Investire in Diamanti

investire sui diamanti

Investire in diamanti può essere un’interessante modalità per diversificare il proprio portafoglio. Chiaramente l’investimento in diamanti non deve rappresentare la parte centrale del portafoglio, ma una percentuale relativamente ridotta dell’intero capitale.

I diamanti sono considerati, come l’oro, un bene rifugio. Possono offrire interessanti opportunità per gli investimenti di medio e lungo termine. Viceversa, per il trading dell’investitore al dettaglio non sono senz’altro lo strumento indicato, anche per via dei costi di acquisto e vendita del prodotto. Chiaramente per chi mira a profitti nel breve termine il trading su azioni, indici e materie prime come oro e petrolio (più liquide rispetto ai diamanti) è più indicato.

Investire sui diamanti rappresenta quindi un interessante modalità di impiego del capitale nel medio e lungo termine.

Conviene investire in diamanti?

Investire non è mai facile. Nemmeno investire sui diamanti lo è. Conviene davvero investire sui diamanti? Oltre al capitale, servono conoscenze ferrate in materia. Un primo consiglio per chi vuole avvicinarsi al mondo delle pietre preziose è quello di acquistare soltanto diamanti certificati. In questo caso il rischio di incappare in truffe viene ridotto. Il diamante acquistato, inoltre, a fronte di un documento che ne comprova l’autenticità, sarà anche più facile da rivendere, qualora necessario.

Esistono dei veri e proprio listini per il prezzo dei diamanti, come il listino Rapaport. Questo tabellario viene aggiornato su base settimanale. Sul listino dei diamanti Rapaport sono presenti i prezzi dei diamanti in base a colore, dimensione e chiarezza.

Il prezzo, chiaramente, si muove in base a domanda ed offerta. Anche in questo caso è il mercato a determinare il prezzo dei diamanti.

investire sui diamanti

Va ricordato come la quotazione di un diamante da investimento si muova in funzione di numerosi fattori. Fra questi ricordiamo senz’altro la caratura della pietra preziosa, ma anche il suo taglio. Si tratta quindi di elementi non semplici da analizzare, soprattutto per chi investe da poco nei gioielli e nei diamanti.

Il listino Rapaport rappresenta pertanto un punto di partenza per capire la quotazione del diamante da investimento, ma ci sono poi numerose variabili che possono incidere, sia al rialzo che al ribasso, sul prezzo della pietra preziosa. Per capire quando convenga investire sui diamanti l’acquirente deve studiare attentamente il settore delle pietre preziose.

Quali sono i consigli per investire in diamanti?

Le regole per chi vuole acquistare ed investire in diamanti sono numerose. È consigliato investire su diamanti di forma rotonda, il taglio deve essere “excellent” o “very good”.

Un altro aspetto da considerare riguarda la purezza del diamante, che deve essere di elevato grado.

Anche il colore del diamante è importante (colore D o E). La fluorescenza della pietra deve essere minima o bassa. Come menzionato, poi, è consigliato acquistare diamanti certificati.

La Certificazione dei Diamanti

Per chi vuole investire in diamanti la certificazione del diamante ricopre un aspetto fondamentale. Sono consigliati acquisti di pietre preziose corredate da certificazioni universalmente riconosciute. Fra queste ricordiamo quella rilasciata dall’Istituto Gemmologico Americano (G.I.A, acronimo di Gemological Institute of America). Un’altra certificazione è quella I.G.I, quella dell’Istituto Gemmologico internazionale. Ricordiamo poi, la certificazione per diamanti H.R.D., dell’Antwerp World Diamond Center Foundation.

Case di certificazione come G.I.A, H.D.R e I.G.I sono esperte nel verificare autenticità e caratteristiche di diamanti ed altre pietre preziose, come zaffiri e rubini.

Certificazione GIA diamanti

Classificazione dei diamanti da investimento

L’Istituto Gemmologico Americano (G.I.A.) è noto anche per aver inventato il metodo delle 4C per la classificazione dei diamanti da investimento.

I criteri utilizzati per analizzare la qualità di diamanti ed altre pietre preziose sono:

  • Cut (taglio)
  • Clarity (purezza)
  • Color (colore)
  • Carat (peso in carati).

Attraverso l’analisi di questi parametri gli esperti riescono ad emettere le certificazioni per valutare effettivamente quello che può essere il valore di un diamante o di una pietra preziosa. Il loro lavoro è appunto quello di definire nella maniera il più possibile oggettiva il valore del diamante da investimento.

I certificati di certificazione G.I.A su diamanti, gemme e pietre preziose hanno una durata di cinque anni. Al termine di questo periodo scadono. Questo è un altro elemento da considerare per chi vuole investire in questo settore. I criteri di certificazione tendono a cambiare leggermente nel tempo. Ciò anche grazie anche all’evoluzione tecnologico anche nel campo dello studio di diamanti e pietre preziose.

La certificazione è visibile soltanto con un microscopio ed è un’incisione sul bordo del diamante. La purezza del diamante non viene intaccata. Si tratta di segni non visibili ad occhio nudo, che possono invece essere letti sul diamante con una lente o con il microscopio.

Non si può investire in diamanti senza la presenza di una certificazione sul diamante che aumenta di fatto il valore della pietra preziosa e la rende più facilmente vendibile sul mercato. Per questo meglio rivolgersi ad un gemmologo che potrà valutare correttamente il diamante certificato e non certificato.


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