Certificato Barclays su Campari, Fincantieri e Nexi – Ecco il certificato Barclays (ISIN XS3167626897) con cedole trimestrali al 3% lordo, scadenza 14 novembre 2030 e quotazione sotto pari. I sottostanti – azioni italiane nei settori Food&Beverage, Industriale e Pagamenti Digitali – creano un basket che combina ciclicità, growth fintech ed esposizione difensiva. Il meccanismo di funzionamento del prodotto è quello del classico certificato a capitale condizionatamente protetto, basato sul worst of, ossia sull’andamento del peggiore dei sottostanti.
Certificato Barclays ampiamente diversificato

Nel certificato Barclays, Fincantieri offre l’esposizione ciclica massima, legata agli ordini navali e alla spesa difesa. La sua volatilità elevata lo rende spesso il sottostante worst-of, ma l’attuale correzione post-rialzo allarga la distanza dalla barriera autocall, potenziando il recupero a scadenza.
Nexi introduce il rischio strutturale dei pagamenti digitali: quotazioni compresse negli ultimi anni la candidano a peggiore performer, ma una rivalutazione del fintech genererebbe extra-rendimento e faciliterebbe l’autocall. Inoltre il titolo è sceso molto e potrebbe già aver scontato scenari negativi, forse anche più del dovuto.
Campari bilancia come titolo difensivo, grazie al business stabile e a un mercato potenzialmente in crescita. Operativamente, finché tutti i sottostanti restano sopra barriera cedolare, si incassano cedole del 3% lordo a trimestre. La quotazione sotto pari massimizza il rendimento potenziale: cedole trimestrali 3% lordo, rimborso a 100 euro e sconto di acquisto, pur con esposizione a rischio emittente e andamento del worst-of.
Certificato Barclays con barriera capitale e cedolare al 60%

Il certificato di Barclays prevede il pagamento di cedole trimestrali pari al 3% lordo, a partire dal 9 febbraio 2026. Il pagamento avviene qualora il sottostante peggiore (worst-of) non abbia registrato un ribasso superiore al 40% rispetto al valore di strike. Il rendimento cedolare annuo è pari al 12% lordo.
La barriera capitale è posta al 60% del valore di strike del sottostante peggiore, il che implica una protezione del capitale fino a ribassi del 40%. La tipologia di barriera è di tipo europeo, quindi l’evento barriera viene osservato solo alla scadenza del certificato. Il certificato prevede inoltre un meccanismo autocallable, che si attiva automaticamente a partire dal 9 novembre 2026, qualora – nelle date di osservazione – il valore del sottostante peggiore risulti superiore al 100% dello strike.
È presente anche l’effetto memoria sulle cedole: gli importi eventualmente non corrisposti vengono accumulati e pagati alla prima data utile in cui il prezzo del sottostante peggiore risulti superiore al 60% del valore di strike.
I valori da monitorare
Per il certificato di Barclays, di seguito i valori da monitorare per verificare se si ha diritto al pagamento delle cedole e al rimborso del capitale. Anche la protezione del capitale, così come l’incasso delle cedole, è legato alla barriera del 60%: Se tutti i sottostanti sono sopra barriera a scadenza si riceve l’ultima cedola più il pagamento del valore nominale. Viceversa il rimborso è proporzionale alla performance del worst of, con una perdita per l’investitore.
| Azioni | Prezzo iniziale (€) | Barriera capitale (€) | Barriera cedolare (€) |
| Campari | 5,694 | 3,416 | 3,416 |
| Fincantieri | 20,48 | 12,288 | 12,288 |
| Nexi | 3,998 | 2,398 | 2,398 |
Di seguito le caratteristiche del certificato di Barclays:
- ISIN: XS3167626897;
- Emittente: Barclays;
- Data emissione: 3 novembre 2025;
- Data di scadenza: 14 novembre 2030;
- Prezzo di emissione: 100 €;
- Tipologia: Autocallable Barrier Worst-of Phoenix Certificate;
- Barriera capitale: 60% del valore di strike del worst-of;
- Barriera cedolare: 60% del valore di strike del worst-of;
- Cedole condizionate: trimestrali dal 9 febbraio 2026 al 7 novembre 2030;
- Autocallable: 100% del worst-of alle rilevazioni a partire dal 9 novembre 2026;
- Effetto memoria delle cedole: sì;
- Sottostanti: Campari, Fincantieri e Nexi
Messaggio promozionale – I certificati sono prodotti complessi. Il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%. Verificare di aver compreso il funzionamento dei certificati e i rischi associati all’investimento. Si ricorda che con i certificates l’investitore è esposto al rischio emittente.































