Andrea, Autore presso Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/author/andreadelcorso/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Fri, 21 Nov 2025 13:58:32 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.4 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Andrea, Autore presso Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/author/andreadelcorso/ 32 32 Investire su energia e petrolio con i certificates Barclays https://www.investire-certificati.it/investire-su-energia-e-petrolio-con-i-certificates-barclays/ Thu, 13 Nov 2025 10:19:52 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39720 Conviene investire su energia e petrolio in questo momento? La proposta di Barclays è molto semplice: un certificato con quattro titoli sottostanti, cedole mensili condizionate allo 0,80% lordo (fino al 9,60% annuo) e clausola di richiamo anticipato discrezionale per l’emittente. La barriera per la protezione del capitale è posizionata al 60% dei prezzi iniziali. Certificato […]

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Conviene investire su energia e petrolio in questo momento? La proposta di Barclays è molto semplice: un certificato con quattro titoli sottostanti, cedole mensili condizionate allo 0,80% lordo (fino al 9,60% annuo) e clausola di richiamo anticipato discrezionale per l’emittente. La barriera per la protezione del capitale è posizionata al 60% dei prezzi iniziali.

Certificato ISIN XS3178881390

La transizione energetica è un fenomeno ormai in atto da anni e gli investimenti e la politica stanno spingendo verso energie rinnovabili. D’altro canto, BP (ex British Petroleum) ha recentemente rivisto al rialzo le stime della domanda del petrolio, dichiarando implicitamente che la strategia “net-zero” 2050 non sarà scontata e anzi sta subendo un rallentamento.

In un contesto volatile e fortemente influenzato da rischi geopolitici, l’investitore potrebbe decidere di non investire su asset potenzialmente interessanti. Un’alternativa per investire su energia e petrolio, pertanto, viene quindi proprio dal mondo dei certificati con Barclays. La banca di investimento britannica, infatti, dopo l’emissione di un certificato sul settore energetico ad Ottobre, torna sul mercato con XS3178881390.

Un certificato per investire su energia e petrolio con Barclays

Vediamo quindi le caratteristiche principali del certificato XS3178881390 emesso da Barclays.

Si tratta di un Issuer Callable Barrier Worst-of Phoenix Certificate correlato a un paniere di azioni ordinarie. Come si può desumere dal nome, l’emittente può riservarsi il diritto di richiamare il certificato. Detta clausola, chiamata di soft callability, può essere esercitata in qualsiasi momento in occasione delle date di valutazione dei sottostanti, a partire dal 12 febbraio 2026. Nel caso di richiamo anticipato, l’investitore riceve il 100% del capitale investito più la cedola del mese corrente, in aggiunta ad altre cedole eventualmente non liquidate, grazie all’effetto memoria.

Le cedole sono mensili e pari a 0.80 euro condizionate all’andamento del worst-of. Ciò significa che il pagamento della cedola avverrà solo se il titolo nel paniere con l’andamento peggiore (worst-of) rimarrà sopra la soglia della barriera definita dall’emittente, ossia il 60% del valore iniziale. La barriera, inoltre, la si trova anche alla scadenza del certificato, posta sempre al 60%.

Gli scenari a scadenza

investire cedola mensile

Nel caso in cui sul certificato che investe in energia e petrolio non venga richiamato prima della scadenza, alla data di rimborso, l’investitore potrà trovarsi in uno dei seguenti scenari:

  1. se il prezzo di riferimento finale del sottostante worst-of sarà pari o superiore al relativo prezzo della barriera, riceverà il rimborso del capitale investito alla pari;
  2. se il prezzo di riferimento finale del sottostante worst-of sarà inferiore al prezzo della barriera, il pagamento sarà direttamente collegato alla performance del sottostante con performance peggiore.

I titoli sottostanti del Certificato

Come anticipato, il certificato investe in titoli azionari di aziende leader: BP, Enel, Veolia e NextEra. Ma come si stanno comportando queste società? Quale è il sentiment di mercato per il settore energia?

BP (ex British Petroleum)

petrolio

BP è una delle quattro maggiori società operanti nel settore petrolifero e del gas naturale a livello mondiale. Il Q3 ha generato un forte flusso di cassa e dalle dichiarazioni sembra che BP voglia continuare a investire nel settore petrolifero. La riduzione degli investimenti su energie rinnovabili e dismissione degli asset non strategici, infatti, aiuta sì a migliorare la struttura patrimoniale, ma sono da valutare eventuali rischi reputazionali. Le pressioni che potrebbero subire i prezzi del greggio, inoltre, espongono la società al rischio di volatilità.

Enel

Il colosso italiano dell’energia ha approvato il piano strategico triennale 2025-2027 che prevede investimenti su infrastrutture “green”, energie rinnovabili e “smart grids”. Parallelamente, sta dismettendo una serie di attività non-core che quindi dovrebbero portare a un efficientamento e a un miglioramento della redditività. La crescita di Enel, quindi, dipenderà molto nella efficacia nell’attuazione del piano, che potrebbe comunque riservare dei nodi soprattutto riguardanti il contesto regolamentare, la volatilità nei prezzi delle materie prime e la velocità di ritorno dagli investimenti.

Veolia

Veolia Environnement è una multinazionale francese specializzata nei servizi ambientali: gestione dell’acqua, gestione dei rifiuti e servizi energetici. La sua diversificazione di business è sicuramente una delle chiavi che le permette una crescita costante e stabile. Recenti acquisizioni mirate e un M&A che guarda all’ampliamento su mercati emergenti potrebbero spingere ulteriormente la crescita. L’obiettivo del piano strategico GreenUp di 8 miliardi di EBITDA nel 2027 è ambizioso ma rientra in un CAGR del 5% rispetto al 2023.

NextEra

NextEra Energy è una tra le maggiori holding di servizi elettrici al mondo per capitalizzazione di mercato. Ad oggi il suo titolo è attorno a 85 dollari, ma HSBC ha aggiornato di recente il suo target price da 94 a 95 dollari. La società, infatti, è in una fase di forte crescita inorganica. Attraverso l’acquisizione di Symmetry Energy Solutions potrebbe espandersi nel settore del gas naturale e diversificare ulteriormente la propria offerta. Ulteriore elemento di diversificazione è la partnership recente con Google per trasformare un impianto nucleare USA. Questi cambiamenti sono quindi l’emblema della continua ricerca della crescita di NextEra ma anche un fattore di rischi di volatilità da non trascurare, pur su un colosso da oltre 170 miliardi di dollari di market cap.

Messaggio promozionale – I certificati sono prodotti complessi. Il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%. Le cedole sono condizionate alla barriera premio, se i sottostanti sono sotto tali valori è possibile non incassare alcun premio. Verificare di aver compreso il funzionamento dei certificati e i rischi associati all’investimento. Ricordiamo anche che con i certificates l’investitore è esposto al rischio emittente.

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Nuovi certificati a cedola fissa – Vontobel https://www.investire-certificati.it/nuovi-certificati-a-cedola-fissa-vontobel/ Wed, 05 Nov 2025 18:20:29 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39661 Sono arrivati i nuovi certificati a cedola fissa Callable di Vontobel dopo il grande successo di settembre dei Callable a cedola condizionata. La loro struttura è ancora più interessante e si pone come alternativa alle obbligazioni. Il contesto di mercato Il contesto di mercato oggi ci presenta un’incertezza di fondo, con volatilità sì ancora contenuta […]

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Sono arrivati i nuovi certificati a cedola fissa Callable di Vontobel dopo il grande successo di settembre dei Callable a cedola condizionata. La loro struttura è ancora più interessante e si pone come alternativa alle obbligazioni.

Il contesto di mercato

Il contesto di mercato oggi ci presenta un’incertezza di fondo, con volatilità sì ancora contenuta (indice VIX ad oggi attorno a 19,00), ma un grande punto interrogativo sul mercato azionario. Esso, infatti, sta vivendo un periodo di crescita molto contenuta sia negli USA che in Europa e non vi sono particolari certezze sui dividendi. Questo fattore rende più attraente ad oggi il mercato obbligazionario che, invece, ha rendimenti in crescita.

Per questo motivo, Vontobel ha strutturato un’offerta competitiva rispetto a questa tendenza. Aveva in precedenza, a settembre, già emesso una prima tranche di Certificati Callable e torna ora sul mercato con dieci nuovi certificati a cedola fissa, i cui rendimenti sono spinti in alto dalla clausola di soft callability. Questa clausola consente all’emittente, in specifiche date predefinite, di rimborsare anticipatamente il valore nominale, indipendentemente dall’andamento dei sottostanti.

