Quale Conto Corrente?

conto corrente

Qual è il conto corrente più conveniente? Quale è ad oggi il miglior conto corrente che possiamo sottoscrivere nel 2023? Quale conto corrente conviene aprire? Ma prima ancora: cosa è un conto corrente bancario e che tipi di conto corrente offrono le banche italiane? Quanto costa tenere i soldi sul conto corrente? 

Cosa è un conto corrente

Un conto corrente è un tipo di conto bancario che permette di effettuare operazioni finanziarie come ad esempio depositare e prelevare denaro, ricevere e pagare bollette e assegni. Spesso i conti correnti offrono anche carte di credito e servizi di online banking. In Italia, il conto corrente è offerto da banche e istituti di credito. Solitamente per aprire un conto corrente è necessario fornire alcuni documenti. Fra questi un documento di identità valido e il codice fiscale.

Chi può aprire un conto corrente

Un conto corrente può essere aperto da una persona fisica o da un’impresa, ed è spesso utilizzato come conto principale per le finanze personali o aziendali. Esistono diversi tipi di conti correnti, che possono differire per le commissioni, gli interessi e i servizi offerti. Ad esempio, alcuni conti correnti possono offrire un tasso di interesse sui depositi o una carta di credito gratuita. Altri invece possono addebitare commissioni per ogni operazione effettuata o per il mantenimento del conto. Il conto viene identificato dal codice IBAN composto da 27 caratteri: il codice ISO 3166-1 dello Stato, due cifre di controllo, e il BBAN

Tipologie

Esistono diversi tipi che possono differire per le commissioni, gli interessi e i servizi offerti.  In generale la Banca d’Italia individua quattro grandi famiglie di conti in cui poi si possono inquadrare tutte le varie tipologie e varianti presenti sul mercato delle banche:

  • conto ordinario
  • conto a pacchetto 
  • conto di base
  • conto in convenzione.

In questi quattro gruppi possiamo inserire molti altri tipi di conto corrente:

  • Conto corrente a zero spese: sono conti che non prevedono commissioni per le operazioni di base, come ad esempio prelievi e pagamenti con bancomat o carta di credito.
  • A canone fisso: in questo caso c’è una commissione fissa mensile per l’utilizzo del conto, indipendentemente dal numero di operazioni effettuate.
  • A pacchetto: in questo caso il cliente paga una commissione fissa mensile che include un certo numero di operazioni gratuite. Tutte le operazioni extra possono essere soggette a commissioni aggiuntive.
  • Base: sono conti che offrono solo le operazioni di base come il prelievo e il pagamento di assegni, senza servizi aggiuntivi come la carta di credito o l’online banking.
  • Conto Per giovani: sono conti pensati per i giovani e solitamente offrono condizioni agevolate come commissioni ridotte o addirittura zero, e servizi aggiuntivi come la carta di credito o il bancomat gratuiti.
  • Online: sono conti gestiti interamente online. Non c’è la necessità di recarsi fisicamente in una filiale bancaria grazie all’online banking e al digital banking. Spesso offrono condizioni vantaggiose come commissioni ridotte o addirittura zero.
  • A interesse: sono conti che offrono un tasso di interesse sui depositi. Tuttavia, a volte richiedono un deposito minimo più elevato e possono avere commissioni per alcune operazioni.
  • Per imprese: sono conti pensati per le imprese e possono offrire servizi aggiuntivi come la gestione dei pagamenti e dei clienti, l’emissione di fatture e l’utilizzo di una carta di credito aziendale.

Garanzie

conto bancario

Le banche europee sono obbligate ad aderire ad un sistema di garanzia dei depositi fino a 100.000 euro per ogni depositante. Quelle italiane invece devono aderire al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che garantisce ogni singolo depositante sino a euro 100.000. Questo non vale per le banche estere operanti in Italia, ma possono farlo in patria.

A cosa serve un conto corrente?

Ma perché dovrei aprire un conto corrente in banca? Questa iniziativa ha notevoli vantaggi pratici: possiamo farci accreditare lo stipendio, possiamo effettuare o ricevere pagamenti anche online, mandare o ricevere dei bonifici. Si possono inoltre domiciliare le varie bollette, si possono richiedere la carta di credito e il bancomat, usare gli assegni.

