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Come investire sui brand più iconici per la Generazione Z? UniCredit ha ampliato la propria offerta di certificati a capitale condizionatamente protetto sul mercato SeDex di Borsa Italiana con l’emissione di 6 nuovi certificati Cash Collect Worst Of Autocallable Step-Down, costruiti su panieri di titoli scelti tra i marchi più riconoscibili e presenti online, particolarmente seguiti e utilizzati dalla Generazione Z.
Per chi non lo sapesse, la Generazione Z (Gen Z) comprende i nati tra la metà degli anni ’90 e la fine degli anni 2000: i primi veri nativi digitali, cresciuti tra social network, smartphone e nuove tecnologie.

Questi nuovi prodotti permettono di ottenere premi mensili condizionati, beneficiare dell’effetto memoria per i premi non riscossi e contare su una barriera di protezione parziale sul capitale investito. Vediamo nel dettaglio tutte le caratteristiche di questa nuova gamma di certificati.

Premio, memoria e protezione

Ogni certificato prevede il pagamento di un premio mensile condizionato che viene riconosciuto solo se, nelle date di osservazione, il titolo con la performance peggiore del paniere (worst of) quota almeno al 50% del proprio valore iniziale. L’importo del rendimento lordo mensile varia a seconda del paniere selezionato, con un range compreso tra lo 0,50% e l’1,70% del valore nominale.

Grazie all’effetto memoria, gli importi non riconosciuti nelle precedenti date di osservazione non vanno persi: vengono corrisposti integralmente non appena, in una successiva data di osservazione, la condizione della barriera viene rispettata. In questo modo, l’investitore può recuperare i premi non incassati in precedenza.

Per i certificati che includono azioni denominate in valuta diversa dall’euro, è prevista l’opzione “quanto”: in questi casi, l’investitore non è esposto al rischio di cambio tra la valuta del sottostante e l’euro.

Possibilità di rimborso anticipato dopo il primo anno

A partire dal dodicesimo mese dall’emissione, ovvero da settembre 2026, i certificati offrono la possibilità di rimborso anticipato (autocall). Ogni mese, alla data di osservazione, viene valutato il valore del titolo con la performance peggiore del paniere: se questo risulta pari o superiore al livello prefissato di richiamo, il certificato viene rimborsato in anticipo rispetto alla scadenza naturale.
Il livello di autocall parte inizialmente dal 95% del valore iniziale e si riduce progressivamente (step-down) dell’1% ogni mese, fino a raggiungere il 75% del valore iniziale.

A ogni data di osservazione mensile, possono verificarsi tre possibili scenari:

  1. Rimborso anticipato: se tutti i sottostanti si trovano a un livello pari o superiore al livello di richiamo, il prodotto si estingue anticipatamente. In questo caso, l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), il premio relativo al periodo e tutti gli eventuali premi non corrisposti in precedenza grazie all’effetto memoria.
  2. Premio periodico (senza rimborso anticipato): se tutti i sottostanti si trovano a un livello pari o superiore alla soglia bonus, ma almeno uno di essi è inferiore al livello autocall, il prodotto prosegue. In questo scenario, l’investitore riceve il premio relativo al periodo e tutti gli eventuali premi in memoria non ancora corrisposti.
  3. Nessun premio (rimane in memoria): se almeno uno dei sottostanti si trova al di sotto della soglia bonus del 50%, il premio del periodo non viene corrisposto e viene conservato in memoria. L’investimento prosegue e il premio potrà essere recuperato nelle successive date di valutazione.

Certificati sui brand della Generazione Z: scenari a scadenza

Vediamo ora, nel caso in cui non avvenga il rimborso anticipato, quali sono i due scenari a scadenza il 21 settembre 2028:

  • Rimborso integrale: se tutti i sottostanti si trovano a un livello pari o superiore alla barriera capitale, l’investitore riceve il valore nominale (100 euro), il premio relativo al periodo e tutti gli eventuali premi in memoria.
  • Rimborso commisurato alla performance negativa: se la quotazione di almeno uno dei sottostanti si trova al di sotto della barriera, l’investitore riceve un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante con la peggiore performance (con conseguente perdita, parziale o totale, dell’importo nominale).

Un’offerta su misura: dai titoli tech alle nuove energie

I sei certificati sono stati pensati per offrire una panoramica completa dell’universo Gen Z, suddividendo i titoli sottostanti in panieri tematici. Ogni paniere si concentra su un settore chiave del consumo e delle abitudini dei più giovani, dai giganti tecnologici alle icone della moda, fino ai brand legati a beauty, intrattenimento e nuove energie.

Si parte dal certificato che punta sui giganti della tecnologia e dell’intrattenimento digitale (DE000UG9SCB4), caratterizzato da un rendimento lordo annuo contenuto del 6%, ma con sottostanti generalmente più solidi e meno volatili. Per arrivare al certificato con società fintech e piattaforme digitali (DE000UG9SCF5) con potenziale rendimento lordo annuo del 20,4% ma caratterizzato da titoli che presentano una volatilità maggiore, riflettendo dinamiche di mercato più innovative e rischiose.

Grazie a questa varietà, l’investitore può scegliere la soluzione più adatta al proprio profilo di rischio.

I nuovi certificates di Unicredit

CODICE ISINSottostanteValore inizialeBarriera (50%)Premio mensile con memoria
DE000UG9SCC2ADIDAS178,3 EUR89,15 EUR0,90%
NIKE73,03 USD36,515 USD
PUMA19,38 EUR9,69 EUR
DE000UG9SCD0AMAZON.COM231,43 USD115,715 USD0,80%
NETFLIX1202,26 USD601,13 USD
SPOTIFY703,1 USD351,55 USD
DE000UG9SCF5COINBASE GLOBAL327,02 USD163,51 USD1,70%
ROBINHOOD MARKETS INC114,83 USD57,415 USD
STRATEGY INC327,79 USD163,895 USD
DE000UG9SCB4ELECTRONIC ARTS171,765 USD85,8825 USD0,50%
MICROSOFT515,36 USD257,68 USD
SONY GROUP29,34 USD14,67 USD
DE000UG9SCG3ESTEE LAUDER87,4 USD43,7 USD0,90%
RALPH LAUREN315,77 USD157,885 USD
ULTA BEAUTY INC526,08 USD263,04 USD
DE000UG9SCE8NEXTERA ENERGY71,5 USD35,75 USD1,45%
ORSTED54,9349 DKK27,46745 DKK
TESLA410,04 USD205,02 USD

I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Tassazione vigente al momento dell’emissione: 26%

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Cosa è un wallet di criptovalute? https://www.investire-certificati.it/cosa-e-un-wallet-di-criptovalute-bitcoin/ https://www.investire-certificati.it/cosa-e-un-wallet-di-criptovalute-bitcoin/#respond Thu, 18 Sep 2025 15:16:09 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38729 Perché è necessario un wallet per le criptovalute? Come funziona? Quali sono le tipologie principali di wallet per bitcoin e monete digitali? Quali aspetti bisogna considerare per custodire le criptovalute in sicurezza?I wallet, o portafogli digitali, sono strumenti fondamentali per chiunque voglia operare nel mondo delle criptovalute: vediamo insieme come funzionano, quali caratteristiche hanno e […]

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Perché è necessario un wallet per le criptovalute? Come funziona? Quali sono le tipologie principali di wallet per bitcoin e monete digitali? Quali aspetti bisogna considerare per custodire le criptovalute in sicurezza?
I wallet, o portafogli digitali, sono strumenti fondamentali per chiunque voglia operare nel mondo delle criptovalute: vediamo insieme come funzionano, quali caratteristiche hanno e perché è importante conoscerli per partecipare attivamente all’ecosistema blockchain.