I nuovi certificati a cedola fissa

investire su azioni news di mercato

Entrando nel merito del prodotto, si tratta di dieci certificati i cui sottostanti sono basket di azioni europee, americane e cinesi. Essi offrono cedole fisse incondizionate mensili comprese tra lo 0,85% e l’1,10%, pari a un rendimento potenziale annualizzato tra il 10,20% e il 13,20%.

La scadenza per tutti è fissata al 27 aprile 2028, tuttavia come anticipato l’emittente si è riservato la possibilità di rimborso anticipato, che permette all’investitore di ricevere il valore nominale in anticipo, più tutti i premi maturati fino al momento del richiamo. Sicuramente interessante è anche la barriera al 55%, che offre una protezione del capitale equilibrata, pur permettendo ai premi di essere sopra il 10% annuo.

La lista dei nuovi certificati a cedola fissa

Trovate di seguito la lista con tutti i prodotti descritti nell’articolo, con le caratteristiche principali.

ISINSottostanteBarrieraRimborso anticipatoImporto BonusScadenza
DE000VH7JDU3Dell, Microsoft, NVIDIA, Oracle55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 1,10 (13,20% p.a.)27 aprile 2028
DE000VH7JDY5Hensoldt, Leonardo, Rheinmetall, Saab55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 1,10 (13,20% p.a.)27 aprile 2028
DE000VH7JDV1BPER, BPM, Monte dei Paschi, UniCredit55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 1,10 (13,20% p.a.)27 aprile 2028
DE000VH7JD39ENI, Fincantieri, Prysmian, Tenaris55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 1,10 (13,20% p.a.)27 aprile 2028
DE000VH7JDX7Burberry, Kering, Moncler, Ralph Laurent55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 1,05 (12,60% p.a.)27 aprile 2028
DE000VH7JDZ2AngloGold Ashanti, Freeport-McMoran, Kinross Gold, Pan American Silver Corp55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 1,05 (12,60% p.a.)27 aprile 2028
DE000VH7JD05Enel, Siemens, Vestas Wind Systems55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 1,05 (12,60% p.a.)27 aprile 2028
DE000VH7JD13Banco Bilbao, Deutsche Bank, Société Générale, UniCredit55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 0,95 (11,40% p.a.)27 aprile 2028
DE000VH7JD21Azimut, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Moncler55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 0,90 (10,80% p.a.)27 aprile 2028
DE000VH7JDW9BMW, BYD, Renault, Volkswagen55%A discrezione dell’emittente a partire dal 6° meseCedola mensile EUR 0,85 (10,20% p.a.)27 aprile 2028

Gli scenari sui certificati Cash Callable

Nel caso si volesse investire in uno dei nuovi certificati a cedola fissa sopra riportati in tabella, è bene tenere presente sempre gli scenari a scadenza, per capire se essi siano allineati al proprio profilo di rischio.

L’unica ragione per cui il Certificato dovesse risolversi prima è in caso di richiamo anticipato. Questo può essere fatto valere occasione delle date di valutazione e comunque non prima di aprile 2026. In tal caso, l’investitore riceve 100 euro per certificato e le cedole maturate fino a quel momento.

Nel caso in cui, invece, non venga esercitata la clausola, l’investitore si troverà a scadenza di fronte ad uno di questi due scenari:

  1. Tutti i sottostanti sono pari o superiori alla Barriera: in questo caso l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), oltre al premio del periodo.
  1. Almeno uno dei sottostanti è al di sotto della Barriera a scadenza: l’investitore riceve un importo commisurato alla performance negativa del sottostante con la peggiore performance.

Comunicazione promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, con tassazione fiscale al 26%. . L’investitore è anche soggetto al rischio emittente.

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Investire sul mercato italiano con Barclays https://www.investire-certificati.it/investire-sul-mercato-italiano-con-barclays/ Wed, 06 Aug 2025 11:22:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38200 Sell in May and go away? Oppure i mercati non conoscono periodi di riposo, come recita il vecchio adagio “The Markets never sleep?“. Soprattutto in questo contesto di forte turbolenza politico-economica, saper cavalcare l’onda delle occasioni anche sotto l’ombrellone e investire sul mercato italiano potrebbe risultare una mossa vincente. Il team di investire-certificati, per risvegliare […]

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Sell in May and go away? Oppure i mercati non conoscono periodi di riposo, come recita il vecchio adagio “The Markets never sleep?“. Soprattutto in questo contesto di forte turbolenza politico-economica, saper cavalcare l’onda delle occasioni anche sotto l’ombrellone e investire sul mercato italiano potrebbe risultare una mossa vincente.

Il team di investire-certificati, per risvegliare dal torpore dei cruciverba o del birdwatching montanaro, analizza due certificati selezionati dall’ampio ventaglio di quelli offerti da Barclays su Borsa Italiana. Entrambi hanno un prezzo spot leggermente sotto la pari e pagano cedole mensili condizionate superiori al punto percentuale.

Cedole fino al 12,6% annuo e barriera 40%

Il certificato XS3037466177 permette di investire sul mercato italiano con Barclays, banca internazionale britannica dalla lunga storia nel mondo dei Certificates, anche in Italia.

Emesso a maggio 2025 il certificato, paga cedole condizionate mensili pari all’1,05% lordo. Un potenziale che supera, quindi, il 12% annuo, senza contare il prezzo a sconto. La barriera a scadenza è del 40% mentre è del 50% sul premio. Tuttavia, l’effetto memoria permette, qualora il peggiore dei sottostanti tornasse sopra il livello del trigger, di ricevere anche i premi non incassati in precedenza. Questo ovviamente, a partire dalla data di detenzione del certificato.

Sul mercato oggi questo prodotto derivato si trova a un valore attorno a 99 euro al pezzo, quindi sotto la pari. A partire da novembre, si attiverà la clausola di autocall con un meccanismo di step-back che parte dal 100% del valore nominale del sottostante peggiore e cala dell’1% ogni mese.

I sottostanti di XS3037466177

Investire su azioni Stellantis e su Settore Automobilistico
Azioni Stellantis e su Settore Automobilistico

Le aziende che fungono da sottostante al certificato XS3037466177 sono: UniCredit, STMicroelectronics e Stellantis, tre grandi azioni del FTSE Mib. Di queste tre multinazionali, solamente UniCredit risulta sopra il livello di prezzo iniziale fissato da Barclays. Gli altri due titoli, invece, si trovano sotto, e più nel dettaglio: STMicroelectronics a -1,8% del valore iniziale e Stellantis a -15%. Questo implica un profilo di rischio-rendimento leggermente più elevato rispetto all’emissione.

Stellantis ha appena scontato una semestrale che conferma una perdita di 2,3 miliardi, con un outlook positivo, che parla di una ripresa nel secondo semestre.

STMicroelectronics, invece, sembra si stia cercando di lasciare alle spalle il periodo più buio, con il titolo che da gennaio è stato su un ottovolante, passando da circa 25 euro e arrivando ai minimi di aprile, attorno a 16 euro. Oggi la quotazione è di poco sotto lo strike di 22,11 euro, ma l’azienda sembra aver cambiato marcia, con acquisizioni potenziali e un piano di contenimento costi.

Investire sul mercato italiano: banche e auto

Con ISIN XS3062117224 è possibile investire sui due comparti che al momento riempiono i giornali: bancario e automotive. Se di Stellantis abbiamo già parlato nel paragrafo precedente, qui approfondiremo gli altri due sottostanti di questo certificato: Banco BPM e BPER Banca.

Per Banco BPM non basterebbe un articolo ad hoc, ma cercheremo di fornire i concetti più rilevanti. Saltata l’OPS con UniCredit, il CEO Giuseppe Castagna ha dichiarato che rimanda qualsiasi decisione di acquisizione a dopo l’estate. La posizione sembra chiara, la terza banca italiana vuole vedere cosa succede tra MPS e Mediobanca e poi attuerà la sua strategia di conseguenza.

BPER Banca invece ha appena raggiunto il controllo di Banca di Sondrio ed ora è la prima banca per sportelli in Lombardia.

Premi annui lordi fino al 12,84%

Banco BPM

Anche su questo secondo certificato Barclays ha previsto un congruo premio mensile (con effetto memoria), ossia l’1,07% lordo. Il trigger della cedola è sempre al 50%, come al 40% è la barriera a scadenza.

