Investire nel settore energetico con Barclays

investire nel settore energetico
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Il mondo dell’energia è al centro di una profonda trasformazione. Quali sono le prospettive di crescita per le grandi aziende del settore energetico? E come possono gli investitori cogliere le opportunità offerte da un comparto così strategico, ma allo stesso tempo esposto a volatilità e rischi geopolitici?

Barclays propone il certificato “autocallable barrier worst-of phoenix certificate” (ISIN XS3145148741), pensato per chi vuole esporsi alle performance di tre big del settore energetico europeo: ENGIE, ENI e Siemens Energy con un certo grado di protezione, grazie ad una barriera capitale e cedolare del 60%. Il tutto senza rinunciare ad un rendimento potenziale superiore al 9% annuo.

CODICE ISINSottostantiCedola mensile con memoriaBarriera cedolare / capitaleBarriera autocall
XS3145148741ENGIE
ENI
Siemens Energy
0,77% (p.a. 9,24%)60%100% (da aprile 2026) e si abbassa dell’1% ad ogni rilevazione mensile

Questi termini tecnici —“Phoenix”, “Barrier”, “Autocallable”, “Worst-of” — sono ormai molto diffusi nel mondo dei certificati d’investimento e vengono utilizzati da numerosi emittenti per descrivere strutture e funzionalità specifiche dei prodotti. Approfondiamoli insieme, per capire davvero come funziona questo certificato e quali vantaggi e rischi comporta.

“Phoenix”: cedole mensili con memoria

certificates memory cash collect

Il termine “Phoenix” identifica una struttura che prevede il pagamento di cedole periodiche con la caratteristica aggiuntiva della “memoria”. Ma che cosa significa “effetto memoria”? Se in una data mensile non vengono soddisfatte le condizioni per pagare la cedola, questa non viene persa definitivamente, ma viene “memorizzata”. Se nelle rilevazioni successive la condizione torna a essere soddisfatta, tutte le cedole precedentemente non pagate verranno corrisposte insieme a quella corrente.

Barclays, per il certificato in questione, propone una cedola mensile con effetto memoria di 0,77€ lordi per ciascun certificato (100€), che si traduce in un potenziale rendimento lordo annuo del 9,24%.

“Barrier”: la soglia che condiziona rendimenti e protezione

Nel mondo dei certificati d’investimento, la barriera (barrier) è la soglia che determina l’esito di alcune condizioni chiave: il pagamento delle cedole, il richiamo anticipato e, soprattutto, la protezione del capitale a scadenza. Se il prezzo del sottostante (o del titolo peggiore) rimane sopra la barriera, l’investitore può beneficiare dei rendimenti previsti e della restituzione del capitale investito; se invece scende sotto questa soglia, le prospettive cambiano e il rischio di perdita aumenta.

In questo caso, la barriera per il pagamento delle cedole mensili e quella per la protezione condizionata del capitale a scadenza coincidono: entrambe sono al 60%. Questo significa che, per incassare le cedole mensili e per ottenere la protezione del capitale a scadenza, tutti i titoli si devono mantenere sopra il 60% del loro valore iniziale.

“Autocallable”: il meccanismo di rimborso anticipato

Con il termine “autocallable” si identifica una tipologia di certificato che può essere rimborsato prima della scadenza, se vengono soddisfatte certe condizioni prestabilite.

Nel caso del certificato Barclays sull’energia, la funzione autocall è attiva a partire da aprile 2026. Ogni mese viene verificato se il titolo peggiore tra ENGIE, ENI e Siemens Energy supera la soglia di autocall, che parte dal 100% del valore iniziale e si abbassa dell’1% ad ogni rilevazione mensile. Se la condizione è soddisfatta, il certificato si chiude anticipatamente e l’investitore incassa 100 euro per ogni certificato, più l’ultima cedola maturata.

“Worst-of”: il titolo con la peggior performance fa il prezzo

La struttura worst-of è una delle più utilizzate nei certificati, dove il rendimento e la protezione dipendono esclusivamente dal titolo che si comporta peggio tra quelli scelti come sottostanti. Questo meccanismo permette di offrire cedole e rendimenti potenzialmente più elevati, ma implica anche maggiori rischi, perché basta che uno dei titoli sia molto negativo per compromettere il risultato dell’intero investimento.

Nel caso specifico della nuova emissione di Barclays, la componente “worst-of” si applica a tutte le condizioni chiave: pagamento delle cedole, rimborso anticipato e rimborso a scadenza. In pratica, anche se uno o due titoli si comportano bene, sarà sempre il risultato del titolo peggiore a determinare le sorti delle cedole e del capitale investito.

Comunicazione promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, con tassazione fiscale al 26%. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 6 in una scala da 1 a 7. L’investitore è anche soggetto al rischio emittente.


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