federal reserve Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/federal-reserve/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Thu, 19 Jun 2025 21:37:59 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png federal reserve Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/federal-reserve/ 32 32 Oro in calo dopo la Fed: le tensioni geopolitiche terranno il metallo prezioso sui massimi? https://www.investire-certificati.it/oro-in-calo-dopo-la-fed-le-tensioni-geopolitiche-terranno-il-metallo-prezioso-sui-massimi/ Thu, 19 Jun 2025 21:37:55 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=37715 Oro e Federal Reserve: cosa capita sui mercati? Dopo settimane di attenzione costante, i mercati finanziari hanno reagito con decisione all’ultimo annuncio della Federal Reserve. Il prezzo dell’oro ha accusato il colpo, scendendo ai livelli più bassi degli ultimi sette giorni, anche le quotazioni nelle ore successive sono tornate sopra i 3.350 dollari, confermando la […]

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Oro e Federal Reserve: cosa capita sui mercati? Dopo settimane di attenzione costante, i mercati finanziari hanno reagito con decisione all’ultimo annuncio della Federal Reserve. Il prezzo dell’oro ha accusato il colpo, scendendo ai livelli più bassi degli ultimi sette giorni, anche le quotazioni nelle ore successive sono tornate sopra i 3.350 dollari, confermando la solidità dell’oro. Nel frattempo, il dollaro forte è tornato sui mercati, almeno per qualche ora, guadagnando slancio sulla scia di un messaggio più rigido del previsto da parte della banca centrale americana. Numeri alla mano, il cambio fra euro e dollaro è sceso, almeno per qualche ora, sotto quota 1,15.

Questa dinamica ha riportato l’attenzione su un tema ricorrente tra investitori e analisti: quanto contano oggi i tassi d’interesse, l’inflazione USA e la direzione della politica monetaria della Fed per determinare il valore del metallo giallo? Chi cerca online “previsioni sul prezzo dell’oro dopo la Fed” o “impatto della politica monetaria sull’oro” è interessato non solo all’analisi tecnica ma anche alle forze macroeconomiche che guidano il trend. Comprendere queste connessioni è essenziale per chi vuole prendere decisioni di investimento fondate, evitando mosse dettate dall’emotività.

La Federal Reserve raffredda i mercati: cosa significa per l’oro

Durante l’ultima riunione, la Federal Reserve ha confermato i tassi di riferimento ai livelli attuali, ma ciò che ha colpito i mercati è stata la prospettiva di un rallentamento nel ritmo dei tagli futuri. Il tono è risultato più intransigente rispetto alle attese, con l’intento di mantenere il controllo su un’inflazione che, pur in fase discendente, non è ancora tornata stabilmente al target del 2%.

Questo messaggio ha rafforzato il dollaro USA, spingendo gli investitori a spostarsi verso asset remunerativi, come le obbligazioni sovrane a breve scadenza, a scapito di strumenti come l’oro, che non offre cedole o interessi. Per chi cerca “perché l’oro scende quando il dollaro sale”, la risposta è proprio nel confronto tra rendimento atteso e sicurezza percepita.

Il dollaro forte ha così influito negativamente sul prezzo dell’oro, che continua a risentire di ogni ipotesi legata a una politica monetaria più restrittiva.

L’inflazione USA al centro della scena

L’andamento dell’inflazione USA resta il punto nevralgico per qualsiasi strategia della Federal Reserve. Gli ultimi dati mostrano segnali misti: da un lato, la crescita dei prezzi sembra essersi stabilizzata su livelli più contenuti rispetto al 2022; dall’altro, alcuni indicatori core segnalano una certa persistenza nelle pressioni inflazionistiche.

Sul tema rapporto tra inflazione e prezzo dell’oro, è utile ricordare che l’oro tende a performare meglio quando i timori sull’inflazione aumentano, poiché è percepito come una copertura contro la perdita del potere d’acquisto. Tuttavia, quando la Fed si mostra decisa a combattere l’inflazione mantenendo i tassi elevati, il mercato si orienta verso altri strumenti finanziari.

Se i prossimi dati sull’inflazione si discostassero dalle previsioni, potrebbero modificare drasticamente le aspettative sulla politica monetaria USA, con effetti diretti sull’andamento del prezzo dell’oro.

Geopolitica e oro: una combinazione che resta rilevante

Come investire in Oro
Come investire in Oro

Nonostante la pressione esercitata dal dollaro forte e dai tassi d’interesse alti, l’oro continua a ricevere supporto da un altro elemento chiave: le tensioni geopolitiche internazionali. La situazione in Medio Oriente e il conflitto persistente in Ucraina mantengono elevata la domanda di beni rifugio, alimentando il posizionamento strategico sull’oro da parte degli investitori più prudenti.

Le recenti dichiarazioni di Donald Trump, che ha accennato alla possibilità di un intervento americano nella regione mediorientale, hanno alimentato una nuova ondata di volatilità nei mercati. Questo tipo di incertezza aumenta l’attrattiva dell’oro, che in questi scenari torna a essere percepito come un “bene rifugio” tradizionale.

Chi effettua ricerche come “l’oro sale in caso di guerra?” o “investire in oro in caso di tensioni internazionali” trova in queste dinamiche geopolitiche una motivazione concreta per mantenere posizioni sull’asset, soprattutto in un periodo in cui l’azionario mostra segni di instabilità.

Cosa analizzare per le previsioni sul prezzo dell’oro

Oro e Federal Reserve: il mercato dei metalli preziosi è guidato da molteplici fattori, ma in questo momento tre variabili principali stanno influenzando in modo diretto la direzione dell’oro:

  • La traiettoria dell’inflazione USA, con il focus su PCE core e indice CPI, relativo all’inflazione americana
  • Le comunicazioni ufficiali della Federal Reserve, in particolare i toni usati da Powell e i verbali FOMC;
  • Gli sviluppi geopolitici in Medio Oriente ed Europa dell’Est.

Chi investe in oro dovrebbe mantenere alta l’attenzione su questi elementi, cercando conferme o segnali di inversione nei dati macro e nella price action. Al tempo stesso, i livelli tecnici di supporto e resistenza possono offrire spunti operativi per posizionamenti tattici a breve termine.

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Calendario Federal Reserve 2025 – 2026 https://www.investire-certificati.it/calendario-federal-reserve-2025-2026/ Sun, 15 Dec 2024 07:21:45 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=35469 Quale sarà il calendario della Federal Reserve nel 2025 e nel 2026? Vediamo le date da segnare in rosso sul calendario economico, con i meeting della Banca centrale americana. Le riunioni delle banche centrali sono uno dei principali market driver sui mercati. Fra tutte, la Federal Reserve, ricopre un ruolo chiave ed anche nel 2025 […]

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Quale sarà il calendario della Federal Reserve nel 2025 e nel 2026? Vediamo le date da segnare in rosso sul calendario economico, con i meeting della Banca centrale americana.

Le riunioni delle banche centrali sono uno dei principali market driver sui mercati. Fra tutte, la Federal Reserve, ricopre un ruolo chiave ed anche nel 2025 lo scenario non è destinato a cambiare. I mercati sono ansiosi di conoscere se la Banca centrale Americana riuscirà a proseguire il suo percorso di allentamento monetario, ossia ad abbassare i tassi come previsto anche nel 2025.

Calendario Federal Reserve 2025

Ecco di seguito il calendario della Federal Reserve per il 2025. Vediamo le date in cui si riunirà il FOMC, il braccio esecutivo della politica monetaria della Banca centrale americana.

  • 28-29 gennaio 2025
  • 18-19 marzo 2025*
  • 6-7 maggio 2025
  • 17-18 giugno 2025*
  • 29-30 luglio 2025
  • 16-17 settembre 2025*
  • 28-29 ottobre 2025
  • 9-10 dicembre 2025*.

Le previsioni economiche della Federal Reserve

Abbiamo indicato con un asterisco le date in cui i meeting del FOMC coincidono con il rilascio di proiezioni economiche riguardanti l’economia americana.

La Federal Reserve rilascerà quindi previsioni economiche nei meeting di marzo, giugno, settembre e dicembre 2025. Questo il calendario per la Fed nel 2025, con otto date, come da tradizione. Chiaramente in caso di “urgenze” o shock economici, la Banca centrale americana potrebbe convocare meeting straordinari, come avvenne nel 2020 con lo scoppio della pandemia. Dopo aver visto il calendario della Fed per il 2025, guardiamo avanti, con le date chiave per il 2026.

Calendario Federal Reserve 2026

Vediamo ora il calendario della Federal Reserve per il 2026, simile a quello del 2025 in termini di pianificazione. La Banca centrale americana, salvo esigenze particolari, si riunirà otto volte, rilasciando previsioni economiche in quattro occasioni, sempre a riunioni alterne.