Wallet: lo strumento per entrare nel mondo delle criptovalute

Nonostante venga chiamato portafogli (wallet), questo non contiene fisicamente le criptovalute o i token, ovvero il corrispondente digitale delle monete o banconote tradizionali. Nel mondo delle criptovalute, infatti, i fondi non sono mai “dentro” il wallet, ma sono sempre registrati sulla blockchain: un registro digitale distribuito, pubblico e sicuro che tiene traccia di tutte le transazioni.

Quando si crea un wallet, viene generato automaticamente un indirizzo pubblico, ovvero una sequenza di caratteri crittografata che funge da “coordinate” per ricevere le criptovalute. Questo indirizzo può essere condiviso senza rischi, ad esempio per ricevere un pagamento o un trasferimento: è simile, in un certo senso, all’IBAN di un conto bancario. Tutti i movimenti associati a quell’indirizzo sono pubblici e consultabili sulla blockchain ma, nonostante ciò, solo chi possiede il portafoglio può realmente disporre dei fondi collegati.

Per poter gestire e movimentare le criptovalute associate a quell’indirizzo, sono necessari, infatti, altri due codici crittografati: la chiave pubblica e la chiave privata. Queste due chiavi sono fondamentali per la sicurezza e il funzionamento dei wallet delle criptovalute.

Chiave pubblica e privata: il cuore del wallet

Per accedere e gestire un portafoglio di criptovalute servono due “chiavi” speciali: una pubblica e una privata. Queste chiavi sono lunghe sequenze di lettere e numeri, spesso composte da decine di caratteri, generate attraverso complessi algoritmi crittografici. 
La chiave pubblica viene utilizzata per ricevere fondi, mentre la chiave privata permette di autorizzare le operazioni e disporre delle criptovalute.
Dalla chiave pubblica viene ricavato l’indirizzo del wallet, una versione più corta e facilmente condivisibile, che viene normalmente comunicata per ricevere pagamenti o trasferimenti. L’indirizzo è quindi quello che si fornisce a chi vuole inviarti criptovalute, mentre la chiave pubblica vera e propria rimane “dietro le quinte”.

Per comprendere meglio la differenza, si può pensare al mondo bancario: l’indirizzo del wallet può essere paragonato all’IBAN, che puoi fornire a chiunque per ricevere un bonifico, mentre la chiave pubblica è assimilabile al numero di conto corrente sottostante, associato all’IBAN.

Entrambi identificano la stessa entità (cioè il tuo portafoglio digitale), ma l’IBAN (indirizzo) è pensato per essere condiviso, mentre il numero di conto (chiave pubblica) resta un’informazione più tecnica e meno utilizzata nella pratica quotidiana.

La chiave privata, invece, può essere assimilata a una password segreta: è il codice personale che permette di accedere e disporre realmente dei fondi associati al wallet. Proprio come la password del tuo conto online, solo chi la possiede può autorizzare pagamenti e movimentazioni. Per questo motivo, è fondamentale custodirla con la massima attenzione e non condividerla mai con nessuno.

Quale wallet scegliere?

Quali sono i migliori wallet per le criptovalute? Quando si parla di portafogli per criptovalute, non esiste una soluzione unica: esistono diverse tipologie di wallet, ognuna con caratteristiche, vantaggi e svantaggi specifici. La scelta dipende da quanto si vuole privilegiare la comodità o la sicurezza.

Criptovalute investire

Gli hot wallet, sempre connessi a Internet, sono perfetti per chi fa operazioni frequenti e vuole la massima praticità. Usare app come Trust Wallet o MetaMask permette di inviare e ricevere criptovalute in pochi secondi e di interagire facilmente con il mondo delle applicazioni decentralizzate.

Anche i wallet integrati negli exchange, come Binance o Coinbase, rientrano in questa categoria: sono ideali per chi vuole gestire le proprie crypto senza troppi pensieri, ma c’è da considerare che in questi casi le chiavi private sono affidate alla piattaforma. Il grande vantaggio degli hot wallet è la velocità d’uso, ma il prezzo da pagare è una sicurezza inferiore, perché essere sempre online li rende più vulnerabili a furti digitali e attacchi hacker.

I cold wallet, invece, sono pensati per chi vuole mettere al sicuro le proprie criptovalute lontano da ogni rischio digitale. Un hardware wallet come Ledger o Trezor, per esempio, è un piccolo dispositivo fisico che custodisce le chiavi private offline. In questo caso basta collegarlo al computer solo per firmare una transazione, riducendo al minimo le occasioni di esposizione a internet. Chi preferisce invece una soluzione ancora più “analogica” può optare per un paper wallet, cioè stampare le chiavi private su carta e conservarle in un luogo sicuro, come una cassaforte. Queste soluzioni sono considerate le più sicure, perché immuni agli attacchi informatici, ma richiedono più attenzione: se si perde il dispositivo o la stampa, non c’è modo di recuperare i fondi. Anche qui, quindi, non mancano i rischi.

Wallet e password

Un’altra distinzione importante riguarda il controllo delle chiavi private. Nei wallet custodial, come quelli degli exchange, è la piattaforma a gestire la sicurezza delle chiavi. Di fatto questo semplifica la vita agli utenti meno esperti e permette di recuperare facilmente l’accesso in caso di smarrimento della password. Al tempo stesso significa anche dover riporre fiducia in un soggetto terzo.

Al contrario, i wallet non custodial mettono l’utente al centro che ha il pieno controllo dei fondi: solo chi possiede la chiave privata può eseguire transazioni di criptovalute. Questo garantisce pieno controllo e massima privacy, ma implica una grande responsabilità, perché perdere la chiave privata equivale a perdere per sempre l’accesso alle criptovalute.

In sintesi: i wallet caldi sono comodi e adatti all’uso quotidiano, ma più rischiosi. I portafogli cripto che possiamo definire “freddi” sono perfetti per mettere al sicuro grandi somme a lungo termine. La scelta tra wallet custodial e non custodial dipende dal livello di autonomia e responsabilità che si vuole avere sulla gestione dei propri fondi digitali.

Un ultima nota: prima di iniziare a investire con le monete digitali, ricordiamo di leggere la Guida ai rischi delle criptovalute, utile vademecum per non dimenticare la rischiosità del settore.

