La Banca centrale cinese vuole fermare gli acquisti di oro? Analisi e previsioni per il prezzo dell’oro e il settore dei metalli preziosi.
L’oro e le banche centrali

Oro e banche centrali, una relazione andata e ritorno che dura dalla notte dei tempi. Il prezzo dell’oro balla sulle note delle banche centrali: tassi crescenti tradizionalmente tendono a frenarlo, tassi in ribasso spingono gli investitori ad acquistarlo. Ma anche oro e riserve delle banche centrali. Negli ultimi due anni le banche centrali hanno comprato oltre mille tonnellate di oro l’anno, con numeri da record. Quella più attiva era stata la Banca centrale cinese.
A inizio giugno 2024, dopo 18 mesi di acquisti continui, la Banca centrale cinese ha interrotto una lunga striscia di acquisti. Perché la PBOC pone un freno? Il prezzo dell’oro è troppo alto per proseguire, le riserve interne sono sufficienti o si tratta di una pausa temporanea?
Le riserve di oro della Banca popolare cinese, la banca centrale della Cina, restano quindi ferme a 72,80 milioni di once troy, sugli stessi valori di fine aprile. Proprio la forte domanda cinese era stato uno dei traini per l’oro nei mesi scorsi.
Previsioni prezzo oro dopo che la news della Banca centrale cinese
La reazione sui mercati non si è fatta attendere, con l’oro che ha perso circa 70 dollari, scendendo da 2.370 dollari per oncia, sin sotto quota 2.300. Per Justin Low, analista di ForexLive, si tratta di una correzione che non va ad intaccare il trend di fondo, dopo gli ampi rally dei primi mesi del 2024.
Anche l’ultimo report del World Gold Council, l’entità che coordina il mercato dell’oro, lasciava intravedere ottimismo, in particolare grazie alla ripresa del settore degli ETF aurei. Dopo 12 mesi consecutivi in cui le vendite erano superiori agli acquisti, a maggio gli ETF aurei sono tornati a crescere. Al momento, però, il mercato si interroga su quanto potrà essere profonda questa correzione, scaturita dall’annuncio della Banca popolare cinese di interrompere gli acquisti di oro.
Oro e argento: l’analisi di Carlo Alberto Casa per Swissquote
Dal punto di vista tecnico e grafico sotto quota 2.280 dollari per oncia si aprirebbe spazio per altre discese” ha spiegato Carlo Alberto De Casa, analista esterno di Swissquote e autore del libro “I segreti per Investire sull’oro” per poi aggiungere che “la discesa è stata rapida, con una forza importante. Certamente la contemporanea ripresa del dollaro ha complicato ulteriormente lo scenario. Le prossime sedute ci diranno l’ampiezza della correzione, che in uno scenario di dollaro forte potrebbe spingere l’oro fra i 2.150 ed i 2.180 dollari”.
“Non credo che la salita del prezzo dell’oro – ha proseguito Carlo Alberto De Casa – sia stata azzardata, anzi i fondamentali per me restano solidi. Mi aspetto che nelle prossime settimane gli investitori provino a sfruttare la correzione per uno dei più classici buy the dip. Stesso discorso per l’argento, metallo prezioso che in questi mesi ha regalato grandi soddisfazioni agli investitori long e che potrebbe regalarne altre. A patto che le banche centrali non ritardino troppo i tagli di interesse”.
Ecco di seguito un grafico con timeframe 4 ore del prezzo dell’oro, tratto da: piattaforma CFXD di Swissquote.

Il presente articolo è redatto a fine informativo. Non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in oro o altri prodotti finanziari.