  • 27-28 gennaio 2026
  • 17-18 marzo 2026*
  • 28-29 aprile 2026
  • 16-17 giugno 2026*
  • 28-29 luglio 2026
  • 15-16 settembre 2026*
  • 27-28 ottobre 2026
  • 8-9 dicembre 2026*.

Ecco, quindi, che anche nel 2026 la Federal Reserve assocerà i suoi meeting a previsioni economiche nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre. Alla fine di ogni trimestre arrivano quindi gli outlook per l’economia della Banca centrale americana.

Previsioni Tassi della Federal Reserve USA

Quali previsioni per i tassi USA nel 2025? Ecco nel grafico seguente l’andamento dei tassi di interesse americani negli ultimi cinque anni al 15 dicembre 2024. Si notano i tassi vicino allo 0 per tutto il periodo della pandemia. Successivamente, per contrastare l’inflazione, la Federal Reserve ha alzato i tassi fino a portarli al 5,50%. E’ poi iniziato un percorso di tagli al costo del denaro, che ha portato i tassi al 4,75% con il meeting di novembre 2024 e verosimilmente al 4,50% entro fine 2024.

Quali previsioni per il 2025? Al momento i mercati si aspettano tassi fra il 3,75 ed il 4,20% per fine 2025. Arriveranno altri tassi, ma con gradualità. In altre parole, le previsioni sono per una divergenza fra i tassi europei – che potrebbero scendere verso il 2% – e quelli americani, destinati a rimanere più alti. Ciò in particolare dopo la vittoria di Trump alle elezioni USA, con le sue politiche economiche di dazi che potrebbero portare nuova inflazione negli Stati Uniti.

Tassi US Federal Reserve

Approfondimenti sulle banche centrali

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Federal Reserve: previsioni dopo il taglio dei tassi https://www.investire-certificati.it/federal-reserve-previsioni-dopo-il-taglio-dei-tassi/ Fri, 20 Sep 2024 13:05:29 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=34625 Le aspettative erano tutte per la Federal Reserve, la Banca centrale americana, che ha tagliato il costo del denaro dello 0,50%. Dopo tanta attesa è arrivato il primo taglio dei tassi per la Federal Reserve dal 2020. All’epoca fu la pandemia a smuovere la Banca centrale americana, ora i timori per un rallentamento economico, a […]

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Le aspettative erano tutte per la Federal Reserve, la Banca centrale americana, che ha tagliato il costo del denaro dello 0,50%. Dopo tanta attesa è arrivato il primo taglio dei tassi per la Federal Reserve dal 2020. All’epoca fu la pandemia a smuovere la Banca centrale americana, ora i timori per un rallentamento economico, a fronte di un’inflazione che pare ormai (quasi) sotto controllo.

Il punto chiave, però, riguarda l’ampiezza del taglio, pari allo 0,50%. Dopo il nulla di fatto di luglio, la Federal Reserve sembra quasi aver voluto recuperare, per evitare una frenata economica troppo brusca. Netto il voto a favore del maxi taglio, con 11 dei 12 membri del direttivo concordi sulla decisione.

Taglio di 0,50% a tassi: una decisione corretta?

“Riteniamo che questo maxi taglio possa essere stata una scelta un po’ affrettata visto che non esistevano le condizioni macroeconomiche per ridurre il costo del denaro dello 0,50%” ha spiegato Filippo Diodovich, senior strategist presso il trading broker IG. “Come ha ricordato Powell è una mossa che vuole anticipare un pesante rallentamento economico nel mondo del lavoro americano”.

Focalizzandosi sulle previsioni economiche, troviamo una revisione al ribasso delle stime sull’inflazione, altro elemento che avrebbe potuto supportare un taglio dello 0,25%. Inoltre, il tasso di disoccupazione è stato rivisto al rialzo al 4,4% (4,0% in precedenza) e il prodotto interno lordo (PIL) reale è stato leggermente rivisto al ribasso per il 2024.

“Possiamo dire che a livello complessivo le condizioni sembrano essere migliori rispetto alle proiezioni di giugno e non sembrano invocare una recessione imminente” ha proseguito l’analista del broker IG che ha poi commentato il grafico dot-plot. “Il grafico dot-plot, il celebre grafico a puntini della Federal Reserve, è cambiato notevolmente. Ora la mediana dei membri del FOMC è situata sul livello dei tassi a fine anno nel range 4,25%-4,50% che significherebbe altri 50 bps di tagli nei prossimi mesi (probabilmente 25bps sia a novembre che a dicembre). Bisogna anche tenere conto che ci sono ben 9 membri che hanno un’opinione più hawkish rispetto alle prossime scelte di politica monetaria (2 partecipanti vogliono mantenere i livelli dei tassi sui livelli correnti e 7 si aspettano un solo taglio)”.

Quali previsioni per la Federal Reserve?

Le previsioni dei mercati sono per una Federal Reserve accomodante. Da notare come i banchieri della Federal Reserve si attendano tagli per un punto percentuale nel 2025, con un costo del denaro che potrebbe scendere al 3,50% per la fine dell’anno prossimo.

Stando ai numeri del CME FedWatch Tool, invece, il mercato prezza già tagli per due punti entro fine 2025, con un costo del denaro che dovrebbe arrivare al 3,00%. Mezzo punto in meno rispetto al dot plot della Federal Reserve. Quali saranno le previsioni corrette? Se l’economia americana dimostrerà solidità e la Fed riuscirà a seguire il suo percorso il dollaro potrebbe rialzare la testa

Dollaro ancora debole

Sul forex market il dollaro resta debole. “Il dollaro ha evidenziato debolezza rispetto alle altre valute internazionali. Il cambio EUR/USD si è portato a 1,1170 non troppo lontano dalle resistenze a 1,12, livello strategico in ottica di lungo periodo”.

Da notare anche la discesa della banconota verde anche contro la sterlina. Il rapporto dollaro/pound è infatti salito oltre 1,33, ai massimi da circa due anni e mezzo.

Grafico euro/dollaro da piattaforma di trading IG

Grafico Euro Dollaro trading

Oro da record dopo le banche centrali

Come si è mosso l’oro dopo il taglio dei tassi della federal Reserve? Ha ragigunto nuovi record storici per l’oro, balzando sopra quota 2.600 dollari per oncia. La quotazione dei futures sul gold si avvicina ai 2.650 dollari per oncia, testimoniando grande entusiasmo sull’oro. Il prezzo in euro è di circa 75 euro per grammo, anche in questo caso sui record.

Fra i metalli preziosi troviamo saldamente sopra i 30 dollari il prezzo dell’argento, trascinato da una solida domanda in arrivo dall’industria.

Le altre banche centrali

I tassi sono rimasti fermi in Giappone, con la Bank of Japan che ha confermato il costo del denaro allo 0,25%. La Bank of England ha mantenuto il livello del 5,00%, allineando di fatto i tassi a quelli americani.

Taglio dall’8,25% all’8,00% per la Banca centrale del Sudafrica, con il rand sudafricano che sul forex market continua ad apprezzarsi anche dopo la decisione della Banca di Pretoria.

Focus

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Il calendario della Federal Reserve 2024 https://www.investire-certificati.it/calendario-federal-reserve-2024/ Mon, 01 Jan 2024 09:31:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=31709 Il calendario della Federal Reserve 2024 è stato stabilito. Le decisioni della Banca centrale americana verosimilmente porteranno una ventata di cambiamento. La Banca Centrale Americana è, infatti, in una fase cruciale per quanto concerne le decisioni di politica monetaria: dopo oltre due anni di rialzi dei tassi, il costo del denaro nel 2024 dovrebbe scendere. […]

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Il calendario della Federal Reserve 2024 è stato stabilito. Le decisioni della Banca centrale americana verosimilmente porteranno una ventata di cambiamento. La Banca Centrale Americana è, infatti, in una fase cruciale per quanto concerne le decisioni di politica monetaria: dopo oltre due anni di rialzi dei tassi, il costo del denaro nel 2024 dovrebbe scendere. Ma ovviamente nessuno conosce tempistiche e modalità dei tagli ai tassi di interesse, che dipenderanno anche dai dati macroeconomici in arrivo dall’economia americana. Le otto date del 2024 si prospettano, pertanto, degli appuntamenti significativi per l’economia mondiale.

I tassi FED e gli indicatori economici

Nel suo ultimo concilio di Dicembre, la Federal Reserve ha stabilito di non modificare i tassi per il terzo meeting consecutivo, mantenendoli tra il 5,25% e il 5,50%. La situazione dell’economia americana è sotto la lente d’ingrandimento di molti esperti, che ritengono che la FED stia aspettando che i dati confermino il trend ribassista dell’inflazione. I recenti indicatori economici, infatti, proietterebbero un rallentamento della crescita statunitense.