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Dal Webinar al Conto Trading: prosegue il corso IG https://www.investire-certificati.it/dal-webinar-al-conto-trading-prosegue-il-corso-ig/ https://www.investire-certificati.it/dal-webinar-al-conto-trading-prosegue-il-corso-ig/#respond Wed, 17 Sep 2025 10:05:16 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38716 Dopo l’ottimo riscontro della prima lezione, il ciclo di webinar gratuiti “Capire il Trading (e Farlo Bene)” organizzato dal broker IG prosegue con un nuovo appuntamento. Oggi, mercoledì 17 settembre, alle ore 18:00, si terrà infatti il secondo webinar del percorso formativo pensato per chi desidera avvicinarsi al mondo degli investimenti e del trading online. […]

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Dopo l’ottimo riscontro della prima lezione, il ciclo di webinar gratuiti “Capire il Trading (e Farlo Bene)” organizzato dal broker IG prosegue con un nuovo appuntamento. Oggi, mercoledì 17 settembre, alle ore 18:00, si terrà infatti il secondo webinar del percorso formativo pensato per chi desidera avvicinarsi al mondo degli investimenti e del trading online.

Perché seguire la seconda lezione?

Il webinar, intitolato “Dal webinar al conto trading: guida pratica per iniziare davvero”, è gratuito ed è dedicato a tutti coloro che vogliono passare dalla teoria alla pratica, entrando nel vivo degli investimenti. Durante l’incontro verranno illustrate in modo semplice e chiaro tutte le fasi necessarie per aprire un conto di trading online.
Non si tratta di una semplice lezione frontale: i partecipanti potranno interagire in tempo reale con i professionisti di IG, porre domande, chiarire dubbi e ricevere spiegazioni personalizzate. Un momento di confronto per chi desidera un supporto concreto nel compiere i primi passi nel mondo del trading online.

La formazione: una difesa contro gli errori e le perdite nel trading

Il ciclo di webinar, iniziato il 10 settembre e in programma ogni mercoledì fino al 12 novembre, offre un itinerario strutturato che parte dalle basi per arrivare alle strategie operative avanzate. L’obiettivo di IG Italia è quello di promuovere una reale cultura dell’educazione finanziaria, fornendo strumenti e conoscenze utili sia ai principianti che a chi vuole consolidare le proprie competenze.

libri finanza e trading

Avventurarsi nel trading senza una solida preparazione può comportare rischi e perdite anche ingenti. La formazione rappresenta la prima vera linea di difesa: grazie a un percorso strutturato come quello proposto da IG Italia, è possibile riconoscere e gestire gli errori tipici del principiante, imparare a muoversi con consapevolezza e costruire una base solida per operare sui mercati.

In molti casi, il trading online è vissuto come un’attività individuale, in cui ognuno è solo di fronte alle proprie decisioni e paure. Con questo ciclo di incontri, invece, la formazione diventa collettiva: è possibile confrontarsi con altri partecipanti, scambiare opinioni e idee, anche errate, e correggerle grazie all’interazione diretta con gli esperti IG. Un’opportunità unica per crescere insieme, condividere dubbi e trovare risposte immediate, superando l’isolamento tipico del trading.

Un’iniziativa firmata IG Italia

IG Italia, con oltre cinquant’anni di esperienza nel settore del trading online e parte del gruppo globale IG Group (LSE: IGG), si conferma punto di riferimento per affidabilità, innovazione e formazione. Attraverso questi appuntamenti, l’azienda mette a disposizione dei partecipanti l’esperienza di un team di professionisti, strumenti avanzati e un supporto continuo.

Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti del ciclo di webinar:

  • 17 settembre: Dal webinar al conto: guida pratica per iniziare davvero – Tutto quello che devi sapere per aprire un conto di trading
  • 24 settembre: La strategia “Break & Retest” spiegata bene – Una delle strategie più semplici e potenti per seguire il trend
  • 1° ottobre: Crea il tuo portfolio: 5 step per diversificare al meglio – Asset allocation semplificata: azioni, indici, criptovalute, oro
  • 8 ottobre: Strategie ad alta probabilità: come partire da zero – Le strategie con le opzioni call e put
  • 15 ottobre: RSI: come usarlo per trovare il timing perfetto – Ipercomprato ed ipervenduto…ma è davvero così? Spoiler: NO!
  • 22 ottobre: Gestione del rischio: il segreto dei trader vincenti – Stop loss, size delle posizioni, regole pratiche
  • 29 ottobre: Trading con medie mobili: le tecniche più semplici ed efficaci – Strategie con 20 e 50 EMA per trend chiari e puliti
  • 5 novembre: Errori comuni nel trading: come riconoscerli e superarli – Psicologia, overtrading, revenge trading, soluzioni pratiche
  • 12 novembre: Strategie per guadagnare anche quando il mercato scende – Tre strategie ribassiste con CFD, Barrier ed Opzioni

Partecipare è semplice: basta registrarsi gratuitamente sul sito di IG Italia (la registrazione è unica e consente di accedere a tutti i webinar del ciclo).

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Un certificato per investire su titoli assicurativi https://www.investire-certificati.it/un-certificato-per-investire-su-titoli-assicurativi/ https://www.investire-certificati.it/un-certificato-per-investire-su-titoli-assicurativi/#respond Wed, 17 Sep 2025 08:38:05 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38706 Come investire sul mondo delle assicurazioni? Da Marex arriva un certificato con rendimento fino al 9% lordo annuo e protezione condizionata del capitale. Certificates su azioni del settore insurance Il settore delle assicurazioni è tradizionalmente considerato fra quelli difensivi, anche per via di una volatilità inferiore alla media. Fra le nuove emissioni che guardano al […]

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Come investire sul mondo delle assicurazioni? Da Marex arriva un certificato con rendimento fino al 9% lordo annuo e protezione condizionata del capitale.

Certificates su azioni del settore insurance

Il settore delle assicurazioni è tradizionalmente considerato fra quelli difensivi, anche per via di una volatilità inferiore alla media. Fra le nuove emissioni che guardano al mondo insurance troviamo un prodotto targato Marex, che ha per sottostanti le azioni di Generali Assicurazioni, Muenchener Rueckversicherungs-, Swiss Re AG, Prudential.

Il certificato ha codice ISIN IT0006770546 e prevede barriere – sia per l’incasso delle cedole che per la protezione del capitale – al 65%. Su base trimestrale sono corrisposte cedole condizionate del 2,25%, pagate a patto che nessuno dei tre sottostanti abbia perso il 35% o più.

Fra gli elementi chiave troviamo la presenza dell’effetto memoria ed anche l’autocall, che potrebbe attivarsi dalla fine del primo anno di vita del certificato in poi, sempre su base trimestrale.

Quattro colossi nel mondo delle assicurazioni

Vediamo le azioni sottostanti del certificato ISIN IT0006770546. Come detto si tratta di azioni del mondo insurance che rappresentano alcuni dei maggiori paesi europei.

