Trading online con l’Indice Vix

L’indice Vix viene spesso definito come l’indicatore della volatilità o della paura. Il trading online con l’indice Vix permette di capire il vero sentiment del mercato. Quali sono le principali applicazioni nel trading dell’indice Vix? E come lo si può utilizzare per investire sui mercati finanziari? Ecco una guida sul tema, con alcuni spunti operativi che vedono protagonista il Vix Index.

Applicazioni del Vix Index

Il Vix viene spesso utilizzato in ottica contrarian, ossia cercando di identificare soglie estreme il cui raggiungimento fornisca l’opportunità per costruire delle strategie di inversione. Si sfrutta in questo modo una delle caratteristiche proprie della volatilità che è la sua mean reversion, ossia il ritorno dei valori verso una media di riferimento.

Più l’indicatore si avvicina a livelli estremi più è elevata la probabilità di inversione, ossia di ritorno verso valori medi. In particolare, valori estremi del Vix si registrano in corrispondenza di minimi importanti del mercato azionario Usa. L’efficacia di questo indicatore non è altrettanto valida in corrispondenza di valori molto bassi che non sempre individuano massimi significativi sul mercato azionario.

Fare trading con l’indice Vix

Da un punto di vista operativo alcuni operatori:
– aprono posizioni short sul Vix (future) quando questo raggiunge picchi elevati, con movimenti molto rapidi e assai distanti dalla media storica di lungo periodo;
– aprono posizioni long Vix (future) quando quest’ultimo, dopo essere sceso su dei minimi significativi, inizia a risalire con decisione.
Queste strategie operative si basano sulla correlazione inversa tra il Vix e il mercato azionario. Questa relazione, in condizioni normali di mercato, è pressoché lineare ma nelle code della distribuzione dei rendimenti di mercato viene completamente abbandonata.

In particolare, si assiste ad un’importante divergenza nel comportamento del Vix durante le fasi esplosive di salita e durante le fasi di discesa caratterizzate da panic selling. Statisticamente, è stato rilevato che a fronte di progressi del mercato superiori 5% il Vix ha lasciato sul terreno lo stesso valore mentre durante i sell off più pesanti l’indicatore di sentiment ha registrato un rialzo doppio rispetto alla perdita registrata dal mercato.

Questa informazione è utile in ottica di hedging (cioè di copertura di portafogli azionari): in caso di view ribassista, infatti, anziché aprire posizioni short sull’indice sottostante, si può acquistare direttamente il future sul Vix con il vantaggio aggiuntivo che quest’ultimo gode di una sorta di effetto leva (non presente invece in caso di risalita del mercato).

Indice Vix
Il Vix è l’indicatore della volatilità, anche definito indice della paura

Come acquistare e vendere il Vix?

Il VIX Index può essere negoziato tramite i future quotati sul CBOE (www.cboe.com). I future sul VIX hanno scadenze mensili il cui ticker (ad esempio VIX/Q6) è costruito in questo modo: VIX o VX rappresenta è il ticker del future, la lettera Q indica la scadenza di settembre e il 6 corrisponde all’anno 2016.

I future sul Vix possono essere:
– di breve termine (1 mese): hanno il vantaggio di essere più reattivi agli spike di volatilità ma il roll-over è più costoso (a causa dell’effetto contango);
– di medio termine (6 mesi): sono meno reattivi alla volatilità, con un roll-over meno costoso e una liquidità ridotta.

La quotazione del Vix e del future tendono ad avvicinarsi man mano ci si avvicina alla scadenza del future stesso. Durante la vita del future quest’ultimo può avere valori superiori o inferiori rispetto all’indice Vix. In condizioni “normali” con mercati stabili o in salita (a bassa volatilità) il future scambia a valori superiori all’indice Vix, mentre quando la volatilità aumenta accade il contrario.

Il Contango e backwardation

Anche i future con diverse scadenze hanno quotazioni differenti. In condizioni “normali” di bassa volatilità implicita, i future a scadenza più lontana quotano su valori maggiori rispetto ai future con scadenza più vicina. Questa situazione si chiama “contango”.

Quando il future a scadenza più lontana quota a valori inferiori rispetto al future con scadenza più vicina si parla invece di “backwardation”. È la situazione che si verifica quanto c’è tensione sul mercato azionario. Negli ultimi 15 anni la struttura dei prezzi dei future è stata in contango per il 90% circa del tempo ed in backwardation solo nel 10% del tempo.

È importante evidenziare che il prezzo del Vix future esprime le aspettative del mercato in merito “al valore del Vix Index alla scadenza del future” (e non al valore del Vix Index corrente). Pertanto l’evoluzione del “prezzo del Vix future” non è identica all’evoluzione del “valore del Vix Index corrente”.

In periodi di forti tensioni si possono pertanto verificare divergenze. Ad esempio il 20.11.2008, in piena crisi finanziaria, il Vix Spot superò gli 80 punti. Nel medesimo periodo il future a 3 mesi veniva scambiato sotto i 55 punti.

Fare trading sul Vix Index con i CFD

È possibile operare sul Vix tramite i CFD (Contracts for difference), strumenti finanziari che possono essere acquistati/venduti direttamente dalla piattaforma dei broker che li mettono a disposizione. Uno dei vantaggi di operare con CFD, oltre alla facilità di negoziazione e di un’operatività meno rigida rispetto a quella dei future, è la possibilità di operare con contratti mini. Per quanto riguarda il CFD legato al Vix future richiedono un deposito di circa 400$. Si tratta di un valore nettamente inferiore rispetto ai circa 2.200$ richiesti dal contratto standard.

Va ricordato come il Vix sia espresso su base percentuale mentre il future e tutti gli strumenti collegati (come appunto i CFD) siano quotati come indici. Questo comporta che se, ad esempio, la volatilità aumenta dell’1% (ad esempio sale dal 20% al 21%), per il future è come se fosse salita del 5%. Questo perchè l’indice Vix è passato da 20 a 21 punti. Il profit/loss della posizione viene calcolato su questa variazione.

Si supponga, ad esempio, di andare al rialzo sul Vix (e, implicitamente, short sull’S&P500) quando quest’ultimo quota 20 punti. Se la volatilità sale ad, esempio, a 23,5 punti (+17,5%) in termini di Cfd significa aver guadagnato dalla posizione long sul Vix 700 dollari (=200*(23,5-20)), avendone depositati a margine soltanto 400.