ETF: Categorie e Come Funzionano

ETF Categorie e come funzionano? Conoscere gli ETF per investire con questi strumenti finanziari.

Per investire sugli ETF è utile conoscere le categorie base di questi prodotti. Gli ETF possono essere suddivisi in base: 
1) all’attività finanziaria sottostante (Asset class) a cui sono collegati: per esempio avremo ETF per investire sui mercati monetari, obbligazionari, azionari o delle materie prime.
2) all’area geografica alla quale si riferiscono: internazionali, nazionali, regionali. 
3) al settore di appartenenza: tecnologico, bancario, energetico ecc…. 
4) al tipo di strategia utilizzata: long, short o a leva; 
5) alla politica di distribuzione dei proventi; 
6) all’assenza o alla presenza del rischio di cambio; 
7) alla modalità con la quale avviene la replica del benchmark di riferimento. 

Gli ETC: Come funzionano e le loro categorie

In questa analisi sono esaminate le caratteristiche degli ETF in basi ai primi quattro criteri. Per quanto riguarda gli ultimi tre criteri è opportuno segnalare che, in base alla politica di distribuzione dei proventi, ci possono essere:

 ETF a distribuzione, che prevedono una distribuzione periodica (mensile, trimestrale, semestrale o annuale) dei proventi maturati dal fondo. Questi ETF sono particolarmente interessanti per gli investitori che vogliono ottenere delle entrate periodiche;

– ETF ad accumulo, dove i proventi vengono reinvestiti automaticamente nello stesso ETF.

Gli ETF possono avere come sottostante delle attività finanziarie quotate in euro, per le quali quindi (per l’investitore italiano o europeo) non c’è il rischio cambio, o attività finanziarie quotate in una valuta diversa dell’euro (ad esempio in dollari Usa). In questo secondo caso c’è un rischio cambio che, tuttavia, può essere eliminato utilizzando ETF di tipo Hedged, ossia ETF che presentano al loro interno uno specifico meccanismo di copertura dal rischio cambio per tutelare l’investire che ha acquistato l’ETF. Questa copertura può avvenire su base mensile («monthly») o su base giornaliera («daily»). Quest’ultima è più precisa ma ha un costo di copertura superiore.

Gli ETF: modalità di replica

Gli ETF si possono poi suddividere in base alla modalità di replica del paniere sottostante. La replica può essere: 
a) fisica: che a sua volta può essere completa o a campione; 
b) sintetica: che a sua volta può essere funded o unfunded.

La replica fisica completa prevede l’acquisto, da parte della società emittente, di tutte le attività finanziarie (ad esempio titoli azionari) con lo stesso peso percentuale che le attività hanno all’interno del basket da replicare. Si tratta quindi di una replica trasparente e efficiente che viene utilizzata quando il paniere sottostante non è numeroso. L’investitore, in questo caso, tramite l’ETF è esposto solo al rischio di mercato. La replica fisica a campione prevede l’acquisto diretto solo di una parte delle attività finanziarie che compongono il basket da replicare. Il risultato sarà una buona approssimazione ma non la replica fedele al 100%. Questo tipo di replica viene utilizzata quando paniere sottostante è ampio. Anche in questo caso l’investitore si espone solo al rischio di mercato.

La replica sintetica funded prevede che l’emittente dell’ETF non utilizzi il denaro delle sottoscrizioni per l’acquisto di un paniere sostitutivo ma lo trasferisca ad una controparte che in cambio (tramite un contratto swap) corrisponderà la performance del benchmark di riferimento. La replica è precisa ma si tratta di uno strumento che espone l’investitore sia al rischio di mercato sia al rischio di controparte (che viene tuttavia limitato con l’obbligo da parte della controparte dello swap di mettere a garanzia dei titoli).

La replica sintetica unfunded prevede che l’emittente dell’ETF acquisti un paniere sostitutivo (substitute basket) e, contemporaneamente, sottoscriva un contratto “swap” con una controparte. In questo caso la controparte riconosce alla società emittente la performance total return del paniere benchmark di riferimento. ff