Certificates di Barclays Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/certificates/certificates-di-barclays/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Wed, 05 Nov 2025 10:11:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.4 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png Certificates di Barclays Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/category/certificates/certificates-di-barclays/ 32 32 Investire con Barclays con maxicedola iniziale https://www.investire-certificati.it/investire-con-barclays-con-maxicedola-iniziale/ https://www.investire-certificati.it/investire-con-barclays-con-maxicedola-iniziale/#respond Wed, 05 Nov 2025 10:11:11 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39639 Manca soltanto una settimana alla data di rilevamento del certificato con maxicedola iniziale lorda al 20% di Barclays. Il certificato a capitale condizionatamente protetto “Autocallable Barrier Worst-of Phoenix Certificate” (ISIN: XS3145177252) è costruito su un paniere di 4 titoli europei per avere subito un rendimento elevato, utile per chi ha necessità di compensare le minusvalenze, […]

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Manca soltanto una settimana alla data di rilevamento del certificato con maxicedola iniziale lorda al 20% di Barclays. Il certificato a capitale condizionatamente protetto “Autocallable Barrier Worst-of Phoenix Certificate” (ISIN: XS3145177252) è costruito su un paniere di 4 titoli europei per avere subito un rendimento elevato, utile per chi ha necessità di compensare le minusvalenze, e poi cedole condizionate più ridotte. Vediamo nel dettaglio il suo funzionamento.

Maxicedola iniziale

La data di rilevamento fissata per la maxicedola iniziale del 20% lordo sarà il 17 novembre 2025. Il pagamento della cedola però non è certo ma è condizionato dal fatto che i 4 titoli sottostanti dovranno essere tutti sopra la barriera cedolare al 60%. Questa caratteristica è stata pensata perché, essendo ormai prossimi alla fine dell’anno, investire in questo certificato può risultare particolarmente utile per chi ha minusvalenze generate nei quattro anni precedenti in scadenza e che altrimenti non potrebbe più recuperare. Il tutto a condizione di utilizzare un broker con compensazione immediata.

Funzionamento delle cedole periodiche

investire su azioni

Dopo il primo evento cedolare, il certificato prosegue prevedendo delle cedole mensili condizionate di importo molto più ridotto (0,35% lordo, pari al 4,20% annuo). Anche in questo caso le cedole vengono riconosciute a condizione che, alle rispettive date di osservazione, il prezzo del peggior sottostante (il cosiddetto “worst of”) sia pari o superiore al 60% del relativo prezzo iniziale. Se questa condizione non è rispettata, la cedola non viene riconosciuta per quella data ma viene tenuta in memoria e riconosciuta successivamente quando tutti i titoli sottostanti non avranno una perdita superiore al 40%.

Meccanismo di estinzione anticipata

Dopo il primo anno dalla sua emissione (ottobre 2026), ogni mese fino alla scadenza naturale, si attiva la possibilità di rimborso anticipato (autocall): se, in una di queste date, il valore del peggiore titolo sarà uguale o superiore alla barriera per il rimborso anticipato (100%), il certificato si estinguerà automaticamente e l’investitore riceverà il rimborso integrale del capitale nominale (100 €) più le eventuali cedole non corrisposte fino a quel momento. Questa caratteristica permette, in caso di andamento positivo dei sottostanti, di accorciare la durata effettiva dell’investimento, annullando però la possibilità di incassare ulteriori future cedole condizionate.

Rimborso a scadenza: protezione condizionata del capitale

Nel caso in cui il certificato non venga rimborsato anticipatamente, il rimborso finale avverrà alla scadenza fissata per il 22 ottobre 2030 e dipenderà dalla performance del titolo con rendimento peggiore rispetto alla barriera capitale del 60%.

  • Se il valore del peggior titolo nel paniere è pari o superiore alla barriera capitale: si ottiene il rimborso integrale del capitale. Si ha quindi un profitto anche a fronte di moderati ribassi dei sottostanti.
  • Se invece anche uno solo dei sottostanti risulta inferiore a tale soglia: l’importo rimborsato sarà proporzionale alla performance negativa del peggior titolo: ad esempio, se scende del 60% dal prezzo di partenza, l’investitore riceverà solo 40 € invece dei 100€ investiti inizialmente

Sottostanti: stato attuale e prezzo del certificato

Il certificato è collegato ad un paniere composto da quattro titoli europei: Leonardo SPA, Stellantis NV, STMicroelectronics NV, e Commerzbank AG. Le eventuali cedole, le barriere e i prezzi di riferimento si basano sulle quotazioni ufficiali di questi titoli nei rispettivi mercati di Borsa.

Attualmente il certificato è quotato intorno ai 95,6€, sotto il suo prezzo nominale di 100€. L’attuale prezzo spot sotto la pari offre un potenziale extra profitto sia in caso di rimborso anticipato (autocall), sia in caso di chiusura positiva sopra la barriera cedolare, perché l’investitore potrebbe incassare il valore nominale (100 €) più le cedole, avendo acquistato a un prezzo inferiore.

AzioneStrike del certificato (€)Barriera cedola /
capitale 60%
Prezzo attuale (€) *
(Dist. barriera capitale)
Leonardo50,1830,10851,02 (40,99%)
Commerzbank30,8518,5132,56 (43,15%)
STMicroelectronics24,7414,84420,78 (28,56%)
Stellantis8,6425,1858,642 (40%)

* Prezzo di chiusura del 04/11/2025

Comunicazione promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, con tassazione fiscale al 26%. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 6 in una scala da 1 a 7. L’investitore è anche soggetto al rischio emittente.

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Investire nelle blue chip italiane con Barclays https://www.investire-certificati.it/investire-nelle-blue-chip-italiane-con-barclays/ https://www.investire-certificati.it/investire-nelle-blue-chip-italiane-con-barclays/#respond Fri, 31 Oct 2025 14:38:30 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39551 Nel mondo finanziario il termine blue chip identifica i titoli azionari di società a grande capitalizzazione (big cap), ritenute solide e affidabili, con una comprovata leadership di mercato e una storica capacità di generare utili e dividendi. Questi titoli costituiscono il nucleo degli indici principali, come il FTSE MIB italiano, e il loro andamento incide […]

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Nel mondo finanziario il termine blue chip identifica i titoli azionari di società a grande capitalizzazione (big cap), ritenute solide e affidabili, con una comprovata leadership di mercato e una storica capacità di generare utili e dividendi. Questi titoli costituiscono il nucleo degli indici principali, come il FTSE MIB italiano, e il loro andamento incide profondamente sulle performance dell’intero listino.

Vediamo insieme l’andamento e le peculiarità di una soluzione d’investimento Barclays a capitale condizionatamente protetto, costruita su tre blue chip italiane e quotata da alcuni mesi sul mercato Cert-X di Borsa Italiana.

Caratteristiche principali: cedole mensili e protezione condizionata

Il certificato Autocallable Barrier Worst-of Phoenix Certificate (ISIN: XS3084791295) è strutturato per offrire all’investitore due opzioni principali:

Le cedole mensili di 0,95 € vengono pagate se, nella relativa data di osservazione, tutti i sottostanti sono sopra la barriera cedolare del 50%. In caso contrario, la cedola non viene pagata, ma grazie all’effetto memoria, tutte le cedole non corrisposte potranno essere recuperate nelle mensilità successive, purché si verifichi la condizione di barriera superata.

