Barriera 40% e cedole fino al 14% lordo su base annua

Certificati con Barriera al 40%
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Arriva un altro low barrier su un paniere di titoli azionari, con una ricca cedola potenziale, fino all’1,17% lordo mensile. Il certificato (ISIN XS3067352339) ha per sottostanti le azioni di Stellantis, STM, Puma e Unicredit e prevede barriere al 40% sia per l’incasso dei premi che per la protezione del capitale a scadenza. Nonostante le barriere ampie, il rendimento potenziale può quindi arrivare fino al 14% lordo su base annua.

L’autocall si può attivare dal sesto mese di vita in poi, ossia dal 15 gennaio 2026. Il trigger che farebbe scattare il richiamo anticipato è dapprima posizionato al 100% dei prezzi iniziali e successivamente decrescente dell’1% su base mensile.

Barriere profonde

Il certificato ISIN XS3067352339 si inserisce quindi perfettamente nel recente trend che vede numerose emittenti puntare su barriere molto conservative, che possono arrivare appunto anche al 30-40% dei prezzi iniziali. In questo caso, con barriera capitale e cedolare al 40%. L’investitore è protetto fino a crolli del 59,99% da parte dei sottostanti e, al tempo stesso, può ottenere un rendimento positivo superiore al punto percentuale lordo su base mensile a patto che nessuno dei titoli scenda sotto barriera.

Effetto memoria delle cedole

Come nella stragrande maggioranza dei certificati oggigiorno quotati su Borsa Italiana, anche il nuovo derivato strutturato da Barclays offre l’effetto memoria delle cedole. Permette quindi di recuperare eventuali premi non incassati durante la vita del prodotto se tutte le azioni si trovassero nuovamente sopra barriera in una finestra cedolare entro scadenza.

Valore di rimborso del certificato barriera 40%

Alla scadenza sono possibili due casi. Se le quattro azioni sottostanti (che ricordiamo essere Stellantis, STM, Puma e Unicredit) saranno sopra barriera l’investitore riceverà il pagamento dell’ultimo premio e il rimborso dell’intero valore nominale (100 euro). In caso contrario, il rimborso sarà proporzionale con la performance del worst of. Si avrebbe quindi – solo in questo caso – una perdita, con un rimborso inferiore a 40 euro per certificato. Viceversa, a fronte di calo inferiori al 60% l’investitore porterebbe a casa un profitto.

Rating dell’emittente

I certificates espongono l’investitore al rischio emittente, in questo caso Barclays, banca d’investimento britannica che gode al momento dell’emissione di ottimi giudizi dalle agenzie di rating. Per Moody’s il debito Barclays è A1, per S&P A+, mentre il giudizio dell’agenzia di rating Fitch è A+.

Articolo sponsorizzato – I certificati sono prodotti complessi. Il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%. Questo articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa.


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