La crescita dell Prodotto interno Lordo (Gross Ddomestic Product negli USA) sarebbe prevista in calo dal 2,6% del 2023 all’1,4% del 2024. Inoltre, il prezzo per le spese in consumi personali (PCEPI – Personal Consumption Expenditures Price Index), dovrebbe scendere dal 2,8% del 2023 al 2,4% del 2024. Il tasso di disoccupazione, infine, unito a un rallentamento dei nuovi impieghi si stima possa peggiorare leggermente, passando dal 3,8% del 2023 al 4,1% del prossimo anno.

L’inflazione e le prospettive sui tassi 2024

Previsioni Tassi Federal Reserve

Cosa aspettarci, pertanto, dalle riunioni previste dal calendario della Federal Reserve 2024? La corrente narrativa parla di un’inflazione in calo, ben avviata sui binari che la porterebbero all’obiettivo del 2% in tempistiche non troppo ampie. La certezza, tuttavia, non c’è ancora e l’inflazione potrebbe risalire come successo tra luglio e settembre. Per questo motivo, la Banca Centrale americana, prima di abbassare i tassi, vuole vedere dei dati che confermino le indicazioni degli ultimi mesi.

Cosa si aspettano gli investitori per il mercato delle valute e per i tassi di interesse nel 2024? Sul fronte americano ci sono pochi dubbi. Il costo del denaro scenderà ed anche in maniera sensibile. Verosimilmente fra i 75 punti base (quelli del dot plot della Fed) ai 150 circa prezzati dal mercato, secondo quanto riportato dal CME FedWatch Tool per le stime di fine 2024.

Nelle ultime settimane, infatti, i mercati hanno assunto sempre più una posizione secondo cui l’inflazione sarebbe sotto controllo e non sarebbero previsti ulteriori incrementi dei tassi. Il picco è stato raggiunto. Una ragione che sicuramente accelererebbe la decisione dei funzionari della Fed per un taglio dei tassi sarebbe lo spettro di una recessione. Questo scenario, tuttavia, al momento sembra non essere il più gettonato nelle previsioni per il 2024 degli analisti.

Il calendario Federal Reserve 2024

Con questi presupposti, il calendario della Federal Reserve 2024 è di sicuro uno dei più rilevanti del panorama economico mondiale. Le sue date sono quelle riportate di seguito, al netto di riunioni straordinarie che possono essere convocate per scenari particolarmente rilevanti, come ad esempio avvenne allo scoppio della pandemia di Covid-19.

  • 30-31 Gennaio 2024
  • 19-20 Marzo 2024
  • 30 Aprile – 1° Maggio 2024
  • 11-12 Giugno 2024
  • 30-31 Luglio 2024
  • 17-18 Settembre 2024
  • 6-7 Novembre 2024
  • 17-18 Dicembre 2024

Ulteriori informazioni sul calendario FED 2024

Ogni due meeting (pertanto in occasione di quelli di Marzo, Giugno, Settembre e Dicembre), inoltre, viene pubblicato il “Summary of Economic Projections”. Con questo documento gli analisti e riportano le loro aspettative riguardo ai tassi di interesse, alla crescita economica, all’inflazione, alla disoccupazione e ad altri principali indicatori macroeconomici per il medio-lungo termine negli USA.

Ricordiamo che ogni decisione presa dalla Banca Centrale viene pubblicata sul sito della FED alle 2 di pomeriggio ora locale, che per l’Italia significa le 8 di sera. Le minute di ogni riunione, invece, vengono pubblicate tre settimane dopo.

Il calendario della Federal Reserve, così come le date dei meeting BCE sono fondamentali per gli investitori. Le decisioni dei banchieri centrali determinano spesso elevati picchi di volatilità su euro e dollaro, ma anche sugli indici azionari di borsa e sulle obbligazioni.

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Federal Reserve – Tassi di Interesse https://www.investire-certificati.it/federal-reserve-tassi-di-interesse/ Mon, 12 Jun 2023 19:33:45 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28544 Tassi di interesse della Federal Reserve: le Banche centrali ancora pronte ad alzare il costo del denaro? Quali previsioni per i tassi e la politica monetaria della Federal Reserve? Analisi e previsioni sui prossimi meeting della Fed e della BCE a cura di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. Federal Reserve e FOMC […]

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Tassi di interesse della Federal Reserve: le Banche centrali ancora pronte ad alzare il costo del denaro? Quali previsioni per i tassi e la politica monetaria della Federal Reserve? Analisi e previsioni sui prossimi meeting della Fed e della BCE a cura di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.

Federal Reserve e FOMC

Si torna a parlare di banche centrali, anzi non si è mai smesso. Infatti, i banchieri centrali Federal Reserve si riuniranno per la riunione del FOMC, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, il 13-14 giugno.