  • protezione del capitale a scadenza, soggetto alla tenuta della barriera.

La barriera capitale profonda è fissata al 40% del valore iniziale dei sottostanti, garantendo una protezione significativa contro ribassi anche pronunciati.

Scenari di rimborso

certificati su titoli italiani

Il prodotto ha una durata massima di circa tre anni, con scadenza fissata al 22 agosto 2028, ma c’è la possibilità di rimborso anticipato (autocall) a partire dal sesto mese (02/2026). Il trigger per il richiamo anticipato parte dal 100% e scende dell’1% ogni mese, aumentando progressivamente la probabilità di rimborso anticipato se i sottostanti si mantengono sopra la soglia. Se il certificato viene richiamato anticipatamente, l’investitore riceve 100 € più le eventuali cedole maturate.

Se invece si arriva alla naturale scadenza abbiamo 3 scenari di rimborso:

  1. Tutti i sottostanti sopra il 50% del valore iniziale: l’investitore riceve il rimborso del capitale nominale (100 euro), il pagamento della cedola dell’ultimo periodo e tutte le eventuali cedole non corrisposte in precedenza grazie all’effetto memoria.
  2. Il peggiore sottostante tra il 40% e il 50% del valore iniziale: in questo caso, pur non venendo pagata la cedola finale, l’investitore ottiene comunque la restituzione del capitale nominale (100 euro).
  3. Almeno un sottostante sotto la barriera del 40%: se anche solo uno dei titoli del paniere scende sotto il 40% del valore iniziale, il rimborso sarà commisurato alla performance del titolo con l’andamento peggiore (“worst of”), e l’investitore potrà subire una perdita sul capitale investito.

Sottostanti: stato attuale e prezzo del certificato

Ad oggi, il certificato quota circa 98,2€, ovvero sotto la pari rispetto al valore nominale di 100€. Questa leggera discesa si spiega con il recente andamento dei sottostanti:

  • le azioni Unicredit sono scese dell’8,4% circa dal lancio.
  • STM registra qualche punto percentuale in meno (-3,3%).
  • Saipem si mantiene stabile.

Nonostante ciò, tutti i sottostanti restano ampiamente sopra la barriera capitale: la distanza dalla soglia di rischio è superiore al 55%. L’attuale prezzo spot sotto la pari offre un potenziale extra profitto sia in caso di rimborso anticipato (autocall), sia in caso di chiusura positiva sopra la barriera capitale, perché l’investitore potrebbe incassare il valore nominale (100 €) più le cedole, avendo acquistato a un prezzo inferiore.

AzioneStrike del certificatoBarriera cedola (50%)Barriera capitale (40%)Prezzo attuale (€) *
(Dist. barriera capitale)
Saipem2,28 euro1,140,9122,278 (59,9%)
Unicredit68,9534,47527,5863,15  (56,3%)
STMicroelectronics22,11511,05758,84621,385 (58,6%)

* Prezzo di chiusura del 30/10/2025

Comunicazione promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, con tassazione fiscale al 26%. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 6 in una scala da 1 a 7. L’investitore è anche soggetto al rischio emittente.

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Barriera capitale 35% sulle azioni Campari, Leonardo, Unicredit, Saipem https://www.investire-certificati.it/barriera-capitale-35-sulle-azioni-campari-leonardo-unicredit-saipem/ https://www.investire-certificati.it/barriera-capitale-35-sulle-azioni-campari-leonardo-unicredit-saipem/#respond Wed, 29 Oct 2025 13:51:32 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39411 Focus sul certificato ISIN XS3025681977, con barriera capitale 35% e un prezzo sotto la pari In questo articolo proponiamo un certificato sulle azioni di Campari, Leonardo, Unicredit, Saipem che ha già staccato tre cedole del 2% mensile ed un ulteriore premio mensile dello 0,6%. Al momento quota a sconto, a fronte di una barriera capitale […]

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Focus sul certificato ISIN XS3025681977, con barriera capitale 35% e un prezzo sotto la pari

In questo articolo proponiamo un certificato sulle azioni di Campari, Leonardo, Unicredit, Saipem che ha già staccato tre cedole del 2% mensile ed un ulteriore premio mensile dello 0,6%. Al momento quota a sconto, a fronte di una barriera capitale che dista circa 60 punti percentuali anche per il worst of.

Come funziona questo certificato di investimento? Le azioni sottostanti sono Leonardo, Saipem, Unicredit e Campari, con una barriera capitale del 35% e una barriera cedolare del 50%. Dopo il 6% staccato nei primi tre mesi di vita, i premi sono ora dello 0,60% mensile (7,20% annualizzato). Il rendimento potenziale, però, è ben superiore, grazie a un prezzo di acquisto sotto quota 96, a fronte di un valore nominale del certificato di investimento pari a 100.

Per le cedole memoria, come in quasi tutti i certificates, è presente l’effetto memoria dei premi. La barriera capitale è discreta, con osservazione soltanto alla scadenza del certificato.

Focus su azioni italiane e opzione del richiamo anticipato

L’autocall è attiva dal sesto mese (rilevazione del 26 novembre 2025), con soglia di attivazione dapprima fissata al 100% e poi decrescente dell’1% su base mensile. Pertanto, i valori che determinerebbero il richiamo anticipato scenderanno nei prossimi mesi, rendendo più probabile questo scenario. Da notare come, in caso di autocall, l’investitore riceverebbe il pagamento di 100 euro + tutte le cedole dovute fino al momento del richiamo del prodotto.

Caratteristiche principali

  • Nome del prodotto: Phoenix Memory Step Down
  • ISIN: XS3025681977
  • Emittente: Barclays Bank PLC
  • Mercato di quotazione: Cert-X di Borsa Italiana
  • Data di emissione: 21 maggio 2025
  • Data di scadenza: 2 giugno 2028
  • Tipo di capitale: Condizionatamente protetto
  • Tipo di certificato: Autocallable con memoria e barriera worst-of
  • Azioni sottostanti: Campari, Leonardo, Unicredit, Saipem
  • Barriera capitale: 35%
  • Barriera cedolare: 50%
  • Premi mensili: 2% i primi tre mesi, poi 0,60% su base mensile (rendimenti lordi).

Un certificato su azioni italiane – I prezzi e le barriere del certificato ISIN XS3025681977

AzioniStrike inizialeBarriera cedolareBarriera capitale
Campari5,682,841,988
Leonardo53,0626,5318,571
Unicredit56,1828,0919,663
Saipem2,1431,07150,75005

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo consulenza finanziaria o sollecito all’investimento in borsa. i certificati di investimento sono prodotti complessi ed espongono l’investitore a un rischio di perdita sostanziale del capitale. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%. Nei certificati è presente il rischio emittente.

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Barriera capitale 40% ed airbag sulle azioni di Stellantis, Tesla e Nio https://www.investire-certificati.it/barriera-capitale-40-ed-airbag-sulle-azioni-di-stellantis-tesla-e-nio/ https://www.investire-certificati.it/barriera-capitale-40-ed-airbag-sulle-azioni-di-stellantis-tesla-e-nio/#respond Tue, 28 Oct 2025 11:37:45 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39372 Focus su tre azioni del settore automobilistico con barriera capitale molto profonda, al 40% ed airbag, sempre al 40%. Prime sei cedole garantite, poi premi mensili dell’1,46% lordo con barriera 55%. Airbag 40% e sei cedole garantite sul settore automobilistico Arriva da Barclays un nuovo certificato di investimento (ISIN XS3167125254) con barriera al 40% ed […]

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Focus su tre azioni del settore automobilistico con barriera capitale molto profonda, al 40% ed airbag, sempre al 40%. Prime sei cedole garantite, poi premi mensili dell’1,46% lordo con barriera 55%.

Airbag 40% e sei cedole garantite sul settore automobilistico

Arriva da Barclays un nuovo certificato di investimento (ISIN XS3167125254) con barriera al 40% ed airbag al 40% sulle azioni di Tesla, Stellantis e Nio. Nonostante ciò, il rendimento potenziale è importante, grazie a premi mensili dell’1,46% lordo (17,52% annualizzato). Per quanto riguarda le prime sei date di osservazione le cedole sono fisse, per poi diventare condizionate ad una barriera del 55%. Di fatto, però, oltre 8 punti percentuali e mezzo di cedole garantite, che possono rappresentare un plus all’opzione airbag presente nel certificato.

Investire sulle auto
Investire sul settore automobilistico

Il certificato è softcallable, con l’emittente che dal quarto mese di vita in poi avrà la possibilità di richiamarlo anticipatamente.

Se il prodotto venisse richiamato sarebbero pagate tutte le cedole dovute fino a quel momento e sarebbe rimborsato il valore nominale del prodotto, pari a 100 euro per certificato. Anche in caso di richiamo alla prima data utile si avrebbe quindi un profitto superiore al 5,50% lordo acquistando il prodotto a 100 euro.

I punti chiave del nuovo certificato sul settore auto con barriera capitale 40% ed airbag

  • Codice ISIN: XS3167125254
  • Azioni sottostanti: Stellantis, Tesla e Nio
  • Barriera capitale: 40%
  • Effetto airbag: 40%
  • Prime sei cedole incondizionate, poi barriera cedolare 55%
  • effetto memoria delle cedole: sì
  • Rischio cambio: coperto, effetto quanto.

Azioni: Stellantis, Tesla e Nio

Le azioni sottostanti sono tre nomi importanti in ambito automobilistico: Stellantis, Tesla e Nio. Diversificazione geografica, con un’azione europea, una americana ed una asiatica, ma stesso settore operativo.

Tesla

Tesla, azienda guidata da Elon Musk, rimane uno dei protagonisti globali nel settore dei veicoli elettrici. Le azioni di Tesla valgono oltre 400 dollari, con una market cap di circa 1.400 miliardi di dollari.

Quest’anno Tesla ha introdotto aggiornamenti significativi ai modelli Model S e Model X, migliorando l’autonomia, il comfort e la tecnologia di bordo, tra cui una nuova camera frontale per la guida assistita. Si guarda, però, anche a una base clienti più ampia, anche per fronteggiare la concorrenza cinese, sempre più agguerrita. A tal proposito, Tesla sta lavorando al lancio della Model 2, un’auto elettrica compatta e più economica.

Fra gli altri ambiti, da notare come Tesla continui a investire sullo sviluppo dei robotaxi, veicoli completamente autonomi che potrebbero rivoluzionare il trasporto urbano.

NIO

Con Nio ci spostiamo in Asia. Si tratta di un’azienda cinese specializzata in veicoli elettrici premium. Dopo una fase di forte espansione, nel 2025 ha annunciato l’ingresso in sette nuovi mercati europei entro il 2026, con una strategia multicanale che include vendite online, showroom fisici e collaborazioni con partner locali.

NIO ha lanciato nuovi modelli ogni trimestre per i suoi tre marchi: NIO, Onvo (dedicato alle famiglie) e Firefly (pensato per il mercato europeo entry-level). Nonostante l’ambizione, l’azienda ha registrato perdite finanziarie significative e ha avviato un piano di rilancio basato su riduzioni di prezzo e ottimizzazione dei costi. Il successo della Firefly, un modello compatto ed economico, sarà cruciale per la sua ripresa. Al momento la borsa sembra crederci, con le azioni rimbalzate da 4 a quasi 7 dollari. Il titolo è seguito con l’ADR quotato a Wall Street.

Stellantis

Il gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra FCA e PSA, ha consolidato la sua posizione in Europa, dove nel 2025 ha registrato una crescita delle vendite grazie a modelli come Citroën C3, FIAT Grande Panda e Opel Frontera.

Stellantis ha rafforzato la sua leadership nel segmento auto ibride, con una gamma sempre più ampia di veicoli elettrificati. In Italia, Stellantis ha rilanciato lo stabilimento di Mirafiori con nuove assunzioni e l’introduzione di un secondo turno produttivo per la nuova Fiat 500 ibrida.

Nei mesi scorsi ha nominato Antonio Filosa come nuovo amministratore delegato. Il piano industriale di Stellantis prevede dieci nuovi lanci entro l’anno, con un focus su design, tecnologia e sostenibilità. Stellantis sta anche investendo in software e servizi digitali, confermando che mira a trasformarsi in un fornitore di mobilità integrata, anche se le incognite restano e la concorrenza certamente non manca.

Questo contenuto è stato realizzato con il contributo di uno sponsor. Le informazioni riportate non costituiscono in alcun caso consulenza finanziaria. Opinioni e considerazioni non vanno intese come raccomandazioni di investimento. Prima di investire, si invita a consultare la documentazione ufficiale dell’emittente e a rivolgersi a un consulente abilitato. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%. I certificati sono anche soggetti al rischio emittente.

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Un certificato su azioni Italiane con cedole fino al 14% annuo https://www.investire-certificati.it/un-certificato-su-azioni-italiane-con-cedole-fino-al-14-annuo/ https://www.investire-certificati.it/un-certificato-su-azioni-italiane-con-cedole-fino-al-14-annuo/#respond Tue, 28 Oct 2025 08:32:22 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39471 Nuova emissione in casa Barclays, con il certificato ISIN XS3167020588 a capitale condizionatamente protetto. Le azioni sottostanti sono tre nomi di spicco a Piazza Affari: Saipem, Fincantieri e Leonardo. Il prodotto strutturato dalla banca britannica paga premi che possono arrivare fino all’1,18% mensile lordo. Le cedole sono corrisposte a patto che nessuna delle azioni sottostanti […]

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Nuova emissione in casa Barclays, con il certificato ISIN XS3167020588 a capitale condizionatamente protetto. Le azioni sottostanti sono tre nomi di spicco a Piazza Affari: Saipem, Fincantieri e Leonardo.

Il prodotto strutturato dalla banca britannica paga premi che possono arrivare fino all’1,18% mensile lordo. Le cedole sono corrisposte a patto che nessuna delle azioni sottostanti abbia perso il 40% o più dai prezzi iniziali. Il rendimento può quindi arrivare fino al 14,16% annuo lordo.

I prezzi da monitorare

Partiamo subito dai livelli chiave del certificato, con il valore di fixing, la barriera capitale e la barriera cedolare

Azioni sottostantiPrezzo inizialeBarriera capitaleBarriera cedola
Saipem2,2841,37041,3704
Fincantieri22,8813,72813,728
Leonardo51,0630,63630,636

Azioni Saipem, Fincantieri e Leonardo

Le azioni sottostanti, Saipem, Fincantieri e Leonardo, arrivano da percorsi diversi, anche se nell’ultimo biennio hanno tutte e tre messo a segno importanti rialzi. Il titolo azionario Leonardo è volato al rialzo nel 2024 e nei primi mesi del 2025, arrivando ad aggiornare i massimi storici. Fincantieri nel corso del 2025 ha praticamente triplicato il suo valore, mentre Saipem sembra muoversi in trading range fra 2,20 e 2,55, dopo il crollo del 2022 e la successiva risalita.

Per Leonardo la barriera è posizionata a 30,635 euro, mentre per Saipem siamo sotto quota 1,40 euro. Su Fincantieri, infine, a 13,728 euro.

Come funziona il certificato

Ogni mese sono previsti premi condizionati dell’1,18%, con effetto memoria. L’autocall si attiva dal sesto mese di vita in poi, con trigger prima fissato al 100% e successivamente decrescente dell’1%.

La barriera per la protezione condizionata del capitale è posta al 60% del valore iniziale dei sottostanti. Se, alla data di valutazione finale, il valore del peggiore tra i tre titoli è superiore a questa soglia, il capitale investito viene rimborsato integralmente, pagando tutte le cedole, con effetto memoria. In caso contrario, l’investitore subisce una perdita proporzionale alla performance negativa del titolo peggiore. Da notare come la barriera sia europea, con osservazione soltanto a scadenza.

Messaggio promozionale – I certificati sono prodotti complessi. Il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%. Le cedole sono condizionate alla barriera premio, se i sottostanti sono sotto tali valori è possibile non incassare alcun premio. Verificare di aver compreso il funzionamento dei certificati e i rischi associati all’investimento. Ricordiamo anche che con i certificates l’investitore è esposto al rischio emittente.

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Certificato Barclays con Airbag: staccata la prima cedola dell’1,35% lordo https://www.investire-certificati.it/certificato-barclays-con-airbag-staccata-la-prima-cedola-dell135-lordo/ https://www.investire-certificati.it/certificato-barclays-con-airbag-staccata-la-prima-cedola-dell135-lordo/#respond Fri, 24 Oct 2025 09:08:07 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39268 Barclays ha lanciato lo scorso mese un nuovo certificato a capitale condizionatamente protetto (ISIN XS3110346262) che combina cedole mensili fino all’1,35% lordo, una barriera capitale profonda e la mitigazione di eventuali perdite tramite airbag. Vediamo insieme come funziona e come sta andando. Cedole mensili per un possibile 16,20% annuo Il certificato di Barclays offre una […]

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Barclays ha lanciato lo scorso mese un nuovo certificato a capitale condizionatamente protetto (ISIN XS3110346262) che combina cedole mensili fino all’1,35% lordo, una barriera capitale profonda e la mitigazione di eventuali perdite tramite airbag. Vediamo insieme come funziona e come sta andando.

Cedole mensili per un possibile 16,20% annuo

Il certificato di Barclays offre una cedola mensile lorda dell’1,35% con effetto memoria: le cedole non pagate in una mensilità possono essere recuperate successivamente se, in una data di osservazione futura, la condizione per il pagamento viene nuovamente soddisfatta.
Il paniere è strutturato in modalità worst‑of, quindi sia il pagamento delle cedole sia il rimborso a scadenza dipendono dalla performance del titolo peggiore.

In questo caso le cedole vengono erogate solo se, alla data di osservazione mensile, nessuno dei quattro sottostanti (le azioni di Commerzbank, STMicroelectronics, Saipem, Stellantis) è pari o inferiore al 55% del prezzo iniziale. Se tutte le cedole vengono effettivamente corrisposte, il rendimento potenziale annuo lordo raggiunge il 16,20%.

Barriera profonda ed airbag per la protezione del capitale

La barriera capitale è fissata al 40% del prezzo iniziale ed è osservata solo a scadenza: si trova al di sopra di tale livello, il capitale nominale viene rimborsato integralmente. L’investitore beneficia di una protezione condizionata relativamente ampia: ribassi moderati o anche significativi (fino a perdite del 60%) non compromettono il rimborso del nominale. Se la perdita dovesse eccedere il 60 entra in gioco l’airbag, che mitiga parzialmente il calo.

La logica è semplice: si misura l’eccesso di perdita rispetto al 60% (P − 60) e tale eccedenza viene moltiplicata per un fattore di riduzione (in questo caso 2,5); il rimborso finale è quindi pari a 100 € decurtati dell’importo risultante.
Per esempio: se il titolo peggiore perde il 61%, il rimborso non sarà di 39€, come in un normale certificato, ma sarà di 97,5 € (ottenuto da questo calcolo: 100€ – (61-60) x 2,5€); se crolla al 70% del prezzo iniziale, il rimborso sarà di 75€ (ottenuto da questo calcolo: 100€ – (70-60) x 2,5€)  invece di 30€.

Possibilità di richiamo anticipato

A partire dal quarto mese di vita (01/2026) l’emittente può richiamare il certificato in modo discrezionale (certificato softcallable). In caso di richiamo Barclays corrisponderà tutte le cedole maturate fino a quel momento e rimborserà il capitale nominale di 100 € per certificato. Per l’investitore questo significa che la vita effettiva del certificato può terminare prima della scadenza prevista; di conseguenza la strategia volta a ottenere cedole future può essere interrotta.

Tutti i sottostanti sopra la barriera cedolare alla prima osservazione

Alla data odierna (24 ottobre) tutte le azioni risultano ancora distanti oltre 55 punti percentuali dalla barriera capitale. Notevole anche la distanza dalla barriera cedolare, che supera il 35% per tutti i titoli. Ricordiamo che la barriera cedolare è fissata al 55% del valore iniziale.

La prima cedola mensile è stata staccata il 09/10 in quanto, alla prima data di osservazione, nessun sottostante si trovava sotto il livello di barriera (nonostante in quel momento Commerzbank avesse un valore di 31,54€ e, quindi, risultasse negativo del 3,61% rispetto al prezzo inziale). Al momento il worst of del certificato è Commerzbank, con una distanza da barriera cedolare di circa 38 punti percentuali. STM è scesa poco sotto i valori di strike, Saipem naviga poco sopra tali livelli, mentre Stellantis è salita di circa il 20%.

