Previsioni Tassi Archivi - Investire-Certificati.it Previsioni Tassi https://www.investire-certificati.it/category/previsioni/previsioni-tassi/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sun, 15 Dec 2024 00:57:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Previsioni Tassi Archivi - Investire-Certificati.it Previsioni Tassi https://www.investire-certificati.it/category/previsioni/previsioni-tassi/ 32 32 Previsioni per la BCE 2025 https://www.investire-certificati.it/previsioni-per-la-bce-2025/ Thu, 12 Dec 2024 06:20:43 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=35499 Si riunisce oggi la Banca centrale europea: ma quali sono le previsioni per la BCE? Per gli operatori è quasi certo un taglio dei tassi da 0,25%, aprendo la porta ad altre sforbiciate al costo del denaro per il 2025, considerando il rallentamento economico che si sta verificando. Sulle scelte della BCE pesano ovviamente anche […]

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Si riunisce oggi la Banca centrale europea: ma quali sono le previsioni per la BCE? Per gli operatori è quasi certo un taglio dei tassi da 0,25%, aprendo la porta ad altre sforbiciate al costo del denaro per il 2025, considerando il rallentamento economico che si sta verificando. Sulle scelte della BCE pesano ovviamente anche le difficoltà politiche di Francia e Germania.

“La Banca centrale europea affronta una decisione cruciale questa settimana in mezzo alle persistenti sfide economiche nell’Eurozona” ha spiegato Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.

“Riteniamo che la Banca centrale europea (BCE) possa annunciare un taglio dei tassi di 25 punti base. Non escludiamo che ci possa essere una lunga discussione anche in favore di una scelta più aggressiva con una riduzione più ampia di 50 punti base (il mercato sconta un 10%/15% di probabilità di questo scenario). Nonostante ciò, riteniamo che il compromesso sarà quello di ridurre il costo del denaro di 25 punti base, spiegando come siano probabili altri tagli ai tassi di interesse nel 2025.

Quali previsioni per i tassi BCE?

Per gli analisti i tassi scenderanno dello 0,25%. Pertanto, le previsioni sono  per una riduzione del costo del denaro di 25 punti base, con il tasso sui depositi  che scenderebbe dal 3,25% al 3%, mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale dal 3,40% al 3,15%. Scenario simile sul tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale, visto in calo dal 3,65% al 3,40%.

“Ci aspettiamo un’apertura da parte di Lagarde per ulteriori tagli” ha proseguito l’analista del broker IG “potenzialmente le riunioni per i possibili tagli ai tassi potrebbero essere quelli di gennaio, giugno, settembre e dicembre. La decisione arriva mentre l’Eurozona è alle prese con una debole crescita economica, in particolare nelle principali economie come Germania e Francia, dove il sentiment delle imprese rimane molto debole. Gli attuali prezzi di mercato indicano che i tassi potrebbero raggiungere un livello finale di circa l’1,5%, riflettendo le aspettative di un continuo allentamento monetario durante tutto il prossimo anno”.

Principali fattori economici che influenzano la decisione della BCE

Il controllo della stabilità dei prezzi è l’unico obiettivo del mandato della BCE. Va detto che le pressioni inflazionistiche hanno mostrato negli ultimi mesi una leggera risalita (prevista dai banchieri centrali). A novembre l’indice CPI su base annuale ha evidenziato una crescita nell’Eurozona del 2,3% rispetto al +2% di ottobre e il +1,7% di settembre. Il CPI core ha registrato un -0,6% su base mensile e un +2,7% su base annuale.

Per Diodovich “L’inflazione, che su base annuale si mantiene ancora al di sopra de 2%, potrebbe essere la principale argomentazione utilizzata dai banchieri “falchi” all’interno del Consiglio Direttivo per far passare una riduzione più modesta dei tassi di interesse. Complessivamente, le altre variabili macroeconomiche sono invece a favore di un taglio più consistente. Infatti, la crescita economica in tutta la regione ha mostrato segni di stagnazione, con un’attività manifatturiera particolarmente debole e una crescita del settore dei servizi in rallentamento. Anche i principali indicatori di fiducia delle imprese suggeriscono una continua cautela tra i leader aziendali. Va detto che anche la spesa dei consumatori rimane sotto pressione. Le recenti tensioni geopolitiche hanno aggiunto un ulteriore livello di incertezza, con un potenziale impatto sui flussi commerciali e sulle decisioni di investimento nell’eurozona”.

Implicazioni su euro e borsa della decisione della BCE

Le previsioni sono quindi per tassi in ribasso. Ma cosa cambia per l’euro sul forex market e quali previsioni per le borse? “La performance dell’euro rispetto alle principali valute vedrà probabilmente una reazione immediata, con volumi di trading sul mercato valutario previsti in aumento durante l’annuncio. I mercati azionari europei potrebbero riprendersi alla conferma dell’allentamento monetario. Al tempo stesso, i rendimenti obbligazionari nell’eurozona potrebbero subire una pressione al ribasso, in particolare se la BCE segnalasse un’apertura a ulteriori tagli nei prossimi mesi” ha concluso Diodovich. Va detto che i rendimenti dei BTP e dei Titoli di Stato europei sono scesi notevolmente nelle ultime settimane, con gli operatori che hanno iniziato a prezzare nuovi tagli anche per il 2025.

Oltre alla decisione in senso stretto, con le previsioni per un taglio di 0,25% da parte della BCE, occhio quindi al linguaggio della Lagarde ed alle aperture a nuovi tagli ai tassi di interesse ed alle loro tempistiche.

Grafico Euro Dollaro

Ecco di seguito un grafico del cambio euro dollaro, tratto dalla piattaforma di trading offerta dal broker IG.

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Previsioni per la Federal Reserve – IG Italia https://www.investire-certificati.it/previsioni-per-la-federal-reserve-ig-italia/ Tue, 19 Mar 2024 15:01:14 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=32855 Focus sulla Federal Reserve con gli operatori che si attendono un nulla di fatto. Per gli analisti di IG Italia la Banca centrale americana inizierà a tagliare i tassi di interesse nel secondo semestre dell’anno, anche alla luce dei dati macroeconomici di questi mesi. Ecco l’analisi e le previsioni per il costo del denaro negli […]

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Focus sulla Federal Reserve con gli operatori che si attendono un nulla di fatto. Per gli analisti di IG Italia la Banca centrale americana inizierà a tagliare i tassi di interesse nel secondo semestre dell’anno, anche alla luce dei dati macroeconomici di questi mesi. Ecco l’analisi e le previsioni per il costo del denaro negli USA.

Banche centrali in azione

Per la prima volta dopo 17 anni la Bank of Japan ha alzato i tassi di interesse, ponendo fine ai tassi negativi. Quali previsioni per la Federal Reserve? Al momento il costo del denaro è al 5,50% negli USA, al 5,25% nel Regno Unito e al 4,50% in Europa, con la BCE che negli ultimi meeting ha tenuto fermo il costo del denaro. Ecco l’analisi di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.