Cosa guardano gli investitori? Chiaramente il tema centrale è l’annuncio della nuova decisione sui tassi di interesse, accompagnato dal rilascio delle proiezioni economiche e del grafico dotplot. Nel comunicato rilasciato dopo la riunione di maggio, la Federal Reserve aveva riconosciuto che “l’inflazione rimane elevata”. Il tutto anche se i dati chiave relativi alla crescita dei prezzi pubblicati a maggio avessero indicato un leggero allentamento delle pressioni inflazionistiche. Di fatto, però, l’inflazione core rimane ancora troppo persistente.

TASSI USA FEDERAL RESERVE
Tassi Federal Reserve. Forte crescita dal 2022 in poi

Cosa capita invece nel resto dell’economia? Il mercato del lavoro continua a essere forte. I non farm payrolls hanno registrato la cifra più alta in quattro mesi, superando di gran lunga i 190.000 previsti.

Federal Reserve e tassi di interesse

I tassi della Federal Reserve sono saliti di 5 punti percentuali in 15 mesi. Quali previsioni? L’analisi di IG prosegue esaminando le mosse della Fed, per poi focalizzarsi sulle previsioni per i tassi della Federal Reserve

A partire da marzo 2022, la Federal Reserve ha costantemente aumentato i tassi di interesse ad ogni riunione, determinando un aumento cumulativo senza precedenti di 500 punti base. Ma dopo la riunione del FOMC di maggio, il presidente della Fed Jerome Powell aveva segnalato una possibile pausa in questo incessante ciclo di rialzi dei tassi.

Quali previsioni per i tassi di interesse americani? “Crediamo che la pausa possa essere decisa nel prossimo meeting per monitorare gli effetti delle politiche monetarie restrittive sull’economia reale statunitense” ha spiegato l’analista di IG.

“Riteniamo molto probabile che nel mese di luglio la FED possa tornare a rialzare i tassi in caso le pressioni inflazionistiche non dovessero continuare a scendere, come hanno già preannunciato molti esponenti del FOMC. Escludiamo che nel corso del 2023 la FED possa decidere di tagliare il costo del denaro. I tassi di interesse rimarranno al di sopra del 5% almeno fino al primo semestre 2024”.

Tassi Eurozona

Focus anche sulle previsioni per l’Eurozona ed i tassi della BCE. “Per la Zona Euro, nonostante i dati macroeconomici deludenti (Eurozona in recessione tecnica, produzione industriale in forte calo), la BCE non cambierà il proprio posizionamento restrittivo. Crediamo che l’istituto centrale di Francoforte promuoverà almeno due rialzi dei tassi di interesse di 25 punti base sia a giugno che a luglio” ha spiegato l’analista del broker IG.

Nel frattempo, il cambio euro/dollaro naviga 1,075 sul forex market, mentre il cambio gbp/usd a 1,25. Il dollar index, un indice che valuta la forza del dollaro contro un paniere di valute, è quotato a 103.

Approfondimenti

Canale youtube di IG

Calendario Federal Reserve 2023

Analisi tratta dalle previsioni a cura del team di IG. Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa

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Calendario Federal Reserve 2023 https://www.investire-certificati.it/calendario-federal-reserve-2023/ Wed, 28 Dec 2022 08:34:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=26394 Calendario Federal Reserve 2023 – Quali sono le date in cui la Banca Centrale americana si riunirà per le decisioni di politica monetaria? Di seguito sarà possibile trovare l’elenco esaustivo delle date del calendario della Banca Centrale Americana 2023. I tassi della Federal Reserve Cosa ci aspettiamo quindi dal calendario Federal Reserve 2023? L’anno 2022 […]

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Calendario Federal Reserve 2023 – Quali sono le date in cui la Banca Centrale americana si riunirà per le decisioni di politica monetaria? Di seguito sarà possibile trovare l’elenco esaustivo delle date del calendario della Banca Centrale Americana 2023.

I tassi della Federal Reserve

Cosa ci aspettiamo quindi dal calendario Federal Reserve 2023? L’anno 2022 ha sicuramente segnato un punto di svolta importante nella politica monetaria della FED. Con sette rialzi consecutivi, di cui cinque avvenuti nel 2022, la Banca Centrale americana ha portato il livello dei tassi in zona 4,25-4,50%. Si tratta del tasso più alto degli ultimi quindici anni, e dalle ultime dichiarazioni dovrebbero ancora crescere nel 2023.

Attenzione quindi alle date del Calendario 2023 della Federal Reserve, perché porteranno ancora rilevanti conseguenze sui mercati finanziari.

Le stime sui rialzi nel 2023

eur/usd euro/dollaro

L’ultimo rialzo dei tassi di interesse è stato dicembre 2022, di 50 punti base. Rispetto agli aumenti precedenti, si tratta di 25 punti base in meno. La Banca Centrale americana potrebbe essere, pertanto, ormai vicina alla fine del percorso di rialzo dei tassi. I segnali di rallentamento dell’inflazione americana dell’ultimo trimestre del 2022, tuttavia, potrebbero non essere sufficienti ad arrestare l’ascesa dei tassi. Le ultime dichiarazioni vanno nella direzione di una stretta meno drastica, ma più lunga. Quali previsioni per i tassi americani? Verosimilmente il costo del denaro arriverà fino al 5 – 5,25% nel 2023, prima di scendere leggermente, forse già sul finire dell’anno. Chiaramente molto dipenderà dall’andamento dell’inflazione e dell’economia americana.

Quali sono le date delle riunioni della Fed?

Gli appuntamenti della Banca Centrale americana avvengono solitamente otto volte all’anno, a meno che non vi siano situazioni straordinarie a cui far fronte. Per consuetudine, il FOMC (Federal Open Market Committee) e la FED si riuniscono per ciascun meeting due giorni consecutivamente, il martedì e il mercoledì.

Il mercato è fortemente impattato da questi appuntamenti. Solitamente gli operatori esperti cercano di anticipare i mercati finanziari, prendendo posizione prima di ogni meeting. Questo, onde evitare l’essere travolti dal trend conseguente.

Il Calendario della Banca Centrale americana nel 2023

Ecco quindi, di seguito, gli otto appuntamenti della politica monetaria degli Stati Uniti, con il calendario 2023 della Federal Reserve.

  • 31 gennaio – 1 febbraio 2023
  • 21 – 22 marzo 2023
  • 2 – 3 maggio 2023
  • 13 – 14 giugno 2023
  • 25 – 26 luglio 2023
  • 19 – 20 settembre 2023
  • 31 ottobre – 1 novembre 2023
  • 12 – 13 dicembre 2023

Ricordiamo che ogni appuntamento è da considerarsi definitivo solo alla conferma della data nel meeting che lo precede. Possono anche essere convocati meeting straordinari, come avvenuto in occasione dello scoppio della pandemia del Covid-19.

Orari Federal Reserve

Qual è l’orario della conferenza stampa della Federal Reserve? La conferenza stampa si tiene al termine del secondo giorno di meeting, solitamente nel mercoledì sera europeo.

Alle 20:00 europee sono rese note le decisioni prese dal Federal Open Market Committee (FOMC) in merito ai tassi di interesse. Mezzora più tardi, alle 20:30, è invece l’orario europeo in cui si tiene la conferenza stampa della Federal Reserve. Ecco quindi gli orari in cui finiscono le riunioni della Banca Centrale americana.

Le proiezioni economiche 2023 della Federal Reserve

La FED rilascerà le proprie proiezioni economiche nell’arco del 2023 per ben quattro volte, su base trimestrale. Nel calendario FED 2023, le previsioni economiche sono accompagnate, inoltre, dai famosi Dot Plot.

Il Dot Plot non è altro che un grafico che sintetizza le proiezioni dei membri FED sui tassi di interesse. Ogni “Dot” o pallino rappresenta l’opinione di un singolo membro del FOMC e dei presidenti di tutte le banche della FED. Queste proiezioni economiche sono molto seguite dagli operatori finanziari e permettono di individuare il sentiero che seguirà la Banca Centrale nei successivi mesi.

Il calendario economico delle altre Banche Centrali

Allo stesso modo della Federal Reserve, anche le altre Banche Centrali, come la BCE e la Bank of England hanno pubblicato ufficialmente i propri calendari per il 2023.

Qui è presente il calendario della Banca Centrale Europea per il 2023. Di seguito, invece, il calendario della Borsa italiana 2023, con le date di apertura e chiusura della Borsa.

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Tassi Federal Reserve in rialzo https://www.investire-certificati.it/tassi-federal-reserve-in-rialzo/ Thu, 28 Jul 2022 09:30:49 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=23804 Come si muovono i tassi della Federal Reserve? Ecco l’analisi di Federico Vetrella, Market Strategist di IG Italia. Decisione FED, aumento di 75 punti base dei tassi di interesse Come previsto dal consensus la banca centrale statunitense ha alzato i tassi dello 0,75% fomentando un mini-rally a Wall Street. La Federal Reserve ha deciso per un aumento […]

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Come si muovono i tassi della Federal Reserve? Ecco l’analisi di Federico Vetrella, Market Strategist di IG Italia.