AzioniPrezzo inizialePrezzo spot indicativo*Barriera capitaleBarriera cedolare
Saipem2,3272,3220,92881,2771
Commerzbank32,8230,0712,02816,5385
STMicroelectronics (MI)22,2721,788,611,825
Stellantis7,629,253,685,06

* prezzi ore 11:00 in data 24/10/25. Ricordiamo di verificare i prezzi spot nel momento in cui leggete l’articolo, che saranno senz’altro diversi da quelli riportati qui.

Messaggio promozionale – I certificates sono prodotti complessi ed il capitale investito è a rischio. Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito di investimento. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%. Con l’investimento in certificates si è anche soggetti al rischio emittente. Il certificato ha un grado di rischio pari a 6 in una scala da 1 a 7.

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Investire su azioni italiane con cedole mensili e barriera profonda https://www.investire-certificati.it/investire-su-azioni-italiane-con-cedole-mensili-e-barriera-profonda/ Thu, 16 Oct 2025 06:27:41 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39046 Focus su un nuovo certificato di Barclays con barriera capitale 40%, cedole mensili e con un rendimento potenziale superiore al 12% annuo lordo Ti sei mai chiesto come investire sui principali titoli italiani proteggendo il capitale? Quale strumento permette di ottenere cedole anche in fasi di mercato ribassiste? Cosa succede se i mercati scendono in […]

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Focus su un nuovo certificato di Barclays con barriera capitale 40%, cedole mensili e con un rendimento potenziale superiore al 12% annuo lordo

Ti sei mai chiesto come investire sui principali titoli italiani proteggendo il capitale? Quale strumento permette di ottenere cedole anche in fasi di mercato ribassiste? Cosa succede se i mercati scendono in modo significativo durante la vita dell’investimento?

Barclays ha emesso da poco sul mercato Sedex di Borsa Italiana il certificato ISIN XS3145125962 a capitale condizionatamente protetto con una struttura innovativa pensata per l’investitore attento a rendimento e protezione. Anche in questo caso non mancano i rischi, ma la barriera capitale del 40% rende il prodotto maggiormente difensivo.

Barriera capitale 40%, barriera cedolare 55% e premi mensili fino all’1,04%

Il certificato offre all’investitore la possibilità di ricevere una cedola condizionata mensile pari all’1,04% del valore nominale (12,48% annuo lordo). Il pagamento della cedola è subordinato a una condizione: tutti i titoli sottostanti devono quotare, nelle date di valutazione, al di sopra della barriera cedolare posta al 55% del loro valore iniziale.

Effetto memoria per non perdere le cedole non pagate

Se in una data di valutazione uno o più sottostanti si trovano al di sotto della barriera cedolare, la cedola non viene pagata in quel momento.
Tuttavia, il certificato ISIN XS3145125962 è dotato di effetto memoria: tutte le cedole non corrisposte vengono accumulate e potranno essere recuperate e pagate integralmente in una successiva data di valutazione, qualora i sottostanti tornino sopra la barriera.

Il vantaggio della memoria nei certificati

Facciamo un esempio pratico per capire meglio come funziona l’effetto memoria che caratterizza questo certificato su azioni italiane con cedole mensili.

Nei primi nove mesi tutti i sottostanti sono sopra barriera. Si riceve regolarmente il premio.

certificates memory cash collect

– Mese 10: un sottostante è sotto barriera, nessuna cedola pagata,
– Mese 11: un sottostante ancora sotto la barriera cedolare del 55%,
– Mese 12: medesimo scenario.
– Mese 13: tutti i sottostanti tornano sopra la barriera cedolare. A questo punto, l’investitore riceverà in una sola volta una ricca maxicedola del 4,16% lordo (1,04% x 4), cioè la somma delle cedole arretrate e quella corrente. L’effetto memoria rappresenta un’importante tutela per l’investitore, poiché permette di non perdere definitivamente il diritto alle cedole in caso di temporanee flessioni dei sottostanti.

In assenza dell’effetto memoria, come avviene nei certificati privi di questa caratteristica, in una situazione analoga verrebbe corrisposta solo la cedola dell’ultimo mese, cioè l’1,04%; le cedole non pagate nei mesi precedenti sarebbero definitivamente andate perse.

Chiaramente se i sottostanti non tornassero sopra barriera entro scadenza le cedole pregresse non verrebbero pagate.

Barriera capitale profonda al 40%

La protezione parziale del capitale è garantita dalla barriera capitale fissata al 40% del valore iniziale dei singoli titoli sottostanti.
Ciò significa che, a scadenza, il capitale investito è protetto a condizione che nessuno dei sottostanti abbia perso più del 60% dal valore iniziale. In caso contrario, l’investitore riceve la performance del titolo peggiore.

Opzione softcallable: possibile rimborso anticipato

A partire da febbraio 2026, il certificato diventa softcallable. Questo significa che a ogni data di valutazione mensile, l’emittente ha la facoltà di rimborsare anticipatamente il certificato, chiudendo l’investimento prima della scadenza naturale di ottobre 2030.
Se Barclays decide di esercitare l’opzione, l’investitore riceve il capitale nominale investito e tutte le eventuali cedole arretrate (grazie all’effetto memoria), senza attendere la data di scadenza finale.

Cosa succede se il certificato non viene richiamato?

Se il certificato non viene richiamato anticipatamente dall’emittente tramite l’opzione softcallable, si arriva alla scadenza naturale prevista per ottobre 2030. 
Alla data di rimborso finale, l’investitore può trovarsi di fronte a tre principali scenari, determinati dall’andamento dei tre titoli sottostanti rispetto al loro valore iniziale e alle due barriere (cedolare al 55% e capitale al 40%):

  • Tutti i sottostanti sopra il 55% del valore iniziale: il certificato viene rimborsato al valore nominale e l’investitore riceve il premio mensile dell’1,04% (più eventuali cedole precedentemente non corrisposte grazie all’effetto memoria). Quindi, sia in caso di movimenti rialzisti, che laterali o moderatamente ribassisti (anche -30% o -40%) si otterrebbe un profitto.
  • Almeno uno dei sottostanti tra il 40% e il 55% del valore iniziale: si riceve comunque il valore nominale, ma senza il pagamento di ulteriori cedole. Il capitale sarebbe quindi protetto anche a fronte di cali significativi, fino a un massimo del 60% rispetto al valore iniziale.
  • Almeno uno dei sottostanti sotto il 40% del valore iniziale: se uno o più titoli hanno perso più del 60%, il certificato perde la protezione sul capitale. In questo caso, l’investitore riceverà un importo proporzionale alla performance negativa del peggior sottostante (“worst-of”).

I sottostanti

Il certificato ha un paniere composto da tre titoli appartenenti a settori diversi del mercato italiano. Di seguito una breve panoramica delle aziende sottostanti e delle loro recenti performance.

Unicredit S.p.A.

Unicredit è uno dei principali gruppi bancari europei, con una forte presenza in Italia e operatività in diversi Paesi europei. Offre servizi bancari al dettaglio, corporate e investment banking, gestione patrimoniale e altri prodotti finanziari. Per le azioni di Unicredit la barriera capitale è posizionata a 25,40 euro circa.