Generali Assicurazioni (BIT:G) Generali, colosso italiano del settore è tra i principali gruppi assicurativi europei, con una forte presenza in Italia e nel mercato internazionale, in Europa e non soltanto. Il titolo ha mostrato una crescita solida nell’ultimo anno, sostenuta da buoni risultati operativi e da una politica di dividendi stabile. La società ha rafforzato la propria posizione nel ramo vita e danni, puntando su digitalizzazione e sostenibilità. Il rendimento da dividendo si mantiene competitivo rispetto ai peer europei.

CERTIFICATI DI INVESTIMENTO

Muenchener Rueckversicherungs-Gesellschaft (ETR:MUV2) Munich Re è uno dei leader mondiali nella riassicurazione, con una capitalizzazione tra le più alte del settore. La società tedesca è nota per la sua solidità patrimoniale e per una politica di dividendi generosa e costante. Opera in diversi segmenti, tra cui riassicurazione vita, salute e danni, con forte presenza globale.

Swiss Re AG (SIX:SREN) Anche con Swiss Re siamo nel campo della riassicurazione (oltre che assicurazione). Swiss Re, infatti, tra i principali riassicuratori al mondo, con sede a Zurigo e attività in oltre 25 paesi. Il titolo ha registrato una crescita moderata, con buoni fondamentali e un rendimento da dividendo interessante. La società è specializzata nella copertura di rischi catastrofali e corporate, con forte attenzione alla gestione del capitale.

Prudential PLC (LON:PRU) Prudential è un gruppo assicurativo britannico con forte espansione nei mercati asiatici e africani. Il titolo ha mostrato una crescita significativa nell’ultimo anno, trainata dalle performance nei mercati emergenti. La società è focalizzata su assicurazioni vita e salute, con un modello di business orientato alla crescita. Ha recentemente avviato programmi di riacquisto azionario, segnale di fiducia nella propria valutazione.

Questo documento è a solo scopo promozionale e non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione di un’offerta Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Al momento dell’emissione, per i redditi derivanti dai certificates è prevista una tassazione al 26%. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente.

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100 EURO PER UN GRAMMO D’ORO https://www.investire-certificati.it/100-euro-per-un-grammo-doro/ https://www.investire-certificati.it/100-euro-per-un-grammo-doro/#respond Tue, 16 Sep 2025 15:18:46 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38685 Articolo a cura di Carlo Alberto De Casa Quanto vale l’oro dopo i nuovi record? Circa 3.680 dollari per un’oncia, o se preferite circa 3.100 euro per poco più di 31 grammi di oro. Pallottoliere alla mano, se dividiamo 3.680 dollari per 31,10 grammi, valore di un’oncia troy, otteniamo il prezzo in dollari per grammo […]

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Articolo a cura di Carlo Alberto De Casa

Quanto vale l’oro dopo i nuovi record? Circa 3.680 dollari per un’oncia, o se preferite circa 3.100 euro per poco più di 31 grammi di oro. Pallottoliere alla mano, se dividiamo 3.680 dollari per 31,10 grammi, valore di un’oncia troy, otteniamo il prezzo in dollari per grammo d’oro, circa 118,3. A questo punto, considerando che il cambio euro/dollaro è negoziato a circa 1,183 possiamo facilmente trovare il prezzo in euro al grammo: 100! Sì, proprio in questi giorni, per la prima volta nella storia il prezzo dell’oro ha raggiunto quota 100 euro per un grammo. Ecco quanto vale oggi l’oro!

grafico prezzo oro

La salita dell’oro verso i 100 euro al grammo

Perché il prezzo dell’oro sta salendo? Riavvolgiamo il nastro. La forza dell’oro in borsa non è una novità, con una salita dei prezzi che dura da un anno e mezzo. Infatti, già a inizio 2024 l’oro aveva iniziato a mostrare una forza dirompente, dopo l’ennesima rottura – ma questa volta con molta più convinzione – di quota 2.000 dollari per oncia.

Al tempo dissi che l’oro era salito sopra i 2.000 dollari per oncia per restarci. Certo, era difficile prevedere – 18 mesi fa – che l’avvento di Trump combinato con spese a deficit degli USA avrebbe portato un clima di simile sfiducia sul dollaro (in forte calo nel 2025, ma su valori storicamente non così bassi). Era invece più facile prevedere che le banche centrali avrebbero continuato a comprare oro a mani basse, cosa che puntualmente si sta verificando. Inoltre, le aspettative per tassi finalmente in calo da parte della Fed stanno facendo il resto. Non va poi dimenticato quanto le stesse banche centrali abbiano stampato cartamoneta negli ultimi anni, di fatto diluendo il valore delle valute contro il metallo prezioso.

Il Grafico con il prezzo dell’oro in euro al grammo

 Grafico prezzo dell'oro in euro al grammo

Quali previsioni per il prezzo dell’oro?

La domanda, a questo punto, è un’altra. Stiamo vivendo un decennio, almeno per l’oro, che sembra simile al primo degli anni Duemila (numeri alla mano, il metallo giallo fra il 2001 ed il 2011 salì da 250 fino a sfiorare i 2.000 dollari). E in tal caso, a che punto della salita ci troviamo? Quali sono le previsioni per l’oro e fino a che livelli di prezzo ha senso acquistare il metallo giallo?

Personalmente credo che non ci troviamo ancora di fronte ad un 2010-2011 (picco), con lo scenario che per l’oro resta quindi costruttivo. Al tempo stesso, il ritmo della salita visto negli ultimi mesi è insostenibile nel lungo termine. Pertanto, salvo collassi del dollaro o scenari geopolitici ancora più complessi di quelli attuali, l’oro dovrà inevitabilmente prendere fiato. Se non con una correzione, quantomeno lateralizzando sui valori attuali prima di proseguire il movimento rialzista in essere.

Chi compra oro?

Investire in oro

Spostiamo lato fondamentale. Le banche centrali comprano ogni anno un quantitativo pari a circa un quarto dell’oro immesso sul mercato dal settore minerario, con il settore gioielleria che non è lontano da questi numeri, senza poi contare la domanda finanziaria.

Insomma, almeno nel breve termine, non si vedono grandi segnali di inversione di trend e dal lato fondamentale i presupposti per un oro forte continuano ad esserci (sostenuto anche dalla debolezza del dollaro).

Non l’ho menzionato sopra, ma oltre all’oro, tutto il settore dei metalli preziosi resta tonico, partendo dall’argento, salito oltre i 40 dollari per oncia (anzi, oltre i 42$!), sui massimi da 15 anni. In questo caso, però, a spingere la corsa del metallo prezioso è la domanda industriale, trascinata dal rally del fotovoltaico. E, sempre a proposito di metalli preziosi, da inizio anno il platino è salito di circa il 55% ed il palladio del 35% (nella denominazione in dollari).

L’oro non sale sempre

Quando comprare oro? Certo, è facile dire che nel lungo termine l’oro sale sempre. Ma è anche corretto dire che nel lungo termine saremo tutti morti. Pertanto, il timing per comprare e vendere oro è fondamentale, come per ogni altro asset finanziario.

