Settore automobilistico – Cedole mensili e barriera capitale 30%

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Un certificato sul settore auto con barriera capitale 30% e rendimento fino al 15,60% annuo lordo – XS2953006710

Come investire sul settore delle auto, con focus sulle auto elettriche con i certificates? Fra le nuove emissioni troviamo un prodotto targato Barclays (ISIN XS2953006710) che ha per sottostanti le azioni di Tesla, Stellantis e Nio per un rendimento potenziale dell’1,30% lordo al mese (15,60% annuo).

Partiamo subito dalle barriere, collocate su livelli decisamente profondi. I premi si incassano se nessuno dei tre titoli ha dimezzato il suo valore (barriera cedolare 50%), mentre la barriera capitale è su livelli record, al 30%.

Pertanto, il certificato paga premi cedole mensili dell’1,30% se nessuna delle azioni sottostanti è scesa del 50% o più. Ma la barriera per la protezione del capitale è ancora più ampia, in quanto posizionata al 30%, proteggendo l’investitore sino a cali del 70% dai prezzi iniziali.

Il certificato è denominato in euro e l’investitore non è quindi esposto al rischio di cambio. Inoltre, è presente l’effetto memoria delle cedole. Se un premio non viene pagato può quindi essere recuperato in una successiva finestra qualora si verifichino le condizioni per il pagamento delle cedole.

Barriera capitale al 30%, barriera cedolare 50% – settore automobilistico

investire sul settore automobilistico
Investire sul settore automobilistico con i certificates

I fixing avverranno al closing del 10 febbraio, ma possiamo già ipotizzare alcuni valori. Per le azioni di Stellantis la barriera capitale sarà collocata sotto i 4 euro (prezzo attuale in area 12,70), mentre la barriera per l’incasso delle cedole sarà posizionata sotto quota 6,50 euro, numeri al momento decisamente lontani.

La recente frenata delle azioni di Tesla con il titolo sotto i 400 dollari abbassa contestualmente anche le barriere. Per l’incasso delle cedole dovremmo essere in area 190 dollari, mentre la protezione del capitale si avrà fino all’incirca a 115 dollari per azione.

Con Nio ci spostiamo sulle auto elettriche cinesi. Al momento le azioni di Nio sono scambiate intorno ai 4,20 dollari. La barriera cedolare sarà quindi intorno a 2,10 dollari per azione, mentre quella per la protezione del capitale intorno a 1,30 dollari circa. Per i valori ufficiali servirà ovviamente attendere il fixing del certificato.

Sulla carta il titolo più volatile è Nio. Va ricordato che al momento le previsioni degli analisti sulle azioni di Nio sono positive, con un target medio in area 5,50 dollari, con un potenziale upside del 25-30% dai prezzi attuali. Chiaramente spetterà al mercato dirci quale sarà il reale andamento del titolo.

Scenari alla scadenza del certificato

Il certificato per investire sul settore automobilistico è caratterizzato da due livelli barriera: 30% per la protezione del capitale e 50% per l’incasso delle cedole. Se non si attiva l’autocall – presente dal 6° mese di vita in poi con trigger 100% e poi decrescente dell’1% – alla naturale scadenza (30 mesi, scadenza agosto 2027) ci troviamo di fronte a tre possibili tre scenari.

  • Un primo scenario lo si avrà se le tre azioni sottostanti (Tesla, Stellantis e Nio) varranno almeno il 50% dei prezzi inziali. In questo caso si incasserà l’ultima cedola condizionata (1,30% mensile), con effetto memoria e si riceverà il rimborso dell’intero valore nominale. Si ottiene quindi un profitto anche a fronte di moderati ribassi dei sottostanti (come -20%, -30% o -40%)
  • Secondo scenario, anche in questo caso protettivo del capitale. Se il worst of, ossia il titolo con la peggior performance avrà perso oltre il 50% ma meno del 70%, il certificato rimborserebbe il valore nominale, pari a 100 euro. La protezione del capitale sarebbe quindi garantita anche con cali – anzi crolli – fra il 50% ed il 70% di uno o più titoli.
  • L’unico scenario negativo è quello in cui una o più fra le azioni sottostanti perdano il 70% o più dai prezzi iniziali. In questo caso il valore di rimborso sarebbe pari al nominale decurtato della perdita fatta registrare dal titolo con la peggiore prestazione. Pertanto, in questo caso il rimborso sarebbe inferiore a trenta euro per certificato.

Esempio

A titolo esemplificativo, se a scadenza il peggiore fra i tre titoli avrà perso il 25% o il 30% o il 45% il certificato pagherà l’ultima cedola con effetto memoria e rimborserà il valore nominale di 100 euro. Si otterrebbe quindi un rendimento annualizzato del 15,60%.

Nell’ipotesi in cui la discesa fosse del 65%, il derivato sul settore automobilistico scritto da Barclays rimborserebbe ugualmente 100 euro, senza pagare cedole. Nell’ipotesi di un crollo del 75% si perderebbe la protezione del capitale, con un rimborso pari a 25 euro.

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Messaggio promozionale – Il presente articolo è redatto a fine informativo e non costituisce in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificati sono prodotti complessi e l’investimento con questi prodotti espone l’investitore al rischio di perdita parziale o totale del capitale. Tutti i rendimenti indicati sono lordi, con tassazione al 26%.