Che cosa fare con le azioni di Stellantis? Conviene tenere le posizioni sul titolo automobilistico dopo i pesanti cali del 2024 e dei primi mesi del 2025? Quali previsioni per le azioni di Stellantis?
A inizio 2024 le azioni di Stellantis valevano oltre 20 euro, arrivando anche a dei massimi in area 27 euro. Poi un progressivo tracollo, che ha portato il titolo a perdere i due terzi del suo valore dai massimi. Il 2026 sarà l’anno della svolta? Difficile immaginarlo, anche considerando le difficoltà attuali ed i rischi in arrivo dai dazi. Ma forse il mercato prezza già buona parte dei possibili scenari negativi.
Le previsioni degli analisti per le azioni di Stellantis

Cosa conviene fare con le azioni di Stellantis? La risposta chiaramente varie in base al proprio profilo di rischio e alla view che si ha sulla casa automobilistica italofrancese.
Partiamo dalle previsioni, con i target price. Per gli analisti, il peggio potrebbe essere alle spalle, con target price che variano fra i 6 ed i 14 euro, per una media di 9,44 euro, su valori quindi superiore del 10-15% rispetto ai prezzi attuali. Certo, i rischi rimangono: dai dazi americani, al ritardo di Stellantis in alcune funzionalità sulle auto elettriche, per arrivare ai timori di recessione. Ma la discesa dell’azione nell’ultimo anno e mezzo probabilmente prezza buona parte di questo scenario.
Certificates sulle azioni di Stellantis
Fra le opzioni di investimento sul titolo Stellantis troviamo anche i certificates. Molte nuove emissioni offrono prodotti con barriere ancora decisamente lontane, talvolta anche sotto i 5 euro (quindi su valori inferiori anche ai target price più bassi presenti al momento).
Per chi ha previsioni moderatamente rialziste su Stellantis, o quantomeno non pensa che le azioni crolleranno sotto i 4,44 euro, troviamo il certificato ISIN XS2976638010, emesso da Barclays Bank. Il prodotto ha per sottostanti le azioni di Saipem, Intesa e Stellantis. I primi due titoli sono sopra i prezzi iniziali, mentre Stellantis è scesa del 25%. La barriera capitale, però, è ancora lontana, in quanto collocata a 4,44 euro (40% dei prezzi iniziali). Per l’incasso delle cedole, invece, serve che le tre azioni siano sopra la barriera del 55%.
Al momento il certificato si acquista in area 95 euro, aumentando quindi il rendimento potenziale del prodotto (che ha cedole condizionate dell’1,04% lordo mensile). Come sempre, la protezione del capitale è garantita a patto che alla scadenza tutti i sottostanti non scendano sotto barriera. Viceversa si partecipa al calo del worst of.
Azione | Strike | Barriera cedole (55%) | Barriera capitale (40%) |
Intesa Sanpaolo | 4,8275 | 2,6552 | 1,931 |
Saipem | 2,188 | 1,2034 | 0,8752 |
Stellantis | 11,1 | 6,105 | 4,44 |
Barriera 40% capitale e barriera 50% per le cedole
Un secondo prodotto che ha per worst of le azioni di Stellantis è il certificato ISIN XS3062117224. Fra gli elementi chiave di questo derivato strutturato da Barclays troviamo barriere profonde, al 50% per l’incasso dei premi e al 40% per la protezione del capitale. Le azioni sottostanti sono BPER Banca e BPM (entrambe ampiamente sopra strike) e Stellantis. Sono previste cedole condizionate fino all’1,07% lordo mensile, per un rendimento cedolare potenziale del 12,84% annuo.
Per Stellantis la barriera cedolare è in area 4,4 euro, mentre quella per la protezione del capitale sotto i 3 euro e mezzo.
Azione sottostante | Prezzo iniziale | Barriera capitale (40%) | Barriera cedole (50%) |
Banco BPM | 10,025 | 4,01 | 5,0125 |
Stellantis | 8,586 | 3,4344 | 4,293 |
BPER Banca | 7,406 | 2,9624 | 3,703 |
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