Anche su XS3062117224 troviamo la clausola del richiamo anticipato con le modalità di step down che abbiamo descritto nel certificato precedente, ma con l’attivazione a partire da gennaio 2026. Questo prodotto è stato emesso a luglio, scadrà tra tre anni ed è acquistabile sotto la pari (attorno a 99 euro) sul mercato di Borsa Italiana del Cert-X.

Ciò che rende, tuttavia, ancora più interessante il prodotto, è che due titoli su tre sono sopra il livello di strike. Solo il titolo di Stellantis risulta il 12% sotto ma la barriera è ancora lontana e come anticipato, il mercato potrebbe aver, almeno in buona parte, scontato la semestrale ed anche le paure per i dazi di Trump.

Messaggio promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo consulenza finanziaria o sollecito all’investimento in borsa. Gli investment certificates sono prodotti finanziari complessi ed espongono l’investitore a un rischio di perdita sostanziale del capitale. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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Da BNP Paribas i nuovi certificati con premi fissi https://www.investire-certificati.it/da-bnp-paribas-i-nuovi-certificati-con-premi-fissi/ Thu, 10 Jul 2025 12:17:07 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=37888 Sono sedici i nuovi certificati con 12 premi fissi emessi da BNP Paribas venerdì 4 luglio. La loro scadenza è fissata a tre anni e il rendimento potenziale complessivo delle cedole su questo arco temporale varia tra il 23,4% e il 55,8% lordo. Il rendimento potenziale dei nuovi certificati di BNP Paribas I nuovi certificati […]

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Sono sedici i nuovi certificati con 12 premi fissi emessi da BNP Paribas venerdì 4 luglio. La loro scadenza è fissata a tre anni e il rendimento potenziale complessivo delle cedole su questo arco temporale varia tra il 23,4% e il 55,8% lordo.

Il rendimento potenziale dei nuovi certificati di BNP Paribas

I nuovi certificati emessi da BNP, gruppo di credito francese leader nel settore finanziario, si caratterizzano soprattutto per il flusso cedolare mensile incondizionato per i primi dodici mesi. Per i successivi ventiquattro mesi, i premi saranno condizionati alla performance del worst-of tra i sottostanti.

Grazie all’effetto memoria, inoltre, anche nel caso in cui non venissero corrisposti dei premi, basterà che tutti i sottostanti tornino sopra il livello della barriera ad una successiva data di valutazione. In questo modo, verrebbe pagato sia il premio mensile che tutti quelli non elargiti in precedenza.

Ma di quali premi si tratta? La maggior parte dei Certificate 12 Premi Fissi Step-Down Cash Collect ha una cedola pari o superiore all’1% lordo mensile. Solamente 4 certificati su 16 presentano una cedola inferiore. Questo significa un rendimento da premi fisso lordo fino al 16,80% sul primo anno.

Le altre caratteristiche

Non meno importante, la barriera definita dall’emittente sui certificati a premi fissi. Sia la barriera premio che quella a scadenza partono dal 55% e arrivano fino al 45% del valore iniziale di ciascun sottostante.

Altra caratteristica fondamentale è la clausola di autocall. In questa emissione targata BNP Paribas, i nuovi certificati a cedola fissa possono essere rimborsati anticipatamente a partire dal primo anno. Pertanto, qualora, alle date di valutazione la quotazione di ognuno dei sottostanti sia pari o superiore al rispettivo livello step-down, l’investitore riceverà, oltre al premio mensile con effetto memoria, l’importo nozionale.

Il livello a cui è fissata la soglia per il richiamo anticipato parte dal 95% del valore iniziale e, con un meccanismo di step-down, decresce ogni mese dell’1%, fino al 72%. Questo aumenta la possibilità di rimborso anticipato del certificato, abbassando la duration dello strumento finanziario derivato.

Gli scenari a scadenza

cedola fissa garantita

Vediamo ora, nel caso in cui non avvenga il rimborso anticipato, quali sono gli scenari a scadenza.

  • La quotazione di tutti i sottostanti è superiore o pari al livello della Barriera: in questo caso il Certificato rimborsa alla pari il nozionale e il bonus del mese, più tutti i premi tenuti eventualmente in memoria;
  • La quotazione di almeno uno dei sottostanti è inferiore al livello della Barriera: il Certificate paga un importo commisurato alla performance del peggiore dei sottostanti (con conseguente perdita, parziale o totale, dell’importo nozionale).

Una selezione di certificati

Prendiamo come esempio due certificati: ISIN NLBNPIT2OWX6 e ISIN NLBNPIT2OWS6.

Il primo, NLBNPIT2OWX6 ha come sottostanti quattro grandi banche europee: Raiffeisen Bank, Banco BPM, Commerzbank e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria. Il premio mensile è del 1,40% e la barriera è stata fissata al 55%. Il secondo, invece, NLBNPIT2OWS6 ha Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca come aziende del paniere, cedola allo 0,80% e barriera al 50%.

Da questi dati, pertanto, si deduce che i nuovi certificati a cedola fissa hanno profili di rischio-rendimento diversi. Il primo, infatti, permette di avere la sicurezza di incassare premi nei primi 12 mesi per un ammontare del 16,80% lordo. Tuttavia, successivamente il rischio che uno dei sottostanti scenda sotto la barriera aumenta sia per la numerosità delle aziende del basket, sia per la barriera più elevata. Il secondo, invece, a fronte di un rendimento lordo più contenuto, ha un sottostante in meno e una barriera più bassa.

Tutti i nuovi certificati a cedola fissa di BNP Paribas

Per consultare l’intera emissione di BNP Paribas e vedere tutte le caratteristiche nel dettaglio, è possibile consultare il sito internet. In alternativa è anche possibile selezionare ciascun certificato della tabella che vi inseriamo di seguito, con alcune delle caratteristiche principali.

E’ possibile, infine, invesitire con BNP Paribas anche su certificates premio fisso su bond governativi europei, per approfondire trovate qui l’articolo dedicato.

ISINSottostantePremio mensileBarriera a scadenza e premioScadenza
NLBNPIT2OWS6Unicredit
Intesa Sanpaolo
Mediobanca
0.80%50%19/7/2028
NLBNPIT2OWT4Intesa Sanpaolo
Bper Banca
Banca Monte dei Paschi di Siena
1.00%50%19/7/2028
NLBNPIT2OWU2Banco BPM
Bper Banca
0.90%55%19/7/2028
NLBNPIT2OWV0Unicredit
Bper Banca
Banca Monte dei Paschi di Siena
Mediobanca
1.00%45%19/7/2028
NLBNPIT2OWW8Unicredit
Bper Banca
Banca Monte dei Paschi di Siena
Mediobanca
1.25%55%19/7/2028
NLBNPIT2OWX6Raiffeisen Bank International
Banco BPM
Commerzbank
Banco Bilbao Vizcaya Argentaria
1.40%55%19/7/2028
NLBNPIT2OWY4Enel
Assicurazioni Generali
Eni
0.65%55%19/7/2028
NLBNPIT2OWZ1Ferrari
Moncler
Brunello Cuccinelli
Essilorluxottica
0.75%55%19/7/2028
NLBNPIT2OX06Leonardo
Stellantis
Telecom Italia
1.20%50%19/7/2028
NLBNPIT2OX14Nextera Energy
BP PLC
ERG
Veolia Environment
1.00%55%19/7/2028
NLBNPIT2OX22Leonardo
Airbus
Boeing
Rheinmetall
1.15%55%19/7/2028
NLBNPIT2OX30Porche
Pirelli
Tesla
Renault
1.40%50%19/7/2028
NLBNPIT2OX48American Airlines
Delta Air Lines
Lufthansa
1.15%55%19/7/2028
NLBNPIT2OX55Advanced Micro devices
Micron Technology
Nvidia
1.03%50%19/7/2028
NLBNPIT2OX63Eli Lilli & CO
Bayer
Pfizer
Bristol-Myers Squibb Co
1.05%50%19/7/2028
NLBNPIT2OX71C3.AI
Palantir Technologies
Microsoft
1.55%50%19/7/2028

I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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Investire in certificati a cedola fissa con Banco BPM https://www.investire-certificati.it/investire-in-certificati-a-cedola-fissa-con-banco-bpm/ Mon, 30 Jun 2025 14:02:51 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=37838 Il contesto di forte incertezza rende interessante investire in certificati a cedola fissa, che con Banco BPM possono arrivare fino al 1,15% lordo mensile. I certificati a cedola fissa di Banco BPM Il mercato è ancora messo in subbuglio da diversi fattori, come le conferme e smentite sui dazi, il fronte di guerra nel Medio […]

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Il contesto di forte incertezza rende interessante investire in certificati a cedola fissa, che con Banco BPM possono arrivare fino al 1,15% lordo mensile.

