Analisi sui Mercati Azionari

trading
Fisco e Certificates

Molti lettori ci chiedono un’analisi sui mercati azionari. Riassumiamo qui una sintesi del quadro macroeconomico.

Quadro macro economico

Dopo il crollo di marzo, i mercati azionari hanno intrapreso una progressiva ripresa. In primavera, infatti, il FTSE Mib era crollato da 25.000 a 14.500 punti, per poi rimbalzare fino in area 20.000. Ancora meglio ha fatto l’America, con l’S&P che è risalito sui valori pre Covid, mentre l’indice azionario del settore tecnologico USA, il NASDAQ, naviga da tempo sui massimi storici.

Nonostante ciò, non tutti i settori sono riusciti a recuperare. Infatti, i titoli del comparto energetico e quelli del comparto aereo restano ben al di sotto dei valori di inizio anno. Anche il settore degli autoveicoli è sotto pressione, con valori per i singoli titoli azionari in media fra 20 e 30 punti percentuali inferiori rispetto a quelli precedenti alla crisi.

Il comparto tecnologico, invece, ed aziende come Netflix e Amazon e Zoom sono risultati i grandi vincitori di questa fase sui mercati, trascinando al rialzo il NASDAQ. Non va poi dimenticato il rally delle azioni di Tesla, salite fino a superare quota 2.000 dollari. Le azioni di Tesla valgono ora ben dieci volte in più rispetto ai valori di un anno fa.

tesla e netflix azioni

Analisi FTSE Mib

Operativamente parlando, il FTSE Mib ha mostrato interessanti segnali di ripresa, senza però tenere il passo dei listini americani.

Fra i singoli titoli azionari, resta sotto pressione Eni. Le azioni del titolo petrolifero dopo il crollo di marzo fino in area 6,50 euro sono risalite fino a sfiorare i 10 euro, per poi scendere nuovamente in area 8 euro. Soffre anche Saipem, il cui titolo è sceso sotto quota 2 euro. Intesa, dai minimi in area 1,20/1,30, è risalito verso 1,70/1,80 euro per azione, mentre Unicredit passa di mano a 8 euro. FCA, dai minimi in area 5,50 di marzo, è risalita oltre i 9 euro.

L’indice milanese pare aver trovato un importante supporto intorno ai 19.000 punti, mentre la prima importante resistenza è collocata a 20.500. Ne segue una seconda sui 21.100 punti, sui massimi toccati dall’indice azionario a luglio.

Prezzo Oro da Record

I metalli preziosi sono stati i grandi protagonisti degli ultimi mesi. L’oro e l’argento hanno messo a segno importanti rally. Nel dettaglio l’oro è arrivato per la prima volta sopra quota 2.000 dollari l’oncia, ai massimi storici. La quotazione dell’oro denominata in euro ha superato quota 55 euro al grammo. Il metallo prezioso anche in questo caso è sui massimi di tutti i tempi.

L’argento, dal canto suo, è risalito del 150% dai minimi di marzo, volando fino in area 30 dollari l’oncia, prima di assestarsi sui 26-27 dollari l’oncia.

Oro – Le ragioni del rialzo

Perchè il prezzo dell’oro sale? L’oro è quindi ancora una volta risultato un importante bene rifugio in una complessa fase sui mercati finanziari, caratterizzata da un brusco ritorno della volatilità. L’incertezza ha infatti spinto un grande numero di investitori a comprare oro, sia in forme fisiche come lingotti e monete, che tramite ETF aurei.

grafico oro
Il prezzo dell’oro nel 2020 ha messo a segno un’importante risalita. Le quotazioni dell’oro al grammo hanno superato i 55 euro, mentre il prezzo dell’oro all’oncia ha raggiunto quota 2.000 dollari.

Previsioni e Scenario Macro 2020

Lo scenario macroeconomico resta particolarmente incerto. Da un lato non sono ancora chiari quelli che saranno gli effetti sull’economia del coronavirus nel medio e lungo termine, così come il rischio di nuove ondate (e quindi di possibili chiusure) anche nel 2021 o 2022.

Una analisi sui mercati azionari deve tener conto delle elezioni americane. La sfida fra Donald Trump e Joe Biden avrà senza dubbio un importante impatto anche sull’euro dollaro e sui mercati azionari. Un altro tema scottante è legato alle relazioni fra Usa e Cina, tutte da definire, anche in base a quello che sarà il nome del nuovo presidente americano.


Ebook Certificates
Articolo precedenteIl Book di Negoziazione
Articolo successivoCertificates – Pro e Contro