Certificati di Investimento – Come Funzionano?

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Molti si chiedono: i certificati di investimento come funzionano? Ecco una rapida guida per capire come funzionano i certificates e come leggere la scheda informativa dei certificati.

Guida ai certificati di investimento

Il funzionamento dei certificates non è sempre intuitivo, presentiamo pertanto questa guida per aiutare l’investitore a comprendere quelli che sono i principali punti chiave da analizzare prima di decidere se procedere o meno con un investimento sui certificates.

Final terms

Fra gli elementi centrali da analizzare per capire come funziona un certificato da investimento vi sono senz’altro le condizioni definitive, anche definite “final terms”. Permettono di comprendere le modalità di funzionamento del certificates (posizionandolo in una categoria), sia per la fase di collocamento, sia per quella di negoziazione sul mercato secondario, che per il suo rimborso (dal pagamento delle cedole, all’eventuale rimborso anticipato del certificato, alla sua liquidazione). Gli elementi che devono essere contemplati nei termini del certificato sono definiti dal regolatore, con una serie di informazioni presenti in tutti i certificates.

Certificati di investimento – Classificazione

Riprendiamo la classificazione presentata da Gabriele Candita nel libro sul tema “I certificati di Investimento” (Hoepli 2016). Il valido studio menziona 11 punti, riconducibili a ogni tipologia di certificates, seguiti da numerosi altri presenti soltanto in determinate categorie di certificati di investimento (per esempio il valore della leva in quella dove è presente, la percentuale di protezione del capitale nei certificati a capitale garantito). Implicitamente, poi, ve ne è uno basilare aggiuntivo, legato all’emittente del prodotto, altro elemento chiave da considerare per l’investitore, assicurandosi di acquistare prodotti emessi da un’azienda solida.

Per quanto riguarda i punti da esaminare per tutti i certificati di investimento, quelli presentati nel volume di Candita sono i seguenti: 1. Tipologia di titolo. 2. Sottostante 3. Data di emissione o regolamento. 4. Data di determinazione. 5. Strike del certificates. 6. Data di scadenza. 7. Data di valutazione. 8. Data di pagamento. 9. Prezzo di emissione. 10. Importo di liquidazione in contante (e possibili scenari). 11. Commissioni di collocamento/strutturazione del certificato di investimento.

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Una guida per capire i certificates

Per capire i certificati di investimento e come funzionano, i punti da esaminare sono dunque molteplici, al fine di conoscere il prodotto finanziario che si acquista. Vediamoli con più attenzione in queste seconda parte.

Tipologia

Il primo punto è legato alla tipologia del titolo si tratta del posizionamento del certificato in una delle categorie Acepi di certificato di investimento. Un secondo elemento fondamentale è ovviamente l’analisi del sottostante cui fa riferimento. Si tratta dello strumento finanziario dai cui movimenti, rialzisti o ribassisti, dipenderà l’esito dell’investimento. La data di emissione del certificates (punto 3) specifica quando avviene l’investimento, con l’accredito dei titoli e, contestualmente, l’addebito della contropartita.  Il punto seguente (4) da esaminare in merito al certificates, è legato alla data di determinazione (può essere la medesima della data di emissione, ma non necessariamente lo è). In tale data vengono fissati i valori di osservazione iniziale (anche detti strike) del sottostante.

Lo strike del certificato

Lo strike del certificates può quindi essere definito come il valore del sottostante osservato al momento dell’emissione, da questo valore si calcolano tutti gli altri del certificates. Si tratta quindi del valore centrale da cui verranno calcolate le varie percentuali della barriera. Per esempio, se il prezzo iniziale di un certificato legato ad Intesa è 2 euro, con barriera al 60%, quest’ultima percentuale dovrà essere calcolata sul valore di fixing iniziale di 2 euro (risultando quindi pari a 1,20 euro).

Data di scadenza

La data di scadenza (6) esplicita il momento in cui il certificato di investimento cessa di esistere, risultando non più negoziabile sull’EuroTLX o sul Sedex. La data di valutazione (7), nella maggior parte dei casi coincidente con la scadenza, è quella in cui viene osservato il valore del sottostante, al fine di identificare quello che sarà il livello di rimborso del certificato di investimento.

Data di pagamento

Questo avviene nella data di pagamento (punto 8), solitamente 5 giorni lavorativi dopo (con alcune emittenti i tempi sono più rapidi, si pensi ai tre giorni di Leonteq). Il prezzo di emissione del certificates (9) è solitamente di 100 o 1000, anche se possono esservi eccezioni. Il prezzo è importante anche per il calcolo dei multipli. L’investitore deve esaminare con cura anche i possibili scenari (mercato favorevole, mercato sfavorevole) per comprendere i possibili esiti del certificates e la sua liquidazione (punto 10), così come vale la pena conoscere quelle che sono le commissioni implicite (punto 11) che vanno all’emittente per la creazione e la quotazione del certificato di investimento.


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