Previsioni Oro e Argento per il 2026

Investire in oro

Come si muoveranno oro e argento nel 2026? Quali previsioni per i prezzi dei metalli preziosi?

Ci avviciniamo alla chiusura di un anno storico per oro e argento. Entrambi hanno aggiornato i massimi di tutti i tempi, con una lunga serie di record, in particolare per l’oro. Il prezzo del metallo giallo, infatti, è arrivato a 4.380 dollari per oncia, mentre l’argento in area 54 dollari per oncia.

Notevole anche l’apprezzamento del platino, salito sopra i 1.600 dollari. La correzione delle ultime settimane ha inciso soltanto marginalmente sulla performance, con rialzi che restano solidi sia per il prezzo dell’oro che dell’argento, entrambi ancora vicini ai massimi.

grafico prezzo argento

Come mai il prezzo dell’oro sale?

Quali sono le ragioni che spingono al rialzo il prezzo dell’oro? “Il filo conduttore è rappresentato dalle attese di una politica monetaria più accomodante, un indebolimento del dollaro e una domanda sostenuta da parte delle banche centrali” ha spiegato Daniel Marburger, CEO di StoneX Bullion.

“Il taglio dei tassi di 25 punti base della Fed a settembre ha ridotto i rendimenti reali e indebolito il dollaro, fattori storicamente favorevoli all’oro. Inoltre, la riduzione al costo del denaro da parte della Banca centrale europea (BCE) a marzo e a giugno hanno rafforzato condizioni monetarie più accomodanti in Europa. A sostenere il prezzo dell’oro, poi, troviamo anche i timori per una possibile ripresa dell’inflazione e il rischio geopolitico, che hanno aumentato la domanda di beni rifugio” ha spiegato l’economista.

Come si muoverà il prezzo dell’oro nel 2026?

Sono numerosi i fattori chiave da considerare. Da un lato troviamo ancora la politica monetaria americana, con l’evoluzione dei tassi reali e del dollaro.  I mercati vedono probabile un taglio ai tassi di interesse per dicembre 2025, seguito probabilmente da due riduzioni al costo del denaro nel 2026. Ma il tutto, hanno specificato vari membri della Federal Reserve, dovrà essere suffragato da dati macroeconomici. In altre parole, se l’inflazione dovesse tornare a correre, la Fed ritarderebbe i tagli ai tassi.

Un altro aspetto riguarda la tenuta del dollaro. Un’ulteriore perdita di fiducia da parte degli investitori verso la divisa americana avrebbe ovviamente un impatto da non trascurare. Chiaramente un altro tema chiave riguarda la geopolitica. Possiamo includere in questo insieme sia le tensioni in Medio Oriente, che la guerra Russia – Ucraina, che l’evoluzione della Guerra Commerciale, con i dazi imposti da Trump agli altri paesi.

Oro e Banche centrali

La domanda di oro in questi anni è stata sostenuta anche dagli acquisti in arrivo dalle banche centrali, sempre oltre le mille tonnellate per anno nell’ultimo triennio (2022-2024). Anche nel 2025 gli acquisti da parte delle banche centrali sono proseguiti, arrivando a quasi 700 tonnellate nei primi tre trimestri. Di fatto rappresentano ancora un sostegno fondamentale per il mercato.

Le indagini di settore del World Gold Council hanno messo in risalto che i banchieri intendano ancora incrementare le allocazioni in oro per il 2026, in particolare tra i mercati emergenti. Insomma, si tratta di una domanda strutturale che pare destinata a durare. Il processo di fondo è quello della dedollarizzazione, con un allontanamento lento ma costante dal dollaro come valuta di riserva (anche se il dollaro resta per distacco centrale sul forex market).

Quali previsioni per oro e argento nel 2026?

“Partendo da questi presupposti, siamo moderatamente costruttivi per le performance nel 2026” ha spiegato Daniel Marburger, CEO di StoneX Bullion. “Se il ciclo di allentamento dovesse proseguire e il dollaro mantenersi debole, l’oro potrebbe puntare a nuovi massimi”.

Insomma, uno scenario che potrebbe nuovamente vedere l’argento sovraperformare l’oro, anche grazie ad una forte domanda industriale. In questo caso la ratio gold silver – ossia il numero di once d’oro che si possono acquistare con un’oncia d’argento – potrebbe scendere. Le dinamiche di prezzo di platino e palladio sembrano maggiormente collegate alle dinamiche del settore automobilistico.

Per gli investitori che si avvicinano all’oro, vediamo opportunità di diversificazione strategica per il 2026 e una funzione di protezione da possibili cali o crolli dei mercati finanziari. Per l’argento, il plus è un possibile beta ciclico in caso di consolidamento della domanda industriale. A proposito dei rischi, questi potrebbero derivare da eventuali sorprese di politica monetaria, nell’ipotesi di un rialzo dei rendimenti reali, oltre alla volatilità dopo una fase di forte apprezzamento.

Ecco di seguito il grafico del prezzo dell’argento

grafico prezzo argento

Quali consigli per chi investe in oro?

Conviene investire su oro e argento? E come farlo? L’analisi si sposta su punti pratici. Oltre a puntare su un’allocazione continuativa, con l’oro come punto cruciale e l’argento come extra.

“Il nostro orientamento è quello di privilegiare un accumulo programmato (tramite tranche mensili o trimestrali per esempio) piuttosto che cercare di acquistare sui minimi dei mercati” ha spiegato il CEO di StoneX Bullion. Inoltre, ha ricordato come convenga privilegiare i prodotti più liquidi, come lingotti da 1 oncia o da 100 grammi, per mantenere flessibilità.

“Si può aggiungere un’allocazione in argento in modo selettivo qualora il profilo di rischio lo permetta, mantenendo un orizzonte temporale di lungo periodo. Il nostro consiglio è non inseguire le notizie ma nemmeno rinunciare per questo a un’esposizione strategica. È preferibile adottare un piano disciplinato a scalare (ad esempio tramite tranche mensili o trimestrali). Mantenere un’esposizione core all’oro e valutare di integrarla con una quota di argento in tagli adatti. Le eventuali correzioni possono essere sfruttate per incrementare le posizioni; in alternativa, il piano di accumulo graduale consente comunque di costruire un’esposizione in modo prudente”.

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