicci acquisti di titoli ed ETF da parte della Bank of Japan. La banca di Tokyo, infatti, già a inizio 2018 deteneva oltre il 70% di tutti gli ETF sull’azionario giapponese. Di fatto la Bank of Japan era uno dei primi dieci azionisti nel 90% dei componenti dell’indice azionario giapponese.

La ripresa è proseguita anche in questi ultimi anni. Il crollo di inizio 2020 delle borse – derivante dal Covid – è stato presto riassorbito. Il valore del Nikkei è tornato, dopo quasi trent’anni, a superare quota 30.000 punti nel 2021. A trascinare al rialzo il Nikkei è stato ancora il trend di generale crescita delle borse visto negli ultimi anni. il tutto in congiunzione con il rally delle borse di fine 2020 ed inizio 2021, grazie alla grande liquidità immessa nel sistema dalle banche centrali.

La discesa dei mercati contestuale alla guerra fra Russia ed Ucraina ha determinato una frenata anche per l’indice Nikkei, tornato in area 27-28.000 punti.

grafico indice Nikkei

Altri indici giapponesi: TOPIX

Oltre al Nikkei 225, un altro indice giapponese rilevante è il TOPIX Index, ossia il Tokyo Stock Price Index. Il TOPIX è composto da oltre 2.000 aziende di dimensioni inferiori ed è calcolato dal TSE (Tokyo Stock Exchange). Anche il TOPIX ha una storia relativamente lunga, essendo stato fondato nel 1968.


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