FOMC: La Federal Reserve prenderà tempo

previsioni per i tassi di interesse

“Il nostro scenario base per il meeting del FOMC, il braccio operativo di politica monetaria della Federal Reserve, è fissato per una conferma dei tassi di interesse sui livelli correnti (al 5,50%). Verosimilmente il presidente Jerome Powell cercherà di non sbilanciarsi sui principali temi attesi dal mercato, ossia quando la FED taglierà i tassi e di quanto diminuirà il costo del denaro nel 2024” ha spiegato l’analista di IG Italia.

“I dati recenti macroeconomici hanno evidenziato pressioni inflazionistiche ancora elevate (superiori alle aspettative di mercato) ma un leggero rallentamento nella crescita dei salari che nel medio periodo potrebbe portare a una riduzione dell’inflazione”. Complessivamente si tratta di numeri contrastanti, che non fanno altro che aumentare i dubbi dei membri del FOMC.

Previsioni per la Federal Reserve

Quali sono quindi le previsioni per la Federal Reserve? “La nostra view è che la FED sia intenzionata a tagliare i tassi per evitare i rischi di una recessione ma la decisione potrebbe avvenire più tardi rispetto alle aspettative di mercato” ha spiegato l’analista di IG. “È ampiamente previsto che la Federal Reserve possa decidere di mantenere invariati i tassi di interesse nel range 5,25%-5,50%”. In altre parole, ci sarà da aspettare ancora per un taglio ai tassi.“

In conferenza stampa il presidente del Federal Reserve System, Jerome Powell, dovrebbe ribadire che l’atteggiamento della Federal Reserve dipenderà dall’andamento delle cifre macroeconomiche. Riteniamo che il presidente Powell comunicherà e sottolineerà gli ottimi risultati ottenuti dall’attuale livello dei tassi di interesse sulla diminuzione delle pressioni inflazionistiche. Tuttavia, crediamo che sia ancora presto per Powell per impegnarsi a un cambio di politica monetaria”.

Tassi Federal Reserve
Tassi Federal Reserve: la salita del costo del denaro fra il 2022 ed il 2023. Ecco le previsioni per i tassi nel 2024-2025.

Nella sua analisi, Diodovich spiega anche quelli che sono gli elementi che potrebbero muovere i mercati nelle prossime sedute. “Al momento, osservando i dati del CME FedWatch Tool, il mercato sconta con oltre il 99% delle probabilità una decisione di mantenere i tassi invariati. Inoltre, sempre secondo lo strumento del CME, gli scenari più probabili nel 2024 sono quelli di un taglio compreso tra 75 e 100 punti base del costo del denaro.

Il grafico dotplot che comprende le aspettative dei banchieri centrali sul livello dei tassi a fine 2024 potrebbe cambiare notevolmente queste aspettative. A dicembre nel grafico dotplot la mediana dei banchieri centrali prevedeva a fine 2024 una diminuzione di 75 basis points del costo del denaro (mediana al 4,625%). Da dicembre a oggi il processo di disinflazione si è un po’ fermato ma l’economia ha mostrato lieve segnali di rallentamento.  Crediamo che le aspettative dei membri del FOMC non cambieranno di molto e la mediana dovrebbe rimane ferma al 4,625% ovvero una riduzione di 75 basis points. Una variazione della mediana potrebbe muovere notevolmente i mercati. Una mediana superiore al 4,625% implicherebbe una FED più restrittiva (dollaro forte, debolezza per equity) mentre una mediana inferiore confermerebbe la vittoria delle colombe nel FOMC (possibile taglio a giugno, dollaro debole e indici azionari su nuovi massimi).

Pertanto, gli operatori di mercato monitoreranno attentamente le proiezioni economiche allegate per individuare potenziali aggiornamenti alle previsioni economiche per il 2024. Nonostante i recenti dati sull’inflazione più forti del previsto, si prevede che le proiezioni del FOMC su disoccupazione e inflazione nei prossimi tre anni e nel lungo periodo rimarranno sostanzialmente invariate.

Quando taglierà i tassi la Federal Reserve?

Al momento, la parola d’ordine da parte delle banche centrali è cautela, insomma si cerca di guadagnare altro tempo. “Crediamo che Powell e gli altri banchieri centrali cercheranno di prendere più tempo possibile per osservare i movimenti delle variabili macroeconomiche” ha spiegato Diodovich . “Riteniamo che il primo cambio in politica monetaria possa avvenire solamente nel meeting FOMC del 30/31 luglio. Troppo rischioso al momento cambiare strategie monetarie con inflazione ben al sopra dell’obiettivo del 2%. Ci aspettiamo tre tagli nel corso dell’anno, tutti nel secondo semestre 2024”.

Dopo che la Bank of Japan ha alzato i tassi, portandoli nel range 0-0,10%, non sono quindi attesi tagli per la Banca centrale americana, almeno per il momento.

Approfondimenti

Il presente articolo non rappresenta in alcun modo consulenza o sollecito all’investimento in borsa. Performance future non sono indicative di quanto potrà accadere sui mercati di borsa in futuro.

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Quali previsioni per i tassi dopo il meeting della BCE? https://www.investire-certificati.it/quali-previsioni-per-i-tassi-dopo-il-meeting-della-bce/ Thu, 07 Mar 2024 17:04:57 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=32726 Quali previsioni per i tassi di interesse delle banche centrali? I ribassi ai tassi di interesse arriveranno, ma con gradualità. Non è ancora chiaro se si muoverà prima la BCE o la Federal Reserve. Sale sul Forex market l’euro, con il cambio euro/dollaro negoziato sopra 1,09. Ecco in estrema sintesi il quadro della situazione dopo […]

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Quali previsioni per i tassi di interesse delle banche centrali? I ribassi ai tassi di interesse arriveranno, ma con gradualità. Non è ancora chiaro se si muoverà prima la BCE o la Federal Reserve. Sale sul Forex market l’euro, con il cambio euro/dollaro negoziato sopra 1,09. Ecco in estrema sintesi il quadro della situazione dopo la riunione della BCE di Marzo 2024. (qui presentiamo il calendario dei meeting BCE 2024)

Nel frattempo, negli Usa, Powell, parlando alla Camera americana, ha frenato le aspettative per tagli ai tassi di interesse e anche la BCE si è mossa in maniera simile. Quali sono le previsioni per i tassi di interesse di BCE e Federal Reserve? Al momento il costo del denaro è al 4,50% in Europa e al 5,50% negli Stati Uniti, ma le banche centrali sono caute nell’abbassarlo. L’inflazione resta un tema chiave.

Tassi: previsioni di ribassi graduali

Vediamo le previsioni per i tassi di interesse degli analisti, dopo il meeting di Marzo della BCE, accompagnato dalla tradizionale conferenza stampa del Governatore.

Previsioni tassi

“Christine Lagarde sta cercando di non agitare le acque, mantenendo invariata la sua posizione” ha spiegato Nicolas Forest, CIO di Candriam. “Anche se le pressioni per un taglio dei tassi stanno aumentando a causa dell’inflazione in calo e della crescita debole”. Fra le news del meeting della Banca Centrale Europea c’è un riconoscimento del miglioramento sul tema della salita dei prezzi, con l’inflazione in rallentamento. La BCE, però, ha bisogno di ulteriori conferme sulla sostenibilità del processo di disinflazione, in particolare per quanto riguarda l’evoluzione dei salari, soprattutto il costo unitario del lavoro.

“La BCE sta lentamente aprendo la strada alla normalizzazione monetaria” ha proseguito l’economista, spiegando come una BCE in versione colomba potrebbe essere un fattore di sostegno per le obbligazioni europee. “Prevediamo che la BCE sarà la prima banca centrale a tagliare i tassi a giugno, in quanto disporrà dei dati e degli argomenti giusti per normalizzare la politica monetaria, e sarà probabilmente seguita sia dalla Federal Reserve che dalla Banca d’Inghilterra”.

Si rafforza quindi l’ipotesi che Federal Reserve e Banca Centrale Europea taglino i tassi quasi in contemporanea, verso l’estate 2024. Sarà tutto da capire il percorso successivo. In altre parole, fino a che livello scenderanno i tassi di interesse. Appare probabile, al momento, che FED si muova con più lentezza, anche alla luce della resilienza mostrata dall’economia statunitense.

Tassi delle banche centrali

Investire sui Tassi
Tassi di Interesse Federal Reserve. La salita fino all’attuale 5,50%. Tassi ancora alti.

Quali previsioni per i tassi di interesse? Per State Street Global Advisors la view resta invariata, con previsioni per i tassi in ribasso di 100 punti base nel 2024. Altaf Kassam, Head of Investment Strategy & Research per l’area EMEA di State Street Global Advisors conferma le previsioni dei mesi scorsi: “la BCE inizierà a tagliare i tassi solo a giugno e dovrebbe effettuare quattro tagli di 25 punti base per quest’anno, abbastanza in linea con le attuali previsioni del mercato”.

Per l’economista la pausa da falco era scontata. Insomma, ormai già prezzata dai mercati. Difficile pensare che la BCE si muova in maniera dissociata dalla Fed. “Ora che le possibilità che la Fed tagli i tassi a maggio sono quasi del tutto escluse, vediamo che anche le probabilità di una riduzione dei tassi ad aprile da parte della BCE si sono ridotte quasi a zero, da cui la nostra ipotesi di un inizio dell’allentamento a giugno”.

Le previsioni per i tassi passano anche dai dati sull’inflazione. “Sembra che i dati sull’inflazione dell’Eurozona per il mese di febbraio abbiano dato qualche preoccupazione al Consiglio direttivo, risultando superiori al consenso. Spingono persino i membri del Consiglio direttivo tipicamente più “dovish” (cioè accomodante) ad essere meno inclini a fare pressione per un taglio anticipato dei tassi.

Sembra che la Banca Centrale debba attendere ulteriori prove che l’inflazione stia scendendo in modo sostenibile verso il target del 2% prima di prendere in considerazione un allentamento. Detto questo, dal momento che anche le previsioni ufficiali sull’inflazione sono state riviste al ribasso dalla BCE, vediamo una traiettoria più chiara verso l’allentamento di giugno”. La traiettoria per un ribasso al costo del denaro sembra segnata, le tempistiche no.

Approfondimenti

Il presente articolo non rappresenta in alcun modo consulenza o sollecito all’investimento in borsa. Performance future non sono indicative di quanto potrà accadere sui mercati di borsa in futuro.

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Banche Centrali – Chi taglia i tassi di interesse prima? https://www.investire-certificati.it/banche-centrali-chi-taglia-i-tassi-di-interesse-prima/ Wed, 07 Feb 2024 11:08:11 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=32354 Chi taglierà prima i tassi di interesse fra le grandi banche centrali: Federal Reserve, BCE o Bank of England? I dati macroeconomici dei prossimi mesi saranno la chiave di volta. Le tre banche centrali paiono comunque destinate a iniziare il percorso di ribasso dei tassi in rapida successione, nell’arco di pochi mesi e verosimilmente verso […]

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Chi taglierà prima i tassi di interesse fra le grandi banche centrali: Federal Reserve, BCE o Bank of England? I dati macroeconomici dei prossimi mesi saranno la chiave di volta. Le tre banche centrali paiono comunque destinate a iniziare il percorso di ribasso dei tassi in rapida successione, nell’arco di pochi mesi e verosimilmente verso metà 2024. I mercati sono saliti nel 2023 e nelle prime settimane del 2024 proprio sulle aspettative per politiche monetarie meno restrittive. La borsa prezza tagli ai tassi di interesse per oltre un punto percentuale nel corso del 2024, per un trend che potrebbe proseguire anche nel 2025.

Quando taglierà i tassi la Federal Reserve?

Banche centrali

L’inflazione è scesa notevolmente negli ultimi mesi, ma il contesto inflazionistico non è ancora del tutto sparito. La crescita dei prezzi sta tornando verso i range desiderati dalle banche centrali, ma è ancora superiore a questi livelli. L’asset management Mirabaud spiega in un report (a cura di Andrew Lake) che probabilmente saranno ancora gli Stati Uniti a tagliare per primi i tassi di interesse, grazie alla solidità dell’economia. Il PIL cresce ad un ritmo più sostenuto rispetto a Eurozona e Regno Unito. Nonostante ciò, a marzo difficilmente ci saranno tagli ai tassi di interesse, visto lo scenario macroeconomico.

“Le previsioni di un primo taglio dei tassi a marzo da parte della Fed si basano sull’analisi dell’indice dei prezzi della spesa per consumi personali, l’indicatore maggiormente utilizzato dalla Federal Reserve per valutare l’inflazione. Il dato semestrale annualizzato è sceso all’1,9% a dicembre, in linea con l’obiettivo di inflazione del 2%, contribuendo a rafforzare l’idea che la battaglia contro l’inflazione sia ormai vinta e che i tagli dei tassi dovrebbero avvenire a breve”.

Previsioni per i tassi nel 2024 e 2025

Tagli ai tassi per le banche centrali: le previsioni degli investitori erano per tagli preventivi al costo del denaro già da marzo in poi, anche considerando l’avvicinarsi delle elezioni americane. Lo scenario, però, sta cambiando. Anche le dichiarazioni dei membri della Federal Reserve fanno capire che bisognerà attendere per un taglio ai tassi di interesse.