I certificati a cedola fissa di Banco BPM

Il mercato è ancora messo in subbuglio da diversi fattori, come le conferme e smentite sui dazi, il fronte di guerra nel Medio Oriente e l’inflazione che torna a salire. Un mix di fattori che rendono complicate le scelte di investimento, nonostante i rialzi delle borse.

Una soluzione all’interno del proprio portafoglio potrebbe essere, quindi, investire in certificati a remunerazione fissa.

Banco BPM, solido gruppo bancario italiano, ha strutturato diversi certificati a cedola fissa dalla durata triennale, la cui data di emissione varia da novembre 2024 a maggio 2025. La cedola mensile lorda si situa tra l’1,15% e lo 0,54%, ossia tra il 13,8% e il 6,48% annuo. I sottostanti sono tendenzialmente titoli di aziende multinazionali o comunque leader nel settore di pertinenza come Saipem, Leonardo, BPER Banca, Kering, Nexi, Unicredit, ma anche AMD ed SMT per il comparto semiconduttori.

Vediamo nell’articolo alcuni esempi di questo basket di certificati, la cui selezione ha come criterio quelli con le cedole maggiori o che attualmente sono scambiate sotto la pari.

Cedole oltre il 10% lordo annuo o sotto la pari

Nel gruppo dei certificati a cedola fissa superiore al 10% lordo annuo rientrano tre certificati di targati Banco BPM. Si tratta di tre ISIN con emessi nel 2025, con caratteristiche tra loro leggermente differenti. Nel gruppo, invece, di quelli scambiati sotto la pari, troviamo uno dei certificati con cedola fissa annua superiore al 10% e un certificato su Kering. Vediamo, quindi, nel dettaglio, i quattro prodotti derivati con premi fissi.

ISIN IT0005640146 cedola 1,15% mensile

Il certificato IT0005640146, con sottostante Saipem, BPER ed STMicroelectonics è stato emesso il 19 marzo 2025 ed ha durata triennale. In questo caso, avere tre titoli sottostanti di differenti settori, aumenta il premio riconosciuto dall’emittente, che si attesta all’1,15% mensile lordo. A riprova di questo fatto, i prodotti con cedola fissa di Banco BPM aventi come sottostante una sola delle tre aziende, variano dallo 0,83% allo 0,60% mensile.

Le cedole di questo certificato, quindi, sono incondizionate per il primo anno mentre, successivamente, il trigger cedolare si attesta al 50% sul sottostante worst-of. Sempre a partire da secondo anno dall’emissione entra in vigore la clausola di richiamo anticipato. Quest’ultima è fissata per tutti i mesi al 100%, eccezion fatta che a scadenza, dove vale la barriera al 50%.

Il prezzo lettera ad oggi è di 101,90 euro a certificato, che è leggermente sopra la pari.

ISIN IT0005647778 cedola 0,95% mensile

Investire sul settore lusso

La bellezza salverà il mondo? La domanda che ha reso celeberrimo il romanzo “L’Idiota” di Fedor Dostoevskij potrebbe essere applicata a un investimento?

Il certificato IT0005647778 ha come sottostante Kering, gruppo internazionale che opera nel settore del lusso con sede a Parigi e che possiede marchi come GucciSaint Laurent, BalenciagaAlexander McQueen e Pomellato. Emesso il 7 maggio 2025, durerà fino a maggio 2028, al netto di eventuale richiamo anticipato, che potrà essere fatto valere dall’emittente dopo un anno dall’emissione.

Qui il premio mensile è dello 0,95% lordo, ossia l’11,4% per anno ed è fisso per i primi 24 mesi. Successivamente, la barriera cedolare è al 60% così come la barriera a scadenza. Il prezzo di mercato del certificato a cedola fissa di Banco BPM attualmente è intorno a 102 euro.

ISIN IT0005640088 cedola 0,90 mensile

Con il certificato in questione, IT0005640088, siamo di fronte a un altro trittico di sottostanti: Leonardo, Nexi ed STMicroelectronics. Il premio mensile è fisso per i primi 12 mesi ed ha un valore dello 0,90% lordo, che all’anno significa 10,80%. Emesso il 19 marzo 2025, ad oggi il suo prezzo lettera sul mercato è ancora sotto la pari, attorno a 99,5 euro a certificato. La barriera, come nel precedente certificato con tre sottostanti, anche qui si attesta al 50% del valore iniziale del worst of del paniere ed è identica sia per quella a scadenza che per quella a premio. Il certificato, quindi, è stato selezionato sia perché sotto la pari che per una cedola annua lorda superiore al 10%.

ISIN IT0005622425

Concludiamo la selezione del team di analisti di Investire Certificati con un prodotto, IT0005622425, che ha come sottostante Kering. Torniamo quindi sul tema del lusso, della moda, della bellezza.

In questo caso il prezzo sul mercato del certificato è ancora sotto la pari, attorno a 93,6 euro. Il premio mensile è dello 0,54% lordo ed è fisso per tutta la durata del prodotto finanziario. Su questo certificato, inoltre, non vige il rimborso anticipato e la barriera a scadenza è pari al 60%.

Certificates a cedola fissa e BTP

Certamente, si tratta di strumenti con un grado di rischio diverso, ma partiamo da un confronto in termini di rendimento fra questi certificati a cedole fisse ed i BTP.

certificati bond

Quanto rende il BTP più generoso? Si tratta del BTP 2051 (con oltre un quarto di secolo di vita residua), con un rendimento netto che supera di poco il 4,3%. Numeri più bassi per il recente BTP Italia e per le scadenza brevi, che in alcuni casi rendono anche meno del 2% annuo. Se ci spostiamo sui certificates, i rendimenti più bassi superano quelli dei BTP più generosi. Con il certificato IT0005622425, che ha una delle cedole più contenute ancorché fisse per tutta la sua durata, solamente di cedole lorde si arriva al 6,48%, senza poi contare 6 punti potenziali di capital gain.

Chiaramente la tassazione è al 26% e non al 12,5% e si ha il rischio di perdita di parte del capitale se il titolo a scadenza fosse sotto barriera. Al tempo stesso, la scadenza è nettamente più breve (novembre 2027, circa 24 anni prima del BTP). Ma i rendimenti potenziali sono decisamente più allettanti, arrivando in altri certificates (come ISIN IT0005640088) ad offrire un rendimento cedolare vicino alla doppia cifra.

Conviene investire in certificati a cedola fissa?

La cedola fissa ha senz’altro un costo in termini di rendimento potenziale, ma può rappresentare un notevole punto di forza nell’eventualità di crolli dei mercati. Infatti, come dice il nome, i premi sono pagati indipendentemente dall’andamento dei sottostanti. Se vogliamo, una sorta di airbag naturale inserito all’interno dei certificates.

Purtroppo, come non vi riuscì l’insigne scrittore Dostoevskij, anche noi non sappiamo rispondere se ci salverà la bellezza. Possiamo però dire che in un portafoglio di investimento può senz’altro esserci spazio sia per certificati con cedole condizionate che con cedole fisse.

Messaggio promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo consulenza finanziaria o sollecito all’investimento in borsa. I certificati di investimento sono prodotti complessi ed espongono l’investitore a un rischio di perdita sostanziale del capitale. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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Investire su Tesla con i certificati di Banco BPM https://www.investire-certificati.it/investire-su-tesla-con-i-certificati-di-banco-bpm/ Thu, 12 Jun 2025 13:32:21 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=37690 Conviene investire su Tesla? Con i Certificati di Banco BPM, si può arrivare a un rendimento potenziale su base annua fino al 15% lordo. Vediamo vari prodotti tematici che hanno fra i sottostanti le azioni di Tesa, la casa automobilistica guidata da Elon Musk. Investire su Tesla: il contesto di mercato Il valore di 325 […]

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Conviene investire su Tesla? Con i Certificati di Banco BPM, si può arrivare a un rendimento potenziale su base annua fino al 15% lordo. Vediamo vari prodotti tematici che hanno fra i sottostanti le azioni di Tesa, la casa automobilistica guidata da Elon Musk.

Investire su Tesla: il contesto di mercato

investire su Tesla
Certificates su Tesla

Il valore di 325 dollari ad azione di Tesla, secondo Morgan Stanley, sarebbe sottostimato. È questo il messaggio di una delle più importanti banche di investimento che, con un target price fissato a 410 dollari, ribadisce la propria fiducia all’azienda di Elon Musk. Il target price, peraltro, era stato comunicato in tempi non sospetti, il 9 giugno, prima che venisse annunciato il riavvicinamento tra Musk e Donald Trump.

Il patron di Tesla, infatti, aveva attaccato pubblicamente il Presidente degli Stati Uniti d’America la scorsa settimana. Questo, quindi, avrebbe potuto far pensare a un contraccolpo anche sul valore dell’azienda, crollata del 15% dopo la news. Ad oggi, stando alle parole del portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, il “pericolo” sembra ridimensionato. “The Donald” avrebbe apprezzato le scuse e l’amministrazione della Casa Bianca non starebbe avviando alcuna revisione dei contratti governativi con le aziende di Musk.

Come investire su Tesla

Come investire, quindi su Tesla? Tendenzialmente le aziende del Nasdaq, l’indice della borsa americana sui principali titoli tecnologici, non sono famose per pagare i dividendi. Tesla non fa differenza, pertanto investire sull’azione implica la necessità che questa aumenti il proprio valore nel tempo. Siccome il target price è un elemento volatile, calmierare il rischio di una discesa del valore di Tesla, pur investendo su una sua buona prestazione, potrebbe essere indicato.

La soluzione potrebbe essere proprio investire su Tesla con i Certificati di Banco BPM. Vi proponiamo, infatti dei certificati con cedola periodica e barriera fino al 50%, che rispondono proprio alla necessità di puntare sul “buy” ma proteggersi da un moderato “sell”.

I certificati di Banco BPM su Tesla

Sono diversi i certificati di Banco BPM su Tesla, cerchiamo in questo articolo di fornirvene una selezione che rifletta soluzioni differenti, con vari profili di rischio e rendimento

ISIN IT0005647760

Banco BPM

IT0005647760 rientra nella categoria degli Equity Premium Autocallable. Ad oggi viene scambiato attorno poco sopra la pari pari (101,5 la lettera). Emesso il 7 maggio 2025, scadrà tra tre anni. Il Certificato corrisponde un interesse dell’1,05% mensile e per i primi 24 mesi la cedola è incondizionata. Successivamente, a partire da maggio 2027, la cedola sarà condizionata con effetto memoria.

Un’altra caratteristica è il rimborso anticipato: in questo caso l’autocall ha inizio dalla data di rimborso di aprile 2026. Qualora Tesla avesse un valore almeno pari allo strike, il certificato verrebbe rimborsato alla pari, con il bonus del mese in corso. La barriera? Al 50%.

L’investitore avrà quindi una perdita in conto capitale solo nel caso in cui alla scadenza del Certificato Tesla abbia un valore inferiore a 143,605 dollari. Le 24 cedole garantite, però, rappresenterebbero un’interessante forma di airbag naturale, con una performance finale migliore di quella del titolo. Viceversa, con cali inferiori al 50%, si otterrebbe un profitto.

ISIN IT0005622698

Una seconda opzione per investire su Tesla con i certificati di Banco BPM è questo prodotto finanziario derivato IT0005622698, che ad oggi viene scambiato attorno a 92,6 euro la lettera.

Diversamente dal precedente, questo Certificato è stato emesso il 26 novembre 2024, quindi primi sei mesi di cedola incondizionata allo 0,8% sono acqua passata. Se acquistato oggi, l’investitore si garantirebbe 30 cedole incondizionate che allo 0,8% significa un rendimento lordo del 24%, senza contare il guadagno eventuale sul capitale investito. Infatti, lo strike su Tesla qui è di 339,64 dollari con barriera al 60%. A scadenza, per avere un rimborso alla pari “basterà” che il titolo americano quoti almeno 203,784 dollari.

ISIN IT0005600421

Infine, un derivato tematico emesso ancora prima del precedente. Il certificato ISIN IT0005600421 ha circa un anno di vita e scadrà tra due anni, il 28 giugno 2027. Non è solo la differenza rispetto ai precedenti, le più rilevanti sono la periodicità delle cedole, che è trimestrale, e il fatto che nel paniere non vi sia solo Tesla, ma anche Advanced Micro Devices (AMD) e Alphabet. Il certificato ad oggi quota 101,25 la lettera, quindi appena sopra alla pari.

Le cedole sono condizionate rispetto al worst of dei tre titoli sottostanti con effetto memoria. Il loro valore è del 3,2%, che su un anno arrivano a un potenziale lordo del 12,8%, su due anni il 25,6%. Un particolare funzionamento si applica alla clausola di autocall. Essa si attiva se, sempre il titolo con performance peggiore, è almeno pari al 100% del valore di strike. La vera peculiarità, tuttavia, risiede nel premio per il rimborso anticipato, posto al 6,4%, quindi il doppio della cedola trimestrale.

I certificati di Banco BPM

Per tutte le informazioni a disposizione, il KID e i prezzi aggiornati dei prodotti è possibile consultare il sito di Banca Akros, parte del gruppo BPM, inserendo nel banner di ricerca il nome dell’ISIN di interesse.

Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria. Rendimenti passati non sono indicativi di performance future. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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Investire sulle banche italiane con i certificati https://www.investire-certificati.it/investire-sulle-banche-italiane-con-i-certificati/ Sun, 27 Apr 2025 06:47:56 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=37231 In un periodo caratterizzato da incertezza, investire sulle banche italiane e su grandi titoli del FTSE Mib potrebbe rappresentare un rifugio per molti investitori, senza rinunciare a rendimenti potenziali interessanti. Non mancano i rischi, ma i certificates che vedremo offrono l’airbag (nel primo caso) oppure barriere decisamente ampie. Il contesto bancario italiano Su Piazza Affari […]

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In un periodo caratterizzato da incertezza, investire sulle banche italiane e su grandi titoli del FTSE Mib potrebbe rappresentare un rifugio per molti investitori, senza rinunciare a rendimenti potenziali interessanti. Non mancano i rischi, ma i certificates che vedremo offrono l’airbag (nel primo caso) oppure barriere decisamente ampie.

Il contesto bancario italiano

Su Piazza Affari i riflettori sono ancora dedicati al risiko bancario. Dazi o non dazi, questo è il grande tema che l’Italia sta affrontando e che segue più dinamiche politiche che di mercato. È, infatti, recente la notizia di un nuovo rigetto della OPA di Unicredit da parte di Banco BPM in quanto reputata dal CDA sconveniente e dal corrispettivo “non congruo”.

L’altra partita si gioca sul fronte Banca Monte dei Paschi di Siena e Mediobanca. L’intreccio anche qui vede presente anche lo Stato italiano, che detiene ancora una partecipazione rilevante all’interno della Banca senese (circa l’11%). L’OPA lanciata da MPS su Mediobanca, è teatro di molteplici interessi che si intrecciano e potrebbe ridisegnare il terreno di gioco coinvolgendo anche le Generali, Unicredit e Banco BPM.

Investire sulle banche italiane con i certificati

Il trend in questi ultimi anni è stato nettamente rialzista, poiché mediamente il valore delle società coinvolte aumenta in un contesto di consolidamento. Anche nella prima fase del 2025 – nonostante la volatilità derivante alle tematiche dazi e guerra commerciale – il settore bancario ha mostrato segnali di forza, con un rimbalzo in queste ultime sedute dopo lo storno di inizio aprile. Tuttavia, è complicato addentrarsi nella valutazione del fair value di uno specifico titolo bancario, perché i fattori straordinari potrebbero influenzare repentinamente il valore di mercato.

Per investire sulle banche italiane – e più in generale su azioni italiane- vediamo tre certificati di Barclays, con i seguenti ISIN: XS2967225611, XS2912734089 e XS2976638010. Tutti i certificates proposti sono scambiati ad oggi sotto la pari, ossia sotto quota 100 euro a certificato, permettendo un potenziale capital gain aggiuntivo rispetto alle cedole. Il tutto rispecchia la maggiore volatilità del mercato e prezzi delle azioni sottostanti in alcuni casi sotto strike (anche se le barriere sono ancora decisamente lontane).

Investire con airbag su BPM, BPER, MPS e Unicredit

Unicredit in Borsa

Come si può desumere facilmente dal titolo, questo certificato investe in quattro delle principali cinque banche Italiane. Tre sono quelle già precedentemente citate come interessate a strategie di consolidamento (Banco BPM, Unicredit, MPS) a cui si aggiunge BPER Banca. Ad oggi il certificato XS2967225611 può essere acquistato sul mercato di Borsa Italiana Cert-X ad un prezzo di poco superiore a 95 euro.

