Sono 14 i nuovi certificati “Maxi Cash Collect” di BNP Paribas quotati dal 12 novembre sul mercato SeDeX di Borsa Italiana. Questi strumenti si distinguono per il pagamento di un maxi premio fisso pochi giorni prima di Natale, precisamente il 22 dicembre.
Analizziamo nel dettaglio il funzionamento di questa nuova emissione, particolarmente utile per chi ha necessità di compensare minusvalenze pregresse.
Maxi premio fisso a dicembre
Questi certificati con maxicedola prevedono, a un mese dall’emissione, l’erogazione di un maxi premio lordo compreso tra il 18% e il 20% dell’importo nominale, a seconda del prodotto scelto, indipendentemente dall’andamento dei sottostanti.
Premi in doppia cifra, con una possibile utilità doppia. Infatti, questo primo pagamento è pensato per offrire agli investitori la possibilità di sfruttare l’efficienza fiscale dei certificati d’investimento, posticipando così la scadenza delle eventuali minusvalenze realizzate nei precedenti quattro anni (ricordiamo che a fine anno scadono quelle maturate nel 2021). Il tutto a condizione di avere un intermediario che opera a compensazione immediata.
Premio condizionato ogni tre mesi
Dopo il pagamento iniziale incondizionato, nelle successive date di rilevazione trimestrali, a partire da maggio 2026, il riconoscimento del premio diventa subordinato all’andamento dei sottostanti. In particolare, conta la posizione del peggiore tra i sottostanti (worst of) rispetto al livello della barriera premio, che deve essere pari o superiore a una soglia compresa, a seconda del certificato, tra il 35% e il 60% del prezzo di riferimento.
In questo modo, è possibile ottenere un bonus trimestrale fino all’1% del nominale, per un potenziale rendimento annuo lordo del 4%.
Effetto memoria per non perdere i premi
Le barriere cedolari, relativamente profonde, consentono il pagamento del premio anche in caso di andamento negativo dei sottostanti, purché il calo non superi il livello barriera. Qualora, in una data di rilevazione, non si verifichino le condizioni per la distribuzione del premio, questo non viene perso ma viene accumulato (effetto memoria) e potrà essere recuperato se, in una successiva rilevazione, il sottostante “peggiore” torna sopra il livello della barriera.
Autocall a partire dal primo anno

Dal quarto trimestre in poi, a ogni data di valutazione, i certificati possono essere richiamati automaticamente (autocall) se la quotazione di ciascun sottostante è pari o superiore al rispettivo livello di richiamo automatico. In tal caso, l’investitore riceve, oltre al premio trimestrale, l’importo nominale e gli eventuali premi non pagati, grazie all’effetto memoria.
Il livello di autocall è inizialmente fissato al 100% del valore iniziale e diminuisce del 5% ogni anno (step-down), fino a raggiungere, nell’ultimo anno, il 90%.
Capitale condizionatamente protetto a scadenza
A scadenza, salvo il caso di scadenza anticipata per effetto dell’autocall, gli scenari possibili sono due poiché la barriera sul capitale coincide con quella del premio :
- Se tutti i sottostanti sono pari o superiori alla barriera: l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), oltre al premio del periodo ed agli eventuali premi in memoria.
- Se almeno uno dei sottostanti è al di sotto della barriera: l’investitore riceve un importo commisurato alla performance negativa del sottostante con la peggiore performance, con relativa perdita sul capitale investito.
Le nuove emissioni
Le nuove emissioni di certificati si concentrano su un ampio ventaglio di sottostanti, che spazia dai principali titoli del settore bancario italiano fino ai grandi gruppi industriali e tecnologici internazionali. Tra i titoli del FTSE MIB troviamo Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco BPM, Monte dei Paschi, Leonardo e Stellantis, spesso combinati per offrire premi interessanti mantenendo una buona distanza dalla barriera.
Sul fronte internazionale emergono società tecnologiche e industriali di rilievo globale, con titoli del Nasdaq come Amazon, Google, Microsoft, AMD, oltre a società legate all’energia e alle rinnovabili. Completano il quadro comparti più difensivi, come la farmaceutica (AbbVie, Eli Lilly, Sanofi), le utilities europee e le aziende del lusso.
Le combinazioni di queste azioni comportano premi e barriere differenti, a seconda del livello di rischio che l’investitore desidera assumere.
| CODICE ISIN | Sottostante | Premio fisso | Potenziale premio lordo annuo | Barriera |
| NLBNPIT2XP70 | MPS, INTESA SANPAOLO, UNICREDIT | 18% | 8,25% | 50% |
| NLBNPIT2XP88 | MPS, BANCO BPM, BPER Banca, FINECO | 20% | 8,75% | 50% |
| NLBNPIT2XP96 | AZIMUT, BANCO BPM, INTESA SANPAOLO, UNICREDIT | 20% | 8,75% | 55% |
| NLBNPIT2XPA9 | BANCO BPM, BBVA, COMMERZBANK, RAIFFEISEN BANK INTERNATIONAL | 20% | 8,75% | 45% |
| NLBNPIT2XPB7 | BARCLAYS, COMMERZBANK, SOCIETE GENERALE, UBS | 20% | 8,75% | 50% |
| NLBNPIT2XPC5 | ENI, LEONARDO, STELLANTIS, STM | 20% | 8,75% | 40% |
| NLBNPIT2XPD3 | BRUNELLO CUCINELLI, KERING, STELLANTIS | 20% | 8,75% | 45% |
| NLBNPIT2XPE1 | GENERALI, MONCLER, POSTE ITALIANE SPA, SNAM | 18% | 8,25% | 60% |
| NLBNPIT2XPF8 | CONSTELLATION ENERGY, ENEL, EXELON, VEOLIA ENVIRONNEMENT | 20% | 8,75% | 50% |
| NLBNPIT2XPG6 | AMAZON, GOOGLE, MICROSOFT, SPOTIFY | 18,50% | 8,38% | 60% |
| NLBNPIT2XPH4 | DEUTSCHE POST, POSTE ITALIANE SPA, UBER, UPS | 20% | 8,75% | 55% |
| NLBNPIT2XPJ0 | AMD, ASM INT, ASML, TSM | 20% | 8,75% | 40% |
| NLBNPIT2XPK8 | ABBVIE INC, BAYER, ELI LILLY, SANOFI | 20% | 8,75% | 60% |
| NLBNPIT2XPL6 | C3.AI, Meta Platforms Inc, PALANTIR TECHNOLOGIES | 20% | 8,75% | 35% |
Messaggio promozionale – I certificati sono prodotti complessi. Il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%. Verificare di aver compreso il funzionamento dei certificati e i rischi associati all’investimento. Ricordiamo anche che con i certificates l’investitore è esposto al rischio emittente.