“Monitorando i dati nel loro complesso emergono alcune criticità di questa analisi. Sebbene la tendenza a lungo termine sia quella di un rallentamento dell’economia statunitense, i dati mensili mostrano una sorprendente capacità di recupero. Le richieste di disoccupazione di gennaio hanno registrato la lettura più bassa dal settembre 2022 e le vendite al dettaglio hanno battuto le aspettative di dicembre, invece di diminuire come ci si sarebbe aspettato da un’economia in fase di rallentamento.

Complessivamente il mercato del lavoro sta reggendo bene. Poiché l’occupazione e l’inflazione sono indicatori retrospettivi, ci aspetteremmo di vedere questa solidità iniziare a deteriorarsi nei prossimi mesi. Ma con i dati attuali e il PIL ancora intorno al 2%, è improbabile che gli Stati Uniti procedano con un primo taglio prima dell’inizio dell’estate”.

Scenario economico

Lo scenario economico resta quindi complesso. Anche se gli Stati Uniti sono ancora l’economia più forte, sembra probabile che i primi tagli dei tassi di Fed, Banca Centrale Europea (BCE) e Banca d’Inghilterra (BoE) si verificheranno in rapida successione, a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro.

La complessità è dovuta al fatto che non mancano i motivi che spingono le tre banche centrali ad una sforbiciata al costo del denaro. Il rischio di recessione è reale in Europa e nel Regno Unito, il che limita il principio dei tassi “più alti più a lungo”, mentre gli Stati Uniti affrontano il potenziale rischio di superare l’obiettivo di inflazione al ribasso e/o di creare un ambiente recessivo mantenendo i tassi troppo alti per troppo tempo. Elementi da non sottovalutare, sempre secondo l’analisi di Mirabaud Asset Management.

Inflazione

L’inflazione sta tornando nei ranghi. La crescita dei prezzi è rallentata, anche se nel Regno Unito è ancora vicina al 4%. Anche qui, però sta finalmente scendendo e si prevede che questa tendenza continui fino all’estate. A supporto potrebbe arrivare un rallentamento dei prezzi di petrolio e benzina e del settore energetico. L’inflazione dei prodotti alimentari si è già ridotta in modo significativo, quindi con i tagli all’energia aggiunti all’attuale scenario, probabilmente vedremo l’inflazione scendere nell’intervallo del 3% quando arriveremo all’estate. Questo scenario potrebbe quindi spingere la Banca centrale inglese a optare per il primo taglio al costo del denaro dopo tanti rialzi.

Il grafico seguente mostra invece l’inflazione americana, nettamente scesa dai massimi del 2022. Il target anche in questo caso non è ancora stato raggiunto.

grafico inflazione americana

Previsioni per i tassi di interesse

Quante volte verranno tagliati i tassi nel 2024? Per i mercati 4-5, ma non a marzo. Le aspettative prezzate dalle borse hanno visto crollare dall’85% al 30% la possibilità di un taglio ai tassi a marzo. La retorica di tutte e tre le banche centrali che ha mitigato le aspettative sulla velocità dei tagli. Federal Reserve, BCE e Banca di Inghilterra sono state chiare nel comunicare che taglieranno, ma nessuna ha fretta di farlo. Vogliono essere

Al tempo stesso il costo del denaro negli Usa a fine 2024 dovrebbe essere intorno al 4,25, secondo quando prezzato dai futures sui tassi Fed. Le previsioni di mercato sono al momento quindi di circa 4-5 tagli ai tassi nel 2024 da parte della Banca centrale americana. Il numero di tagli ai tassi potrebbe essere inferiore, ma il risultato atteso è quello di tagli per 100-125 punti base rispetto al picco del 2023 di 5,50% Nel grafico seguente, estratto dal sito del CME, si vede come ci sia oltre il 60% di possibilità che i tassi siano al 4,25% o inferiori a fine 2024.

Previsioni tassi Federal Reserve

L’analisi sulle banche centrali

Chi taglierà i tassi di interesse prima? L’analisi di Mirabaud punta sulla Federal Reserve. Questo ovviamente potrebbe avere conseguenze anche sul mercato dei bond e sul forex market.

“Il tasso di inflazione non è un fattore indipendente abbastanza forte da innescare tagli anticipati in un contesto caratterizzato da dati statunitensi solidi e messaggi costanti della Fed. Riteniamo che i primi a tagliare i tassi saranno gli Stati Uniti all’inizio dell’estate, seguiti dalla BCE a breve distanza e infine dalla Bank of England.

Va ricordato come la Banca centrale europeo e la Banca d’Inghilterra abbiano come unico parametro l’inflazione. La Federal Reserve, banca centrale americana, invece guarda sia alla stabilità dei prezzi che alla massima occupazione. L’analisi conclude quindi confermando che i tagli estivi ai tassi di interesse arriveranno anche se l’inflazione non scenderà al 2%. Questo perché gli effetti negativi di una stretta troppo prolungata iniziano a farsi sentire sull’economia. La parola, come sempre, spetta ai mercati.

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La BCE alza i tassi al 4,25% – Previsioni Tassi di IG Italia https://www.investire-certificati.it/bce-tassi-interesse-rialzo/ Thu, 27 Jul 2023 14:42:16 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28916 Dopo la Federal Reserve, che ha alzato i tassi portandoli ai massimi da oltre 20 anni, toccava alla BCE, la Banca Centrale Europea: quali previsioni per i tassi della BCE? Ecco di seguito il commento di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. La BCE alza i tassi BCE conferma attese e alza tassi […]

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Dopo la Federal Reserve, che ha alzato i tassi portandoli ai massimi da oltre 20 anni, toccava alla BCE, la Banca Centrale Europea: quali previsioni per i tassi della BCE? Ecco di seguito il commento di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.

La BCE alza i tassi

BCE conferma attese e alza tassi di 25 punti base, con il nono rialzo consecutivo. Toni non “hawkish” in conferenza stampa. Sul Forex market il cambio EUR/USD crolla sotto 1,10.

Europa

Come ampiamente previsto la Banca Centrale Europea ha deciso di alzare i tassi di interesse di 25 punti base. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale è salito dal 4% al 4,25%,  quelli sui depositi dal 3,50% al 3,75%. Nel comunicato unica sorpresa è stata la decisione di non remunerare (tasso allo 0%) le riserve minime obbligatorie che le banche devono lasciare nelle casse dell’istituto di Francoforte, scelta presa per preservare l’efficacia della politica monetaria. Tale decisione ha avuto un impatto immediato su tutte le banche ma soprattutto su quelle tedesche (Deutsche Bank -3% e Commerzbank -2%).

Quali previsioni per i tassi della BCE?

