Investire su Klarna con i certificates

Come investire in borsa sulle azioni Klarna? Da alcune settimane Vontobel sta negoziando sul mercato Sedex di Borsa Italiana un certificato a capitale condizionatamente protetto (ISIN: DE000VJ0LG43) che permette di investire sulle azioni di Klarna. In questo prodotto è presente la protezione a scadenza fino a perdite del 40% delle azioni Klarna e, in più, la possibilità di percepire un’entrata fissa mensile tramite un meccanismo di cedola con barriera al 60% ed effetto memoria. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche principali di questo prodotto.

Come funzionano le cedole mensili con memoria?

Il certificato prevede il pagamento di cedole mensili al 1,03% lordo condizionate alla tenuta di una barriera cedolare fissata al 60% del valore iniziale del sottostante. A ogni data di osservazione mensile, il certificato verifica se il titolo Klarna quota almeno al 60% del prezzo iniziale rilevato all’emissione. Se questa condizione è soddisfatta, viene corrisposta la cedola prevista per quel mese. Qualora il titolo scenda sotto tale soglia, la cedola non viene pagata, ma rimane “in memoria”.

Il meccanismo di memoria consente di recuperare tutte le cedole non corrisposte in precedenza. È sufficiente che, in una qualsiasi data di osservazione successiva, il sottostante risalga sopra la barriera del 60% perché vengano pagate cumulativamente sia la cedola corrente sia tutte quelle accumulate nei mesi precedenti.

In sintesi, la barriera al 60% rappresenta il livello minimo che il titolo deve mantenere per l’erogazione delle cedole, mentre l’effetto memoria garantisce che le cedole non pagate non vadano definitivamente perse, ma possano essere recuperate al verificarsi delle condizioni contrattuali.

Quando e come avviene il rimborso anticipato?

Il certificato prevede un meccanismo di autocall (richiamo automatico) attivo a partire dal sesto mese dall’emissione (05/06/2026). A ogni data di osservazione mensile successiva, se il titolo Klarna quota a un livello pari o superiore alla barriera di autocall prevista per quel mese, il certificato viene rimborsato anticipatamente.

La barriera di autocall segue una struttura step-down, con un decremento dell’1% al mese. In pratica, al sesto mese la barriera è fissata al 100% del valore iniziale; al settimo mese scende al 99%; all’ottavo al 98%, e così via per ogni osservazione successiva. Questo meccanismo progressivamente decrescente aumenta la probabilità di attivazione dell’autocall con il passare del tempo.

In caso di rimborso anticipato, l’investitore riceve:

  • 100 euro per certificato (restituzione del capitale nominale investito)
  • la cedola del mese in cui avviene il richiamo
  • tutte le eventuali cedole non corrisposte accumulate in memoria

Cosa succede se il certificato arriva a scadenza?

Qualora il certificato non venga richiamato anticipatamente e giunga alla scadenza naturale (05/06/2028), il rimborso finale dipende dal livello del sottostante rispetto alla barriera capitale fissata al 60% del valore iniziale.

Si configurano due scenari:

Scenario 1: sottostante sopra o pari alla barriera del 60%
L’investitore riceve la restituzione integrale del capitale nominale, la cedola dell’ultimo mese e tutte le eventuali cedole non corrisposte accumulate in memoria

Scenario 2: sottostante sotto la barriera del 60%
Se alla scadenza il titolo scende sotto il 60% del valore iniziale, la barriera capitale risulta violata. In tal caso, l’investitore subisce una perdita proporzionale alla discesa del sottostante. Il rimborso sarà pari al valore percentuale del titolo rispetto al livello iniziale, con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito. Non vengono corrisposte cedole.

Cos’è Klarna e perché è quotata a Wall Street?

Klarna è la fintech svedese diventata simbolo del modello “compra ora, paga dopo” (buy now, pay later, spesso definito come “BNPL”): consente ai clienti di acquistare subito e dilazionare il pagamento in piccole rate o a breve termine, spesso senza interessi immediati, mentre i ricavi provengono principalmente dalle commissioni pagate dai commercianti e dai margini sul credito concesso.

Come sta andando Klarna in borsa e quali sono le prospettive per le azioni? Dopo anni di forte espansione che però hanno generato perdite ricorrenti, a partire dal 2019 le perdite si sono accumulate fino a registrare circa 244 milioni di dollari di rosso, l’azienda ha avviato un ripensamento strategico, tagliando costi, cedendo attività non core e investendo in automazione (l’adozione di AI per l’assistenza clienti ha portato a risparmi dichiarati di circa 40 milioni all’anno).

Questi sforzi hanno contribuito al ritorno alla redditività: nel 2024 Klarna ha chiuso con ricavi pari a 2,8 miliardi di dollari e un utile netto di circa 21 milioni. Da settembre la società è quotata a Wall Street, al New York Stock Exchange (ticker KLAR), grazie a un’IPO che ha raccolto circa 1,37 miliardi di dollari e ha valutato l’azienda intorno ai 15 miliardi, segnando per la fintech svedese il passaggio da “unicorno fragile” a player quotato su scala globale.

AzioneStrike inizialeBarriera cedolare / capitale (60%)
Klarna31,34 €18,80 €

Caratteristiche principali

  • Nome del prodotto: Memory Protect Pro Express Certificates Quanto
  • ISIN: DE000VJ0LG43
  • Emittente: Vontobel Financial Products GmbH
  • Mercato di quotazione: SEDEX
  • Data di emissione: 9 dicembre 2025
  • Data di scadenza: 5 giugno 2028
  • Tipo di capitale: Condizionatamente protetto
  • Tipo di certificato: Autocallable (dal 6° mese) con memoria e barriera worst-of
  • Azioni sottostanti: Klarna Group PLC
  • Barriera capitale: 60%
  • Barriera cedolare: 60%
  • Premi mensili: 1,03% (rendimento lordo).

Comunicazione promozionale – Questo documento è a solo scopo promozionale e non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione di un’offerta Tutti i rendimenti indicati sono lordi secondo la misura della tassazione in vigore al momento dell’emissione. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente.