Focus sulle azioni di Tesla: uno dei nomi più discussi a Wall Street. Quali previsioni per Tesla? Ci sarà spazio per altre salite o l’attuale valore, con una capitalizzazione di mercato di oltre 1.200 miliardi di dollari è eccessivo?
Azioni Tesla
La società americana fondata da Elon Musk nata nel settore delle auto elettriche è oggigiorno impegnata in numerosi ambiti economici: da quello energetico, all’aerospaziale, per arrivare all’intelligenza artificiale.
Tesla continua a far parlare sempre di sé anche per via della figura geniale quanto controversa di Elon Musk e delle recenti indagini della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) sui veicoli Tesla e del ruolo di Musk nell’amministrazione americana. L’articolo si propone di esaminare quali sono le prospettive per Tesla, fra rischi e opportunità della società, arrivando ai principali indicatori di bilancio e al valore reale delle azioni Tesla.
Tesla e le Magnifiche Sette Azioni USA
Tesla, conosciuta prima come Tesla Motors, progetta, produce e vende veicoli elettrici e sistemi di stoccaggio dell’energia. La società americana opera attraverso due segmenti principali: Automotive e Generazione e Conservazione di energia. Per quanto riguarda il primo segmento, Tesla si occupa della progettazione, dello sviluppo, della produzione e vendita di veicoli elettrici. Nel segmento Energia, Tesla è impegnata nella progettazione, fabbricazione, istallazione e vendita di prodotti di conservazione dell’energia e sistemi di energia solari per i clienti residenziali e commerciali.
Indagine NHTSA nei confronti di Tesla – conseguenze per le azioni

Per le azioni Tesla ci potrebbe essere un pò di turbolenza negli ultimi mesi dell’anno, per via del settore a cui viene associato, quello tecnologico, su cui gli analisti ritengono che sia in bolla per via delle valutazioni troppo alte spinte dagli sviluppi dell’intelligenza artificiale. Inoltre la NHTSA ha avviato un’indagine a settembre per delle verifiche sui maniglioni elettronici retrattili istallati su vari modelli prodotti da Tesla. L’agenzia federale per la sicurezza stradale americana ha ricevute numerose segnalazioni del malfunzionamento delle maniglie causate da un calo della tensione della batteria da 12 volt. Questo malfunzionamento ha causato enormi disagi, in quanto le persone sono rimaste bloccate nei veicoli. Tesla dovrà fornire entro il 10 dicembre un dossier tecnico con tutti i dettagli tecnici riguardanti l’apertura delle porte.
L’indagine ha spinto la Cina ad intervenire, attraverso Il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology (MIIT), che ha diffuso una bozza che impone ai produttori di garantire sistemi manuali chiaramente visibili e accessibili per l’apertura delle porte in emergenza. Questo è un segnale importante per Tesla, visto che il mercato cinese è uno dei sui principali mercati e leader mondiale nei veicoli elettrici.
Azioni Tesla: minacce e opportunità per il titolo in borsa
Per le azioni Tesla Inc le minacce non mancano, soprattutto con l’attuale clima geopolitico tra Stati Uniti e Cina influenzato dai dazi imposti da Trump. Le conseguenze di questa politica fiscale americana non hanno tardato a produrre i primi effetti sulla società. Infatti nel Q3 del 2025, nonostante gli ottimi ricavi registrati pari a 28,095 miliardi di dollari e superando le stime di Wall Street di 26,46 miliardi, le vendite in Cina si sono drasticamente ridotte. Numeri alla mano, le vendite in Cina sono crollate a circa 26.000 veicoli ad ottobre, minimo in tre anni e registrando un calo del 35,8% anno su anno. Considerando i primi 10 mesi del 2025, le vendite in Cina sono calate dell’8,38% rispetto al medesimo periodo del 2024.
Anche in Europa si registra un calo significativo a settembre 2025. Infatti, Tesla ha venduto 39.837 veicoli, in calo del 10,5% anno su anno, facendo scendere la quota di mercato dei veicoli elettrici in Europa al 3,2% rispetto al 4% dell’anno precedente. Le vendite di Tesla hanno risentito della forte concorrenza delle società cinesi, tra cui BYD, le quali hanno registrato un record di vendite in Europa, aumentate del 398% anno su anno. La quota di mercato sale al 2% rispetto allo 0,4% dell’anno precedente.
Ma degli sviluppi positivi per il titolo possono arrivare dai veicoli a guida autonoma (FSD). Tesla avrebbe ricevuto l’approvazione normativa per la guida autonoma di Livello 4 in tre paesi europei. La commercializzazione in Europa del FSD è stata lanciata a settembre del 2025 con un prezzo di lancio di € 8.999,00. Ovviamente si tratta solo delle prime fasi prima che possa svilupparsi un vero e proprio mercato diffuso, poiché i regolatori europei vogliono adottare un approccio cauto.