La caratteristica principale di questo certificato è l’airbag, che protegge l’investitore da eventuali ribassi dei titoli oltre la barriera al 55%. I premi sono condizionati e sono pari allo 0,84% lordo mensile, ossia 10,08% per anno. La barriera premio è sempre al 55% ed è previsto l’effetto memoria, che permette di recuperare ad una data di osservazione successiva eventuali premi non corrisposti.

Investire sulle banche diversificando

Con il certificato ISIN XS2912734089, l’investimento prevede società di diversi settori: bancario (BPER ed MPS), del lusso (Ferragamo), dell’energia (Saipem) e dell’auto (Stellantis).

Anche qui la caratteristica che maggiormente salta all’occhio è collegata alla protezione del capitale investito. Se prima si trattava dell’airbag, qui invece troviamo una barriera sul capitale al 30%. Questo significa che il peggior titolo sottostante può perdere fino al 70% del valore iniziale che comunque il certificato corrisponderà il 100% del capitale a scadenza. Per quanto concerne il premio condizionato, anche qui la barriera è abbastanza ampia e pari al 50%. I premi sono pari all’1% lordo mensile, che su un anno è il 12%.

Ultima ma non meno importante caratteristica, la clausola di autocall. Essa è attivabile a partire dal sesto mese con trigger che parte da 100% e decresce dell’1% ogni mese. Anche in questo caso, come anticipato, il titolo viene scambiato attualmente sotto la pari, attorno ad 87 euro la lettera.

Un certificato su Intesa, Saipem e Stellantis

Anche con l’ultimo Certificato per investire su tre grandi azioni italiane (fra cui una banca) ISIN XS2976638010 vi è una diversificazione del sottostante. In questo caso, tuttavia, il titolo della Banca non è coinvolto direttamente in intrecci di OPA, ma si tratta della prima banca italiana per attivo, Intesa Sanpaolo. Completano il ventaglio di titoli Saipem e Stellantis, due colossi del mercato azionario.

Il certificato, sempre sotto la pari, ad oggi quota in un intorno di 87 euro la lettera, portando un potenziale capital gain a 13 euro lordo per certificato. La tassazione sulle plusvalenze dei certificati ricordiamo essere sempre al 26%, tuttavia su di essi è possibile la compensazione di eventuali minusvalenze precedenti.

In questo caso Barclays ha previsto una barriera sul capitale al 40% e una barriera cedolare al 55%. Il premio potenziale mensile dell’1,04% è il più elevato dei tre certificati, pur sottendendo un numero inferiore di titoli. La clausola di autocall, infine, si applica anche su questo prodotto e vale la regola dell’ISIN precedente: valida a partire da 6 mesi dall’emissione, con primo livello al 100% per poi calare di un 1% mensile.

Messaggio promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo consulenza finanziaria o sollecito all’investimento in borsa. i certificati di investimento sono prodotti complessi ed espongono l’investitore a un rischio di perdita sostanziale del capitale. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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Investire sul Nasdaq con barriera capitale al 30% https://www.investire-certificati.it/investire-sul-nasdaq-con-barriera-capitale-al-30/ Thu, 17 Apr 2025 08:06:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=36943 Focus sulle azioni di Tesla, NVIDIA e Palantir, con un certificato che offre barriera capitale 30%: come investire sul Nasdaq nell’incertezza dei mercati attuale? Con Barclays è possibile farlo con ISIN XS2912734915, un certificato con un rendimento potenziale vicino dell’1,46% lordo mensile (con barriera 50%), ma soprattutto con una barriera capitale addirittura al 30%. Investire […]

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Focus sulle azioni di Tesla, NVIDIA e Palantir, con un certificato che offre barriera capitale 30%: come investire sul Nasdaq nell’incertezza dei mercati attuale? Con Barclays è possibile farlo con ISIN XS2912734915, un certificato con un rendimento potenziale vicino dell’1,46% lordo mensile (con barriera 50%), ma soprattutto con una barriera capitale addirittura al 30%.

Investire sul Nasdaq con Barclays

Barclays ha emesso un certificato dalla durata triennale e incentrato sul Nasdaq, ISIN XS2912734915. Il celeberrimo indice USA dei principali titoli tecnologici, ad oggi sta vivendo un periodo di debolezza, dovuto a diversi fattori, tra cui la politica dei dazi.

Con il Certificato di Barclays, l’investitore che abbia un orizzonte di medio termine può investire su sottostanti legati al mondo tecnologico guadagnando fino al 17,52% lordo annuo. Il potenziale premio di questo certificato, pertanto, lo discosta significativamente dagli interessi obbligazionari e lo pone come alternativa sia all’azionario che all’obbligazionario. Il tutto con un interessante grado di protezione del capitale.

Le azioni seguite da questo Certificato sono NVIDIA, Tesla e Palantir Technologies. Tutte e tre sono reduci da un’importante correzione, che di fatto abbassa e quindi migliora strike e barriere del certificato.

Le principali caratteristiche di XS2912734915

Partiamo proprio dal premio potenziale per descrivere il Certificato Autocallable Barrier Worst-of Phoenix. Le cedole mensili sono pari all’1,46% lordo condizionate alla barriera al 50%. La barriera a scadenza, invece, fa rientrare di fatto il certificato nei Low Barrier, essendo al 30%.

Inoltre, un meccanismo di autocall, prevede che il certificato sia rimborsabile a partire dal 29 settembre 2025, ossia dal sesto mese. A seguire, l’autocall diminuisce progressivamente dell’1% mensilmente. Ovviamente, a scadenza prevale la barriera al 30% e decade la clausola di richiamo anticipato.

Infine, vi sono due effetti che calmierano il rischio di investire con XS2912734915: l’effetto quanto e l’effetto memoria. Per il primo, in particolare, si tratta di una copertura del rischio di cambio, essendo il Certificato denominato in euro; l’investitore così non dovrà preoccuparsi dell’eventuale svalutazione della valuta estera. Per il secondo effetto, invece, questo permette di mantenere in “memoria” i premi potenzialmente maturati ma non liquidati perché uno o più titoli erano sotto barriera.

L’effetto memoria interviene in favore dell’investitore quando, alle date di pagamento, uno dei sottostanti abbia un valore inferiore al 50% (barriera premio). In questo caso, infatti, normalmente il premio non verrebbe pagato e l’investitore perderebbe una cedola. Con l’effetto memoria, invece, a cui in una data di valutazione successiva, nel caso in cui il titolo worst-of torni sopra il livello di barriera, l’investitore potrà ricevere tutti i premi mantenuti a memoria.

Gli scenari a scadenza del certificato sulle azioni di Tesla, NVIDIA e Palantir

Tesla

Quali sono, quindi, gli scenari a scadenza se si vuole investire sul Nasdaq con Barclays con questo Certificato?

Se non dovesse attivarsi la clausola di autocall, al 4 aprile 2028 le strade sono essenzialmente tre:

  • Se le azioni di Tesla, Nvidia e Palantir Technologies si trovano tutte sopra il 50% del proprio valore di strike. In questo caso il certificato verrà rimborsato al valore nominale e l’investitore riceverà il bonus dell’1,46% più tutti gli eventuali premi maturati ma non erogati.
  • Dei tre titoli sottostanti, almeno uno ha perso tra il 50% e il 70% del proprio valore di strike. In questo caso, l’investitore riceverà il valore nominale ma senza il bonus ed eventuali premi mantenuti a memoria non verranno liquidati.
  • Dei tre titoli sottostanti, almeno uno ha perso oltre il 70%. In questo caso si infrange la barriera a scadenza (al 30%) e l’investitore riceve il rimborso del capitare proporzionale alla perdita del titolo worst-of, senza la corresponsione di bonus o premi mantenuti eventualmente a memoria. Sono invece salvi quelli percepiti in precedenza durante la vita del prodotto.

I titoli del Nasdaq selezionati

I titoli oggetto di interesse per investire nel Nasdaq con Barclays sono tre e sono appartenenti a differenti settori, pur rimanendo nell’ambito della tecnologia.

Tesla

Il primo, Tesla, non ha bisogno di particolari introduzioni. Tesla ed Elon Musk sono senz’altro al centro del dibattito ormai da mesi. Le azioni di Tesla dai massimi di dicembre sono arrivate a perdere oltre il 50% ed ora sembrano aver intrapreso un percorso di ripresa. Dai massimi, vicino ai 500 dollari, siamo scesi sotto quota 300 dollari: il 40% in meno.

Quanto valgono davvero le azioni Tesla? Il suo fair value è ampiamente discusso dalla comunità degli analisti e ha un range troppo ampio per definire un target. In questo momento è difficile capire se Tesla stia scontando le antipatie del mercato verso la politica dei dazi del suo più illustre azionista oppure vi siano elementi oggettivi per la drastica discesa. Quello che possiamo ipotizzare è che al momento del fixing dello strike il prezzo del colosso automobilistico avrà scontato diverse settimane di speculazioni e potrebbe essere una buona base di partenza.

Nvidia

Azioni NVIDIA

Nvidia da inizio anno, invece, ha perso attorno al 9% per vari fattori, dai dazi a DeepSeek allo spauracchio recessione. Tuttavia, i fondamentali del colosso di processori grafici sono immutati e se le condizioni esterne dovessero migliorare ecco che Nvidia potrebbe rimbalzare in positivo.

Palantir Technologies

Palantir, infine, è specializzata nell’analisi dei big data. Essa è stata recentemente aggiunta anche all’indice S&P100 e questo fattore ha aiutato a consolidare una crescita a doppia cifra nell’ultimo trimestre (+17%). La collaborazione con diversi clienti su soluzioni AI ha portato Palantir a una ottima evoluzione nel mercato tecnologico.

Messaggio promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo consulenza finanziaria o sollecito all’investimento in borsa. I certificati di investimento sono prodotti complessi ed espongono l’investitore a un rischio di perdita sostanziale del capitale. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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Investire nel settore della Difesa con BNP Paribas https://www.investire-certificati.it/investire-nel-settore-della-difesa-con-bnp-paribas/ Tue, 18 Mar 2025 14:54:17 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=36815 I mercati sono in subbuglio e investire nel settore della difesa con i certificati BNP Paribas, potrebbe essere una soluzione in linea con ultimi sviluppi geopolitici. Vediamo alcuni prodotti tematici. Il contesto geopolitico Gli Stati Uniti, nella loro nuova versione guidata dal Presidente Donald Trump, hanno fatto ampiamente capire all’Europa che dovrà fare di più […]

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I mercati sono in subbuglio e investire nel settore della difesa con i certificati BNP Paribas, potrebbe essere una soluzione in linea con ultimi sviluppi geopolitici. Vediamo alcuni prodotti tematici.

Il contesto geopolitico

Gli Stati Uniti, nella loro nuova versione guidata dal Presidente Donald Trump, hanno fatto ampiamente capire all’Europa che dovrà fare di più per la propria sicurezza. Questo, sta influenzando il dibattito politico degli ultimi giorni con il Vecchio Continente che si trova a dover fare i conti in fretta con un alleato da cui è fortemente dipendente e che sta iniziando a rimescolare le carte in tavola.

Come negli investimenti la parola d’ordine è diversificare, anche per la difesa si valutano soluzioni alternative. BNP Paribas, individuato il potenziale trend, ha creato una serie di Certificati a tema “Difesa”. I sottostanti? Selezionate azioni di aziende nell’ambito della difesa con sede in Europa.

Investire nella Difesa con BNP

Per un trend che sembra essere abbastanza evidente, la domanda ora è come investire. Una soluzione, come anticipato, la fornisce BNP Paribas con tre certificati Cash Collect. Si tratta di nuove emissioni, studiate apposta per la congiuntura geopolitica attuale ed acquistabile sul mercato del Cert-X e del Sedex di Borsa Italiana

I tre ISIN hanno lo stesso tema, ma il loro funzionamento è leggermente diverso in base alle specifiche caratteristiche. Due sono Memory Cash Collect, di cui uno con funzionamento Step down, mentre uno è un Maxi Cash Collect.

ISIN XS2969884720

BNP Paribas ha strutturato un Memory Cash Collect con scadenza al 23 marzo 2028, con barriera premio e a scadenza pari al 55%. Il premio mensile di ISIN XS2969884720 è pari all’1,15% lordo, sull’anno il totale è del 13,8% ed è soggetto all’effetto memoria. Infine, ha previsto la clausola di autocall, che può essere esercitata a partire da settembre 2025. Si attiva qualora tutti i sottostanti alla data di rilevamento siano superiore al 100% dello strike price.

Ma quali sono i sottostanti? Si tratta di aziende di rilievo internazionale: Airbus, Leonardo, Rheinmetall, Thales. Ad oggi il prezzo del certificato è sotto la pari attorno a 99,5 euro, il che porterebbe a scadenza (o all’avvenimento di rimborso) ad un possibile ulteriore capital gain di mezzo punto percentuale.

ISIN XS2969854657

Questo Certificato, invece, è sempre un Memory Cash Collect ma con effetto step-down dell’autocall. In questo caso, la clausola di richiamo anticipato è attivabile da giugno 2025 e parte dal 95% del valore dello strike price worst of dei sottostanti, scendendo dell’1% al mese. Ovviamente, a scadenza, vale la barriera di ISIN XS2969854657 è al 55%, che è identica anche per i premi condizionati mensili. La scadenza è sempre triennale, a marzo 2028.

Il premio lordo è leggermente più alto del certificato precedente, ossia l’1,31% mensile lordo, pari al 15,72% annuo. Il certificato è scambiato poco sopra la pari. Anche in questo caso, i sottostanti sono aziende note del panorama aerospaziale e tecnologico europeo: Leonardo, Rheinmetall, BAE System e Dassault Systems.

ISIN NLBNPIT2FHT3

I sottostanti di questo certificato per investire nel settore della difesa con BNP Paribas sono gli stessi del primo certificato descritto, ossia: Airbus, Leonardo, Rheinmetal e Thales. Quello che differenzia i due certificati è la presenza su ISIN NLBNPIT2FHT3 di un premio incondizionato davvero Maxi a maggio 2025, pari al 20% lordo. La scadenza, inoltre, in questo caso è quadriennale, a marzo 2029. La barriera che, come anticipato, non vale sul maxi premio iniziale, è al 60% sia sui premi che a scadenza. L’autocall si può attivare a partire da febbraio 2026 qualora il peggiore dei sottostanti sia almeno al 100% dello strike price.

Il valore del premio mensile condizionato, infine, è pari all’1% lordo su base trimestrale (4% per anno) con effetto memoria. Ad oggi il prezzo del certificato incorpora l’importante premio incondizionato iniziale e quota circa 106 euro per via della salita di tutti i sottostanti dai prezzi di strike.

Investire sul settore della difesa – le aziende

Vediamo qualche informazione sulle aziende che fungono da sottostanti ai certificati di BNP Paribas per investire sul settore della difesa made in Europa. Focus sulle maggiori aziende militari e aviazione quotate in borsa del Vecchio Continente.

Leonardo

Leonardo Spa è una società italiana il cui maggiore azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze italiano, specializzata nella difesa, aerospazio e sicurezza. Strategica nel panorama della difesa mondiale, Leonardo di recente ha costituito un Join Venture al 50% con Rheinmetall, che ha l’obiettivo di assicurare una collaborazione di circa 23 miliardi di euro in 15 anni. La società, denominata Leonardo Rheinmetall Military Vehicles si occuperà del rinnovo dei mezzi terrestri dell’Esercito Italiano.

Azioni Leonardo
Azioni Leonardo. Conviene Investire?

Infine, è recente la notizia della Join Venture con UK e Giappone per sviluppare un caccia di sesta generazione. A tal proposito Carlo Gualdaroni, Chief Commercial & Business Development Officer di Leonardo e AD di Leonardo International ha affermato “Al momento, quest’anno verrà stanziato un miliardo e 200mila euro. Da una prima valutazione, ancora da confermare, a regime potremo sostenere circa 8.600 nuovi posti di lavoro in Italia, per i prossimi 35 anni. La produttività media nel settore aumenterà di circa il 35%”.

Rheinmetall

Rheinmetall è invece un’azienda tedesca produttrice di armi da fuoco. Essa è considerata la maggiore industria europea specializzata nella produzione di armamenti. Nel contesto geopolitico attuale, l’azienda ha di recente sorpassato Volkswagen come capitalizzazione di mercato, raggiungendo 56,6 miliardi di euro. Da inizio anno il suo stock price è raddoppiato e il rating è in media ancora “buy” per gli analisti finanziari (stando ai dati raccolti da Investing.com).