Nel breve termine lo scenario per l’oro è ben diverso. Sul tema vale la pena ricordare che l’oro era arrivato a dei massimi storici (per l’epoca) a 1.922 dollari nell’estate 2011. A fine 2015 valeva molto meno, circa 1.060 dollari, con un calo grosso modo del 45% dai massimi. Ma soprattutto, per rivederlo sui valori superiori a quelli del 2011 sarebbe stato necessario attendere vari anni. Certo, oggi anche comprando sui massimi del 2011 la performance sarebbe positiva, ma sono passati quasi 15 anni. Medesimo discorso peri i massimi del 1980-1981, poi rivisti (e superati) soltanto 25 anni dopo. Un arco temporale decisamente lungo, soprattutto per un piccolo investitore.

Non dimentichiamoci che si tratta di uno strumento finanziario che non paga cedole o dividendi. Pertanto, anche se detenuto per un lungo tempo in portafoglio non si incassano coupon e fra bolli e costo di mantenimento della posizione qualche decimale l’anno (se va bene) lo si perde sempre. L’unica maniera per guadagnare è quella di puntare su un rialzo dei prezzi ed il timing di acquisto ha quindi un peso notevole (senza dimenticare l’effetto cambio, che comunque nel lungo termine tende ad avere un impatto minore).

Il presente articolo non è da intendersi in alcun modo come sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziaria – performance passate non rappresentano indicatore di performance future.

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Un certificato su azioni italiane: Eni, Intesa e Ferrari https://www.investire-certificati.it/un-certificato-su-azioni-italiane-eni-intesa-e-ferrari/ https://www.investire-certificati.it/un-certificato-su-azioni-italiane-eni-intesa-e-ferrari/#respond Tue, 16 Sep 2025 10:15:57 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38700 Soltanto tre azioni, tre big cap del FTSE Mib, nomi di grande peso. Il certificato ISIN XS3110319459 ha per sottostanti le azioni di Eni, Intesa Sanpaolo e Ferrari e offre un rendimento condizionato che può arrivare fino al 9,00% lordo su base annua. Per incassare i premi è sufficiente che nessuno dei titoli perda il […]

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Soltanto tre azioni, tre big cap del FTSE Mib, nomi di grande peso. Il certificato ISIN XS3110319459 ha per sottostanti le azioni di Eni, Intesa Sanpaolo e Ferrari e offre un rendimento condizionato che può arrivare fino al 9,00% lordo su base annua. Per incassare i premi è sufficiente che nessuno dei titoli perda il 35% o più dai prezzi iniziali. Anche per la protezione del capitale la barriera è al 65%.

Analisi del certificato emesso da Barclays Bank

Il certificato identificato dal codice ISIN XS3110319459 è uno strumento finanziario strutturato appartenente alla categoria dei certificati a capitale condizionatamente protetto, noto come Phoenix Memory Certificate. È quotato su Borsa Italiana e lo ha emesso da Barclays Bank PLC proprio in questi giorni.

Prevede cedole trimestrali del 2,25%, per un rendimento che può arrivare fino al 9% annuo lordo. La scadenza massima è a cinque anni. Partiamo con le caratteristiche chiave, per poi proseguire con l’analisi del prodotto.

Caratteristiche principali

  • Emittente: Barclays Bank PLC
  • Codice ISIN: XS3110319459
  • Data di emissione: 8 settembre 2025
  • Data di scadenza: 26 settembre 2030
  • Mercato di quotazione: EuroTLX
  • Prezzo di emissione: 100 EUR
  • Effetto memoria delle cedole: sì
  • Autocallable: sì, dal primo anno in poi
  • Trigger autocallable: 100% costante

Struttura del certificato su azioni italiane

Il certificato è basato su un basket worst-of composto da tre titoli azionari italiani del FTSE Mib:

  • Eni S.p.A.
  • Intesa Sanpaolo S.p.A.
  • Ferrari N.V.

Per incassare premi (2,25% lordo a trimestre) ed avere la protezione del capitale serve che il worst of, ossia quello con la peggior performance, si trovi ad almeno il 65% dei prezzi iniziali.

Meccanismo di protezione e barriera

Il capitale è condizionatamente protetto grazie alla presenza di una barriera discreta fissata al 65% del valore iniziale. La barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale (19 settembre 2030). Se il titolo peggiore del basket non scende sotto tale soglia, il capitale nominale viene rimborsato integralmente. Viceversa, se una o più delle tre azioni italiane a scadenza saranno sotto barriera il rimborso sarebbe proporzionale alla performance del peggiore, con una perdita per l’investitore.

Cedole ed effetto memoria

Il certificato prevede il pagamento di cedole trimestrali condizionate, attivate se tutti i titoli del basket si trovano sopra la barriera al momento della rilevazione. Inoltre, è previsto un meccanismo di memoria, che consente il recupero delle cedole non pagate in precedenza qualora le condizioni vengano soddisfatte in una data successiva. Dalla fine del primo anno in pi è anche presente l’opzione del richiamo anticipato. Pertanto, il prodotto sarebbe richiamato prima della naturale scadenza – pagando 100 euro più tutte le cedole dovute fino a quel momento – se tutti i titoli del basket si trovano sopra il valore iniziale in una data di osservazione.

Emittente del certificato

Il prodotto è emesso da Barclays Bank PLC, valutata con rating A+ da S&P, A1 da Moody’s e A+ da Fitch. Anche la liquidità è garantita da Barclays, che si pone sul book di negoziazione con proposte in bid e ask.

Questo articolo è redatto a fine promozionale non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione finanziaria. Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Al momento dell’emissione, per i redditi derivanti dai certificates è prevista una tassazione al 26%. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente.

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10 nuovi certificati a premio fisso per il primo anno https://www.investire-certificati.it/10-nuovi-certificati-a-premio-fisso-per-il-primo-anno/ https://www.investire-certificati.it/10-nuovi-certificati-a-premio-fisso-per-il-primo-anno/#respond Tue, 16 Sep 2025 06:30:17 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38662 Banco BPM ha appena lanciato una nuova serie di certificati di investimento a capitale condizionatamente protetto che saranno in quotazione da domani (12/09) su Cert-X di Borsa Italiana. Si tratta di 10 nuovi certificati “Equity first fixed premium” su singole azioni, con una caratteristica molto interessante: per il primo anno, ogni mese viene pagata una […]

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Banco BPM ha appena lanciato una nuova serie di certificati di investimento a capitale condizionatamente protetto che saranno in quotazione da domani (12/09) su Cert-X di Borsa Italiana. Si tratta di 10 nuovi certificati “Equity first fixed premium” su singole azioni, con una caratteristica molto interessante: per il primo anno, ogni mese viene pagata una cedola fissa, senza condizioni. Di fatto, la certezza di poter abbassare il prezzo medio di carico, con un flusso costante in entrata. Vediamo nel dettaglio come funzionano le cedole fisse di Banco BPM, seguite da premi che poi diventano condizionati.

