La storia del codice di identificazione
Il codice ISIN e la sua storia spiegano l’utilità e l’accettazione universale dell’ISIN che consente l’elaborazione globale diretta (GSTP). In pratica la gestione elettronica della compensazione e del regolamento commerciali.
I codici ISIN vengono utilizzati per tracciare le partecipazioni di investitori istituzionali in un formato coerente tra i mercati di tutto il mondo.
Codice Standard dal 1989
Il Codice ISIN e la sua storia mostrano che questo codice fu usato per la prima volta nel 1981. Tuttavia non diventò uno standard fino al 1989, quando i paesi del G30 ne raccomandarono l’adozione. Un anno dopo sono stati approvati dall’International Organization for Standardization (ISO).
Nel 1994, il meccanismo di accesso globale ISIN fece un passo importante. Trovò la propria affermazione nel scambiare elettronicamente informazioni ISIN attraverso le regioni attraverso un processo di scambio di informazioni digitali chiamato GIAM-2.
Chi emette il codice ISIN?
Il codice ISIN è emesso dall’agenzia nazionale di numerazione (ANNA) competente in ciascun paese emette ISIN. Negli Stati Uniti, questo è l’ufficio di assistenza CUSIP. Istituito nel 1964, l’ufficio servizi CUSIP è stato creato per migliorare gli standard nazionali per l’industria dei servizi finanziari.
ANNA infatti è una associazione internazionale di enti ed istituzioni finanziarie che svolgono localmente l’attività di agenzie di codifica.
La Banca d’Italia è l’agenzia di codifica nazionale per l’Italia.
Titoli con codice di identificazione internazionale
L’International Organization for Standardization (ISO) 6166 attualmente definisce una struttura ISIN. Attualmente, un ISIN può essere assegnato alla maggior parte delle forme di titoli. Comprese (ma non limitate a) azioni azionarie; unità e / o ricevute di deposito; strumenti di debito, comprese le obbligazioni.
Inoltre carta commerciale, cedole spogliate e importi principali, Buoni del Tesoro, diritti e warrant. In secondo luogo derivati, merci, e valute.
In Italia chi può chiederlo?
Chi emette strumenti finanziari può chiedere il codice ISIN. Allo stesso modo per gli strumenti finanziari già emessi, anche altri soggetti possono in realtà richiederlo.
Questi:
- Agenzie nazionali di codifica di altri paesi;
- Soggetti che, per adempire a specifici obblighi normativi devono usare il codice ISIN per comunicare informazioni su singoli strumenti finanziari. Per esempio intermediari bancari e finanziari, Società di intermediazione mobiliare (SIM), Società di gestione del risparmio (SGR), Società di investimento a capitale variabile (SICAV), Assicurazioni;
- Società di gestione di mercati regolamentati di strumenti finanziari;
- Società che gestiscono sistemi di accentramento, garanzia, compensazione e liquidazione delle operazioni su strumenti finanziari.
Borsa Italiana
Infine anche Borsa Italiana assegna un codice ai vari strumenti quotati e scambiati sulla propria piattaforma.
Quindi inseriamo il codice per esempio di una obbligazione, ETF, Azioni etc. in un apposito modulo di ricerca e risaliamo con precisione allo specifico strumento finanziario.