Airbus

È una compagnia francese costruttrice di aeromobili, molto popolare soprattutto in ambito civile. Anche in un contesto di “riarmo” come quello che sembra essere l’attuale, Airbus può giocare un ruolo di rilievo. Di recente sono emerse speculazioni sulla costruzione di droni per la difesa.

azioni settore difesa militare

BAE Systems

BAE Systems è una società inglese del settore aerospaziale e della difesa, attiva a livello mondiale. Insieme a Leonardo ad un consorzio industriale Giapponese guidato da Mitsubishi Heavy Industries ha definite una nuova joint venture a Dicembre per sviluppare un caccia di sesta generazione.

Dassault Systems

Dassault Systems è una società francese del settore software che sviluppa soluzioni di progettazione in 3D, digital mock-up in 3D e gestione del ciclo di vita dei prodotti (PLM). Lavora nell’ambito dell’AI e della mobilità, fattori sicuramente rilevanti nel modello di business della difesa. L’obiettivo, infatti, dei caccia di sesta generazione sembra essere quello di essere pilotati da remoto.

Thales

Thales è un gruppo francese specializzato nell’elettronica aerospaziale, nella difesa, nella sicurezza e nel trasporto terrestre.
Il riarmo del Vecchio continente sarà sicuramente anche per Thales un elemento di crescita, che tuttavia il CEO Patrice Caine si aspetta possa materializzarsi nel 2026-2027 in quanto ci vorrebbe almeno un anno per poter chiudere un contratto.

Il presente articolo è redatto a fine informativo. I certificates sono prodotti finanziari complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%. Questo articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa.

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Investire nel settore bancario con Marex https://www.investire-certificati.it/investire-sul-settore-bancario/ Sun, 02 Feb 2025 12:51:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=36273 Marex torna a investire nel settore bancario con due certificati che possono soddisfare esigenze differenti. Il primo ISIN IT0006767559 ha un profilo protettivo, il secondo ISIN IT0006767567 più orientato alla ricerca di maggiore rendimento. Il contesto del settore bancario Siamo negli anni 90: il settore bancario in Italia è chiamato la “foresta pietrificata”. Per entrare […]

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Marex torna a investire nel settore bancario con due certificati che possono soddisfare esigenze differenti. Il primo ISIN IT0006767559 ha un profilo protettivo, il secondo ISIN IT0006767567 più orientato alla ricerca di maggiore rendimento.

Il contesto del settore bancario

Siamo negli anni 90: il settore bancario in Italia è chiamato la “foresta pietrificata”. Per entrare in Europa viene avviata una politica di liberalizzazione e il mercato aperto porta le banche a capire che, senza un aumento dimensionale, la sopravvivenza sarebbe stata difficile. Siamo nel 2024: la scampanellata dell’operazione Unicredit-Commerzbank-Banco BPM risveglia un settore che si era adagiato sui tassi di interesse.

Oggi la situazione non è più limitabile al contesto italiano, siamo in Europa e la partita si gioca su scala globale. La Banca Centrale Europea incoraggia, a suo modo, la concentrazione per competere con le potenze mondiali. Nel nuovo scenario, infatti, riusciranno a mantenere elevati i profitti solo gli istituti di maggiori dimensioni, che potranno compensare un calo dei margini con le economie di scala e una maggiore stabilità degli utili.

I certificati di Marex nel settore bancario

Come investire, quindi, nel settore bancario? Marex propone due certificati: ISIN IT0006767559  e ISIN IT0006767567. Nel primo certificato troviamo le banche italiane, quali: Banco BPM, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mediobanca. I sottostanti del secondo certificato sono invece banche europee di caratura internazionale: Société Générale, Barclays, Commerzbank, oltre a Banco BPM.

Entrambi i titoli sono in emissione sul mercato del Cert-X di Borsa Italiana e possono essere acquistati ancora per pochi giorni a un prezzo fissato dall’emittente. Il certificato sulle banche italiane a 990 Euro (10 euro sotto la pari) fino a lunedì 3 febbraio incluso, mentre quello sulle banche europee a 1000 Euro (alla pari) fino a martedì 4 febbraio (sempre incluso).

Caratteristiche del certificato sul settore bancario italiano

ISIN IT0006767559  è un Phoenix Memory Autocall Airbag. Emesso il 29 gennaio 2025 da Marex, con data di fixing iniziale il 3 febbraio, scadrà il 14 febbraio 2029, a meno che non vi sia un richiamo anticipato. Questo certificato, grazie alla cedola condizionata mensile con effetto memoria pari allo 0,75%, permette all’investitore di ottenere fino al 9% di premio lordo annuo.

La barriera del premio mensile è fissata al 50%, come anche quella a scadenza sul capitale. La clausola di autocall, inoltre, a valere dal 4 di agosto 2025, permette il rimborso del capitale anticipato, a condizione che il valore del weorst-of del sottostante sia allineato alla Barriera Autocall. Questa, che ad agosto inizia al 100%, ha uno step-down mensile di un 1%. Ciò che contraddistingue questo certificato, tuttavia, è l’effetto airbag, un vero e proprio cuscinetto che permette di ammortizzare le eventuali perdite di capitale a scadenza.

Effetto Airbag sul certificato di Marex

certificati con cedole e airbag

Il già citato effetto airbag permette di contenere le perdite nel caso in cui uno dei sottostanti a scadenza risultasse inferiore al livello barriera. Ma come? Collegando l’andamento del sottostante peggiore ad un rapporto del 50% rispetto al suo livello iniziale (e non al 100% come avviene per i prodotti tradizionali). Per portare un esempio: se il sottostante peggiore a scadenza si trovasse al 40% del suo livello iniziale, il rimborso sarebbe pari a 40% / 50% x 1000 Euro = 800 Euro.

Questo, rispetto al rimborso a 400 Euro per un prodotto tradizionale. Ovviamente, qualora il sottostante peggiore fosse superiore al 50% del suo livello iniziale, e quindi superiore alla barriera a scadenza, il rimborso sarebbe pari a 1000 Euro.

Caratteristiche di ISIN IT0006767567

Il certificato con sottostante le banche europee, invece, ha un profilo maggiormente votato al rendimento (con un profilo di rischio più elevato). L’investitore che lo voglia acquistare non pensa tanto ad avere un cuscinetto a scadenza, quanto ad incassare più premi possibili nel breve termine. E sono premi potenzialmente molto interessanti: 1,55% lordo condizionato, con memoria, mensile.

Tenendo in considerazione la durata di due anni e mezzo del Certificato, il potenziale ammontare dei premi è quindi pari al 46,5%, compreso il bonus al rimborso. In questo caso, la barriera premio è pari al 55%, mentre quella a scadenza del 50%. Non vi è l’effetto airbag, tuttavia IT0006767567 mantiene la possibilità di rimborso anticipato. Considerata la durata inferiore, tuttavia, Marex fa iniziare l’autocall dal 4 marzo 2025, quindi solamente un mese dopo l’emissione.

I certificati di Marex per investire sul settore Bancario

Per investire sul settore bancario, quindi, con Marex vi è la possibilità di scegliere tra due profili di rischio-rendimento molto differenti. Sotto inseriamo la tabella riassuntiva delle caratteristiche illustrate nell’articolo, con le azioni sottostanti, i rendimenti potenziali e le date chiave di ciascun certificato.

CODICE ISINIT0006767559IT0006767567
Tipologia ProdottoPhoenix Memory Autocall AirbagPhoenix Memory Autocall
EmittenteMarex Financial (S&P: BBB)Marex Financial (S&P: BBB)
Prezzo990 EUR fino al 3 febbraio incluso1000 EUR fino al 4 febbraio incluso
Basket Worst ofBanco BPM SpA (BAMI IM) UniCredit SpA (UCG IM) Intesa Sanpaolo SpA (ISP IM) Mediobanca SpA (MB IM)Banco BPM SpA (BAMI IM) Société Générale SA (GLE FP) Barclays Plc (BARC LN) Commerzbank AG (CBK GY)
Data di Fixing iniziale3 febbraio 20254 febbraio 2025
Data di Emissione29 gennaio 202530 gennaio 2025
Data di Fixing finale5 febbraio 20294 agosto 2027
Data di Scadenza14 febbraio 202913 agosto 2027
FrequenzaMensileMensile
Prima data di autocall4 agosto 20254 marzo 2025
Barriera di Autocall100% con step down 1% al mese98% con step down 1% al mese
Barriera Cedola50%55%
Cedola Condizionata con memoria0,75% (9,00% p.a.)1,55% (18,60% p.a.)
Barriere Capitale50% CON AIRBAG50%

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti qui indicati sono lordi. La tassazione nei certificates è al 26%.

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