L’emittente svizzero Leonteq ha presentato due nuovi certificates appartenenti alla categoria dei certificati recovery autocallable. Si tratta di prodotti emessi ad un prezzo nettamente a sconto rispetto al possibile valore di rimborso massimo. Entrambi i certificati recovery non prevedono il pagamento di cedole, ma bensì la possibilità di essere rimborsati anticipatamente a 1.000 euro. Questo a fronte di un prezzo di mercato leggermente inferiore ai 500 euro per il certificato con ISIN CH0555289542, legato al settore delle compagnie aeree. Scambia in area 575 euro il prodotto con ISIN CH0555289559. In questo secondo caso i sottostanti sono stati selezionati nel settore finanziario e bancario europeo.
L’opzione autocallable è attiva su base trimestrale a partire dalla data di osservazione del 13 luglio 2021, con un trigger al 110%, che scende al 105% per le due successive date di osservazione, al 100% per le due seguenti, al 95% per le due seguenti ed al 90% per le ultime due nel 2023.
Opzione autocallable per i certificates recovery
Se i prodotti venissero richiamati il 13 luglio 2021, a fronte di una performance dei sottostanti pari ad almeno +10% rispetto al prezzo di osservazione iniziale, il rendimento sarebbe notevole. Il certificato che deriva il suo prezzo dai titoli del settore bancario otterrebbe una performance superiore al 70% (ottenibile dividendo il prezzo di rimborso di 1000 euro con il valore spot di 575 euro). Quello del settore aereo, invece, supererebbe il 100%. Infatti, il valore di rimborso pari a 1.000 sarebbe più che doppio rispetto allo spot attuale del certificato.
Se non accadesse, ci sarebbero ancora ben otto opportunità prima dell’ultima a scadenza. Da notare come il trigger per l’opzione autocallable scenderebbe progressivamente, aumentando quindi le possibilità di richiamo a 1.000 euro di questi prodotti che ora scambiano con forte sconto.
Questi certificati a sconto possono essere rimborsati a 1.000 anche se le condizioni richieste non si verificassero precedentemente. Nel caso in cui i certificates recovery non dovessero essere richiamati anticipatamente poiché le condizioni di autocall non si fossero verificate, vi è la possibilità a scadenza di rimborso a 1.000 euro per certificato se tutti i sottostanti si troveranno ad un livello superiore rispetto alla rispettiva barriera. Ricordiamo che la barriera è posizionata all’80% del prezzo di fixing iniziale. Viceversa, se uno o più sottostanti dovessero trovarsi al di sotto di tale soglia, la discesa sarebbe più che lineare, essendo lo strike posizionato al 120% rispetto ai prezzi di fixing iniziali.
Come funzionano questi certificates
Vediamo un esempio di funzionamento nei certificates recovery di Leonteq.
Per esemplificare il tutto, se a scadenza tutti i sottostanti fossero sopra la barriera del certificato dell’80%, l’investitore riceverebbe 1.000 euro, a patto che il certificato non fosse stato richiamato già nelle precedenti date di autocallable. In entrambi i casi l’investitore otterrebbe un significativo profitto.
Viceversa, se un sottostante si trovasse al 70% (ossia al di sotto della barriera dell’80%), il valore di rimborso sarebbe pari al 50%. Questo perchè lo strike di questi certificates recovery, che sono scambiati a forte sconto, è collocato al 120%. La discesa del sottostante da tale valore sarebbe pari al 50%. L’investitore riceverebbe quindi 500 euro. Nel caso di un calo del 55% dai valori di fixing iniziali, il rimborso sarebbe pari a 250 euro, equivalenti ad una decurtazione pari al 75% (calcolabile come 45%-120% =75%).
I sottostanti dei certificati recovery di Leonteq
Il certificato con codice ISIN CH0555289542 ha per sottostanti Air France-KLM con un prezzo di osservazione iniziale pari a 4,10 euro, Lufthansa (fixing pari a 8,732 euro) e International Airlines Group (213,60 sterline). L’investment certificates “recovery” con ISIN CH0555289559 è legato all’andamento di Barclays (prezzo di osservazione iniziale pari a 119,56 sterline), Ing Group (6,43 euro), Société Generale (14,75 euro) e Unicredit (8,702 euro). Questo prodotto è dunque legato a grandi colossi del settore bancario europeo. Un comparto che potrebbe risultare particolarmente interessante dopo l’approvazione del recovery fund da parte dell’Europa. Da sottolineare come entrambi i certificates siano denominati in euro.