Settembre: chiuso con un calo del -2,38%
Prima settimana di ottobre: ulteriore flessione del -2,03%

STMicroelectronics NV

STMicroelectronics è una società attiva nella produzione di semiconduttori e componentistica elettronica. Serve settori come automotive, industriale, elettronica di consumo e telecomunicazioni, con forti investimenti in innovazione e ricerca. Barriera capitale sotto i 10 euro.

Settembre: chiuso con un incremento del +2,58%
Prima settimana di ottobre: crescita del +2,37%

Saipem S.p.A.

Saipem è un’azienda di ingegneria e servizi per il settore energetico ed infrastrutturale, specializzata in progetti di esplorazione, produzione e infrastrutture offshore e onshore. È uno dei principali operatori mondiali nell’oil & gas e nelle energie rinnovabili. La barriera capitale è posizionata appena sopra l’euro, su valori al momento decisamente lontani.

Settembre: chiuso con una crescita del +2,38%
Prima settimana di ottobre: ulteriore progresso del +3,83%

I prezzi da monitorare nel certificato con cedole mensili su azioni italiane

AzionePrezzo iniziale (euro)Barriera cedole (55%)Barriera capitale (40%)
Unicredit S.p.A.63,5134,9305 25,404
STMicroelectronics NV24,68513,5779,874
Saipem S.p.A.2,5491,401951,0196

Comunicazione promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, con tassazione fiscale al 26%. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 6 in una scala da 1 a 7. L’investitore è anche soggetto al rischio emittente.

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Investire nei big tech del Nasdaq https://www.investire-certificati.it/investire-nei-big-tech-del-nasdaq/ Wed, 15 Oct 2025 08:29:35 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39197 Negli ultimi mesi abbiamo visto una crescita vertiginosa della capitalizzazione dei titoli tecnologici del Nasdaq. È davvero sostenibile questa corsa dell’intelligenza artificiale, del cloud e dei big della Silicon Valley? Siamo di fronte a una nuova bolla destinata prima o poi a scoppiare? Oppure stiamo vivendo un cambiamento strutturale che cambierà per sempre il panorama […]

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Negli ultimi mesi abbiamo visto una crescita vertiginosa della capitalizzazione dei titoli tecnologici del Nasdaq. È davvero sostenibile questa corsa dell’intelligenza artificiale, del cloud e dei big della Silicon Valley? Siamo di fronte a una nuova bolla destinata prima o poi a scoppiare? Oppure stiamo vivendo un cambiamento strutturale che cambierà per sempre il panorama degli investimenti?

Molti investitori si trovano davanti a un dilemma: lasciarsi guidare dalla paura di restare fuori (FOMO, “fear of missing out”) e investire nei grandi nomi della tecnologia, oppure adottare un approccio più prudente per proteggersi da possibili correzioni di mercato.

Proprio per rispondere a queste esigenze, Barclays ha ideato il certificato “Autocallable Barrier Worst-of Phoenix Certificate” (ISIN: XS3153274744). Questo strumento permette di partecipare all’eventuale crescita di quattro “big tech” del Nasdaq (Apple, Alphabet, Amazon e Microsoft), offrendo al tempo stesso meccanismi di protezione in caso di crolli improvvisi.  Grazie alla presenza di cedole condizionate e di un capitale condizionatamente protetto, è possibile cercare rendimento e protezione, senza rinunciare alle prospettive di crescita che il settore tech può ancora regalare agli investitori.

Cedole trimestrali con memoria: una soluzione per gestire la volatilità

Fra le caratteristiche di questo prodotto troviamo la struttura delle cedole trimestrali con memoria. In pratica, ad ogni scadenza trimestrale (gennaio, aprile, luglio, ottobre), il prodotto può pagare una cedola di 2,25 euro, ma solo se il prezzo del peggior sottostante supera la barriera fissata al 70% del valore iniziale.

Fra i punti di forza troviamo anche l’effetto memoria. Le cedole non corrisposte non vengono perse per sempre: vengono “memorizzate” e potranno essere recuperate in futuro, qualora la condizione sulla barriera venga rispettata nelle date successive. In questo modo, anche in caso di momenti di volatilità o di cali temporanei dei mercati, il potenziale di rendimento resta interessante.

Naturalmente, la memoria non garantisce il pagamento delle cedole: se il peggior sottostante resta sotto la barriera per tutta la durata del prodotto, le cedole rimangono non pagate.

Autocall: la possibilità di chiusura anticipata

certificati investimento

Un altro elemento da conoscere è il meccanismo di autocall, che offre all’investitore la possibilità di ottenere il rimborso anticipato del capitale rispetto alla scadenza finale. L’opzione di autocall si attiva a partire da 12 mesi dall’emissione del prodotto, quindi dalla rilevazione di ottobre 2026, e viene verificata ad ogni rilevazione trimestrale.

Come funziona in pratica? Nelle stesse date di rilevamento della cedola, indicate in precedenza (gennaio, aprile, luglio e ottobre), si controlla se il peggior sottostante ha raggiunto almeno il valore iniziale (barriera autocall al 100%). Se questa condizione è rispettata, il prodotto si estingue e l’investitore riceve subito il rimborso di 100 euro, insieme all’eventuale cedola spettante e a tutte le cedole in memoria non ancora pagate.

Questo sistema può essere vantaggioso nei periodi in cui i mercati si mostrano forti o stabili, permettendo di chiudere la posizione con un rendimento certo e senza dover attendere la scadenza naturale. Ovviamente si è anche esposti al rischio di re-investimento: se i tassi fossero più bassi le condizioni cui si investirebbe potrebbero essere meno favorevoli.

Scadenza: cosa può succedere alla fine dell’investimento

Arrivati ad ottobre 2028, se il prodotto non è stato richiamato anticipatamente tramite autocall, si arriva alla cosiddetta data di rimborso (“redemption date”). In questa fase, il risultato finale dell’investimento dipende dalla performance del sottostante con il rendimento più basso (“worst of”) all’interno del paniere.

Poiché sia la barriera cedolare che quella di rimborso del capitale sono fissate al 70% del valore iniziale, alla data di rimborso si possono verificare due scenari principali:

  • Rimborso integrale: se tutti i sottostanti si trovano a un livello pari o superiore alla barriera capitale, l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), la cedola relativa al periodo e tutti gli eventuali premi in memoria.
  • Rimborso commisurato alla performance negativa: se la quotazione di almeno uno dei sottostanti si trova al di sotto della barriera, l’investitore riceve un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante con la peggiore performance (con conseguente perdita, parziale o totale, dell’importo nominale).
CODICE ISINSottostantiCedola trimestrale con memoriaBarriera cedolare / capitaleBarriera autocall
XS3153274744Apple Inc. (AAPL)
Alphabet Inc. (GOOGL)
Microsoft Corp. (MSFT)
Amazon.com Inc. (AMZN)
2,25% (p.a. 9%)70%100% (da ottobre 2026)

Messaggio promozionale – I certificates sono prodotti complessi ed il capitale investito è a rischio. Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito di investimento. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%. Con l’investimento in certificates si è anche soggetti al rischio emittente. Il certificato ha un grado di rischio pari a 6 in una scala da 1 a 7.