Primo anno: cedole fisse

Come già anticipato, la caratteristica principale e più interessante di questi certificati è il pagamento di 12 cedole mensili incondizionate durante il primo anno. Non importa se il titolo sottostante sale, scende o rimane stabile: per 12 mesi le cedole vengono pagate. Ogni mese, gli investitori riceveranno la cedola prevista per il proprio certificato, con un rendimento lordo che varia dallo 0,65% all’1% a seconda della tipologia scelta.

I nuovi certificati di Banco BPM

Di seguito l’elenco delle nuove emissioni di Banco BPM

CODICE ISINSottostanteValore inizialeLivello barriera (60%)Cedola mensile
IT0005668063Stellantis7,464,4760,95 €
IT0005668105BPER9,135,4780,90 €
IT0005668097Saipem2,3821,4290,85 €
IT0005668089STMicroelectronics22,18513,3110,80 €
IT0005668071Kering233,5140,100,80 €
IT0005668154Renault34,0920,450,75 €
IT0005668147Infineon Technologies31,8319,0980,70 €
IT0005668113Intesa Sanpaolo5,4383,2630,65 €
IT0005668139Tesla347,79208,671,00 €
IT0005668121AMD159,5495,720,75 €

Dopo il primo anno: cedole condizionate con effetto memoria

Dopo il primo anno, il funzionamento cambia un po’. Nei successivi 24 mesi, le cedole non sono più garantite al 100%, ma dipendono dall’andamento dell’azione sottostante ed, inoltre, il certificato può essere richiamato se il sottostante supera il valore di fixing iniziale.

Ecco 3 scenari possibili a ogni data di rilevazione a partire da settembre 2026

  • sottostante sopra il prezzo iniziale: il certificato scade in anticipo e si riceve il rimborso del valore nominale (100 euro), la cedola del mese e tutte le cedole eventualmente saltate in precedenza (“effetto memoria”);
  • sottostante sopra il livello barriera (60%) ma sotto il prezzo iniziale: viene pagata la cedola del mese e le eventuali cedole non pagate nelle rilevazioni precedenti;
  • azione sotto la barriera cedolare: non viene pagata nessuna cedola, ma viene portata a memoria.

A partire dal primo anno il rendimento dipende da come si muove l’azione, ma grazie all’ “effetto memoria” le cedole eventualmente perse possono essere recuperate in futuro e si può ottenere così il rendimento potenziale previsto inizialmente. Il tutto a patto che l’azione sottostante torni sopra barriera in una finestra cedolare successiva.

Cosa succede a scadenza?

Se non avviene un richiamo anticipato, arrivati alla fine della vita del certificato (settembre 2028), la situazione si decide in base a dove si trova il valore dell’azione sottostante rispetto alla barriera capitale fissata al 60% del valore iniziale.
Gli scenari possibili sono due:

  • Se il sottostante è sopra la barriera (cioè non ha perso più del 40% dal valore iniziale): si riceve il rimborso del capitale investito (100 euro), l’ultima cedola e tutte le eventuali cedole non pagate grazie all’effetto memoria.
  • Se il sottostante è sotto la barriera (cioè ha perso oltre il 40%): il rimborso sarà proporzionale alla performance negativa dell’azione, quindi si avrà una perdita del capitale investito.

Un aspetto importante da notare è che i certificati che hanno come sottostanti titoli quotati fuori dall’Europa sono dotati dell’opzione “quanto”. Questo vuol dire che nonostante il certificato sia su un’azione in valuta diversa dall’euro, non c’è rischio di cambio. nella nuova emissione con dodici premi fissi di Banco BPM ciò si applica ai certificates su Tesla e AMD.

Messaggio promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo consulenza finanziaria o sollecito all’investimento in borsa. Gli investment certificates sono prodotti finanziari complessi. Valutare di aver compreso il rischio di perdita sostanziale del capitale. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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Certificates di Leonteq sotto la pari https://www.investire-certificati.it/certificates-di-leonteq-sotto-la-pari/ https://www.investire-certificati.it/certificates-di-leonteq-sotto-la-pari/#respond Fri, 12 Sep 2025 13:21:51 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38677 Focus sui certificates di Leonteq Securities AG (di seguito “Leonteq”) quotati su Borsa Italiana Azioni sottostanti sopra i prezzi iniziali, prezzo spot sotto la pari: è possibile? Certamente. In questo articolo ci soffermiamo su alcuni certificati di investimento che presentano questo scenario (o al più con prezzi intorno alla pari). Il tutto esaminando l’ampia offerta […]

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Focus sui certificates di Leonteq Securities AG (di seguito “Leonteq”) quotati su Borsa Italiana

Azioni sottostanti sopra i prezzi iniziali, prezzo spot sotto la pari: è possibile? Certamente. In questo articolo ci soffermiamo su alcuni certificati di investimento che presentano questo scenario (o al più con prezzi intorno alla pari). Il tutto esaminando l’ampia offerta di Leonteq sull’EuroTLX, dove l’emittente svizzera quota oltre mille certificates.

Certificates sul settore difesa

Partendo dalle nuove emissioni, troviamo il certificato Phoenix Autocallable ISIN CH1476724559 che ha per sottostanti le azioni di Fincantieri, Huntington Ingalls Industries e Leonardo. Tre titoli legati al mondo della difesa, attualmente in rialzo tra i 3 e i 7 punti percentuali dai prezzi iniziali. La barriera per l’incasso delle cedole è posizionata al 50% dei prezzi iniziali, valori ora ancora più distanti, mentre la data per la prima rilevazione cedolare (1% lordo su base mensile) del 06/10/2025 si avvicina.

Investire sul settore abbigliamento e lusso

Fra i certificates di Leonteq troviamo un prodotto legato al settore del lusso ed abbigliamento. Le azioni sottostanti sono Burberry Group, Kering, Ralph Lauren. Due titoli su tre sono già saliti di oltre 15 punti percentuali, con Burberry come worst-of in ribasso di circa lo 0.5%. Nonostante ciò, il certificato si acquista in area 980 euro, con un rendimento potenziale aggiuntivo rispetto al punto percentuale lordo mensile offerto dalle cedole. Il codice ISIN di questo certificato softcallable è ISIN CH1453355401.

Certificates di Leonteq su indici

Non mancano poi prodotti con connotazioni più difensive, come i certificati di investimento su indici. Fra questi ricordiamo ISIN CH1438104197. Gli indici sottostanti sono: EURO STOXX Banks Index, iShares China Large Cap UCITS – ETF, iShares MSCI Brazil – ETF, S&P 500. Sia la barriera per l’incasso delle cedole che per la protezione del capitale sono decisamente ampie, in quanto collocate al 50% dei prezzi iniziali. Da tali valori, poi, i quattro indici sono tutti saliti di oltre dieci punti percentuali. Nonostante ciò, la quotazione spot del certificato è in area 999 euro. Il rendimento potenziale di questo certificato è fino all’8% lordo su base annua, corrisposto tramite cedole mensili condizionate dello 0,667% lordo.

