Investire nei big tech del Nasdaq

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Negli ultimi mesi abbiamo visto una crescita vertiginosa della capitalizzazione dei titoli tecnologici del Nasdaq. È davvero sostenibile questa corsa dell’intelligenza artificiale, del cloud e dei big della Silicon Valley? Siamo di fronte a una nuova bolla destinata prima o poi a scoppiare? Oppure stiamo vivendo un cambiamento strutturale che cambierà per sempre il panorama degli investimenti?

Molti investitori si trovano davanti a un dilemma: lasciarsi guidare dalla paura di restare fuori (FOMO, “fear of missing out”) e investire nei grandi nomi della tecnologia, oppure adottare un approccio più prudente per proteggersi da possibili correzioni di mercato.

Proprio per rispondere a queste esigenze, Barclays ha ideato il certificato “Autocallable Barrier Worst-of Phoenix Certificate” (ISIN: XS3153274744). Questo strumento permette di partecipare all’eventuale crescita di quattro “big tech” del Nasdaq (Apple, Alphabet, Amazon e Microsoft), offrendo al tempo stesso meccanismi di protezione in caso di crolli improvvisi.  Grazie alla presenza di cedole condizionate e di un capitale condizionatamente protetto, è possibile cercare rendimento e protezione, senza rinunciare alle prospettive di crescita che il settore tech può ancora regalare agli investitori.

Cedole trimestrali con memoria: una soluzione per gestire la volatilità

Fra le caratteristiche di questo prodotto troviamo la struttura delle cedole trimestrali con memoria. In pratica, ad ogni scadenza trimestrale (gennaio, aprile, luglio, ottobre), il prodotto può pagare una cedola di 2,25 euro, ma solo se il prezzo del peggior sottostante supera la barriera fissata al 70% del valore iniziale.

Fra i punti di forza troviamo anche l’effetto memoria. Le cedole non corrisposte non vengono perse per sempre: vengono “memorizzate” e potranno essere recuperate in futuro, qualora la condizione sulla barriera venga rispettata nelle date successive. In questo modo, anche in caso di momenti di volatilità o di cali temporanei dei mercati, il potenziale di rendimento resta interessante.

Naturalmente, la memoria non garantisce il pagamento delle cedole: se il peggior sottostante resta sotto la barriera per tutta la durata del prodotto, le cedole rimangono non pagate.

Autocall: la possibilità di chiusura anticipata

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Un altro elemento da conoscere è il meccanismo di autocall, che offre all’investitore la possibilità di ottenere il rimborso anticipato del capitale rispetto alla scadenza finale. L’opzione di autocall si attiva a partire da 12 mesi dall’emissione del prodotto, quindi dalla rilevazione di ottobre 2026, e viene verificata ad ogni rilevazione trimestrale.

Come funziona in pratica? Nelle stesse date di rilevamento della cedola, indicate in precedenza (gennaio, aprile, luglio e ottobre), si controlla se il peggior sottostante ha raggiunto almeno il valore iniziale (barriera autocall al 100%). Se questa condizione è rispettata, il prodotto si estingue e l’investitore riceve subito il rimborso di 100 euro, insieme all’eventuale cedola spettante e a tutte le cedole in memoria non ancora pagate.

Questo sistema può essere vantaggioso nei periodi in cui i mercati si mostrano forti o stabili, permettendo di chiudere la posizione con un rendimento certo e senza dover attendere la scadenza naturale. Ovviamente si è anche esposti al rischio di re-investimento: se i tassi fossero più bassi le condizioni cui si investirebbe potrebbero essere meno favorevoli.

Scadenza: cosa può succedere alla fine dell’investimento

Arrivati ad ottobre 2028, se il prodotto non è stato richiamato anticipatamente tramite autocall, si arriva alla cosiddetta data di rimborso (“redemption date”). In questa fase, il risultato finale dell’investimento dipende dalla performance del sottostante con il rendimento più basso (“worst of”) all’interno del paniere.

Poiché sia la barriera cedolare che quella di rimborso del capitale sono fissate al 70% del valore iniziale, alla data di rimborso si possono verificare due scenari principali:

  • Rimborso integrale: se tutti i sottostanti si trovano a un livello pari o superiore alla barriera capitale, l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), la cedola relativa al periodo e tutti gli eventuali premi in memoria.
  • Rimborso commisurato alla performance negativa: se la quotazione di almeno uno dei sottostanti si trova al di sotto della barriera, l’investitore riceve un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante con la peggiore performance (con conseguente perdita, parziale o totale, dell’importo nominale).
CODICE ISINSottostantiCedola trimestrale con memoriaBarriera cedolare / capitaleBarriera autocall
XS3153274744Apple Inc. (AAPL)
Alphabet Inc. (GOOGL)
Microsoft Corp. (MSFT)
Amazon.com Inc. (AMZN)
2,25% (p.a. 9%)70%100% (da ottobre 2026)

Messaggio promozionale – I certificates sono prodotti complessi ed il capitale investito è a rischio. Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito di investimento. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%. Con l’investimento in certificates si è anche soggetti al rischio emittente. Il certificato ha un grado di rischio pari a 6 in una scala da 1 a 7.


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