Barclays – Focus sui certificati in un contesto di tassi in calo. Come puntare sul rendimento con un certo margine di protezione?
A settembre anche la Federal Reserve ha ceduto, con un jumbo cut, ossia un maxi-taglio ai tassi di interesse, dello 0,50%. Il percorso di allentamento monetario sembra avviato, ma potrebbe avere tempistiche diverse nelle varie aree economiche. Come sfruttare i certificati di investimento per ottenere rendimento in questo contesto? Ne abbiamo parlato con Francesco De Santis, Director presso Barclays.
L’analisi di Barclays con Francesco De Santis
“Con il progressivo ribasso della curva dei tassi, vediamo un maggiore interesse per i Cash Collect, ovvero quei Certificati che pagano delle cedole periodiche (fisse o condizionate), con una protezione condizionata del capitale a scadenza, salvo estinzione anticipata” ha spiegato Francesco De Santis (Barclays) “Al contrario, prodotti a capitale totalmente protetto sono ora più complessi da strutturare, se non con scadenze eccessivamente lunghe”.
Ecco, quindi, che le emittenti si stanno concentrando sui cash collect, in alcuni casi anche con innovazioni in termini di struttura ed autocall, oltre ai tradizionali certificates maxicedola.
“In un contesto attuale di maggiore incertezza sui mercati finanziari sono comparsi i cosiddetti “Fast”, che hanno una barriera di estinzione anticipata decrescente dell’1% (o più) mensile, il che rende più probabile il rimborso anticipato del capitale” ha proseguito il manager di Barclays “Negli ultimi mesi dell’anno sono, invece, sempre molto richiesti i “Maxi Coupon” che prevedono il pagamento di una cedola “maxi” entro fine anno, al fine di un efficientamento fiscale tramite la compensazione con minusvalenze pregresse e in scadenza”.
Certificati di di Barclays
Vediamo quindi, di seguito, alcune emissioni, con una serie di certificati di Barclays, già quotati su Borsa Italiana, con diversi profili di rischio e rendimento. Presentiamo infatti prodotti con cedola fissa, dove i premi sono pagati indipendentemente dall’andamento dei sottostanti, a tradizionali cash collect su azioni ed indici.
Puntare sul rendimento con azioni del FTSE MIB

Decisamente interessante il certificato XS2860606412. Sono previste cedole mensili dell’1,70%, condizionate a barriere ampie al 50%, su big cap italiane (Stellantis, STM, Banco BPM e Monte dei Paschi).
Titoli relativamente volatili, ma le barriere ampie ed un flusso cedolare importante (superiore al 20% annuo) ripagano il rischio. Appena sotto i 7 euro la barriera per Stellantis, che sta comunque mostrando segnali di ripresa, mentre per STM siamo addirittura sotto quota 13, su valori pertanto molto lontani. Interessante anche la struttura del possibile autocall (richiamo anticipato), che parte dal 100% per poi decrescere dell’1% su base mensile. È pertanto possibile un autocall “fast”.
Cedole mensili fino al 2%
Fra i recenti certificates di Barclays troviamo un prodotto con un rendimento potenziale davvero elevato, pari al 2% su base mensile. Stiamo parlando del certificato “fast” con ISIN XS2674746305, legato a quattro big cap di Piazza Affari: Ferrari, STM, Banco BPM e Monte dei Paschi.
Da notare il particolare trigger per l’autocall, che parte dal 95% (al secondo mese) per poi decrescere dell’1% su base mensile. Poco male se il prodotto fosse richiamato, grazie alla possibilità di ricevere – in quel caso – due cedole del 2% cadauno.
La barriera cedolare e quella capitale sono posizionate al 60%, offrendo quindi un margine di protezione anche in caso di ribassi dei sottostanti.
Cedole fisse su tre grandi azioni
Il certificato ISIN XS2838243736 ha per sottostanti le azioni di Banco BPM, Campari e Kering. La barriera è discreta, osservata soltanto a scadenza, ed il prodotto offre cedola fissa mensile dello 0,70%, per un rendimento che è quindi dell’8,40% annuo lordo.
