I Certificati d’Investimento – Definizione e Caratteristiche

Cosa sono i certificati di investimento? Cosa è un certificate? Cosa sono i leverage certificates? Cosa sono i certificati a leva fissa? La definizione e le caratteristiche dei certificates, certificati a capitale protetto. A queste ed a molte altre domande troverete risposta in queste pagine.

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Cosa sono i certificati di investimento? Definizione e caratteristiche, cosa è un “certificate”? Cosa sono i “leverage certificates”? Cosa sono i “certificati a leva fissa”? La definizione e le caratteristiche dei “certificates a capitale protetto”, i migliori certificates. A queste ed a molte altre domande troverete risposta in queste pagine con un focus su questa tipologia di prodotti di investimento.  

Cosa sono i Certificati di investimento? 

Certificati d’Investimento – Definizione e Caratteristiche. Che tipo di strumenti finanziari sono? I certificati di investimento, “investment certificates”,  o semplicemente “certificati”, sono strumenti finanziari con differenti profilo di rischio e differenti profili di rendimento. I certificati di investimento sono caratterizzati da una grande varietà di profili, che permettono ad ogni investitore di ottenere soluzioni diversificate.

I certificati di investimento sono degli strumenti derivati cartolarizzati (ossia il frutto di una combinazione strutturata di strumenti differenti in un medesimo titolo), negoziabili sul mercato Sedex o l’EuroTLX, due mercati specializzati in certificati di investimento

I certificates sono valori mobiliari

Cosa sono i certificati di investimento? Per definizione sono valori mobiliari, negoziati su mercati regolamentati, la cui liquidità è garantita dall’emittente  (che si pone sia in acquisto che in vendita ovviamente con uno spread fra i due). Al verificarsi di determinate condizioni di mercato sul sottostante – o sui sottostanti – cui fa riferimento il certificato, l’investitore riceve alcuni benefici; questi possono variare da una cedola bonus a un flusso cedolare costante nel tempo, così potrebbe esserci un rimborso parziale o totale dell’investimento anticipato.

Certificati ed emittente

L’emittente garantisce i certificati di investimento;  sono infatti strumenti finanziari emessi da una società (l’emittente) che si impegna a pagare a chi investe i flussi pattuiti nel prospetto informativo del certificato; ciò a patto che si realizzino le condizioni ivi menzionate. Il loro profilo, particolarmente vario, può rendere i certificati d’investimento una valida alternativa per investire sulla specifica azione (o indice, o materia prima o altro strumento finanziario) cui sono collegati.

L’elevato numero di sottostanti disponibili tramite i certificates permette di investire su asset class, ma anche su mercati altrimenti difficilmente raggiungibili, con il vantaggio di ottenere una diversificazione del portafoglio.

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Certificati su azioni

I certificati d’investimento possono avere  come sottostante un’azione. L’acquirente del certificato d’investimento rinuncia al dividendo, ottenendo in cambio determinati vantaggi. Tra questi ultimi i premi aggiuntivi al verificarsi di determinate condizioni, come un flusso cedolare. Ma anche la possibilità di ottenere un rendimento positivo anche nel caso in cui l’azione perda una determinata percentuale, senza però arrivare a infrangere la barriera dei certificati. Soltanto in tal caso l’investitore sarebbe esposto alle fluttuazioni del mercato, perdendo la protezione del capitale che è invece offerta nel caso di moderati ribassi a patto che la barriera non sia infranta.

Investment Certificates di Borsa Italiana

Borsa italiana, in un documento dal titolo “Investment Certificates” realizzato in collaborazione con il Sedex, presentava i certificati di investimento così: I certificati di investimento rappresentano una famiglia molto ampia di prodotti finanziari innovativi e particolarmente efficienti.

Da quando sono stati introdotti in Italia, i certificati sono cresciuti significativamente e rappresentano una quota crescente del patrimonio dei risparmiatori. Grazie alla loro flessibilità e adattamento ai sottostanti, grazie al fatto che incorporano nuove strategie di investimento, sono strumenti ideali per l’ottimizzazione del portafoglio.

Dove sono quotati? I certificati sono quotati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana  o sull’Euro TLX, sempre gestito da Borsa Italiana. Sono pertanto facilmente accessibili ad ogni investitore grazie alle moderne piattaforme di investimento per il trading online.

