Come Investire su Wirecard?

investire su wirecard

Come investire su wirecard? E’ possibile farlo anche con i certificates? Esamineremo queste tematiche presentando un prodotto emesso da Leonteq che ha fra i sottostanti l’azione di Wirecard.

Wirecard: conviene investire?

Si è parlato molto delle vicende riguardanti Wirecard, anche per via delle accuse relative ad una possibile manipolazione dei conti da parte della società. Le azioni di Wirecard, che avevano raggiunto il prezzo di 140,90 euro il 23 aprile 2020, nel pieno della crisi del Covid19, hanno perso quasi il 50% del loro valore, sino ad arrivare ai minimi a 72 euro a metà maggio. Il titolo, però, da tali valori pare aver trovato supporto, rimbalzando oltre quota 90 euro. La situazione resta tuttavia volatile, con numerosi rischi, anche se la seconda parte di maggio e l’inizio di giugno hanno mostrato un certo ottimismo da parte degli investitori dopo i pesanti cali di fine aprile. Al momento il titolo Wirecard capitalizza circa 11,7 miliardi di euro, con un P/E ratio pari a 21,85, resta tuttavia la pesante scure relativa ai conti truccati, da considerare prima di valutare un eventuale investimento.

Investire su Wirecard con i certificates

L’acquisto diretto dell’azione non è però l’unica maniera di esporsi all’andamento del prezzo delle azioni di Wirecard. Oltre a strumenti come le opzioni, per gli investitori privati sono disponibili numerosi certificati di investimento aventi come sottostante il titolo. Fra questi segnaliamo un interessante low strike certificate (anche definito airbag certificates) emesso da Leonteq con codice ISIN CH0518340127,che ha come sottostanti tre aziende del settore dei pagamenti.

Al momento Wirecard è il “worst of”, ossia il sottostante con l’andamento peggiore e quindi quello più vicino allo strike, mentre gli altri due titoli – che si sono apprezzati rispetto al livello di fixing iniziale – sono PayPal e Square. Nel dettaglio il livello di fixing iniziale per PayPal era pari a 115,40 dollari, quello di Square a 69,52 dollari, mentre quello di Wirecard a 128,55 euro. Il livello di strike è pari al 50% ed è fissato a 57,70 per PayPal, oltre il 60% in meno rispetto ai prezzi attuali, 34,76 per Square (anche in questo caso oltre il 60% in meno dei valori di mercato) e 64,28 euro per Wirecard, poco più del 35 % rispetto al prezzo spot.

wirecard grafico azioni
Grafico delle azioni di Wirecard (Fonte: Investing)

Un certificato low strike su Wirecard, PayPal e Square

Per chi credesse che il peggio per Wirecard è ormai alle spalle o che il titolo non sia destinato ad altri crolli superiori al 30%, il certificato di Leonteq rappresenta un prodotto molto interessante, in quanto nel momento in cui scriviamo ha ancora un margine relativamente ampio rispetto al livello di strike, pur offrendo un potenziale rendimento positivo nel caso i sottostanti dovessero trovarsi a scadenza sopra i rispettivi livelli di strike.

Infatti, il certificato naviga con una quotazione lettera in area 760 e sarebbe rimborsato – se tutti e tre i titoli si trovassero sopra i rispettivi livelli di strike a scadenza – al valore nominale di 1.000 euro. Sarebbero poi da aggiungersi anche le cedole annuali pari al 7,2%, che sono distribuite con coupon trimestrali condizionati pari all’1,80% (a patto che, a ciascuna data di osservazione della cedola, i livelli di chiusura di tutti i sottostanti si trovino al di sopra del 60% rispetto ai rispettivi livelli di fixing iniziale).

Uno dei punti di forza di questo prodotto è legato alla presenza dell’airbag. Se una di queste aziende dovesse trovarsi sotto il rispettivo livello di strike a scadenza la perdita potrebbe essere anche molto contenuta, con un valore di rimborso potenzialmente anche superiore al prezzo attuale di mercato del certificato. Infatti, il livello di strike è posizionato al 50%. Questo fa sì che, a scadenza, nel caso di una discesa del livello di chiusura del sottostante con la peggiore performance anche sotto il rispettivo livello di strike (fino a circa un -61% rispetto al livello di fixing inziale), il certificato rimborserebbe un valore superiore rispetto all’attuale prezzo di mercato.

Come si calcola il rimborso di un certificato low strike

Alla scadenza del prodotto vi sono due possibili scenari: se i tre sottostanti si trovano al di sopra del 50% dei rispettivi valori di fixing iniziale, l’investitore riceve l’ultima cedola (in aggiunta a quelle eventualmente portate a memoria) ed il rimborso del valore nominale. Viceversa, se un titolo fra PayPal, Square e Wirecard dovesse trovarsi a scadenza ad un prezzo inferiore rispetto al relativo livello di strike (50% dei rispettivi livelli di fixing iniziali), il rimborso per certificato sarebbe conteggiato moltiplicando il valore nominale di 1.000 euro con il livello di fixing finale del sottostante con la peggiore performance, dividendolo per il livello di strike del medesimo sottostante.

Per chiarire il tutto, in caso di una discesa del 57%, si supererebbe la soglia del 50% di 7 punti percentuali. Il rimborso sarebbe dunque calcolato come EUR 1000 moltiplicato per 43% diviso 50% = 0.86, ossia 860 euro per certificato. In questo specifico esempio il valore di rimborso sarebbe superiore rispetto al prezzo di mercato attuale del prodotto. Presentando invece uno scenario nettamente più negativo, nel caso in cui il worst of dovesse registrare una perdita dell’80% rispetto ai prezzi di fixing iniziale, il rimborso del certificato di investimento sarebbe pari a 1000 x 20 / 50 = 400 euro. Se dovessimo invece avere un tracollo del 90% da parte di uno dei sottostanti, il certificato a scadenza rimborserebbe soltanto 200 euro.


Ebook Certificates
Articolo precedenteInvestire sulle Azioni Eni con i Certificates di Leonteq
Articolo successivoMediobanca – Certificato a Capitale Protetto