investire azioni Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/investire-azioni/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Sat, 15 Jan 2022 10:54:54 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png investire azioni Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/investire-azioni/ 32 32 Mercati Finanziari – Come Investire nel 2020/2021? https://www.investire-certificati.it/mercati-finanziari-come-investire-nel-2020-2021/ Sun, 22 Mar 2020 08:37:05 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=1133 La volatilità resta padrona assoluta dei mercati finanziari. Ampi movimenti ribassisti sono seguiti da tentativi di rimbalzo. Quali i suggerimenti per chi si trova in portafoglio azioni o altri prodotti finanziari in perdita? E come investire per chi volesse entrare ora sui mercati programmando ora un portafoglio per il 2020 e 2021? In primo luogo, […]

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La volatilità resta padrona assoluta dei mercati finanziari. Ampi movimenti ribassisti sono seguiti da tentativi di rimbalzo. Quali i suggerimenti per chi si trova in portafoglio azioni o altri prodotti finanziari in perdita? E come investire per chi volesse entrare ora sui mercati programmando ora un portafoglio per il 2020 e 2021?

In primo luogo, non si deve perdere la calma. I mercati azionari sono usciti – spesso più forti di prima – dalle precedenti crisi finanziarie, così come dai vari crolli. Ma ci è voluto tempo, spesso anche molto. L’economia mondiale si è infatti ripresa dalle due Guerre Mondiali, dalla crisi del 1929, così come dagli shock petroliferi degli anni Ottanta, dall’11 settembre 2001 e dalla più recente crisi 2008-2011.

Investire sui mercati nel 2020 – La durata della crisi

Uno dei punti chiave, però, riguarda le tempistiche, verosimilmente lunghe. Quello che sembrava essere uno stop temporaneo all’economia (nell’ordine di alcune settimane) prima per la Cina e poi per la sola Italia o quasi, ha ben presto assunto le caratteristiche di un problema globale, mentre la soluzione si è via via allontanata. È pertanto chiara la gravità della situazione, a fronte di tempistiche incerte per la soluzione. Sui mercati stiamo vivendo la fase di panico generalizzato e collasso dei prezzi (di cui non conosciamo la durata, né la profondità del movimento). L’ipotetica fase seguente dovrebbe essere quella della stabilizzazione, momento in cui inizia a scendere la volatilità sui mercati e si rivedono, seppur timidamente, i compratori.

Come investire nel 2020?

Partendo da questo punto, il risparmiatore dovrebbe prima di tutto capire se possa permettersi di mantenere gli investimenti in essere (per tutto il 2020 e forse anche per il 2021 0 2022 a questo punto) nel caso in cui lo scenario di crisi dovesse assumere una durata temporale molto ampia ed eventualmente iniziare a pianificare il disinvestimento di parte di essi, definendone anche l’ordine.

investire su azioni
Il Vix è l’indicatore della volatilità, anche definito indice della paura

Viceversa, nel caso in cui l’ipotesi di fondo da cui si parte sia quella che tutto possa tornare ai precedenti livelli, con un po’ di pazienza, si potrebbe provare a mantenere una larga parte delle operazioni aperte. Per quando riguarda i certificati di investimento, il prezzo di mercato potrebbe risalire anche soltanto con una frenata della volatilità, dopo i recenti record dell’indice Vix (basterebbe quindi un calo della volatilità anche non accompagnato dalla ripresa dei prezzi, in particolare per certificates airbag e low strike, ma in generale per tutti i certificati di investimento).

Investire nel 2020 /2021 – Portafoglio di investimenti

Il portafoglio potrebbe inoltre essere bilanciato con la presenza dei cosiddetti beni rifugio, come con investimenti sull’oro (che non ha performato positivamente in questa prima fase di crisi e potrebbe avere spazio per movimenti rialzisti), ma anche il franco svizzero, che pare però aver già messo a segno importanti rialzi, riducendo quindi lo spazio per altri recuperi.

Le fasi di crisi sono anche quelle dove si fanno “affari”, in quanto gli operatori tendono a vendere tutto e talvolta a buttare via il bambino con l’acqua sporca. Come detto, quindi, con prudenza e razionalità, nelle prossime settimane nel caso in cui il numero dei contagi dovesse stabilizzarsi dando segnali di aver raggiunto il picco o se venisse trovato un vaccino, potrebbe vale la pena iniziare a studiare i mercati, perché qualche opportunità inizierebbe ad affiorare. Non dimentichiamoci che i titoli del FTSE Mib milanese hanno perso in media circa il 40% rispetto ai massimi raggiunti il 18/19 febbraio scorso, prima che la tempesta si abbattesse sui mercati finanziari.

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Investire sugli Indici di Borsa https://www.investire-certificati.it/gli-indici-azionari/ Tue, 20 Aug 2019 06:49:51 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=245 Come investire sugli indici di Borsa? Gli indici azionari. Dax, Dow Jones e Ftse Mib: come funzionano e come sono calcolati? Investire sugli indici di Borsa è statisticamente meno rischioso dell’investire in azioni singole. Gli indici di Borsa sono dei panieri in cui vengono raggruppati più titoli azionari. Il valore dell’indice rappresenta quindi l’insieme delle azioni sottostanti […]

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Come investire sugli indici di Borsa? Gli indici azionari. Dax, Dow Jones e Ftse Mib: come funzionano e come sono calcolati?

Investire sugli indici di Borsa è statisticamente meno rischioso dell’investire in azioni singole. Gli indici di Borsa sono dei panieri in cui vengono raggruppati più titoli azionari. Il valore dell’indice rappresenta quindi l’insieme delle azioni sottostanti e costituisce pertanto il “termometro” di un gruppo specifico di azioni. I movimenti degli indici sono di norma meno ampi rispetto a quelli di un singolo titolo, con una volatilità più contenuta.

Investire sugli Indici di Borsa – Caratteristiche

Per investire sugli indici di Borsa è necessario capire come vengono calcolati.

  • Gli indici possono essere:
    1) Indici equally weighted. Sono caratterizzati dall’uguaglianza dei fattori di ponderazione per tutti i titoli che compongono l’indice. La capitalizzazione delle società incluse non è quindi rilevante visto che tutti i titoli che hanno lo stesso peso all’interno dell’indice;
    2) Indici price weighted. In questo caso il peso associato ad ogni titolo azionario varia in funzione del suo prezzo (se il prezzo di un titolo aumenta più degli altri, automaticamente aumenta anche il suo peso all’interno dell’indice). Essi sono molto semplici da calcolare in quanto sono dati dalla semplice somma dei prezzi dei titoli che compongono l’indice. Tali indici, tuttavia, hanno lo svantaggio di non rispecchiare correttamente l’andamento dell’intero portafoglio. Infatti, i titoli più “costosi” hanno un peso maggiore, a prescindere dal numero di azioni presenti e dalle dimensioni della società;
    3) Indici value weighted. Il peso di ciascun titolo risulta proporzionale alla sua capitalizzazione di borsa. Al contrario delle altre metodologie di calcolo, in questo caso gli indici vengono aggiustati e rettificati a seguito di operazioni societarie quali frazionamenti, raggruppamenti, dividendi straordinari.
BorsaItaliana
L’ingresso di Borsa Italiana a Milano in Piazza degli Affari

I principali indici azionari mondiali in gran parte sono calcolati con la metodologia value weighted (ad esempio l’S&P500, il Nyse Composite, il Ftse Mib, il FTSE 100 (UK), il CAC 40 (Francia), il DAX 30 (Germania). L’indice price weighted più importante è il Dow Jones Industrials (USA).

I maggiori indici di borsa azionari

Dow Jones (Industrial)

Il nome deriva dai suoi due fondatori, Edward Jones e Charles Dow (fondatore del Wall Street Journal e padre dell’analisi tecnica), che lo crearono con lo scopo di analizzare l’andamento dell’economia americana. Il Dow Jones Industrial Average replica l’andamento delle 30 maggiori società americane. Queste, almeno in passato, erano le più rappresentative per gli investitori. L’indice si calcola con la media ponderata dei prezzi dei titoli.

Standard & Poor’s 500 (S&P500)

E’ un indice azionario che esprime l’andamento di un paniere formato dalle 500 azioni di aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione. All’interno ci sono azioni quotate al New York Stock Exchange (Nyse), all’American Stock Exchange (Amex) e al Nasdaq. L’indice viene calcolato come media ponderata basata sul flottante delle società e rappresenta circa l’80% del valore totale del mercato azionario americano. Questo indice costituisce il benchmark di riferimento della borsa americana e costituisce il sottostante dell’S&P500 future (di cui è possibile operare anche nella versione E-Mini).

TRADING azionari


Nasdaq

Il Nasdaq nasce a Wall Street il 5 febbraio 1971 con l’acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotation (“Quotazione automatizzata dell’Associazione nazionale degli operatori in titoli”). E’ stato il primo mercato borsistico mondiale elettronico.

Questo indice viene calcolato come media ponderata del valore di mercato dei principali titoli del settore tecnologico (Microsoft, Apple, Google, Yahoo, Amazon, ecc…). I 100 titoli più importanti costituiscono poi l’indice Nasdaq 100, che costituisce il sottostante del Nasdaq 100 future (la cui versione E-Mini è uno dei future più trattati al mondo).