Non sono chiare le prossime decisioni della BCE, difficile fare previsioni. Il comunicato non ha lasciato alcuna indicazione sulle prossime mosse nel meeting di settembre. Anche in conferenza stampa il governatore Lagarde non è caduto nelle richieste insistenti dei giornalisti su quali saranno le prossime scelte sui tassi. Lagarde ha dichiarato l’ovvio (non ci sarà un taglio dei tassi) e mantenuto un posizionamento dipendente dall’andamento dei dati macroeconomici in particolar modo inflazione headline e inflazione core. Come espressamente detto dalla numero uno dell’istituto di Francoforte ci saranno 2 dati sulle pressioni inflazionistiche prima della riunione del Consiglio Direttivo del 14 settembre che saranno fondamentali nrel processo di decision making.

I toni e la comunicazione in conferenza stampa non sono stati particolarmente “hawkish”. Lagarde ha ricordato come l’outlook delle economie europee di breve è peggiorato a causa di un indebolimento della domanda interna e come il mercato del credito ha mostrato chiari segnali di contrazione (report della BCE sui prestiti alle imprese). Questi elementi hanno lasciato intendere come nelle discussioni del Consiglio ci sia stato qualche pressione sul fare una pausa il prima possibile per evitare un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche.

Le previsioni di IG sulle prossime azioni della BCE

Vediamo le previsioni di IG per le prossime mosse della BCE. Manteniamo, nonostante le parole della Lagarde, una view restrittiva sulla politica monetaria della BCE. Le pressioni inflazionistiche di fondo rimangono su livelli troppo elevati e ben superiori ai limiti di tolleranza della banca centrale. Ci aspettiamo almeno un ulteriore rialzo del costo del denaro nei meeting del 14 settembre o del 26 ottobre. E’ evidente che la comunicazione della Lagarde ha lasciato intendere che una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi è molto vicina.

Cambio Euro / Dollaro

Reazione Euro/Dollaro -150 pips da 1,1140 a 1,0990 sul forex market: la reazione più sorprendente è quella della coppia valutaria EUR/USD che scende notevolmente per due ragioni:

  1. Toni non hawkish da parte della Lagarde che non svela le prossime azioni della Bce a settembre;
  2. Dati macroeconomici molto positivi pubblicati negli Stati Uniti (ordini di beni durevoli e PIL ben superiori alle attese, richieste di sussidi di disoccupazione inferiori alle aspettative e in calo rispetto alla settimana precedente.

Una combo di parole e dati che ha portato a un forte ribasso delle quotazioni del cambio euro dollari (EUR/USD) sulla scia della debolezza della moneta unica e della forza del biglietto verde.

Grafico EURUSD
Grafico euro dollaro dalla Piattaforma di IG

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Tassi Federal Reserve https://www.investire-certificati.it/tassi-federal-reserve/ Thu, 27 Jul 2023 10:15:53 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28907 La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse, saliti al 5,50%. Si tratta dei livelli più altri da oltre 20 anni. Quali previsioni per i tassi della Federal Reserve? Il costo del denaro salirà ancora? Powell apre la porta per una pausa nel meeting di settembre, ma non esclude altri rialzi. Previsioni sui tassi […]

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La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse, saliti al 5,50%. Si tratta dei livelli più altri da oltre 20 anni. Quali previsioni per i tassi della Federal Reserve? Il costo del denaro salirà ancora? Powell apre la porta per una pausa nel meeting di settembre, ma non esclude altri rialzi.

Previsioni sui tassi di interesse della Federal Reserve

“Come previsto la Federal Reserve ha mantenuto un orientamento restrittivo nelle sue comunicazioni” ha spiegato Patrice Gautry, capo economista presso UBP “Rimane l’opzione di un’altra riunione a settembre per decidere se fare una pausa o proseguire con un nuovo rialzo dei tassi di riferimento.

Nessun taper tantrum con le borse che restano ben impostate. Ma nemmeno alcun colpo di scena quindi, con il dibattito che di fatto si sposta al prossimo meeting della Federal Reserve. L’inflazione core è ancora significativamente sopra i target della Banca Centrale americana.

Grafico tassi di interesse Federal Reserve
La salita dei tassi di interesse della Federal Reserve nel 2022 e 2023.

Rischi dei tassi alti

“I rischi per la Federal Reserve sono ora quelli di “agire troppo” sui tassi, in particolare se l’obiettivo è quello di generare solo un atterraggio morbido, cioè senza un rimbalzo importante del tasso di disoccupazione” ha aggiunto l’analista. In altre parole, le previsioni sono per un prosieguo dell’ammorbidimento della politica monetaria. Al tempo stesso Powell si muove in maniera cauta, senza annunciarlo ufficialmente ai mercati.

La Federal Reserve verso Jackson Hole

Nel 2021 il meeting di Jackson Hole diede le prime indicazioni sull’arrivo di una politica monetaria restrittiva. L’appuntamento di Jackson Hole del 2023  potrebbe essere il momento ideale per il governatore della Federal Reserve per proporre opinioni più personali e guidare le aspettative in modo più confortevole.

Previsioni Tassi Federal Reserve
Previsioni Tassi Federal Reserve

“Per il momento dato che l’inflazione potrebbe rimanere volatile per i prezzi dell’energia ed un tasso d’occupazione elevato, Powell vuole essere libero di gestire le aspettative secondo il proprio programma. Il tono hawkish della comunicazione fornita oggi dal FOMC potrebbe anche essere un avvertimento per i mercati che già si aspettano tagli significativi dei tassi a tra marzo e maggio del prossimo anno”. Ha concluso ‘analista di UBP nelle sue previsioni sui tassi di interesse della Federal Reserve.

Previsioni per l’economia americana

Quali previsioni per l’economia americana? Anche alla luce dei rialzi dei tassi di interesse della Federla Reserve. Tony Rodriguez, Head of Fixed Income Strategy di Nuveen, nel suo report relativo alle mosse della Federal Reserve ha illustrato le sue previsioni sui tassi di interesse e sui mercati azionari. L’analista si è soffermato sulle conseguenze per gli investitori, esaminando tematiche di investimento per i prossimi mesi.

Continuiamo a prevedere un sostanziale rallentamento della crescita nei prossimi trimestri e un tasso di inflazione core a fine anno vicino al 4%. Con la Fed che si avvicina alla fine del ciclo di rialzi dei tassi e il contesto economico che rimane incerto, la volatilità rimarrà probabilmente elevata. Continuiamo a ritenere che i rendimenti dei Treasury saranno modesti nel corso di quest’anno e ci aspettiamo una minore inversione della curva.

Per gli investitori che cercano di aumentare il rendimento senza passare alla modalità risk-on, riteniamo opportuno esplorare le diverse aree del mercato obbligazionario, compresi i municipal bond”. Quali quindi i settori su cui puntare? La qualità resta la parola chiave, con un rapporto rischio rendimento che appare interessante secondo Nuveen.

Previsioni Mercato azionario

Quali invece le previsioni sul mercato azionari di Nuveen? Nel settore azionario l’analista nota due aree interessanti:

  • le azioni a larga capitalizzazione statunitensi dovrebbero registrare una buona performance grazie alla moderazione dell’inflazione, alla stabilizzazione dei rendimenti e ai venti di coda del settore tecnologico
  • i mercati emergenti beneficiano di alcuni fattori. Fra questi le valutazioni interessanti, l’indebolimento del dollaro e l’allentamento della politica monetaria in Cina. Focus anche sugli alternativi non USA, tra cui real estate e asset reali. Nei mercati dei capitali privati, da seguire con interesse ad asset class che generano reddito e che sono potenzialmente in grado di proteggere dai ribassi. In particolare, potrebbero esserci opportunità interessanti in alcune aree selezionate del credito privato e del settore immobiliare privato.

Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento o consulenza. È redatto a puro fine informativo.

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Federal Reserve – Tassi di Interesse https://www.investire-certificati.it/federal-reserve-tassi-di-interesse/ Mon, 12 Jun 2023 19:33:45 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28544 Tassi di interesse della Federal Reserve: le Banche centrali ancora pronte ad alzare il costo del denaro? Quali previsioni per i tassi e la politica monetaria della Federal Reserve? Analisi e previsioni sui prossimi meeting della Fed e della BCE a cura di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. Federal Reserve e FOMC […]

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Tassi di interesse della Federal Reserve: le Banche centrali ancora pronte ad alzare il costo del denaro? Quali previsioni per i tassi e la politica monetaria della Federal Reserve? Analisi e previsioni sui prossimi meeting della Fed e della BCE a cura di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.

Federal Reserve e FOMC

Si torna a parlare di banche centrali, anzi non si è mai smesso. Infatti, i banchieri centrali Federal Reserve si riuniranno per la riunione del FOMC, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, il 13-14 giugno.

Cosa guardano gli investitori? Chiaramente il tema centrale è l’annuncio della nuova decisione sui tassi di interesse, accompagnato dal rilascio delle proiezioni economiche e del grafico dotplot. Nel comunicato rilasciato dopo la riunione di maggio, la Federal Reserve aveva riconosciuto che “l’inflazione rimane elevata”. Il tutto anche se i dati chiave relativi alla crescita dei prezzi pubblicati a maggio avessero indicato un leggero allentamento delle pressioni inflazionistiche. Di fatto, però, l’inflazione core rimane ancora troppo persistente.

TASSI USA FEDERAL RESERVE
Tassi Federal Reserve. Forte crescita dal 2022 in poi

Cosa capita invece nel resto dell’economia? Il mercato del lavoro continua a essere forte. I non farm payrolls hanno registrato la cifra più alta in quattro mesi, superando di gran lunga i 190.000 previsti.

Federal Reserve e tassi di interesse

I tassi della Federal Reserve sono saliti di 5 punti percentuali in 15 mesi. Quali previsioni? L’analisi di IG prosegue esaminando le mosse della Fed, per poi focalizzarsi sulle previsioni per i tassi della Federal Reserve

A partire da marzo 2022, la Federal Reserve ha costantemente aumentato i tassi di interesse ad ogni riunione, determinando un aumento cumulativo senza precedenti di 500 punti base. Ma dopo la riunione del FOMC di maggio, il presidente della Fed Jerome Powell aveva segnalato una possibile pausa in questo incessante ciclo di rialzi dei tassi.

Quali previsioni per i tassi di interesse americani? “Crediamo che la pausa possa essere decisa nel prossimo meeting per monitorare gli effetti delle politiche monetarie restrittive sull’economia reale statunitense” ha spiegato l’analista di IG.

“Riteniamo molto probabile che nel mese di luglio la FED possa tornare a rialzare i tassi in caso le pressioni inflazionistiche non dovessero continuare a scendere, come hanno già preannunciato molti esponenti del FOMC. Escludiamo che nel corso del 2023 la FED possa decidere di tagliare il costo del denaro. I tassi di interesse rimarranno al di sopra del 5% almeno fino al primo semestre 2024”.

Tassi Eurozona

Focus anche sulle previsioni per l’Eurozona ed i tassi della BCE. “Per la Zona Euro, nonostante i dati macroeconomici deludenti (Eurozona in recessione tecnica, produzione industriale in forte calo), la BCE non cambierà il proprio posizionamento restrittivo. Crediamo che l’istituto centrale di Francoforte promuoverà almeno due rialzi dei tassi di interesse di 25 punti base sia a giugno che a luglio” ha spiegato l’analista del broker IG.

Nel frattempo, il cambio euro/dollaro naviga 1,075 sul forex market, mentre il cambio gbp/usd a 1,25. Il dollar index, un indice che valuta la forza del dollaro contro un paniere di valute, è quotato a 103.

Approfondimenti

Canale youtube di IG

Calendario Federal Reserve 2023

Analisi tratta dalle previsioni a cura del team di IG. Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa

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Politica Monetaria della BCE https://www.investire-certificati.it/politica-monetaria-della-bce/ Thu, 04 May 2023 15:01:58 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28161 Previsioni sulla Politica Monetaria della BCE e sui tassi di interesse. Report a cura di HSBC. Come a marzo, la BCE ha affermato che l’inflazione dovrebbe rimanere “troppo elevata per un periodo troppo lungo”. Non ha fornito alcuna indicazione esplicita di politica monetaria, se non quella di ribadire l’importanza di un approccio basato sui dati. […]

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Previsioni sulla Politica Monetaria della BCE e sui tassi di interesse. Report a cura di HSBC.

Come a marzo, la BCE ha affermato che l’inflazione dovrebbe rimanere “troppo elevata per un periodo troppo lungo”. Non ha fornito alcuna indicazione esplicita di politica monetaria, se non quella di ribadire l’importanza di un approccio basato sui dati. Tuttavia, il fatto che la Banca Centrale abbia dichiarato che assicurerà che i tassi di policy “saranno” ricondotti a livelli sufficientemente restrittivi lascia intendere che la traiettoria di rialzo dei tassi non è ancora giunta al termine. Questa view di politica monetaria è in linea con la nostra previsione secondo cui il mese prossimo ci sarà un altro rialzo dei tassi di 25 punti base. Vi è il rischio che i rialzi proseguano fino a luglio.

Sembra inoltre probabile l’annuncio di un’accelerazione del ritmo del QT. Le richieste di una più rapida riduzione del bilancio della BCE si sono fatte più pressanti. Isabel Schnabel ha affermato (27 marzo) che un tale riduzione è necessaria per tre motivi:

  • ripristinare lo spazio di manovra della BCE;
  • mitigare gli effetti collaterali indesiderati;
  • eliminare la politica accomodante.

Politica Monetaria della BCE

Quale politica monetaria da parte della BCE? L’accelerazione del QT, che fornisce un certo grado di inasprimento monetario, è stata senza dubbio un altro fattore che ha rallentato il ritmo dei rialzi dei tassi. Infatti, i falchi del Consiglio Direttivo che avrebbero preferito un altro rialzo di 50 punti base potrebbero essere scesi a compromessi pur di aumentare il QT.

Europa

Inoltre, l’impatto restrittivo della riduzione del bilancio potrebbe essere notevole. In un discorso del 16 febbraio, il Chief Economist Philip Lane ha affermato che una riduzione del bilancio pari a 1 trilione di euro nell’arco di tre anni potrebbe ridurre l’inflazione di 0,3 punti percentuali. Si tratta quindi di un’entità più o meno pari all’impatto inflazionistico che avrebbe un aumento dei tassi di 100 punti base. In altre parole, l’analisi di Lane suggerisce che l’impatto totale sull’inflazione della riduzione del bilancio per 1 trilione di euro potrebbe essere pari a quello di quattro aumenti dei tassi di interesse di 25 punti base ciascuno.

Riduzione bilancio della BCE

L’annuncio dell’interruzione del reinvestimento del Programma di Acquisto di Asset partire da luglio comporta una riduzione del bilancio di circa 0,5 miliardi di euro entro la fine del 2024 solo grazie al Programma di Acquisto di Asset. Ma se si considerano anche i TLTRO della BCE, per i quali è prevista una scadenza di 1,1 miliardi di euro tra giugno 2023 e dicembre 2024, la riduzione totale del bilancio della BCE tra marzo 2023 e la fine del prossimo anno potrebbe aggirarsi intorno a 1,5 miliardi di euro.

Questo a meno che una parte dei fondi TLTRO non venga ritirata – e su questo punto la BCE sta chiaramente lasciandosi più opzioni aperte – questa scelta presuppone un ulteriore significativo inasprimento secondo i calcoli di Lane (fattore che implicherebbe una riduzione dell’inflazione di 0,5 punti base, a parità di altre condizioni).

Ecco dunque un focus con previsioni sui tassi e politica monetaria della BCE.

Ancora sul tema banche centrali, ricordiamo il Calendario riunioni Banca Centrale Europea 2023 e quello della Federal Reserve.

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Previsioni sui Tassi di Interesse https://www.investire-certificati.it/previsioni-sui-tassi-di-interesse-2/ Thu, 27 Apr 2023 08:51:42 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28102 Quali previsioni sui tassi di interesse? La stretta sui tassi da parte delle banche centrali è quasi finita ma la recessione incombe. Quali conseguenze sull’obbligazionario? Previsioni sui tassi di interesse e sul mercato delle obbligazioni. Analisi a cura di Anders Persson, CIO of Global Fixed Income e Tony Rodriguez, Head of Fixed Income Strategy di Nuveen. Previsioni tassi […]

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Quali previsioni sui tassi di interesse? La stretta sui tassi da parte delle banche centrali è quasi finita ma la recessione incombe. Quali conseguenze sull’obbligazionario? Previsioni sui tassi di interesse e sul mercato delle obbligazioni. Analisi a cura di Anders Persson, CIO of Global Fixed Income e Tony Rodriguez, Head of Fixed Income Strategy di Nuveen.

Previsioni tassi di interesse

Il Ciclo di rialzi dei tassi di interesse è quasi concluso. La Federal Reserve statunitense ha proseguito l’inasprimento con altri due aumenti di 25 punti base nel corso del primo trimestre 2023. Questo ha portato l’intervallo di riferimento per il tasso sui Fed Funds al 4,75%-5,00%. Sono i tassi di interesse più alti da 16 anni.

previsioni tassi di interesse
previsioni tassi di interesse

Prevediamo un ulteriore aumento di 25 punti base nel 2023 prima della conclusione del ciclo. Rispetto ai precedenti storici, la Fed si è mossa molto più rapidamente e con incrementi maggiori per combattere l’inflazione persistentemente elevata. Sebbene la proiezione della Fed sul livello finale sia ancora più alta, le previsioni sono per un calo dei tassi di interesse nel prossimo anno.

Rischi sul settore bancario

Il rapido aumento dei tassi di interesse ha avuto un risultato inaspettato: uno stress nei bilanci bancari. Le banche investono molto in titoli a reddito fisso e il forte aumento dei tassi ha provocato un calo dei prezzi di questi asset (quando i tassi d’interesse aumentano, i prezzi delle obbligazioni scendono).

Questa tendenza, insieme ai forti ritiri di depositi, ha portato alcuni istituti statunitensi con modelli di business peculiari e la già travagliata Credit Suisse a necessitare di nuovo capitale.

Previsioni settore bancario

Riteniamo che i rischi di un contagio su più ampia scala appaiano per ora bassi. Ciò in particolare grazie alla reazione rapida e decisa dei responsabili politici. Rimaniamo inoltre costruttivi sul settore bancario statunitense, comprese le banche regionali.

Quali previsioni sul settore bancario? Manteniamo una visione positiva anche sul settore bancario europeo, perché questi istituti sono ben capitalizzati sia in termini assoluti che relativi rispetto alle loro controparti statunitensi. Nel lungo periodo, è probabile che il livello di supervisione normativa per tutte le banche aumenti.

Tassi di interesse e rendimenti obbligazionari

I rendimenti obbligazionari sono ancora positivi. Nonostante i titoli bancari abbiano agitato i mercati alla fine di marzo, i rendimenti del primo trimestre del reddito fisso sono rimasti positivi nella maggior parte dei settori, anche in quello delle obbligazioni privilegiate, che è molto importante per le banche statunitensi. Solo il settore dei titoli a capitale contingente, che contiene oltre il 90% di titoli bancari europei, ha chiuso il trimestre con rendimenti negativi.

Questi rendimenti positivi riflettono il beneficio combinato del calo dei rendimenti di mercato (quando i rendimenti scendono, i prezzi delle obbligazioni aumentano) e del reddito più elevato. Il rendimento del T-Note USA a 10 anni è sceso del -0,40% nel corso del trimestre, grazie all’afflusso di investitori avversi al rischio verso i Treasury statunitensi. Il mercato obbligazionario nel suo complesso, come rappresentato dall’indice Bloomberg U.S. Aggregate Bond, rende attualmente il 4,40%. Nel tempo, il reddito ha rappresentato oltre il 95% del rendimento del mercato obbligazionario. Riteniamo che questo reddito più elevato renda le obbligazioni interessanti.

Previsioni sui tassi di interesse

tassi di interesse americani
Tassi di interesse americani. Salita dei tassi della Federal Reserve. Fonte: trading economics

Il rischio di recessione nel corso di quest’anno è aumentato negli Stati Uniti e in Europa, anche se l’entità del rallentamento dovrebbe essere lieve rispetto agli standard storici. La crescita dell’occupazione, che è rimasta forte, probabilmente si indebolirà nei prossimi trimestri. L’inflazione sembra aver raggiunto il picco, ma rimarrà con ogni probabilità “troppo alta” rispetto agli obiettivi delle banche centrali fino alla fine del 2023. Ciò dovrebbe frenare la spesa dei consumatori e sollecitare un’ulteriore stretta da parte delle banche centrali.

