Cosa è la Troika?

Troika Grecia

Cosa si intende con Troika? Quale ruolo ha giocato la Troika con il salvataggio della Grecia? Quali le principali critiche mosse al terzetto dei creditori europei? Ecco una serie di punti analizzati in questo articolo.

Cosa è la Troika?

Troika è un termine che deriva dal russo e significa “terzetto”. Viene utilizzato in ambito europeo per indicare l’insieme dei creditori ufficiali durante le negoziazioni con i paesi.

La troika, nell’ambito della politica dell’Unione europea, rappresenta, secondo quanto riportato nel sito del Parlamento europeo, “l’insieme dei creditori ufficiali durante le negoziazioni con i paesi”.

Da chi è composta? La Troika è tradizionalmente costituita dalla Commissione Europea, dalla Banca Centrale Europea (solitamente indicata con BCE) e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI).

Il termine Troika ha iniziato ad essere utilizzato in ambito giornalistico a partire dal 2009-2010 con gli interventi di Commissione Europea, BCE e Fondo Monetario Internazionale per la risoluzione della crisi della Grecia. In seguito alla crisi finanziaria verificatasi fra il 2008 ed il 2013 la Troika ha lavorato su vari piani di intervento con i paesi europei al fine di ridurre e scongiurare rischi di insolvenza sovrana. Sono stati concessi prestiti, pretendendo politiche di austerità ed attinenza a precisi parametri di spesa.

La Troika in Grecia

Cosa è successo in Grecia con la Troika? Il Paese è stato salvato ma con un duro prezzo e forti misure di austerità imposte dalla Troika. A fronte di ciò la Grecia ottenne prestiti per alcune centinaia di miliardi dall’Europa.

Ripercorriamo alcune vicende legate al salvataggio della Grecia.

Crisi della Grecia

La crisi della Grecia iniziò ufficialmente a fine 2009 quando l’allora premier Papandreou dichiarò che i precedenti governi avevano falsificato conti pubblici e bilanci statali per permettere al paese di entrare nell’euro.

Emerge nel tempo il progressivo rischio di fallimento della Grecia, che nel 2012 sembra addirittura quasi una certezza. Soltanto grazie ad una lunga serie di misure drastiche (come tagli alle pensioni, licenziamenti nel pubblico e tagli agli investimenti pubblici) la Grecia riesce a ottenere una serie di prestiti dall’Europa.

Un ruolo chiave venne appunto svolto dalla Troika, che chiede alla Grecia misure di forte austerità. Furono notevoli le proteste del popolo greco contro i tagli alle pensioni, ai salari minimi ed alla spesa pubblica. Vi furono anche critiche da parte di economisti che la vedevano colpevole di un autoritarismo emergenziale.

Congelamento dei titoli di Stato

I bond statali greci sono di fatto stati congelati nel 2012. Il loro valore di rimborso è stato ridotto di circa il 50% a fronte di una scadenza allungata. Non sono stati usati i CACs, ossia le clausole di azione collettiva, istituiti l’anno seguente nel 2013. Il caso Grecia ha invece seguito un percorso differente. Sono stati richiesti forti tagli alla spesa pubblica ed alle pensioni.

La Grecia è riuscita a riacquistare circa 45 miliardi del proprio debito (ad un prezzo di 15, con un risparmio di 30 miliardi). C’è stato un lungo tira e molla con la Troika, per arrivare ad un difficile salvataggio (che ha però visto anche il congelamento dei titoli di Stato come detto).

Negoziati per salvataggio Grecia

Negli ultimi anni è stato coniato il termine Brussels Group, per indicare le cinque parti negoziali che seguivano la trattativa per il salvataggio della Grecia. In questo caso alla Troika, come detto formata da Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, si affiancano anche il Governo della Grecia e il Meccanismo Europeo di Stabilità.

Critiche alla Troika

Fra gli economisti che hanno criticato la Troika troviamo il premio Nobel per l’Economia Paul Krugman. Secondo l’economista americano il terzetto non è stato in grado di affrontare la situazione deficitaria con tempismo.

Inoltre, Krugman sostiene che gli stanziamenti economici e finanziari favore dei Paesi in difficoltà sono di fatto risultati relativamente esigui ed in ritardo rispetto alle tempistiche necessarie per la Grecia. Gli aiuti in arrivo dal fondo “salva Stati”, poi, sono stati elargiti a fronte della promessa della cosiddetta austerity. Di fatto hanno richiesto tagli alle spese e un aumento della tassazione. Il rischio era pertanto quello di generare una nuova recessione.


Ebook Certificates
Articolo precedenteRischi del Bitcoin
Articolo successivoPrevisioni Borse 2023