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Investire nel settore energetico con Barclays https://www.investire-certificati.it/investire-nel-settore-energetico-con-barclays/ Tue, 14 Oct 2025 09:31:56 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39070 Il mondo dell’energia è al centro di una profonda trasformazione. Quali sono le prospettive di crescita per le grandi aziende del settore energetico? E come possono gli investitori cogliere le opportunità offerte da un comparto così strategico, ma allo stesso tempo esposto a volatilità e rischi geopolitici? Barclays propone il certificato “autocallable barrier worst-of phoenix […]

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Il mondo dell’energia è al centro di una profonda trasformazione. Quali sono le prospettive di crescita per le grandi aziende del settore energetico? E come possono gli investitori cogliere le opportunità offerte da un comparto così strategico, ma allo stesso tempo esposto a volatilità e rischi geopolitici?

Barclays propone il certificato “autocallable barrier worst-of phoenix certificate” (ISIN XS3145148741), pensato per chi vuole esporsi alle performance di tre big del settore energetico europeo: ENGIE, ENI e Siemens Energy con un certo grado di protezione, grazie ad una barriera capitale e cedolare del 60%. Il tutto senza rinunciare ad un rendimento potenziale superiore al 9% annuo.

CODICE ISINSottostantiCedola mensile con memoriaBarriera cedolare / capitaleBarriera autocall
XS3145148741ENGIE
ENI
Siemens Energy
0,77% (p.a. 9,24%)60%100% (da aprile 2026) e si abbassa dell’1% ad ogni rilevazione mensile

Questi termini tecnici —“Phoenix”, “Barrier”, “Autocallable”, “Worst-of” — sono ormai molto diffusi nel mondo dei certificati d’investimento e vengono utilizzati da numerosi emittenti per descrivere strutture e funzionalità specifiche dei prodotti. Approfondiamoli insieme, per capire davvero come funziona questo certificato e quali vantaggi e rischi comporta.

“Phoenix”: cedole mensili con memoria

certificates memory cash collect

Il termine “Phoenix” identifica una struttura che prevede il pagamento di cedole periodiche con la caratteristica aggiuntiva della “memoria”. Ma che cosa significa “effetto memoria”? Se in una data mensile non vengono soddisfatte le condizioni per pagare la cedola, questa non viene persa definitivamente, ma viene “memorizzata”. Se nelle rilevazioni successive la condizione torna a essere soddisfatta, tutte le cedole precedentemente non pagate verranno corrisposte insieme a quella corrente.

Barclays, per il certificato in questione, propone una cedola mensile con effetto memoria di 0,77€ lordi per ciascun certificato (100€), che si traduce in un potenziale rendimento lordo annuo del 9,24%.

“Barrier”: la soglia che condiziona rendimenti e protezione

Nel mondo dei certificati d’investimento, la barriera (barrier) è la soglia che determina l’esito di alcune condizioni chiave: il pagamento delle cedole, il richiamo anticipato e, soprattutto, la protezione del capitale a scadenza. Se il prezzo del sottostante (o del titolo peggiore) rimane sopra la barriera, l’investitore può beneficiare dei rendimenti previsti e della restituzione del capitale investito; se invece scende sotto questa soglia, le prospettive cambiano e il rischio di perdita aumenta.

In questo caso, la barriera per il pagamento delle cedole mensili e quella per la protezione condizionata del capitale a scadenza coincidono: entrambe sono al 60%. Questo significa che, per incassare le cedole mensili e per ottenere la protezione del capitale a scadenza, tutti i titoli si devono mantenere sopra il 60% del loro valore iniziale.

“Autocallable”: il meccanismo di rimborso anticipato

Con il termine “autocallable” si identifica una tipologia di certificato che può essere rimborsato prima della scadenza, se vengono soddisfatte certe condizioni prestabilite.

Nel caso del certificato Barclays sull’energia, la funzione autocall è attiva a partire da aprile 2026. Ogni mese viene verificato se il titolo peggiore tra ENGIE, ENI e Siemens Energy supera la soglia di autocall, che parte dal 100% del valore iniziale e si abbassa dell’1% ad ogni rilevazione mensile. Se la condizione è soddisfatta, il certificato si chiude anticipatamente e l’investitore incassa 100 euro per ogni certificato, più l’ultima cedola maturata.

“Worst-of”: il titolo con la peggior performance fa il prezzo

La struttura worst-of è una delle più utilizzate nei certificati, dove il rendimento e la protezione dipendono esclusivamente dal titolo che si comporta peggio tra quelli scelti come sottostanti. Questo meccanismo permette di offrire cedole e rendimenti potenzialmente più elevati, ma implica anche maggiori rischi, perché basta che uno dei titoli sia molto negativo per compromettere il risultato dell’intero investimento.

Nel caso specifico della nuova emissione di Barclays, la componente “worst-of” si applica a tutte le condizioni chiave: pagamento delle cedole, rimborso anticipato e rimborso a scadenza. In pratica, anche se uno o due titoli si comportano bene, sarà sempre il risultato del titolo peggiore a determinare le sorti delle cedole e del capitale investito.

Comunicazione promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, con tassazione fiscale al 26%. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 6 in una scala da 1 a 7. L’investitore è anche soggetto al rischio emittente.

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Investire a capitale garantito su quattro indici europei https://www.investire-certificati.it/investire-a-capitale-garantito-su-quattro-indici-europei/ Tue, 14 Oct 2025 07:40:04 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=39161 Come investire sugli indici con capitale garantito? Ti sei mai chiesto come partecipare alla crescita dei mercati azionari europei senza rinunciare alla sicurezza del capitale investito? È possibile ottenere un rendimento interessante, tutelando allo stesso tempo i tuoi risparmi dalle oscillazioni di mercato?  Barclays ha recentemente emesso il certificato “Protected Capped Worst-of Participation Certificate” (XS3135968009), […]

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Come investire sugli indici con capitale garantito? Ti sei mai chiesto come partecipare alla crescita dei mercati azionari europei senza rinunciare alla sicurezza del capitale investito? È possibile ottenere un rendimento interessante, tutelando allo stesso tempo i tuoi risparmi dalle oscillazioni di mercato? 

Barclays ha recentemente emesso il certificato “Protected Capped Worst-of Participation Certificate” (XS3135968009), pensato proprio per rispondere a queste esigenze. Vediamo nel dettaglio come funziona e quali sono le sue caratteristiche principali.

Capitale protetto a scadenza e opportunità di rendimento

Il certificato permette di investire su quattro indici azionari europei attraverso una struttura a capitale protetto 100%. Alla scadenza (ottobre 2030), il rendimento dipende dalla performance dell’indice che ha registrato la peggior variazione percentuale (“worst of”) rispetto al valore iniziale.