Particolare importanza riveste l’indice settoriale SOX (Semiconductor Index) che contiene le aziende che si occupano della progettazione, produzione e vendita di semiconduttori (Intel, Applied Materials, KLA, Micron Technology, Texas Instruments). Negli ultimi anni, poi, si fa spesso riferimento ai titoli FAANG ossia Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google ossia i cinque titoli che hanno assunto un ruolo dominante in rete.

Russell (3000, 2000 e 1000)

L’indice Russell 3000 comprende le prime 3.000 compagnie quotate negli USA per capitale di mercato. L’indice rappresenta circa il 98% di tutti i titoli azionari degli Stati Uniti d’America. L’indice Russell 3000 è la sorgente da cui nasce l’intera famiglia degli indici Russell. Fra questi ricordiamo l’indice Russell 1000 (che rappresenta le prime mille compagnie quotate per capitale di mercato) e l’indice Russell 2000 (che include le 2.000 più piccole società quotate in borsa negli USA).

Indice Eurostoxx 50.

Eurostoxx50 è un indice dei titoli negoziati nelle borse europee il cui obiettivo è rappresentare le maggiori società dell’Eurozona. A questo indice, che contiene importanti azioni del comparto bancario, fa riferimento l’Eurostoxx50 future. Sono esclusi da questo paniere i titoli svizzeri e quelli inglesi.

Indice DAX 40

Cosa si intende con Indice Dax 30 e Dax 40? L’indice Dax 30 (Deutsche Aktien Xchange 30) è stato per oltre 30 anni l’indice di riferimento della Borsa di Francoforte e contiene i 30 titoli a maggiore capitalizzazione. I pesi assegnati a ciascuna delle 30 società (che appartengono in particolare ai settori tecnologici e industriali) vengono verificati costantemente per evitare che pochi titoli siano in grado di influenzarne in modo consistente l’andamento. E’ un indice total return per cui nel suo calcolo sono presi in considerazione anche i dividendi.

Dal mese di settembre 2021 il numero di titoli che compongno il Dax è salito da 30 a 40. Pertanto, possiamo a questo punto parlare di Dax 40.

Sempre nell’autunno 2021 sono anche stati inseriti nuovi e più stringenti criteri per essere ammessi nel paniere centrale del Dax 40. Al tempo stesso, la Borsa di Francoforte ha anche ideato misure per rendere più rapido il delisting. Tutto ciò per ridurre il rischio (e comunque rendere eventualmente più facile il delisting) nel caso di situazioni simili a quella delle azioni di Wirecard. Lo scandalo societario di Wirecard e gli annessi fondi mancanti hanno chiaramente generato anche un danno di immagine per l’indice Dax e la Borsa di Francoforte.

FTSE 100

Questo è l’indice azionario delle 100 società più capitalizzate quotate al London Stock Exchange. FTSE è l’abbreviazione di ‘Financial Times Stock Exchange’. L’indice costituisce il benchmark di riferimento della borsa azionaria inglese, è gestito dal FTSE Group. Si tratta di una società che originariamente era nata come joint venture tra il Financial Times e il London Stock Exchange.

CAC 40

CAC 40: il nome deriva dal primo sistema di automazione della Borsa di Parigi, la Cotation Assistée en Continu (quotazione continuamente assistita). Il CAC è il principale indice di borsa francese e uno dei più importanti del mercato Euronext. L’indice rappresenta un paniere basato sulla capitalizzazione dei 40 titoli azionari più significativi presenti alla Borsa di Parigi.

Ecco dunque una rassegna sul tema per chi vuole conoscere ed investire sugli indici di borsa.

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Investire sulle Azioni e sui Mercati Azionari https://www.investire-certificati.it/investire-sulle-azioni-e-sui-mercati-azionari/ Tue, 20 Aug 2019 06:24:15 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=240 Come investire sulle azioni e sui mercati azionari? Non è facile. Come impostare investimento e trading? In questo articolo presentiamo le basi per investire sulle azioni Gli investimenti sul mercato azionario rappresentano una delle forme più utilizzate dai risparmiatori, sia per gli investimenti di breve termine che per quelli di lungo termine. Tecnicamente, un’azione è […]

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Come investire sulle azioni e sui mercati azionari? Non è facile. Come impostare investimento e trading? In questo articolo presentiamo le basi per investire sulle azioni

Gli investimenti sul mercato azionario rappresentano una delle forme più utilizzate dai risparmiatori, sia per gli investimenti di breve termine che per quelli di lungo termine. Tecnicamente, un’azione è una frazione del capitale di una società che, una volta quotata in borsa, diventa un titolo negoziabile.

