Azioni Campari, quali previsioni per il titolo?

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Settore Food&Beverageanalisi e previsioni per le azioni Campari

le azioni campari nella giornata del 2 dicembre chiudono al ribasso, dopo una mattinata in cui il titolo era arrivato a guadagnare anche oltre il 2%. Le azioni Campari hanno registrato un volume di scambi di 25 milioni azioni, tra i più alti a Piazza Affari.

Andando oltre le variazione intraday, l’articolo si pone l’obiettivo di spiegare quali saranno gli effetti delle strategie di Campari sulla sua quotazione. Spazio, al fondo, anche per presentare alcuni certificati di investimento che hanno fra i loro sottostanti il titolo azionario Campari.

Azioni Campari, i risultati dei primi 9 mesi 2025

Campari nei primi 9 mesi del 2025 ha registrato ricavi per 2,28 miliardi di euro, segnando un +1,5% rispetto allo stesso periodo 2024. La crescita dei ricavi è guidata dalle vendite del Courvoisier acquisito recentemente. L’EBITDA rettificato è stato pari a 629 milioni di euro, in aumento del 6,4% rispetto ai primi 9 mesi del 2024, con un EBITDA margin del 27,6%.

azioni campari

L’EBIT rettificato ha registrato un valore di 517 milioni di euro, in aumento del 3,6% rispetto ai 9 mesi del 2024 con un EBIT margin del 22%. L’utile netto del gruppo ante imposte è stato di 399 milioni di euro, registrando una variazione negativa del 5,7% rispetto al medesimo risultato nei primi 9 mesi del 2024. L’utile è stato influenzato da costi non ricorrenti, come il pagamento di esuberi al CFO precedente, sostituito da Francesco Mele, Group Chief Financial Officer entrato in carica il 3 novembre.

La posizione finanziaria netta si è ridotta a 2,24 miliardi di euro con un rapporto PFN/EBITDA di 2,9x. Campari ha continuato a ridurre il livello di indebitamento, con un focus sulla gestione efficiente del capitale e un rafforzamento dell’equity attraverso la generazione di utili, nonostante l’ambiente operativo complesso nel 2025.

Risultati 9M 2025 per area geografica

Nelle Americhe le vendite per Campari si sono ridotte del 3% a causa del calo della domanda e dell’effetto dei dazi. Nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) è stata registrata una crescita organica del 3,7%, sostenuta da una buona performance in Francia e Regno Unito. Bene anche l’area APAC (Asia-Pacifico), nella quale le vendite organiche hanno registrato un incremento del 4,7%, con Australia, Cina e India a guidare il rialzo.

Risultati 9M 2025 per tipologia di prodotto

Dal punto di vista delle categorie di prodotto, la crescita più sostenuta l’ha registrata l’House of Cognac & Champagne con un +30,6%. Questo risultato arriva dopo l’inclusione dei risultati di Courvoisier Cognac acquisito nel periodo.

In ordine abbiamo House of Whiskey & Rum con un +1,1% rispetto ai primi 9 mesi del 2024, House of Agave con una crescita dello 0,4%, con una performance stabile nel segmento e House of Aperitifs con un +0,2%, risultato compresso dal calo dei consumi in Italia e Germania.

Guidance 2025 e possibile effetto sulle azioni Campari

Previsioni di Borsa

Nella Guidance 2025, Campari mira ad accrescere le vendite organiche e stabilizzare i risultati operativi. L’impatto dei dazi Usa sul reddito operativo (EBIT) è stimato tra i 4 e i 45 milioni di euro, di molto inferiore alle precedenti stime. Il 2025 dovrebbe essere per la società un anno di contenimento dei costi e miglioramento dell’efficienza operativa, con investimenti mirati in marketing e innovazione dei propri prodotti.

Altro obiettivo dal quale le azioni Campari potranno attingere per un accrescimento del loro valore è la graduale riduzione dell’indebitamento. Questa strategia potrebbe richiedere la cessione di marchi non core per rafforzare la redditività complessiva.

Investimenti e disinvestimenti 2025

Campari ha avviato un processo importante di ottimizzazione del portafoglio prodotti, al fine di incrementare la redditività complessiva e ridurre l’indebitamento. Infatti, Campari ha ceduto il marchio Cinzano Vermouth per 100 milioni di euro a Caffo Group 1915.

