Investire su azioni italiane – Cedola mensile e barriera capitale al 40%

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Arriva una nuova proposta “low barrier” da Barclays su big cap italiane con cedola mensile. Barriera capitale al 40% e premi fino al 10,08% lordo su base annua con il certificato ISIN XS2928911721.

Investire su azioni italiane con cedole mensili fino allo 0,84% lordo

Le azioni sottostanti sono STM, Leonardo, Ferrari e Unicredit. Un solo titolo bancario, dunque, uno del lusso con Ferrari, i semiconduttori con STM e la difesa con Leonardo. Il punto di forza del certificato è rappresentato dall’ampiezza della barriera capitale, collocata al 40% dei prezzi di osservazione iniziale.

La barriera per incassare i premi cedolari mensili è invece posizionata al 60%. E’ quindi sufficiente che nessuno dei titoli perda il 40% o più dai prezzi iniziali per ottenere un rendimento lordo che supera la doppia cifra.

Scheda del certificato ISIN XS2928911721

  • Emittente: Barclays
  • Azioni sottostanti: STM, Ferrari, Unicredit, Leonardo
  • Barriera capitale 40%
  • Barriera cedolare 60%
  • Autocallable dal 6% mese in poi con trigger 100% e poi discendente 1%
  • Cedola mensile: 0,84% lordo, rendimento fino al 10,08% annuo
  • Effetto memoria delle cedole: sì
  • Barriera: discreta, con osservazione soltanto a scadenza.

Cedola mensile e possibile autocall

La vita massima di questo derivato strutturato da Barclays è pari a 3 anni. A partire dal sesto mese, però, è presente l’opzione del richiamo anticipato. La soglia di attivazione è pari al 100% e poi decrescente dell’1% su base mensile. Se il certificato fosse rimborsato alla prima data utile si incasserebbero oltre cinque punti percentuali, grazie alle cedole mensili dello 0,84%

Valore di rimborso alla scadenza del certificato

Se il certificato arriva alla naturale scadenza sono possibili tre scenari, di cui soltanto l’ultimo negativo per l’investitore.

Investire su Azioni Italiane

Partiamo dalla prima ipotesi. Nel caso in cui le quattro azioni italiane siano al 60% o più dei prezzi iniziali che il certificato pagherà l’ultimo premio mensile, pari all0 0,84% lordo, con effetto memoria e rimborserà il valore nominale. Si ottiene un profitto quindi anche in caso di moderati ribassi, a patto che non raggiungano il 40%.

Come detto, però, la barriera capitale è più bassa, al 40%. Ecco quindi il secondo scenario, nel caso in cui il worst of, ossia il titolo con la peggior performance si trovi fra il 40 e il 60% dei prezzi di fixing del certificato. In questo caso non sarà pagata alcuna cedola aggiuntiva, ma si avrà ugualmente la protezione del capitale. Il rimborso sarà quindi pari a 100 euro per certificato.

L’unico scenario negativo sarebbe invece determinato dal calo superiore al 60% di uno o più sottostanti fra le azioni di Ferrari, Leonardo, STM e Unicredit. In questo caso il rimborso sarebbe lineare con la performance del worst of ed inferiore al 40% del valore nominale del certificato.

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non costituisce in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e l’investimento con questi prodotti espone l’investitore al rischio di perdita parziale o totale del capitale. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%.


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