Operazioni con il conto corrente

Quali operazioni finanziarie possiamo fare? Di seguito alcuni servizi utili.

  • Si può accreditare lo stipendio/pensione;
  • Affidamento;
  • staccare assegni;
  • Assegni circolari;
  • Usare il Bancomat;
  • Inviare Bonifici;
  • Disporre di una Carta di credito;
  • Domiciliare le utenze;
  • Emissione/invio estratti conto;
  • Investimenti in pronti contro termine;
  • Fare trading;
  • Servizi di Internet Banking;
  • Servizi di Phone Banking;
  • Prelevare soldi dal bancomat;
  • Versare e Prelevare in filiale;

Cosa comporta avere più di 5.000 euro sul conto corrente?

La risposta a questa domanda vi farà risparmiare dei soldi. Infatti se si superano i cinquemila euro di giacenza media scatta l’obbligo al pagamento dell’imposta di bollo. Si tratta di 34,20 euro per le persone fisiche e a 100 euro per le persone giuridiche, cioè per le società. Per arrivare a limite dei 5mila si deve calcolare la giacenza media. Quindi si può sforare il limite, ma mediamente nel corso dell’anno meglio rimanere sotto. Inoltre il pagamento è in relazione alla frequenza con cui viene spedito l’estratto conto.

Perché non tenere i soldi sul conto corrente?

In questo particolare momento, i dati sono di agosto 2022, gli italiani hanno circa 1.262 miliardi e 207 milioni nei conti correnti. Sono soldi accumulati in gran parte durante la pandemia e poi lasciati in attesa di tempi migliori. Ora, finita la pandemia la liquidità contenuta nei conti correnti si trova davanti ad un importante rialzo dell’inflazione che ha costretto la Bce ad alzare rapidamente i tassi. Si prevede un aumento al 3% dei tassi entro la fine del 2023.

E l’inflazione?

L’inflazione italiana nel 2022 è arrivata al 8,1%, dal precedente 1,9% del 2021. Poiché sulla liquidità non ci sono grandi rendimenti, lasciare i soldi sul conto in banca si configura come una netta perdita di potere d’acquisto, almeno quanto l’inflazione. Infatti gli ultimi dati sembrano segnalare che circa un 5% della liquidità è uscita dai conti correnti. Quindi diventa importante limitare le spese. Ci sono alcuni conti correnti che hanno iniziato a remunerare la liquidità, ma su valori inferiori rispetto a quelli dell’inflazione.

Il conto titoli

Chi vuole fare trading, o acquistare azioni od obbligazioni deve aprire un conto titoli, che è un conto sul quale si spostano dal conto corrente i soldi che si vogliono investire. Si tratta di un conto di appoggio alla attività di investimento e trading. E’ collegato al conto corrente, senza il quale non può esistere. Alcune banche aprono il conto titoli in automatico assieme all’apertura del conto. Visto che è già a disposizione, si aumentano le possibilità che il cliente lo usi generando altre commissioni per la banca. Se questo conto titoli è inattivo non costa nulla, se invece contiene dei titoli costa il deposito, solitamente fra i 10 e i 50 euro/anno.

Aprire un conto corrente?

Conviene aprire un conto in banca o no? Devo considerare le mie esigenze prima di tutto. Queste ultime potrebbero consigliarmi di cercare delle alternative? Quali? Una carta prepagata per esempio con la quale posso eseguire dei pagamenti, prelevare a costo zero. Oppure aprire un conto base che con un canone unico e basso e può benissimo essere sufficiente, anche se ha dei limiti nei servizi. In più è gratuito per i correntisti con ISEE sotto 11.600 euro e pensionati sotto 18.000 euro. Altre alternative sono un conto corrente di Poste Italiane, un deposito di risparmio ed un conto di pagamento.

Ecco dunque molte informazioni sul tema. Chiaramente, quale conto corrente conviene aprire, lo potete decidere solo voi.