Tre cedole mensili del 2% e barriera capitale 35% su azioni italiane

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E’ già quotato su Borsa Italiana un nuovo prodotto, targato Barclays, ISIN XS3025681977 che combina una componente che ricorda i certificati maxicedola (6 punti percentuali nei primi tre mesi), senza rinunciare ad una barriera capitale decisamente ampia, al 35%. Le azioni sottostanti sono big cap di Piazza Affari.

Tre cedole mensili del 2% garantite

La nuova emissione, scritta su grandi azioni italiane, ha una barriera capitale al 35% e paga tre premi iniziali incondizionati del 2% su base mensile, per un totale di 6 punti percentuali.

Successivamente le cedole sono condizionate ad una barriera del 50% ed hanno un ammontare dello 0,60% su base mensile, arrivando quindi ad un ulteriore potenziale de 7,20% lordo su base annua. Chiaramente, però, i punti di forza sono rappresentati dalle tre cedole garantite del 2% ciascuna – che possono anche essere utilizzate per compensare eventuali minusvalenze – e dalle barriere molto profonde.

Alcune date su questo prodotto: il certificato è in negoziazione dal 21 maggio 2025, anche se lo strike avviene in data 26 maggio 2025. La vita massima è pari a tre anni, con scadenza quindi nel maggio 2028.

Azioni italiane e cedole mensili

Le azioni sottostanti del certificato XS3025681977, tutte selezionate dal FTSE Mib, sono Unicredit, Leonardo, Campari e Saipem. Le prime tre cedole sono garantite, successivamente i premi sono condizionati ad una barriera del 50%. La protezione del capitale, poi, è ancora più ampia, con una barriera difensiva al 35%. Per perdere denaro è necessario che uno o più titoli scendano di oltre il 65% dai prezzi iniziali. Soltanto in questo caso il rimborso sarebbe lineare con la performance del worst of.

Investire su Azioni Italiane

Viceversa, avremo due scenari, entrambi positivi. Se i tre titoli si troveranno ad almeno il 50% dei prezzi iniziali il certificato pagherà l’ultima cedola (0,60% con effetto memoria) e rimborserà l’intero valore nominale di 100 euro. Anche a fronte di crolli superiori al 50% ma inferiori al 65% l’investitore avrebbe la protezione del capitale, con un rendimento complessivo lordo minimo del 6% (le prime tre cedole garantite), cui si sommerebbero eventuali altri premi incassati durante la vita del certificato.

Da notare, poi, come i prezzi iniziali (strike 26 maggio 2025) arrivino pochi giorni dopo lo stacco del ricco dividendo di Saipem (ben 0,17 centesimi), con un prezzo quindi che già sconta il pagamento della cedola.

Aggiornamento: prezzi di strike e barriere del certificato ISIN XS3025681977

AzioniStrike inizialeBarriera cedolareBarriera capitale
Campari5,682,841,988
Leonardo53,0626,5318,571
Unicredit56,1828,0919,663
Saipem2,1431,07150,75005

Il presente articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo consulenza finanziaria o sollecito all’investimento in borsa. i certificati di investimento sono prodotti complessi ed espongono l’investitore a un rischio di perdita sostanziale del capitale. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.