Prevediamo che la Fed aumenterà i tassi di 25 punti base ancora una volta prima di terminare il ciclo di inasprimento a metà anno. Anche la Banca Centrale Europea probabilmente continuerà ad alzare i tassi, anche se il livello complessivo in Europa dovrebbe rimanere inferiore a quello degli Stati Uniti. In Cina, è probabile che i responsabili politici continuino a puntare sulla “riapertura” e sul sostegno alla politica economica.

Gestione del portafoglio

Dopo le previsioni per i tassi di interesse ci focalizziamo sulla gestione del portafoglio. Nell’asset allocation continuiamo a privilegiare i settori a spread e il rischio di credito, con un orientamento al rialzo della qualità all’interno delle asset class. Riteniamo probabile che gli spread creditizi si allarghino nei prossimi mesi, presentando probabilmente punti di ingresso più interessanti per assumere rischio. Detto questo, esistono opportunità interessanti nel mercato delle obbligazioni preferred e nei prestiti high yield e senior con rating ‘BB’. Non vediamo ulteriori rialzi per i rendimenti a lungo termine.

Ecco le previsioni sui tassi di interesse di Nuveen, con l’outlook sulle mosse delle banche centrali e sul mercato obbligazionario.

Altri approfondimenti e previsioni di borsa

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Previsioni Tassi Banca centrale https://www.investire-certificati.it/previsioni-tassi-banca-centrale/ Fri, 27 Jan 2023 11:30:13 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=27169 Previsioni tassi Banca centrale – Come si muoveranno Banca Centrale Europea e Federal Reserve. Quali decisioni da parte delle banche centrali nei prossimi meeting? Analisi su Fed e Banca Centrale europea di Kevin Thozet (Carmignac). Previsioni Banca Centrale Europea L’inflazione non mostra segni di decelerazione, i salari continuano a registrare una traiettoria al rialzo e […]

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Previsioni tassi Banca centrale – Come si muoveranno Banca Centrale Europea e Federal Reserve. Quali decisioni da parte delle banche centrali nei prossimi meeting? Analisi su Fed e Banca Centrale europea di Kevin Thozet (Carmignac).

Previsioni Banca Centrale Europea

L’inflazione non mostra segni di decelerazione, i salari continuano a registrare una traiettoria al rialzo e le aspettative di crescita sono state riviste in positivo. Non c’è dubbio che il 2 febbraio la BCE porterà i tassi di deposito al 2,5%.  I tassi base potrebbero poi salire dal 2,50% al 3,00% Questo a maggior ragione dal momento che un rialzo di 50 punti base è già stato ampiamente anticipato dalla sua forward guidance – sempre che sia attendibile, il che è spesso fonte di grande dibattito tra gli investitori.

Quali previsioni per i tassi della BCE? La vera domanda, quindi, non è “se” ma “quanto” durerà questo periodo di rialzi di 50 punti base. Forse ci vorranno due meeting, com’è stato per il periodo di rialzi di 75 punti base? Si protrarrà oltre marzo? Passeremo a un periodo di rialzi di 25 punti base?

Tassi banche centrali – previsioni

Riteniamo probabile che Lagarde prosegua con una politica monetaria aggressiva, considerando che l’economia europea ha sorpreso al rialzo dopo le sue ultime dichiarazioni del 2022 e che le aspettative sul limite massimo dei tassi di interesse in questo ciclo di inasprimento si sono ridotte, così come quelle relative a sorprese al ribasso sui prezzi del gas.

L’attenzione dovrebbe spostarsi anche sui dettagli relativi alla riduzione del bilancio, che potrebbero infatti creare perplessità. La BCE ha annunciato un ritmo di tightening pari a 15 miliardi di euro al mese. Però non ha ancora dichiarato come questo influirà sui diversi segmenti del mercato obbligazionario (la BCE ha acquistato titoli di Stato, obbligazioni corporate e obbligazioni covered) e sui diversi emittenti (un’ampia gamma di Paesi con scenari economici diversi).

Previsioni Federal Reserve

Vediamo le previsioni per i tassi della banca centrale Usa. Negli Stati Uniti, il livello previsto a cui la Federal Reserve  porterà i tassi di interesse (ovvero il tasso terminale) è rimasto stabile. Si mantiene intorno al 5% dallo scorso novembre, quando l’inflazione core ha finalmente iniziato a scendere. Dal momento che Fed è più dipendente dai dati rispetto ad altre banche centrali, tutti gli occhi saranno puntati sugli ultimi numeri pubblicati. Ciò in particolare sull’imminente pubblicazione dei dati dell’Indice del costo del lavoro. Un dato che offre una panoramica più affidabile e completa della dinamica dei salari e, quindi, dell’inflazione core.

Di conseguenza, le nostre attese per il meeting del FOMC del 1° febbraio di basano sulle nostre previsioni sui dati dell’ECI (che saranno pubblicati martedì 31 gennaio). La nostra analisi indica che l’ECI si attesterà al +1,2% per il quarto trimestre del 2022 (ovvero +4,9% su base annua, inferiore al 5% riportato nel terzo trimestre del 2022, già più basso di quanto registrato dati nel secondo trimestre del 2022).

Nonostante tale dato indichi una decelerazione della dinamica di inflazione salariale, e quindi un minor rischio di una spirale salari-prezzi, essa rimane in contrasto con il livello di inflazione salariale del 4% suggerito dalla retribuzione oraria media pubblicata di recente (o comunque più elevato).

Inflazione in calo

Previsioni Mercati

Alla luce di quanto appena affermato, con gli ultimi dati sull’inflazione headline e i principali indicatori economici anch’essi sorprendentemente al ribasso, si conferma il trend della disinflazione. Questo significa che la Fed d’ora in poi dovrebbe aumentare i tassi a un ritmo più lento. Potrebbe procedere la prossima settimana con un “normale” aumento di 25 punti base, portando i Fed Funds al limite fissato per i terminal rate. La persistenza dell’inflazione salariale implica che i tassi di deposito saranno portati a un livello più alto di quanto stimato. Oppure si aggireranno sul livello terminale più a lungo del previsto.

Implicazioni per i mercati obbligazionari

Il prossimo incontro della Fed lascia poco margine per le sorprese. La riunione di marzo e di giugno potrebbero essere caratterizzate da due ulteriori rialzi di 25 punti base (ossia più di quanto prezzato attualmente). Analogamente, anche nell’Eurozona il rischio sui tassi d’interesse a breve termine è al rialzo.

Al contrario, i rendimenti dei titoli a più lunga scadenza potrebbero diminuire. Questi hanno infatti riacquistato il proprio valore protettivo, con i tassi d’interesse reali nuovamente in territorio positivo e un maggior numero di buone notizie.

Approfondimenti

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