Mercati Azionari – Analisi

trader borsa

I mercati azionari restano ben impostati. L’analisi degli ultimi dati macroeconomici americani hanno confermato la solidità del mercato del lavoro americano, con i non-farm payrolls relativi al mese di novembre che hanno messo a segno il maggior incremento da quasi un anno. Sul mercato dei cambi, l’euro/dollaro è sceso da 1,11 a 1,1050, in uno scenario ancora caratterizzato da un dollaro forte. 

Certificates e Azioni

Nei mercati Azionari l’analisi, anche per chi investe sui certificates, sposta l’attenzione senz’altro sull’andamento del comparto azionario. La domanda quindi è: convengono le azioni o i certificates? Il lungo rally che ha caratterizzato il secondo decennio del terzo millennio potrebbe trovare un’ulteriore boccata di ossigeno se gli accordi commerciali fra Cina e Usa giungessero finalmente ad una conclusione. I lunghi negoziati paiono aver snervato gli investitori, che vorrebbero segnali più concreto di un accordo fra le due superpotenze economiche.

Non vanno poi dimenticate le elezioni britanniche del 12 dicembre, con gli investitori che si attendono una vittoria del Partito Conservatore di Boris Johnson. Ciò ha determinato un apprezzamento della sterlina, che ha toccato i nuovi massimi da giugno nei confronti del dollaro oltre quota 1,31. Ancora superiore l’apprezzamento del pound contro l’euro: sui mercati valutari il cambio eur/gbp naviga infatti sotto quota 0,85.

Certificates Bnp Paribas su azioni

Recentemente BNP Paribas ha emesso direttamente in Borsa Italiana una nuova serie di 31 certificates di vario  tipo.  Bonus Cap per esempio su indici e azioni di primarie società quotate nazionali ( Fiat, Eni, Telecom, Generali, Unicredit ) e non ( Bayer, Volkswagen, Air France) con scadenza a giugno e dicembre 2021 e rendimenti potenziali compresi tra il 5% e il 36%.

Certificates con la caratteristica di “monetizzare la volatilità”; quando è elevata, come in questo periodo, consente di emettere prodotti con barriere molto profonde, assicurando un “cuscinetto” rispetto a possibili ulteriori discese dei corsi fino al 40%. 

I Certificates Bonus Cap sono una valida alternativa all’investimento diretto in azioni o indici; permettono infatti di partecipare alla performance del sottostante però con una certa protezione ed un rendimento minimo. Questi Certificate offrono, infatti, il Bonus. il certificato di investimento non dovrà mai a toccare la “Barriera”, livello posto fino al 60% del valore iniziale del Sottostante.

Mercati azionari: esempi di azioni

Nei mercati azionari l’analisi porta spesso a valutare i certificates come alternativa all’azione. Ad esempio, il Bonus Cap su azioni Telecom Italia (ISIN: NLBNPIT102N2) pagherà a scadenza un premio di 16 Euro se durante tutta la vita del Certificate il titolo si è sempre trovato al di sopra del prezzo barriera (0,25328 €, livello tra l’altro mai toccato nella storia di Telecom Italia).

Invece il Bonus Cap su azioni Airfrance-KLM (ISIN: NLBNPIT102Y9), a fronte di una barriera pari a 2,209 Eur (48% di buffer rispetto ai corsi attuali), paga a scadenza un bonus di 17 Eur.

Anche sull’indice FTSE MIB, c’è un Bonus Cap (ISIN: NLBNPIT103E9) che, a fronte di una barriera continua posta all’70% (15.156,112 Euro), paga un bonus di 12 Euro su un valore nominale di 100 Euro.


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