Certificati in costante crescita

Da quando sono stati introdotti in Italia, i certificati di investimento sono cresciuti significativamente e rappresentano una quota crescente del patrimonio dei risparmiatori. Grazie alla loro flessibilità e adattamento ai sottostanti unitamente alla possibilità di incorporare nuove strategie di investimento, sono strumenti ideali per l’ottimizzazione del portafoglio. Le quotazioni dei certificati di investimento sono pubblicate in borsa sul mercato SeDeX e sono facilmente accessibili ad ogni investitore”.

Come funzionano i certificati di investimento

Il funzionamento di questi strumenti derivati è semplice. Queste tipologie di certificati di investimento sono dunque da esaminarsi sotto molteplici punti di vista, in quanto sono legati alla direzionalità del sottostante; inoltre sono legati al tipo di protezione offerta a chi investe. Esistono quelli a capitale garantito, ma anche quelli a capitale condizionatamente garantito, piuttosto che i certificati a leva.

Sono ovviamente da considerarsi anche le cedole o i coupon distribuiti durante la vita dello strumento, che possono avere un peso variabile a seconda del certificato di investimento in questione.

Gli emittenti dei certificati di investimento

Alle spalle di un certificato da investimento c’è sempre una banca o una società emittente, che cura appunto l’emissione del prodotto. Come accennato, i certificati di investimento sono generati grazie ad una serie di strumenti finanziari, nello specifico opzioni (call e put), legate allo strumento in questione; quindi permettono alla società emittente di coprirsi per i certificati di investimento emessi.

I certificati possono essere generati da varie tipologie di opzioni, sia “plain vanilla”, quelle standard, che le cosiddette opzioni “esotiche”, nel caso in cui all’interno del certificato di investimento siano state inserite clausole specifiche.

Le Caratteristiche dei Certificati: le Barriere

Un’altra caratteristica particolarmente interessante dei certificati è legata alle cosiddette barriere, che possono trovarsi sia nei certificati al rialzo che in quelli al ribasso. Facciamo l’ipotesi su un certo titolo azionario dal valore 100 euro; potrebbe esistere un certificato che paga il 10% annuale (sempre per ipotesi esemplificativa, con una cedola dello 0,833% mensile); a patto che la barriera di -40% non venga infranta nel periodo definito nel prospetto informativo del certificato. Da notare come la barriera possa essere sia continua, ossia osservata durante l’intera vita del derivato strutturato, oppure discreta, con osservazione soltanto alla scadenza dei certificates. Chiaramente questo secondo caso aumenta le possibilità di successo del certificato di investimento, con minori probabilità che l’evento barriera sia verificato.

Barriera infranta?

Se la barriera dovesse essere infranta, l’acquirente del certificato di investimento si troverebbe ad incappare in una perdita, potenzialmente pari alla discesa del titolo o del sottostante in questione (quindi ad un -46% corrisponderebbe una perdita di 46 euro); oppure potrebbero esserci meccanismi come l’airbag per limitare la perdita.

Va tuttavia sottolineato come l’investitore otterrebbe un profitto netto sia nel caso in cui il sottostante si dovesse apprezzare, che nel caso in cui dovesse perdere una qualsiasi percentuale compresa fra 0 e 40%.

Calo limitato del sottostante

In altre parole, anche con un ipotetico calo del sottostante del 20-30%, il certificato di investimento determinerebbe un flusso positivo per l’investitore. Il medesimo discorso può essere applicato per i certificati con barriera posizionata in alto, ossia per esempio 130 o 150% del valore attuale (questi prodotti sono spesso definiti “inverse certificate” o “reverse certificates”).

In questo caso l’investitore assume una posizione che determinerà un rendimento positivo a patto che il sottostante non salga rispettivamente del 30 o del 50% rispetto al prezzo di osservazione iniziale. Si ottiene quindi un profitto a patto che non vi siano salite dei sottostanti oltre un predeterminato livello.

Capitale condizionatamente protetto

Questi certificati da investimento rientrano nella categoria dei certificati con capitale condizionatamente protetto (ossia protetto a patto che il sottostante non si muova contro la direzione ipotizzata di una determinata percentuale).

Sempre esemplificando la composizione dei certificati di investimento possiamo immaginare un “bonus certificate” come la somma di due strumenti; uno legato al sottostante ed un’opzione barriera con uno strike ad un prezzo superiore rispetto al prezzo osservato alla nascita del certificato.


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