Il pagamento finale per ogni certificato acquistato viene calcolato con la seguente formula:
Importo a scadenza = 100€ × (Valore finale del peggior indice / Valore iniziale del peggior indice)

Tuttavia, questo strumento di investimento prevede due importanti meccanismi di tutela e di limite al rendimento:

  • Protezione integrale del capitale: se il calcolo della formula dovesse restituire un importo inferiore al capitale investito (100 €), ad esempio perché uno degli indici ha avuto una performance negativa, l’investitore riceverà comunque il rimborso integrale del capitale, pari a 100€. In questo modo, si elimina il rischio di perdere parte del capitale investito a scadenza, anche in caso di forte ribasso dei mercati.
  • Cap massimo al rendimento: se invece la performance del peggiore fosse talmente positiva da far sì che la formula restituisca un importo superiore a 140€ (cioè oltre il +40% rispetto al valore iniziale), il rendimento verrà comunque limitato (“capped”, come dice il nome) a 140€. Questo significa che, pur partecipando alla crescita dei mercati, il certificato pone un tetto al guadagno massimo conseguibile.

In sintesi: 

– Se l’indice peggiore perde valore, il capitale è comunque tutelato e viene restituito per intero.
– Se tutti gli indici crescono, l’investitore può beneficiare della crescita fino a un massimo del 40% lordo di rendimento.

Da ricordare come la protezione del capitale sia garantita soltanto a scadenza: durante la vita del certificato il prezzo spot potrebbe scendere sotto la pari.

I protagonisti del certificato

Il certificato Barclays offre esposizione a quattro importanti indici, rappresentativi dei mercati azionari di Svizzera, Italia, Spagna e Regno Unito. Ognuno di questi indici racchiude le principali società del proprio mercato di riferimento, veri e propri colossi europei.

SMI (Swiss Market Index)

Principale indice della Borsa Svizzera (SIX Swiss Exchange), il SMI raccoglie le 20 società svizzere più importanti per capitalizzazione e liquidità, offrendo una fotografia fedele dell’economia elvetica. L’SMI è uno degli indici più seguiti in Europa e nel mondo, caratterizzato da una forte presenza di aziende multinazionali leader nei propri settori.

Titoli con maggiore capitalizzazione:

  • Roche Holding Ltd: 232,7 miliardi di CHF (franchi svizzeri)
    Roche è uno dei principali gruppi farmaceutici mondiali, noto per la ricerca e lo sviluppo di farmaci innovativi, soprattutto nell’oncologia e nella diagnostica. La sua leadership globale è consolidata da una forte capacità di investimento in ricerca, una rete internazionale e una posizione dominante nel settore biotech.
  • Novartis AG: 199,8 miliardi di CHF
    Novartis è un colosso farmaceutico con attività che spaziano dai farmaci generici a quelli innovativi, con una presenza globale e una strategia orientata all’innovazione e alla sostenibilità. L’azienda investe massicciamente in ricerca e sviluppo, mantenendo una posizione di primo piano nella lotta contro malattie croniche e rare.
  • Nestlé SA: 191,1 miliardi di CHF
    Nestlé è la più grande multinazionale alimentare al mondo, con un portafoglio prodotti che comprende alimenti, bevande, acqua minerale e prodotti per la salute. Il gruppo è presente in quasi tutti i Paesi e si distingue per la capacità di innovare nei settori food & beverage, mantenendo elevati standard di qualità e sostenibilità.

FTSE MIB

Il FTSE MIB è il benchmark della Borsa Italiana (Euronext Milan), composto dalle 40 aziende italiane più significative per capitalizzazione e liquidità.

Titoli con maggiore capitalizzazione:

  • UniCredit S.p.A. – 97,2 miliardi di €
    Gruppo bancario paneuropeo, UniCredit è uno dei principali attori finanziari in Europa, con una presenza internazionale e una forte focalizzazione su innovazione digitale e sostenibilità. La sua rete offre servizi bancari e finanziari a milioni di clienti in diversi Paesi.
  • Intesa Sanpaolo S.p.A. – 96,5 miliardi di €
    Intesa Sanpaolo è la più grande banca italiana per numero di clienti e sportelli, con una forte posizione nel mercato retail e corporate. Il gruppo si distingue per solidità patrimoniale, leadership nell’innovazione e un importante impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale.
  • Enel S.p.A. – 84,6 miliardi di €
    Enel è il maggiore operatore integrato nei settori dell’energia elettrica e gas in Italia e uno dei leader mondiali nelle energie rinnovabili. La multinazionale italiana è protagonista della transizione energetica, con investimenti significativi in sostenibilità, digitalizzazione e decarbonizzazione.

IBEX 35

Il IBEX 35 è il principale indice della Borsa di Madrid (Bolsa de Madrid), composto dalle 35 società spagnole più liquide e rappresentative per capitalizzazione.

Titoli con maggiore capitalizzazione:

indici di borsa
  • Industria de Diseño Textil, S.A. (Inditex): 146,2 miliardi di €
    Inditex è il gruppo leader mondiale nel settore della moda, proprietario di marchi famosi come Zara, Massimo Dutti, Bershka e Pull&Bear. La sua forza risiede nel modello di business “fast fashion”, nella capillare rete globale di negozi e nella capacità di adattarsi rapidamente alle tendenze del mercato.
  • Banco Santander: 126,6 miliardi di €
    Banco Santander è una delle principali banche europee, con una forte presenza internazionale, specialmente in Europa e America Latina. Il gruppo offre una vasta gamma di servizi bancari e finanziari ed è noto per la sua solidità patrimoniale e l’innovazione nei servizi digitali.
  • Iberdrola: 109,7 miliardi di €
    Iberdrola è uno dei maggiori produttori e distributori di energia elettrica al mondo e leader nel settore delle energie rinnovabili. Il gruppo è protagonista della transizione energetica, con investimenti significativi in sostenibilità e tecnologie verdi, e una presenza globale in Europa, Stati Uniti e America Latina.

UKX (FTSE 100)

Il FTSE 100 rappresenta le 100 maggiori società quotate alla Borsa di Londra (London Stock Exchange), ed è il principale indice azionario del Regno Unito.

Titoli con maggiore capitalizzazione:

  • AstraZeneca: 198,2 miliardi di GBP (sterline)
    AstraZeneca è una delle più grandi aziende farmaceutiche al mondo, specializzata nella ricerca e produzione di farmaci innovativi, in particolare nei settori oncologico, cardiovascolare e respiratorio. La multinazionale britannica è protagonista nello sviluppo di soluzioni terapeutiche avanzate e nella lotta contro le malattie croniche.
  • HSBC Holdings PLC: 171,4 miliardi di GBP
    HSBC è uno dei principali gruppi bancari internazionali, con una rete che copre Europa, Asia, Nord America e Medio Oriente. Il gruppo offre servizi bancari, finanziari e di investimento, distinguendosi per la solidità patrimoniale e la capacità di operare su scala globale.
  • Shell Plc: 155,7 miliardi di GBP
    Shell è uno dei leader mondiali nel settore energetico, con attività che spaziano dalla produzione e raffinazione di petrolio e gas, alle energie rinnovabili. Il gruppo è impegnato nella transizione verso fonti energetiche più sostenibili e nella ricerca di soluzioni innovative per il fabbisogno energetico mondiale.
AzioniPrezzo iniziale
SMI12551,36
FTSE MIB43146,13
IBEX 3015556,70
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Comunicazione promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, con tassazione fiscale al 26%. Questo certificato ha un grado di rischio pari a 2 in una scala da 1 a 7. L’investitore è anche soggetto al rischio emittente.

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