Il NASDAQ, l’indice chiave per la tecnologia americana, è stato protagonista di un importante rally in questi ultimi mesi, che lo hanno riportato ad aggiornare i massimi storici. A trascinare il rally azionario è stato il settore dell’intelligenza artificiale.
Palantir, Super Micro Computer e MP Materials sono le tre azioni sottostanti del certificato ISIN XS3100490260. Tre titoli reduci da importanti rialzi, ma anche legati al settore intelligenza artificiale. Operativamente si tratta di un prodotto, emesso da Barclays Bank su Borsa Italiana, che paga cedole fino al 20% annuo, corrisposte tramite coupon mensili dell’1,67% lordo. Un rendimento potenziale senz’altro ricco, che rispecchia tre sottostanti volatili e barriere al 60% (sia per l’incasso delle cedole che per la protezione del capitale).
Investimento scadenza 2030 ed autocall
La scadenza è a cinque anni, con rilevazione finale in data 26 agosto 2030 e rimborso una settimana più tardi (salvo modifiche delle date dovute al calendario di borsa o a chiusure straordinarie). A partire dalla fine del primo anno di anno di vita del certificato è presente l’autocall, ossia l’opzione del richiamo anticipato. Nel caso le tre azioni si trovassero sopra i prezzi iniziali il prodotto sarebbe automaticamente richiamato, non prima – però – di aver pagato l’ultima cedola, con effetto memoria, ed aver rimborsato il valore nominale, pari a 100 euro per certificato.
Grazie alla presenza dell’effetto memoria è possibile recuperare eventuali cedole precedentemente non incassate qualora i tre sottostanti si trovassero nuovamente sopra barriera in una successiva finestra di rilevazione cedolare.
Rischio di cambio coperto
Con questo certificato si investe su tre azioni americane, senza però esporsi al rischio di cambio (euro – dollaro). Infatti, anche se le azioni di Palantir, Super Micro Computer e MP Materials sono quotate a Wall Street, con denominazione in dollari americani, il certificato emesso da Barclays è quotato in euro ed è presente l’opzione quanto.
Le azioni sottostanti di questo certificato sulla tecnologia americana
Palantir Technologies

Palantir è tornata a salire con forza nel 2025: si tratta di un’azienda specializzata in software per l’analisi avanzata dei dati, con una forte presenza nel settore governativo e della difesa. Fondata nel 2003, è nota per le piattaforme Gotham e Foundry, utilizzate rispettivamente da agenzie pubbliche e aziende private. Quotata al NASDAQ con il ticker PLTR, Palantir ha una capitalizzazione di mercato di circa 380 miliardi di dollari. L’azione Palantir ha senz’altro beneficiato dell’interesse crescente per l’intelligenza artificiale.
Super Micro Computer
Super Micro Computer è un produttore di server e soluzioni IT ad alte prestazioni. L’azienda ha una capitalizzazione di borsa di oltre 25 miliardi di dollari. La società californiana è diventata centrale nello sviluppo di infrastrutture per l’intelligenza artificiale, grazie ai suoi sistemi ottimizzati per GPU come quelle di NVIDIA. Il titolo SMCI, quotato al NASDAQ, ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, ma ha anche subito correzioni di mercato. È considerato un titolo ad alto potenziale, ma non va dimenticata l’elevata volatilità, come dal resto presente anche negli altri due titoli di questo paniere.
MP Materials
MP Materials è il principale produttore statunitense di terre rare, uno dei colli di bottiglia nell’economia moderna. Infatti, le terre rare sono elementi fondamentali per tecnologie come veicoli elettrici, turbine e dispositivi elettronici. Gestisce la miniera Mountain Pass in California, l’unica operativa su larga scala negli Stati Uniti. Quotata al NYSE con il simbolo MP, l’azione MP Materials ha quadruplicato il suo valore da inizio anno, passando da 3 a 12 miliardi di dollari. L’azienda ha beneficiato di incentivi governativi e collaborazioni strategiche.
Messaggio promozionale. Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Tassazione al 26%. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. Valutare di aver compreso il rischio di perdita presente nell’investimento