Azioni Tesla, analisi tecnica e fondamentale
Analisi fondamentale azioni Tesla
I risultati del terzo trimestre 2025 vedono i ricavi complessivi di Tesla attestarsi su 28,095 miliardi di dollari in incremento del 12% rispetto al Q3 del 2024. I ricavi hanno beneficiato di un incremento delle consegne totali dei veicoli elettrici e di una crescita nel settore energetico della società. Purtroppo lo stesso non si può dire del reddito operativo, che ha registrato un valore di 1,624 miliardi di dollari in decremento del 40% rispetto al Q3 2024. L’utile netto è sceso del 36% rispetto al Q3 del 2024, attestandosi su $ 1.373 milioni. L’utile per azione registra un valore di $ 0,43 rispetto ai $0,68 del terzo trimestre 2024.
Dal punto di vista finanziario, Tesla ha un debt/equity ratio di circa 9,20%. Nel solo terzo trimestre del 2025, la società ha generato una variazione di cassa positiva di 2.849 milioni di dollari, arrivando a detenere in cassa un totale di 19.584 milioni di dollari, contro un indebitamento finanziario di 5.778 milioni di dollari secondo il report sui risultati del Q3 2025 pubblicato dalla società.
Gli analisti ritengono che la società sia sopravvalutata dal mercato di riferimento, sopravvalutazione dovuta anche al grande hype del settore tecnologico, di cui Tesla è una delle colonne portanti. Il metodo DCF stima che in base agli attuali dati finanziari a disposizione, il fair value del titolo sia di $ 169,00, con una sopravvalutazione notevole rispetto all’attuale prezzo di circa 400 dollari al momento della stesura di questo articolo. Ecco il giudizio degli analisti, divisi per tipologia di giudizio:
- Strong Sell: 2 analisti;
- Sell: 10 analisti;
- Hold: 19 analisti;
- Buy: 22 analisti;
- Stong Buy: 8 analisti
Analisi tecnica azioni Tesla
Le azioni Tesla, dopo una fase di debolezza partita da novembre 2021, hanno riacquistato forza nell’aprile del 2024 con il prezzo che ha toccato il massimo storico a dicembre 2024 con una quotazione di $ 488,54. Nel 2025 c’è stata una discesa dirompente toccando un minimo relativo di $ 214,15 ad aprile 2025 e poi la successiva risalita, che nelle settimane precedenti a questa ha fatto raggiungere al prezzo un massimo relativo di $ 474,07. Al momento della scrittura di questo articolo il prezzo quota $ 401,25.
Come si evince dal grafico, il prezzo ha formato una importante figura ribassista, cioè un doppio massimo con le candele settimanali del 16 dicembre 2024 e 3 novembre 2025. Un primo livello da tenere sott’occhio e a $ 376,00, livello di prezzo raggiunto successivamente al ritracciamento dal massimo settimanale del 16 dicembre 2024. La tendenza nel medio periodo è tendenzialmente rialzista, con la trend line evidenziata nel grafico e testata varie volte dal prezzo come supporto.
Al momento un atteggiamento di attesa sembra d’obbligo, anche considerando l’incertezza che aleggia sul comparto tecnologico USA, nonostante la solida trimestrale di NVIDIA, snodo cruciale per il futuro andamento della corsa agli investimenti IA.
Dal punto di vista tecnico, per Tesla una rottura fatta con forza dell’area evidenziata in rosso, tra $ 488,00 e 442,00, può implicare per il titolo il raggiungimento di territori inesplorati. Invece, una rottura al ribasso di $ 360,00 potrebbe segnalare una fase di forte debolezza del prezzo.
Certificates su azioni Tesla, Tech USA e settore automotive
Le azioni Tesla sono presenti in numerosi certificates su Borsa Italiana. Fra i vari, ne esaminiamo due con airbag, ossia con strike su valori nettamente inferiori ai prezzi iniziali. Un plus non da poco considerando la volatilità di Tesla e i rischi di sovravvalutazione.
Entrambi navigano a sconto, anche se le barriere sono ancora distanti. Il certificato ISIN XS3167065500 ha per sottostanti le azioni di Tesla, NVIDIA e Palantir. La barriera capitale e l’airbag sono posizionati al 45% dei prezzi iniziali, mentre la barriera cedolare è al 50%. Sono previsti premi mensili condizionati dell’1,09% lordo, per un rendimento cedolare che può quindi arrivare a superare il 13% lordo.
Un altro certificato, emesso come il precedente da Barclays, ha per sottostanti le azioni di Tesla, Stellantis e NIO, con ISIN XS3167125254. Focus sul comparto automotive, con barriera capitale ed airbag al 40%. l rendimento cedolare potenziale arriva al 17,52%. Da notare come nei primi sei mesi le cedole siano fisse, per poi diventare condizionate ad una barriera cedolare del 55%. Di fatto, però, oltre 8 punti percentuali e mezzo di cedole garantite, che possono rappresentare un plus all’opzione airbag presente nel certificato.
Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. L’investimento con azioni e certificati espone l’investitore a un rischio sostanziale di perdita del capitale investito.