Banco Popolare dell’Emilia-Romagna, Eni e Intesa Sanpaolo sono i sottostanti del certificato ISIN XS2751881587, già quotato su Borsa Italiana. Il prodotto emesso da Barclays si caratterizza per barriere ampie, collocate al 60% dei prezzi di osservazione iniziale. Sono previste cedole condizionate trimestrali del 2,60%, per un rendimento che può arrivare fino al 10,40% su base annua. Per incassare i premi è sufficiente che nessuno dei tre titoli perda oltre il 40% dai prezzi di osservazione.
Proprio le barriere ampie rappresentano un elemento interessante in questo certificato. Nel caso in cui il settore azionario dovesse rifiatare, infatti, si potrebbero continuare a incassare i premi ed ottenere un rendimento potenziale in doppia cifra. Il tutto a patto che nessuna delle tre azioni sottostanti perda oltre il 40% dai prezzi iniziali.
Barriere ampie per investire su azioni italiane
In questo certificato i prezzi di fixing sono pari a 4,669 euro per Banco Popolare dell’Emilia, 15,52 euro per le azioni di Eni e 3,5195 per Intesa Sanpaolo.
I due titoli bancari sono reduci da importanti rialzi. Le barriere appaiono comunque lontane. Per Bper si trova in area 2,80 euro (sotto i minimi di dicembre 2023) e per Intesa Sanpaolo a 2,111 euro, valori che non si vedono dalla primavera 2023. Per Eni, invece, la barriera è collocata a 9,312, numeri che il titolo non fa segnare dal crollo visto nei mesi successivi al Covid.
Come si può facilmente notare, con il prodotto ISIN XS2751881587 si ottiene un reddito positivo anche in caso di moderati ribassi da parte dei tre sottostanti, a patto che le discese a scadenza non raggiungano o superino il 40%. In quest’ultimo caso, infatti, la performance sarebbe proporzionale con quella del worst of, ossia l’azione con la prestazione peggiore. In caso di discese inferiori (per esempio 20%, 25% o anche 39%) il certificato rimborserebbe invece il valore nominale pagando tutte le cedole previste.
Le barriere sono discrete, con osservazione soltanto alla scadenza del certificato che ricordiamo essere collocata al 23 aprile 2027.
Opzione del richiamo anticipato nel certificato
L’opzione del richiamo anticipato è presente dalla terza finestra di osservazione cedolare (gennaio 2025) in poi, con soglia di attivazione al 100%. Nel caso in cui i tre sottostanti si trovassero sopra i prezzi di fixing, il certificato verrebbe rimborsato pagando la cedola del periodo, ogni premio eventualmente portato a memoria e rimborsando l’intero valore nominale. Non sarebbero pagati i premi dei trimestri successivi, vista la scadenza anticipata.
Effetto memoria delle cedole
Fra i punti di forza del certificato troviamo anche la presenza dell’effetto memoria dei coupon. Se un premio non fosse incassato, potrebbe essere pagato in una successiva finestra cedolare (anche in maniera cumulativa se i premi fossero più di uno).
Scheda del certificato per investire su azioni FTSE Mib
- Codice ISIN: XS2751881587
- Emittente: Barclays Bank
- Azioni Sottostanti: Banco Popolare dell’Emilia, Eni e Intesa Sanpaolo
- Prezzi di osservazione iniziale: Banco Popolare dell’Emilia: 4,669 euro, Eni 15,52 euro, Intesa Sanpaolo 3,5195 euro.
- Cedole condizionate: 2,60% a trimestre
- Rendimento massimo lordo: 10,40% annuo
- Barriera capitale e barriera cedolare: 60% dei prezzi di osservazione iniziale
- Tipologia di barriera: europea, con osservazione soltanto alla scadenza
- Valore nominale del certificato: 100 euro
Livelli di strike e barriera del certificato su azioni italiane
| Azioni sottostanti | Prezzo iniziale | Barriera |
| Banca Pop Emilia | 4,669 | 2,8014 |
| Eni | 15,52 | 9,312 |
| Intesa Sanpaolo | 3,5195 | 2,1117 |
Il presente articolo è redatto a fine informativo e non è da intendersi in alcun modo come sollecito all’investimento. I premi sono lordi, la tassazione su cedole e capital gain è al 26%. I certificati sono prodotti complessi e il capitale è a rischio di perdita.
