Si arricchisce la gamma di certificates con barriera al 40% ed airbag. Arriva da Barclays una nuova emissione, con ISIN XS3110346262, che prevede cedole fino all’1,35% mensile, per un potenziale fino al 16,20% lordo annuo. Il tutto con la protezione offerta da una barriera capitale molto ampia, al 40% e dell’airbag.
Le azioni sottostanti sono Saipem, Stellantis, Commerzbank e STM. Ogni mese si incassa un premio dell’1,35% mensile lordo a patto che nessuno dei titoli abbia perso il 45% o più dai prezzi iniziali. La barriera cedolare, infatti, è posizionata al 55% dei prezzi di osservazione iniziale.
Le azioni sottostanti sono quattro big cap: tre titoli italiani (STM, Stellantis e Saipem) e la tedesca Commerzbank, oggetto dell’interesse di UniCredit e pienamente inserita nel risiko bancario europeo. Titoli senz’altro volatili, che hanno permesso all’emittente la creazione di un prodotto con barriera capitale ed airbag al 40%, senza rinunciare ad un rendimento potenziale che supera i 16 punti percentuali su base annua.
Cedole mensili e softcallability
Fra gli elementi chiave del certificato troviamo anche la presenza dell’effetto memoria delle cedole. Se un premio mensile non fosse pagato potrebbe essere recuperato in seguito qualora tutti i sottostanti si trovassero nuovamente sopra barriera cedolare (55%).
La barriera capitale (40%), poi, è discreta, con osservazione soltanto alla scadenza. Da notare, infine, come dal quarto mese di vita in poi l’emittente abbia la possibilità di richiamare anticipatamente il prodotto in maniera discrezionale (softcallability). Ovviamente, qualora volesse attuare il richiamo anticipato, dovrebbe pagare tutti i premi dovuti fino a quel momento e rimborsare l’intero valore nominale, pari a cento euro per certificato.
Scenari alla scadenza del certificato
Vale la pena dedicare qualche riga ai possibili scenari alla scadenza del prodotto, anche considerando il doppio livello barriera e la presenza dell’airbag.
Se tutti i titoli sottostanti (ossia le azioni di Stellantis, STM, Saipem e Commerzbank) si troveranno sopra il 55% dei prezzi di osservazione iniziale il certificato rimborserà un valore pari a 100 euro più tutte le cedole. Pertanto, si otterrà un rendimento del 16,20% annuo lordo anche a fronte di moderati ribassi dei sottostanti. Se uno o più titoli perdessero il 30-40% l’investitore continuerebbe a incassare i premi, che sarebbero interrotti soltanto a fronte di cali superiori al 45%:
Nel caso in cui a scadenza il worst of, ossia quello con la peggior performance avesse perso oltre il 45% ma meno del 60%, il capitale sarebbe ugualmente protetto. Pertanto, anche a fronte di un crollo del 56% l’investitore godrebbe della protezione del capitale. Ci spostiamo ora sul terzo scenario, quello che implica l’intervento dell’effetto airbag nel certificato.
La presenza dell’effetto airbag
Quale sarebbe lo scenario negativo? Per perdere denaro servirebbe un vero e proprio tracollo di una o più azioni, con cali superiori al 60%. In questo caso, però, la perdita non sarebbe proporzionale alla discesa del sottostante, in quanto il calo sarebbe mitigato dall’airbag. Il certificato, infatti, è un low strike 40%.
Pertanto, il valore di rimborso non sarebbe calcolato partendo dai prezzi iniziali, ma dal 40%. In altre parole, il rimborso sarebbe pari al valore nominale decurtato dell’eccedenza della perdita rispetto al 60%, moltiplicata per un fattore di 2,5. Pertanto, a fronte di un calo del 62%, il certificato rimborserebbe 100 – 2 *2,5 = 95 euro, mentre se il crollo arrivasse al 70% il rimborso sarebbe ancora pari a 75 euro per certificato. Sarebbero inoltre salve eventuali cedole percepite durante la vita del prodotto.