Tre settori diversi, con Banco BPM nel bancario, mentre Kering arriva dal comparto lusso e Campari a quello beverage. Questi ultimi due in comune hanno una flessione in questi ultimi mesi, che abbassa di fatto gli strike (e quindi la barriera capitale). Banco BPM al momento naviga sopra il prezzo di osservazione iniziale, che è comunque collocato sotto i sei euro, con una barriera capitale al 50%, quindi sotto i tre euro.
Non è prevista barriera cedolare, in quanto il prodotto è con cedola fissa. Si incassano quindi premi dell’8,40% su base annua. Interessante la scadenza lunga (2028), che di fatto garantisce – anche in caso di frenata dei mercati – oltre 30 punti percentuali di cedole.
Certificati su indici
Naviga sotto la pari XS2542311936, anche se due dei tre indici sottostanti sono ampiamente sopra strike. Nel dettaglio l’S&P 500 e l’EuroStoxx Banks sono saliti entrambi di oltre 20 punti percentuali dagli strike, mentre è in ritardo sul prezzo di osservazione di una dozzina di punti percentuali l’indice Stoxx Europe 600 Auto&Parts. Poco male, visto che la barriera dista ancora oltre 30 punti. Interessante il rendimento, considerando che si parla di indici, grazie a premi mensili fissi dello 0,70%, per un rendimento annuo dell’8,40%.
Sempre su indici, ma con barriera al 70% troviamo il certificato ISIN XS2854443228. In questo caso le cedole sono condizionate ad una barriera del 70% e possono arrivare al 2% su base trimestrale.
I sottostanti sono Stoxx Europe 600 Oil&Gas, Stoxx Europe 600 Health Care e Stoxx Europe 600 Utilities Index. Il prezzo spot è sotto la pari, ampliando quindi il rendimento potenziale del prodotto. Come sempre, se non si attiva il richiamo anticipato a scadenza sono possibili due scenari. Nel caso i tre indici sottostanti si trovino sopra barriera si incasserà l’ultimo premio (con effetto memoria) e si riceverà il rimborso dell’intero valore nominale. Per contro, se uno o più fossero sotto barriera, il rimborso sarebbe pari al valore nominale decurtato della perdita percentuale fatta registrare dal worst of.
Ancora su indici europei settoriali troviamo il certificato ISIN XS2845370092. Anche in questo caso le barriere sono al 70%, con cedole leggermente più ampie del precedente, pari al 2,08% lordo su base trimestrale. Anche in questo caso i sottostanti sono gli indici Stoxx Europe 600 Oil&Gas, Stoxx Europe 600 Health Care e Stoxx Europe 600 Utilities Index.
Investire sull’EuroStoxx Banks – XS2674308700
Di seguito troviamo un certificato con un profilo di rischio basso. L’EuroStoxx Banks è infatti l’unico sottostante del prodotto con ISIN XS2674308700 e dai prezzi di strike (in area 120), l’indice si è apprezzato di circa 15 punti percentuali. La barriera è collocata al 60% (in area 71). Ai prezzi di mercati, la distanza è salita al 50% circa.
Il prodotto quota sopra la pari, di fatto incorporando la cedola dell’1,55% in arrivo nei prossimi giorni. Il rendimento cedolare annuo potenziale è del 6,20%, con l’autocall che potrebbe attivarsi dalla data di rilevazione di gennaio. In tal caso si incasserebbero premi per un complessivo 3,10% oltre a ricevere il rimborso del valore nominale. Rendimento modesto, ma un prodotto che potrebbe avere una vita più lunga in caso di flessione del comparto banking, pur rimanendo difensivo.
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Il presente articolo non rappresenta sollecito all’investimento in borsa o consulenza finanziari. I certificates sono prodotti complessi e il capitale investito è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi. Tassazione al 26%.