Previsioni per il meeting Federal Reserve

Banche centrali

Quali previsioni per la Federal Reserve? I tassi di interesse rimarrano fermi? Sui mercati c’è grande attesa, anche perché siamo in una settimana chiave. Gli investitori sono in attea di conoscere i dettagli del discusso accordo commerciale fra Stati Uniti ed Europa. I dazi finali complessivi considerando le possibili esenzioni, dovrebbero attestarsi fra l’11 ed il 14%. Numeri elevati, che riducono però il rischio di una logorante guerra commerciale.

Ma il calendario economico di questa settimana, però, offre molto altro. Oggi alle 14:30, infatti, verrà pubblicato il PIL USA del secondo trimestre, mentre in serata arriverà la decisione del FOMC, seguita dalla tradizionale conferenza stampa. Appena due giorni e giovedì sarà la volta dell’indice PCE, forse il più seguito dalla Federal Reserve, mentre venerdì avremo i non farm payrolls, ossia le buste paga dei settori non agricoli. Il tutto mentre proseguono le trimestrali USA, con numerose aziende chiave nel comparto tecnologico che rilasceranno gli utili. Fra i colossi del NASDAQ troviamo aziende come Apple, Meta, Amazon e Microsoft. La trimestrale di NVIDIA, invece, arriverà sul finire di agosto.

Le borse restano ben impostate, mentre il dollaro sembra consolidare il tentativo di recupero, dando ormai per scontati tassi fermi da parte della Federal Reserve questa sera. Operativamente, il dollar index resta infatti a 98,7, con l’euro/dollaro a 1,1550 e USD/JPY negoziato in area 148. Vediamo le previsioni per la Federal Reserve

Federal Reserve meeting di luglio, cosa aspettarsi?

ORO FEDERAL RESERVE

Filippo Diodovich, Senior Market Strategist per il broker IG Italia spiega che per la Federal Reserve potrebbe esserci il rischio di una spaccatura interna. I membri del board Bowman e Waller sostengono le idee di Trump e vorrebbero tagliare i tassi. È chiaro che il Federal Open Market Committee, ossia il meeting FOMC, sarà uno dei meeting più delicati e potenzialmente polemici dell’anno”.

Si parte con la decisione di politica monetaria che sarà comunicata mercoledì 30 alle ore 20:00 italiane. A seguire, il presidente del Federal Reserve System, Jerome Powell, terrà la consueta conferenza stampa alle 20:30 italiane.

Previsioni per la Federal Reserve

L’economista di IG si allinea alle previsioni della gran parte degli analisti: “Le nostre attese sono fissate per nessuna variazione dei tassi di interesse, che dovrebbero restare fermi nell’attuale range 4,25%-4,50%” ha spiegato Diodovich

“Tuttavia, i riflettori saranno puntati non tanto sulla decisione in sé, quanto sul livello di consenso interno alla Fed e sulle indicazioni prospettiche che emergeranno dalla conferenza stampa. Infatti, secondo le indiscrezioni di stampa e le dichiarazioni pubbliche delle ultime settimane, almeno due membri del Board of Governors (il comitato direttivo Fed che coordina la politica monetaria e partecipa al FOMC assieme ai 5 presidenti delle FED regionali), Michelle Bowman e Christopher Waller, potrebbero votare contro il mantenimento dei tassi di interesse sui livelli correnti. Potrebbero quindi esprimere un voto a favore di un taglio immediato del costo del denaro.

Si tratterebbe di un evento senz’altro non usuale: i dissensi nel Board della Banca centrale americana sono molto rari, ma due voti contrari da parte di governatori (non presidenti regionali) sarebbero un segnale chiaro di tensioni interne sulla direzione della politica monetaria.

In sintesi, Bowman e Waller sostengono le idee del presidente Trump di avere una Fed più accomodanti, modello BCE. Entrambi i membri hanno, infatti, espresso preoccupazioni crescenti per il rallentamento della domanda interna, i segnali di allentamento nel mercato del lavoro e una dinamica dei prezzi che, seppur ancora sopra target, mostra un rallentamento costante.

BCE vs Federal Reserve

“Non è previsto nessun taglio dei tassi da parte della Federal Reserve: il mercato del lavoro è solido, anche se l’indice dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero è sceso al di sotto del livello neutro di 50” ha commentato Rhona O’Connell, Head of Market Analysis di StoneX Bullion.

“Trump continua a fare pressione sulla Fed affinché tagli i tassi ma – al momento – non parla di licenziare il presidente Powell. È anche importante ricordare che il FOMC è un comitato di 12 membri, non un solo uomo. I mercati obbligazionari continuano a prevedere due tagli dei tassi entro la fine dell’anno ed è improbabile che la Fed tagli prima di settembre, se mai lo farà”.

Spostandosi sull’Europa, difficile dire se a settembre i tassi scenderanno ancora. L’economista di StoneX Bullion ha concluso le sue previsioni economiche spiegando che “la Banca Centrale Europea non ha tagliato i tassi e ha usato un tono leggermente aggressivo. L’inflazione in UE è attualmente all’1,6% rispetto all’obiettivo del 2%, quindi al momento un taglio dei tassi a settembre è a rischio”.


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