Novità da Leonteq

Chiudiamo con alcune news in arrivo da Leonteq. Torna protagonista il petrolio, con un certificato tematico su WTI e Brent (ISIN CH1476723254). In questo caso la barriera è collocata al 70% e sono previsti premi fino all’11% annuo lordo, sempre corrisposti tramite coupon condizionati mensili (0,917% lordo).

Fra le news troviamo anche un prodotto sul mondo delle valute, con ISIN CH1467578519. Un certificato che offre un’esposizione ad un nozionale di 100 EUR. A scadenza, in caso di svalutazione del dollaro nei confronti sia dell’euro che della sterlina, l’opzione pagherà la performance peggiore tra EUR/USD e GBP/USD con fixing pari a 1,164 per l’Euro/Dollaro e a 1,3394 per lo Sterlina/Dollaro.

Questo documento è a solo scopo promozionale e non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione di un’offerta Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Al momento dell’emissione, per i redditi derivanti dai certificates è prevista una tassazione al 26%. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente.

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Un certificato sotto la pari con barriera capitale 35% https://www.investire-certificati.it/un-certificato-sotto-la-pari-con-barriera-capitale-35/ https://www.investire-certificati.it/un-certificato-sotto-la-pari-con-barriera-capitale-35/#respond Thu, 11 Sep 2025 11:28:45 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38623 Focus su un certificato su big cap italiane che quota sotto la pari con barriera capitale al 35% e barriera cedolare al 50%. Dopo aver incassato le tre cedole garantite nei primi mesi, il certificato Barclays ISIN XS3025681977 entra nella sua seconda fase, quella in cui le cedole diventano condizionate e il meccanismo di protezione […]

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Focus su un certificato su big cap italiane che quota sotto la pari con barriera capitale al 35% e barriera cedolare al 50%.

Dopo aver incassato le tre cedole garantite nei primi mesi, il certificato Barclays ISIN XS3025681977 entra nella sua seconda fase, quella in cui le cedole diventano condizionate e il meccanismo di protezione del capitale e di autocall inizia a giocare un ruolo chiave. Analizziamo la situazione attuale e i possibili scenari per gli investitori.

Cedole condizionate con effetto memoria allo 0,60%

Il certificato, quotato su Borsa Italiana a partire dal 21/05, è strutturato su quattro importanti azioni del FTSE Mib: Unicredit, Leonardo, Campari e Saipem. Nei primi tre mesi dalla data di emissione, il prodotto ha riconosciuto agli investitori tre cedole mensili garantite del 2% ciascuna, per un totale del 6% lordo.
A partire da questo mese, le cedole mensili condizionate riconosciute saranno pari allo 0,60% lordo e verranno corrisposte solo se tutti e quattro i sottostanti si manterranno sopra la barriera cedolare, posta al 50% del valore iniziale. In caso contrario, la cedola non verrà persa definitivamente, ma semplicemente “congelata”: grazie all’effetto memoria, potrà infatti essere recuperata nelle successive rilevazioni qualora la condizione venga nuovamente rispettata.

Da novembre autocall con soglia progressivamente ridotta

Ancora per quasi tre mesi il certificato ISIN XS3025681977 non potrà essere richiamato anticipatamente: il meccanismo di autocall, infatti, entrerà in funzione solo a partire dalla rilevazione del 26 novembre. Fino ad allora, gli investitori potranno contare sulla regolare erogazione delle cedole condizionate (ove rispettata la barriera), senza la possibilità di estinzione anticipata.

Da quel momento in poi, invece, a ogni osservazione mensile il certificato potrà essere rimborsato in anticipo se tutti i sottostanti saranno sopra la barriera di rimborso, che inizialmente sarà pari al 100% del valore di strike e si ridurrà dell’1% a ogni rilevazione successiva. un plus non da poco considerando l’attuale prezzo sotto la pari del certificato.

Barriera capitale profonda al 35%

A livello di protezione del capitale, il certificato presenta una barriera particolarmente profonda, fissata al 35% dello strike iniziale: ciò significa che la perdita di capitale si verifica solo se almeno uno dei titoli sottostanti, alla scadenza nel maggio 2028, dovesse registrare una performance negativa superiore al 65%. Viceversa, anche a fronte di cali del 55-60% il capitale sarebbe protetto. Inoltre, se la discesa è inferiore al 50% l’investitore incassa tutte le cedole previste dal derivato strutturato da Barclays.

La situazione attuale dei sottostanti

AzioniStrike inizialeBarriera cedolareBarriera capitalePrezzo attuale *
Campari5,682,841,9885,98 €
Leonardo53,0626,5318,57147,10 €
Unicredit56,1828,0919,66366,04 €
Saipem2,1431,07150,750052,29 €

* dati apertura 9 settembre 2025

Nonostante la debolezza di Leonardo rispetto al proprio valore di strike, il certificato, allo stato attuale dei prezzi dei sottostanti, potrebbe comunque pagare regolarmente la cedola mensile condizionata, dal momento che tutti i titoli risultano ampiamente sopra la barriera del 50%.

Questo aspetto evidenzia uno dei principali vantaggi dei certificati rispetto all’investimento diretto nei singoli titoli: la performance negativa di una sola azione non compromette immediatamente né il flusso delle cedole né la futura protezione del capitale. Al contrario, con un investimento diretto sull’azione, la perdita verrebbe subito percepita sia in termini di performance sia di eventuali dividendi. Nel certificato, invece, la struttura delle barriere e l’effetto memoria consentono una maggiore resilienza e continuità nei pagamenti delle cedole, anche in presenza di sottostanti temporaneamente deboli.

Prezzo di acquisto sotto la pari

Il certificato di Barclays naviga ampiamente sotto la pari, a sconto di circa 4 punti percentuali. Pertanto, se alla scadenza tutti i sottostanti saranno sopra barriera capitale (35%) si otterrà un extra rendimento aggiuntivo. Anche in caso di rimborso anticipato tramite autocall il certificato rimborserebbe 100.

Oltre alle cedole mensili si può quindi puntare su un extra rendimento potenziale derivante dal prezzo a sconto, frutto del calo di Leonardo dai prezzi di strike.

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo consulenza finanziaria o sollecito all’investimento in borsa. i certificati di investimento sono prodotti complessi ed espongono l’investitore a un rischio di perdita sostanziale del capitale. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.

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BNP Paribas – Certificates Booster Cash Collect https://www.investire-certificati.it/bnp-paribas-certificates-booster-cash-collect/ https://www.investire-certificati.it/bnp-paribas-certificates-booster-cash-collect/#respond Thu, 11 Sep 2025 07:15:58 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=38648 Quella in arrivo da BNP Paribas è una vera e propria innovazione di prodotto, con il lancio dei Certificates Booster Cash Collect. La nuova emissione prevede un premio fisso mensile per i primi sei mesi di vita, con un importo che varia fra lo 0,75% (9,00% annualizzato) e l’1,65% (19,80% annuo lordo). Una serie di […]

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Quella in arrivo da BNP Paribas è una vera e propria innovazione di prodotto, con il lancio dei Certificates Booster Cash Collect. La nuova emissione prevede un premio fisso mensile per i primi sei mesi di vita, con un importo che varia fra lo 0,75% (9,00% annualizzato) e l’1,65% (19,80% annuo lordo). Una serie di premi che vengono quindi pagati indipendentemente dall’andamento delle azioni sottostanti.