Decisione FED, aumento di 75 punti base dei tassi di interesse

Come previsto dal consensus la banca centrale statunitense ha alzato i tassi dello 0,75% fomentando un mini-rally a Wall Street.

La Federal Reserve ha deciso per un aumento dei tassi di interesse di 75 punti base, quindi nella forchetta del 2,25%-2,50%. Ciò è in linea con le attese del consensus. La mossa della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, ha sospinto al rialzo i mercati. Il NASDAQ ha guadagnato il 4,1% (il maggiore guadagno giornaliero in due anni) mentre l’S&P 500 è salito del 2,6%. In realtà l’euforia è stata data più dalle rassicurazioni del governatore della FED. Jerome Powell ha fatto intendere che in futuro si potrebbe cominciare a diminuire l’aumento dei tassi di interesse. Molto dipenderà dai prossimi dati macroeconomici sulla scia del suo approccio “data driven”.

Nonostante ciò, il governatore ha fatto notare che nella riunione di settembre potrebbe esserci un ultimo rialzo elevato. E’ lecito attendersi un altro rialzo di 75 punti base. Il tutto a patto che le condizioni macro lo consentano. Infatti, la Federal Reserve vuole evitare di portare l’economia americana sull’orlo di una recessione da cui sarebbe molto difficile uscire stanti le innumerevoli difficoltà dello scenario macroeconomico globale.

La reazione del cambio EUR/USD

mercato dei cambi euro dollaro

Alla notizia del rialzo dello 0,75%, la coppia EUR/USD sale passando dal livello di 1,013 fino ad un massimo intraday di 1,023 – massimo dal 26 luglio – per poi ritracciare leggermente fino a 1,019. Sembra che – l’inaspettato – movimento al rialzo da parte dell’eurodollaro sia stato dettato dalla chiusura di numerose posizioni lunghe da parte di molti fondi speculativi sul dollaro.

La reazione del cambio USD/JPY

Anche contro la moneta nipponica il dollaro perde terreno spinto dalla chiusura delle posizioni di lungo periodo da parte degli operatori finanziari che spingono la coppia valutaria USD/JPY dal livello di 137 yen per dollaro fino ad un minimo di 135, toccato l’ultima volta il 22 luglio.

Gli effetti sui mercati azionari

Come già anticipato, i mercati sembra che abbiano ormai digerito favorevolmente l’aumento dei tassi di interesse. Stanno di fatto scontando una normalizzazione delle condizioni macroeconomiche. La sicurezza delle parole di Powell, che intende riportare le pressioni inflazionistiche fino al target del 2% a/a, sta aumentando la fiducia degli investitori verso le mosse della Federal Reserve. Il cambio USD/JPY sale e tocca i massimi del 22 luglio passando dai 12.382 punti ai 12.666 punti (+2,28%) mentre l’S&P 500 schizza dal supporto di 3967 punti fino a toccare un picco intraday di 4040 punti, il massimo dal 10 giugno. Non ultimo, i mercati sono sostenuti anche dai risultati delle trimestrali statunitensi. Anche se in alcuni casi hanno deluso le aspettative, mostrano una forte solidità sull’outlook futuro che dà rassicurazione su una tenuta dell’economia nel medio termine.

Le previsioni per i tassi della Federal Reserve

Banche e Previsioni Tassi di Interesse
Banche e Tassi di Interesse

La Federal Reserve rimane dunque ancorata alla sua missione di frenare le pressioni inflazionistiche – ai massimi da quattro decenni – senza però compromettere la crescita della surriscaldata economia statunitense. Qui troviamo ancora livelli di disoccupazione molto bassi (3,6%). Per questi motivi crediamo che la banca centrale statunitense possa raggiungere un picco nel rialzo dei tassi di interesse durante la riunione di settembre. Poi potrebbe cominciare – gradualmente – a ridurre le pressioni sull’economia così da scongiurare una possibile recessione. In conclusione, prevediamo che i tassi possano raggiungere un livello intorno al 4% verso la fine dell’anno. Prevediamo altresì una graduale riduzione dell’intensità dei rialzi che potrebbero diminuire sostanzialmente nel primo trimestre 2023.

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