Investire con gli ETN: Cosa Sono?

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Gli ETN cosa sono e come si può investire con gli ETN? Gli investimenti con ETN presentano numerosi punti di forza, anche se si tratta di un prodotto finanziario di investimento relativamente di nicchia.

Cosa sono gli ETN? Gli ETN (acronimo di exchange traded notes) sono degli strumenti finanziari derivati di tipo cartolarizzato che vengono emessi a fronte di un investimento diretto della società che li emette (denominata emittente dell’ETN) nel sottostante a cui fanno riferimento, oppure su contratti o altri strumenti derivati che fanno riferimento a questo stesso sottostante.

L’andamento degli ETN, negoziabili su Borsa Italiana, dipende quindi direttamente o indirettamente dai movimenti del sottostante cui è legato, ossia il valore dell’ETN tenderà a muoversi al rialzo nel caso in cui il sottostante si apprezzi, perdendo invece terreno se il sottostante cui l’ETN è legato si deprezza.

ETN e ETF – Differenza

Le similitudini fra investire in ETN e/o ETF sono molteplici, infatti entrambi replicano passivamente la performance del sottostante cui sono legati e sia ETN che ETF sono scambiati su mercati regolamentati. Rispetto agli ETC, che sono legati alle materie prime, questi strumenti finanziari hanno come sottostante altri prodotti finanziari, ampliando quindi la gamma degli strumenti su cui l’investitore può operare.

Sia gli ETN che gli ETC non sono OIRC, ma bensì prodotti che non presentano una scadenza e sono emessi da una società emittente che effettua l’investimento diretto nel sottostante (o in un altro derivato legato sempre al medesimo sottostante).

ETN e ETC – Differenza

La differenza sostanziale fra gli ETN e gli ETC consiste nella natura del sottostante: parliamo infatti di ETC quando il sottostante è una materia prima, mentre di ETN nei restanti casi. La struttura che sta alle spalle dell’operazione ed il fatto di avere un’emittente che genera il prodotto resta tuttavia un punto in comune per ETC e ETN. Al tempo stesso, un altro punto in comune è rappresentato dall’esistenza, per entrambi, di un mercato primario e di un mercato secondario.

Il mercato primario degli ETN e degli ETC è accessibile soltanto agli intermediari autorizzati (con sottoscrizione e rimborso dei prodotti ETC e ETN in questione su base giornaliera al prezzo ufficiale).

Il mercato secondario invece è costituito dal mercato di quotazione, in cui è permesso a tutti gli investitori di acquistare e vendere ETF/ETC ad un prezzo che è determinato dall’andamento delle proposte in arrivo in bid e ask sul book di contrattazione; a loro volta le contrattazioni sono determinate dall’andamento del sottostante cui l’ETC/ETN fa riferimento.

Gli ETN sono negoziati sul mercato ETFplus di BorsaItaliana, dove sono quindi accessibili al grande pubblico, con una quotazione in tempo reale ed una discreta liquidità (in rari casi è tuttavia possibile che lo spread fra bid e ask non sia particolarmente ristretto su alcuni strumenti, in base alla liquidità offerta dall’emittente che funge da market maker sul prodotto ETN in questione).

In sintesi, gli ETN consentono quindi all’investitore di replicare la performance di un altro strumento di diversa natura (l’ETN può avere come sottostante delle valute, ma anche un basket di azioni o di obbligazioni, piuttosto che dei tassi di interesse, come accennato non materie prime, altrimenti si parla di ETC).

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Investire con gli ETN – Costi

Generalmente quando si negoziano gli ETN i costi sono decisamente bassi: infatti non occorre pagare alcuna commissione di performance al gestore. Inoltre non c’è da pagare alcuna commissione di entrata (a differenza magari di alcuni fondi). Sono invece ovviamente da pagare le commissioni per l’apertura e la chiusura della posizione; questo è fatto in base alle condizioni che vengono offerte all’investitore dalla propria banca o al proprio intermediario di trading per la negoziazione di ETN.

Come per gli ETF, anche nel caso degli ETN esistono prodotti che consentono all’investitore l’utilizzo della leva finanziaria; il risultato è di moltiplicare l’esito della propria operazione in base alla leva utilizzata. In questo modo di amplifica quindi il profitto o la perdita ottenuti dalla detenzione dell’ETN.

Gli ETF sono presenti sul mercato americano ormai dal 2006, arrivando in Europa poco più tardi. Dal punto di vista fiscale, la tassazione dovuta allo stato sui capital gain ottenuti con gli ETN si assesta al 12,50%. Gli investimenti con prodotti finanziari ETN hanno quindi un profilo di tassazione relativamente vantaggioso; confrontateli con gli investimenti su azioni o gli investimenti sul Forex dove la tassazione è al 26%.


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