Inoltre, se le azioni si trovano sopra la barriera booster si può attivare un premio aggiuntivo, con la possibilità di incassare un rendimento extra. Ecco quindi l’innovazione di prodotto di cui parlavamo. Oltre al tradizionale livello di barriera premio (che arriva fino al 45%), ne troviamo un altro più elevato (ma comunque inferiore al 100% e fino all’80% dei premi iniziali).

I certificates sono quindi indicati per l’investitore che si attende una tenuta dei titoli nei prossimi mesi, con la possibilità di incassare un primo premio anche a fronte di ribassi fra il 40 e il 55% ed un secondo – grazie all’effetto booster – in caso di movimenti laterali, rialzisti o leggermente ribassisti. Da notare come anche per i premi offerti dall’effetto booster sia presente l’effetto memoria.

Come funziona l’effetto booster?

Vediamo come funziona nel dettaglio il meccanismo per il pagamento dei premi potenziati. Nel Periodo di Osservazione Booster, viene osservato giornalmente il prezzo di chiusura di ciascuna azione sottostante:

certificates
  • se durante il Periodo di Osservazione Booster il prezzo di chiusura di tutti i Sottostanti non è mai stato inferiore al Livello Barriera Booster si attiva l’Effetto Booster e il Certificate paga:

a) il sesto mese, oltre al premio fisso mensile, un premio pari a sei volte il Premio Booster (Premio Booster Iniziale).

b) a partire dal 7° mese, il premio potenziale mensile, sempre con effetto memoria, maggiorato del Premio Booster, elemento chiave di questa emissione di certificates.

  • Se invece, durante il Periodo di Osservazione Booster, il prezzo di chiusura di almeno uno dei Sottostanti è stato una o più volte su prezzi inferiori al Livello Barriera Booster, non si attiva l’Effetto Booster. Conseguentemente non viene corrisposto alcun Premio Booster.

Focus su azioni italiane, europee ed americane

I nuovi certificates guardano a big cap del FTSE Mib, come nei certificates ISIN NLBNPIT2SZQ4 su Generali, Enel, Eni e Intesa Sanpaolo oppure in NLBNPIT2SZR2 su Intesa, BPER e Unicredit. Troviamo poi numerosi prodotti sul mondo banking europeo (per esempio NLBNPIT2SZU6), per arrivare a certificates su grandi titoli del NASDAQ. Fra questi, il certificato ISIN NLBNPIT2T027 sulle azioni di Tesla, NVIDIA e Palantir.

Grazie al meccanismo del BOOSTER, nel caso in cui i sottostanti dei certificates si trovino sopra l’80%-85% si otterrà un rendimento extra, come indicato nelle ultime due colonne.

Scheda dei nuovi certificates booster di BNP Paribas

Codice ISINAzioni Valore inizialeBarriera premio / boosterPremio mensilePremio boosterPremio potenziale totale
NLBNPIT2SZQ4Generali33,0100 €55% – 85%0,75%
(9% annuo lordo)
0,20%
(2,4% p.a)
0,95%
(11,40% p.a.)
 Enel7,7600 €    
 Eni14,9440 €    
 Intesa Sanpaolo5,4240 €    
NLBNPIT2SZR2Intesa Sanpaolo5,4240 €55%-85%0,90%
(10,80% p.a.)
0,30%
(3,60% p.a.)
1,20%
(14,40% p.a.)
 Bper9,0240 €    
 Unicredit66,2500 €    
NLBNPIT2SZS0Banco BPM12,2100 €50%-80%1,25%
(15% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,65%
(19,80% p.a.)
 Mediobanca20,6300 €    
 Unicredit66,2500 €    
 Banca MPS7,8290 €    
NLBNPIT2SZT8Banca MPS7,8290 €55%-80%1,65%
(19,80% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
2,05%
(24,60% p.a.)
 Mediobanca20,6300 €    
 Commerzbank32,8200 €    
 Crédit Agricole16,0650 €    
NLBNPIT2SZU6Commerzbank32,8200 €50%-80%1,20%
(14,40% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,60%
(19,20% p.a.)
 BBVA15,9350 €    
 Deutsche Bank30,5350 €    
 Barclays373,5500 GBp    
NLBNPIT2SZV4Generali33,0100 €55%-85%0,80%
(9,60% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,20%
(14,40% p.a.)
 Leonardo47,2600 €    
 Ferrari407,9000 €    
 Enel7,7600 €    
NLBNPIT2SZW2DiaSorin82,0400 €50%-85%1,20%
(14,40% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,60%
(19,20% p.a.)
 Telecom0,4463 €    
 Stellantis7,6200 €    
 Nexi5,2280 €    
NLBNPIT2SZX0Eni14,9440 €55%-85%1,05%
(12,60% p.a.)
0,20%
(2,4% p.a)
1,35%
(16,20% p.a.)
 Siemens Energy90,9800 €    
 Engie17,7800 €    
NLBNPIT2SZY8Eli Lilly750,6100 $55%-85%0,95%
(11,40% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,35%
(16,20% p.a.)
 Astrazeneca11976,0000 GBp    
 Bayer28,2350 €    
 Pfizer24,7100 $    
NLBNPIT2SZZ5Generali33,0100 €55%-85%0,85%
(10,20% p.a.)
0,30%
(3,60% p.a.)
1,15%
(13,80% p.a.)
 Scor27,6000 €    
 Aegon6,5500 €    
 Axa39,8500 €    
NLBNPIT2T001Leonardo47,2600 €50%-80%1,30%
(15,60% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,70%
(20,40% p.a.)
 Rheinmetall1.779,0000 €    
 Coherent Corp99,2200 $    
 Axon Enterprise731,9800 $    
NLBNPIT2T019Delta Airlines60,6800 $55%-85%1,05%
(12,60% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,45%
(17,40% p.a.)
 Easyjet471,4000 GBp    
 Royal Caribbean Cruises345,3100 $    
NLBNPIT2T027Palantir162,3600 $45%-80%1,35%
(16,20% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,75%
(21% p.a.)
 Tesla346,9700 $    
 Nvidia170,7600 $    
NLBNPIT2T035Infineon32,0850 €50%-85%1,25%
(15% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,65%
(19,80% p.a.)
 Nvidia170,7600 $    
 Dell121,2900 $    
 AMD155,8200 $    
NLBNPIT2T043Stellantis7,6200 €55%-80%1,30%
(15,60% p.a.)
0,40%
(4,80% p.a.)
1,70%
(20,40% p.a.)
 Broadcom336,6700 $    
 Engie17,7800 €    

I certificati sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Tassazione vigente al momento dell’emissione dei booster cash collect certificates: 26%.

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