Si amplia ancora la schiera dei certificates con barriera capitale al 40% ed airbag al 40%. Questa volta i protagonisti sono quattro titoli del FTSE Mib: Saipem, Buzzi, Campari e Stellantis, con il certificato ISIN XS3120880615.
Il prodotto prevede barriere al 50% per l’incasso dei premi, pari all’1% lordo su base mensile, per un rendimento che può arrivare fino al 12% su base annua. La protezione del capitale è legata a livelli ancora più ampi, è infatti sufficiente che nessuno dei sottostanti perda il 60% dai prezzi iniziali, ossia che a scadenza si trovi ad almeno il 40% dei prezzi di fixing. Anche nel caso di crolli, però, è prevista una protezione aggiuntiva, grazie alla presenza dell’effetto airbag.
Come funziona l’airbag 40%?
L’airbag serve soltanto nel caso in cui uno o più titoli perdano oltre il 60%, andando a mitigare l’eventuale perdita. Il rimborso sarebbe pari al valore nominale (100 euro) decurtato dell’eccedenza della perdita oltre il 60% moltiplicata per 2,5 volte.
Vediamo alcuni esempi per capire il funzionamento dell’airbag nei certificates. A fronte di un calo del 61% del peggiore dei titoli, il rimborso finale del prodotto sarebbe pari a 97,5%, mentre con un calo del 70% il rimborso sarebbe pari a 75 euro (ricordiamo che il valore nominale del certificato è pari a 100 euro).
Chiaramente, nel caso in cui le azioni sottostanti si apprezzassero, si muovessero in laterale o avessero cali inferiori al 50% l’investitore otterrebbe un profitto, pari all’1% lordo mensile e l’airbag non servirebbe. Il capitale sarebbe protetto anche a fronte di cali superiori al 50% ed entro il 60%; in questo caso – però – senza incassare le cedole condizionate ad una barriera del 50%.
Le azioni sottostanti del certificato
Vediamo di seguito le quattro azioni sottostanti di questo certificato. Come detto, per incassare i premi è necessario che nessuna dimezzi il proprio valore, mentre il capitale è protetto fino a cali del 60%.
Buzzi Unicem
Negli ultimi cinque anni il titolo ha guadagnato oltre il 140%, sostenuto da una solida posizione finanziaria e da una strategia di espansione internazionale. L’azienda ha rafforzato la propria presenza in America Latina con l’acquisizione di Cimento Nacional in Brasile, puntando su mercati in crescita. Nonostante pressioni sui margini in Germania e Stati Uniti, il gruppo mantiene una buona redditività grazie alla diversificazione geografica. La guidance per l’EBITDA è stata rivista al ribasso, ma il management resta fiducioso in una ripresa dei volumi nel secondo semestre. Il titolo è considerato solido, con un rapporto prezzo/utili contenuto e una cassa netta che supera il debito.
Stellantis

Le azioni di Stellantis sono reduci di pesanti ribassi, ma sembrano aver trovato una solida base intorno ai 7,5-8 euro. La view degli analisti è relativamente costruttiva, con prezzi fra i 6 ed i 14 euro secondo i numeri raccolti da Marketwatch. Il prezzo target medio per le azioni di Stellantis è superiore ai 9 euro, su valori circa il 10% più alti rispetto ai prezzi attuali.
Stellantis, nata dalla fusione tra FCA e PSA, ha costruito un portafoglio di marchi ampio e competitivo, con forte presenza in Europa e Nord America. Nonostante una flessione recente degli utili, piuttosto considerevole, il gruppo mantiene una robusta liquidità industriale e continua a investire in elettrificazione e software. La strategia “Dare Forward” punta a rendere il 100% delle vendite europee elettriche entro il 2030, con forti investimenti in gigafactory e mobilità sostenibile.
Saipem
Le azioni di Saipem hanno mostrato una ripresa significativa nell’ultimo anno, con una performance positiva del 17% su base annuale. La società ha beneficiato di importanti contratti internazionali, in particolare nel settore offshore e nella transizione energetica. Saipem ha completato un aumento di capitale nel 2022 e un raggruppamento azionario nel 2022, rafforzando la struttura patrimoniale.
La presenza globale e la specializzazione in ingegneria complessa la rendono un player strategico per progetti energetici su larga scala. Le prospettive di lungo termine restano positive, con focus su decarbonizzazione, infrastrutture energetiche e servizi ad alto valore aggiunto. Il target price medio supera i 3 euro nel momento in cui scriviamo.
Campari
Le azioni di Campari hanno attraversato una fase di consolidamento, con una flessione del titolo nell’ultimo anno ma fondamentali solidi. Il gruppo continua a investire in brand iconici e in acquisizioni strategiche, con il target di rafforzare la propria posizione nel mercato globale degli spirits.
Negli ultimi anni Campari si è mossa anche in ottica di diversificazione geografica: la forte presenza in Nord America e Asia supportano la crescita a lungo termine. Il dividendo costante e la politica di riacquisto di azioni proprie testimoniano l’impegno verso la creazione di valore per gli azionisti.
Nonostante la volatilità recente, il titolo mantiene potenziale di recupero o quantomeno di consolidamento sui valori attuali grazie alla resilienza del settore beverage premium. Il target price medio degli analisti è in area 6,60, su valori superiori a quelli attuali di circa 15 punti percentuali.
Questo documento è a solo scopo promozionale e non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione di un’offerta Tutti i rendimenti indicati sono lordi. Al momento dell’emissione, per i redditi derivanti dai certificates è prevista una tassazione al 26%. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente.