Previsioni per il Prezzo dell’Oro

Quali previsioni per il prezzo dell’oro? Le quotazioni dell’oro sono arrivare oltre i 2.000 dollari, superando anche i 60 euro per grammo. A spingere gli acquisti degli investitori sull’oro è la paura legata alla tenuta del sistema bancario, ma anche le aspettative per tassi di interesse più bassi in futuro. Anche i titoli azionari delle maggiori aziende che estraggono oro e argento si sono apprezzati in borsa.

Previsioni per il prezzo dell’oro

Il fallimento di Silicon Valley Bank prima e le difficoltà di Credit Suisse, hanno spinto l’oro nuovamente verso la soglia psicologica dei 2.000 dollari per oncia. Al tempo stesso sono state riviste al ribasso le aspettative per i tassi da parte della Federal Reserve. Fino a qualche settimana fa gli operatori si attendevano un picco dei tassi di interesse superiore al 5,5%, prossimo al 6%, con un costo del denaro destinato a rimanere alto per un arco temporale ampio.

previsioni oro lungo termine

Di fatto l’obiettivo delle banche centrali era quello di frenare l’inflazione ad ogni costo. Ora, però, le difficoltà diffuse da parte delle banche paiono destinate a modificare la situazione. Il percorso di rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve è ormai agli sgoccioli. Anzi, il costo del denaro potrebbe scendere già entro la fine del 2023 e l’oro è avvantaggiato da questa situazione. A differenza di bond e certificati di investimento non stacca cedole o dividendi ed uno scenario di tassi alti è generalmente non positivo per l’oro.

Operativamente, le previsioni per il prezzo dell’oro sono quindi rapidamente migliorate, grazie ad un contesto decisamente più favorevole. Senza poi dimenticare i rischi di guerra, che potrebbero spingere ulteriormente al rialzo il metallo giallo. L’oro, di fatto, beneficia degli scenari risk-off, ossia di avversione al rischio.

Analisi tecnica sul prezzo dell’oro

Il quadro grafico e tecnico per l’oro è rapidamente migliorato nelle ultime settimane. In particolare, le quotazioni dell’oro hanno superato l’area resistenza dei 1.900 e 1.920 dollari per oncia, arrivando rapidamente al test dei 2.000 dollari.

Le previsioni per l’oro sono a questo punto legate ad un duplice aspetto. In primo luogo, bisogna comprendere la reale gravità della crisi bancaria. Se lo scenario del mondo banking, dopo i casi di Silicon Valley Bank e Credit Suisse, dovesse ulteriormente peggiorare, molti investitori comprerebbero oro. Le previsioni per l’oro? In questo caso sarebbero relativamente semplici, con il lingotto lanciato verso i record storici ed un potenziale apprezzamento fra i 2.000 ed i 2.500 dollari per oncia, in base alla gravità della situazione. In secondo luogo, l’oro è estremamente sensibile alle politiche monetarie delle banche centrali, in particolare della Federal Reserve. Se sarà confermato che la Banca centrale usa non alzerà i tassi oltre il 5% ed anzi li abbasserà entro fine 2023, l’oro potrebbe ulteriormente apprezzarsi.

Rischi di credito ed oro

S&P in un recente report ha affermato che “In generale, i rischi di credito si mantengono elevati. I fallimenti delle banche statunitensi sono l’ultimo episodio di una volatilità finanziaria in parte causata dall’aumento dei tassi di interesse”. Al tempo stesso Standard & Poor’s si attende tassi alti a lungo per frenare l’inflazione. Sarà interessante valutare questo in relazione con le previosioni dei prezzi dell’oro. 

Cosa può fermare le previsioni rialziste dell’oro?

Quali elementi possono frenare la corsa dell’oro? Nel caso in cui la Federal Reserve proseguisse su una strada da falco, ossia con una politica monetaria aggressiva, l’oro potrebbe essere penalizzato. Al tempo stesso, la banca centrale americana amplierebbe i rischi di recessione, determinando quindi indirettamente un maggiore interesse potenziale verso l’oro. Nelle ultime settimane abbiamo visto anche una rapida fuga dall’azionario, con migrazione di capitali su bond (obbligazioni) ed oro. Da verificare anche la tenuta di questo trend.

Aziende del settore estrattivo

La salita del prezzo dell’oro e le previsioni per prezzi dei metalli preziosi in rialzo hanno determinato un apprezzamento di numerosi titoli legati all’estrazione di oro e metalli preziosi ed industriali. Fra questi ricordiamo Barrick Gold, che nell’ultimo mese è salito da 16 ad oltre 18 dollari per azione, così come Kinross Gold, le cui azioni sono salite da 3,5 dollari a 4,2 dollari, con un apprezzamento del 20%. Positiva anche Newmont Mining, risalito da 42 a 48 dollari per azione.

Le previsioni per un prezzo dell’oro più alto hanno spinto gli acquisti anche su AngloGold Ashanti, colosso sudafricano nato nel 2004 dalla fusione fra Anglogold e Ahanti Glofields. Il titolo nell’ultimo mese ha guadagnato circa 17 punti percentuali. Unica, fra le big del comparto estrattivo, in controtendenza, Freeport McMoRan (specializzata nella produzione di rame ed oro). Operativamente le previsioni per il prezzo dell’oro hanno quindi favorito l’intero comparto estrattivo, in particolare le aziende focalizzate sull’estrazione di metalli preziosi.

Oro fisico e finanziario

La salita del prezzo dell’oro determina un contestuale apprezzamento di tutti i beni che lo contengono. Si parte dall’oro finanziario, con ETF, futures su oro e altri strumenti legati all’oro, per proseguire con gioielli, lingotti e monete d’oro (fra cui la celebre Sterlina d’oro). Come abbiamo poc’anzi visto, anche le aziende che estraggono oro tendono a salire in borsa.

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