Come investire sulle banche italiane con un importante margine di protezione? Una proposta in tal senso arriva da un certificato di Leonteq. In questo caso non si tratta di un’emissione recente, ma di un certificato emesso nella primavera del 2023. La recente discesa dei mercati – con il contestuale aumento della volatilità – ha fatto sì che il certificato sia nuovamente poco sopra alla pari, anche se le barriere si trovano ancora a distanze siderali dai valori attuali. Focus sul certificato ISIN CH1251797655.
Un certificato su Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Unicredit
Le tre banche sottostanti sono Banco BPM, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Il worst of, se così si può dire, è Banca Intesa Sanpaolo, che dal livello di osservazione iniziale è salito di circa 30 punti percentuali. Originariamente la barriera era fissata al 50%. Con i prezzi spot attuali dei sottostanti, però, la distanza dalla barriera si è ampliata, arrivando al 60% per Intesa Sanpaolo. Un valore che sale al 64% per Banco BPM e al 70% per Unicredit. Pertanto, con questo certificato si ottiene un profitto anche in caso di crolli del 20-30-40-50% da parte dei sottostanti e – rispetto ai prezzi attuali – anche se vi fossero discese fino al 60%.
Numeri alla mano, la barriera di Intesa Sanpaolo si trova a 1,26575 euro, mentre per Unicredit è a 9,61 euro e per Banco BPM a 2,07 euro. Nonostante le barriere siano così profonde, il prezzo del certificato naviga appena sopra la pari. Il tutto a fronte di cedole condizionate ricche, pari allo 0,917% su base mensile, per un rendimento potenziale dell’11% lordo su base annua.
Possibilità di richiamo anticipato

Fra gli elementi chiave del certificato ISIN CH1251797655 troviamo la possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente, già attivo. Da notare, però, come in caso di richiamo anticipato il certificato paghi oltre al valore nominale anche la cedola del periodo.
Il recente aumento di volatilità e la discesa dei sottostanti lascia ipotizzare – anche se chiaramente certezze non ve ne sono – che il certificato non sia destinato ad un richiamo anticipato immediato.
Scenari alla scadenza del certificato sulle banche italiane
Se il prodotto dovesse arrivare alla naturale scadenza, ovvero il 9 marzo 2026, ci troveremmo di fronte a due possibili scenari. Nel caso in cui le tre banche sottostanti si trovino sopra barriera, ossia non abbiano perso il 50% dai prezzi di osservazione iniziale ed oltre il 60% circa dai prezzi attuali, il prodotto pagherà l’ultima cedola – con effetto memoria – e rimborserà il valore nominale, pari a mille euro. Viceversa, il rimborso sarebbe pari al valore nominale decurtato della perdita percentuale fatta registrare dal worst of.
Il certificato è in negoziazione sull’Euro TLX di Borsa Italiana con i tradizionali orari dell’exchange. La liquidità è garantita da Leonteq che si pone sul book di negoziazione con proposte in acquisto e vendita.
Questo articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta sollecito all’investimento o consulenza finanziaria. I rendimenti potenziali indicati sono lordi. La tassazione nei certificati di investimento, così come nelle azioni o negli altri prodotti diversi dai titoli di Stato è al 26%.