L’andamento di un’azione dipende, oltre che dalla situazione patrimoniale e reddituale corrente della società, anche dalle attese circa il suo futuro andamento, che possono ovviamente determinare acquisti e vendite sulla suddetta azione.

Investire sulle azioni: cosa implica il possesso di un’azione?

Quando si compra un’azione si diventa soci/azionisti dell’azienda e il suo possesso attribuisce sia diritti amministrativi (ad esempio il diritto di partecipare alle assemblee e il relativo diritto di voto) che diritti patrimoniali (in particolare il diritto a ricevere/riscuotere il dividendo legato all’azione).

Il rendimento totale, ottenuto acquistando e detenendo titoli azionari, è costituito dalla combinazione di due fattori; 
1) il flusso di cassa generato dai dividendi staccati dalla società cui è collegata l’azione (solitamente annuali); 
2) i guadagni (o le perdite) in conto capitale, ottenuti come differenza positiva (o negativa) tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto dell’azione in questione.

Il rendimento atteso dal possesso di un’azione è espresso dalla seguente formula. Rendimento atteso: ((Div + (P 1 – P 0)) / P che può essere scomposto in: Div 1 / P 0 + (P 1-P 0) / P 0.  Dove: P è il prezzo attuale; P è il prezzo atteso in futuro e Div il dividendo previsto in distribuzione.

Il rischio delle Azioni

Le azioni sono strumenti di investimento a rischio, ossia senza alcuna certezza in merito al futuro dell’investimento. In generale un’attività finanziaria si definisce rischiosa se il flusso monetario che produce è aleatorio e non può essere determinato ex-ante con ragionevole certezza. 
Il concetto di rischio è strettamente collegato al concetto di rendimento. Tra queste due elementi esiste infatti una relazione diretta: maggiore è il rendimento maggiore è il rischio ad esso associato. 
Le varie tipologie di rischio alle quali ci si espone sono: 
a) rischio capitale: è il rischio che a scadenza l’investimento non venga rimborsato; 
b) rischio di mercato: è il rischio che il valore dell’investimento possa subire una diminuzione a causa di situazioni endogene o esogene; 
c) rischio di liquidità: è il rischio di non riuscire a smobilizzare l’investimento a causa della mancanza di compratori/venditori sul un mercato; 
d) rischio di interesse: è il rischio che l’investimento possa subire delle diminuzioni di valore a causa di variazioni dei tassi di interesse; 
e) rischio di cambio: è il rischio che un’eventuale investimento denominato in valuta estera può subire a causa delle variazioni del tasso di cambio tra l’euro e la valuta in cui è denominata la valuta; 
f) rischio paese: è il rischio legato a eventuali difficoltà finanziarie del paese in cui è stato fatto l’investimento.

Investire sulle azioni italiane

Le azioni delle principali aziende italiane sono negoziate su Borsa Italiana, che ha sede a Milano. Fra i vari mercati gestiti da Borsa Italiana troviamo il Mercato Telematico Azionario (MTA), dove vengono negoziate azioni, obbligazioni convertibili, diritti di opzione e warrant. La seduta di negazione di ogni titolo azionario prevede un’asta di apertura, la negoziazione continua e l’asta di chiusura.  

Indici azionari italiani

I più importanti indici azionari italiani sono: 
1) Ftse Mib. È composto dai 40 titoli più liquidi e capitalizzati presenti sul mercato. L’indice Ftse Mib è il sottostante dei future, mini-future e opzioni quotati sul mercato IDEM. 
2) Ftse Italia Mid Cap. E’ composto dalle prima 60 azioni per capitalizzazione e liquidità successive alle società che compongono l’indice Ftse Mib; 
3) Ftse Italia Small Cap. E’ composto da tutte le altre azioni, al di fuori dell’indice Ftse Mib e del Ftse Italia Mid Cap; 
4) il Ftse Italia All-Share, che comprende tutti i titoli che compongono gli indici Ftse Mib, Ftse Italia Mid e Small Cap; 
5) Ftse Italia Star, che comprende le azioni dei titoli che appartengono al segmento Star della mercato MTA (ossia le imprese che hanno una capitalizzazione compresa tra i 40 milioni e 1 miliardo di euro).

Tramite questi mercati azionari, gli investitori (sia privati che professionali) acquistano e vendono telematicamente azioni. Investire sulle azioni e sui mercati azionari non è privo di rischio. La domanda successiva è: conviene investire in azioni o in certificates?

Sedex BorsaItaliana
L’ingresso di Borsa Italiana a Milano in Piazza degli Affari. Presso Borsa Italiana avvengono le contrattazioni sui mercati azionari e su altri mercati, fra cui il Sedex.

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