Focus su un certificato di Leonteq che offre un rendimento potenziale superiore al 10% lordo su base annua
Quattro sottostanti sopra i prezzi di strike ed un prezzo spot del certificato sotto la pari. Ecco lo scenario cui si trovano di fronte gli investitori nel certificato softcallable di Leonteq con ISIN CH1358861487, che ha per sottostanti le azioni di Generali Assicurazioni, Banco BPM, Julius Bär, Zurich Insurance. Si tratta quindi di due grandi nomi nel mondo assicurativo (Generali e Zurich), combinati con Julius Bär, una delle maggiori banche svizzere private operative nella gestione patrimoniale e Banco BPM, banca attualmente al centro del risiko bancario italiano, con il tentativo di scalata da parte di Unicredit che ha provocato la reazione di Crédit Agricole, che tramite derivati, ha aumentato la sua posizione dal 9,9% al 15,1% del capitale sociale di Banco BPM.
Cedole mensili fino allo 0,833% lordo ed un prezzo sotto la pari
Nel momento in cui scriviamo i quattro titoli guadagnano oltre il 10%, ma la quotazione spot – con un prezzo in denaro in area 990 euro – permette agli investitori di acquistare il prodotto con uno sconto di circa un punto rispetto al valore nominale del certificato.
Il prodotto, strutturato da Leonteq e quotato su Borsa Italiana, prevede cedole condizionate pari allo 0,833% mensile lordo, per un rendimento cedolare che può quindi arrivare al 10% lordo su base annua. Il rendimento potenziale, però, sale leggermente, grazie al prezzo spot sotto la pari.
Come funziona il certificato emesso da Leonteq
Come funziona il certificato? Sia la barriera cedolare che quella capitale sono posizionate al 60% dei prezzi di osservazione iniziale. L’investitore incassa i premi a patto che non vi siano discese pari o superiori al 40% dai prezzi di fixing, ora più lontani grazie alla recente salita dei sottostanti. Su base mensile è presente l’opzione del richiamo anticipato. Qualora venisse utilizzata dall’emittente, l’investitore riceverebbe il rimborso del valore nominale ed il pagamento di tutte le cedole dovute fino a quel momento. Pertanto, se Leonteq richiamasse il certificato nella prima data utile, l’investitore riceverebbe un rimborso pari a 1000 euro + 8,33 di cedola, con un rendimento lordo superiore al 1.5% in meno di un mese.
Viceversa, il certificato proseguirebbe la sua vita, con osservazioni mensili, potenzialmente fino alla naturale scadenza (luglio 2028). Giunti a tale data sarebbero possibili due scenari. Nel caso in cui le quattro azioni si trovassero sopra barriera, si otterrebbe il pagamento dell’ultimo premio – con effetto memoria – e il rimborso del capitale. Viceversa, il rimborso sarebbe proporzionale alla performance del worst of e pertanto inferiore a 600 euro per certificato. Il certificato è già quotato su Borsa Italiana, dove la liquidità è garantita da Leonteq.
Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.