Inoltre, ha ceduto anche la sua attività di imbottigliamento in Australia, così da focalizzarsi maggiormente sulla competitività dei core brands. Il gruppo Campari ha incrementato il suo budget pubblicitario dell’8% per sostenere la crescita delle linee core dell’azienda e delle nuove referenze premium nel portafoglio.

La società ha in agenda la discussione circa la potenziale cessione a NewPrinces (prima Newlat Food S.p.A.) di tre marchi di amari storici italiani, cioè Averna, Braulio e Zedda Piras. Il fatturato combinato di questi tre prodotti raggiunge gli 80 milioni di euro.

La strategia di Campari segue un percorso il cui traguardo è la razionalizzazione del proprio portafoglio prodotti, attraverso operazioni di disinvestimento per ridurre il debito, e la focalizzazione sui core brand del gruppo che hanno alte potenzialità di crescita.

Azioni Campari, Analisi Tecnica e Fondamentale

Analisi Fondamentale azioni Campari

Quali sono i multipli di mercato delle azioni Campari? Il ribasso delle azioni Campari è guidato anche dai multipli di mercato che risultano abbastanza elevati. Il P/E risulta pari a 40 volte gli utili, con una media settoriale di 13,9x. Anche l’EV/EBITDA registra un valore molto superiore rispetto alla media settoriale, con un valore per la società di 12,7x contro la media dei competitor di 9,7x.

Gli analisti stimano un fair value delle azioni Campari a € 5,84, in linea con l’attuale quotazione del titolo a € 5,87 al momento della stesura di questo articolo. Le attuali valutazioni risentono delle attività di riduzione del debito e della strategia di crescita dei prodotti ad elevato potenziale di crescita.

Nonostante multipli elevati e fair value vicino al prezzo attuale, gli analisti di Barclays hanno promosso le azioni Campari da equalweight a overweight con un target price di € 7,90. Seguono gli analisti di Citi che consigliano di mantenere il titolo in portafoglio con un target price di € 7,75.

Per tornare l’appetibilità sulle azioni Campari, bisognerà attendere i primi risultati della strategia impiegata dalla società, i cui effetti si avranno nei primi due trimestri del 2026. La strategia punta ad una forte riduzione del debito, dei costi operativi e una crescita organica importante delle vendite nette.

Analisi tecnica azioni Campari

Azioni Campari
Grafico Azioni Campari – Fonte: Tradingview

Ci sarà un rialzo delle azioni Campari nel breve termine? Dal 2023, le azioni Campari non hanno frenato la loro discesa verso i minimi di gennaio e marzo 2025. Per vedere questi minimi bisogna tornare indietro a marzo 2020. Quindi il rimbalzo su questi livelli, avvenuta a febbraio e aprile, può far sperare in un futuro rialzo dal punto di vista tecnico.

Prima di vedere un trend rialzista strutturato, il prezzo deve rompere la resistenza rappresentata dalla media mobile a 50 periodi a € 6,18. Con la rottura, si potrebbe ipotizzare un target di breve periodo sui massimi di agosto a € 6,80. Il superamento di questo livello potrebbe indicare una forza dei tori contro gli orsi, con prossimi target di medio periodo a € 6,95 e a € 7,90. Quest’ultimo prezzo è stato registrato con i massimi di ottobre e rappresenta un importante zona di resistenza, insieme alla media a 200 periodi.

Certificates su Campari

Contenuto promozionale – Quali certificati troviamo su Campari? Il titolo è presente in numerosi certificati di investimenti. Fra questi ne troviamo due di Barclays. Entrambi sono scritti su basket azionari e in entrambi le barriere sono molto ampie.

Nel certificato ISIN XS3025681977, infatti, la barriera capitale è al 35%, mentre quella per l’incasso dei premi al 50%. Le altre azioni sottostanti sono Leonardo, Unicredit e Saipem. I premi arrivano solo allo 0,60% mensile, ma attenzione, il certificato quota ampiamente a sconto, in area 95, con altri 5 punti potenziali di capital gain.

Seconda opzione, sempre con Campari inserito in un basket azionario, con le azioni di Buzzi, Saipem e Stellantis ed ISIN XS3120880615. In questo caso la barriera capitale è posizionata al 40%, quella per l’incasso dei premi al 50%. E’ poi presente l’opzione airbag, con strike posizionati al 40% dei prezzi iniziali. Le cedole sono dell’1% lordo su base mensile e il certificato quota appena sotto la pari.

La presente analisi non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. Non rappresenta nemmeno consulenza finanziaria. Performance passate non sono indicative di performance future.


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