Da UBS un certificato su azioni italiane

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Enel, Ferrari, Intesa e Leonardo sono i sottostanti del certificato ISIN DE000UP9GJH0. Lo ha emesso UBS e prevede cedole condizionate del 2,963% lordo su base trimestrale, per un rendimento che può quindi arrivare all’11,85% su base annua.

Per incassare i premi è condizione sufficiente che nessuno dei tre titoli si trovi sotto la soglia del 65% in ciascuna delle finestre di osservazione. In altre parole, si incassano premi trimestrali a patto che nessuno dei titoli sottostanti perda il 35% o più rispetto ai prezzi di fixing. Anche la protezione del capitale a scadenza è legata al medesimo livello barriera del 65%.

Effetto memoria delle cedole

Fra gli elementi chiave di questo certificato, che ha una scadenza lunga, fissata nel febbraio 2030, troviamo l’effetto memoria delle cedole. Pertanto, nel caso in cui un premio non fosse pagato non sarebbe definitivamente perso: verrebbe infatti portato a memoria con possibilità di essere recuperato in una successiva finestra cedolare se si verificassero le condizioni per il pagamento. Se i premi a memoria fossero più di uno sarebbero pagati cumulativamente.

Azioni Italiane: focus su Big cap del FTSE Mib

Investire su Azioni Italiane con i Certificates
Investire su Azioni Italiane con i Certificates

I titoli da seguire sono Eni, Ferrari, Intesa Sanpaolo e Leonardo. Quattro società del FTSE Mib, il principale indice azionario italiano, fra loro decorrelate, ma selezionate fra quelle con volatilità relativamente contenuta.

Enel al momento naviga fra i 6,50 ed i 7 euro, Intesa naviga ampiamente sopra i 4 euro, in area 4,50, mentre Ferrari ha più volte aggiornato i massimi storici, avvicinando quota 500 euro per azione, un record a Piazza Affari. La crescente domanda in arrivo dal comparto difesa spinge al rialzo Leonardo, volata in queste ultime settimane oltre i 30 euro, con un trend rialzista che appare ancora solido.

Richiamo anticipato e scenari a scadenza

Il certificato prevede anche la possibilità di richiamo anticipato. A partire dalla quarta finestra cedolare (24 febbraio 2025) nel caso in cui le azioni sottostanti fossero sopra barriere il certificato sarebbe richiamato. In tal caso l’investitore riceverà il rimborso del valore nominale, pari a mille euro + l’ultima cedola e ogni premio eventualmente portato a memoria.

Nel caso in cui questo derivato strutturato da UBS Bank non venga richiamato anticipatamente tramite autocall alla scadenza sono possibili due scenari.

  • Se le quattro azioni sottostanti si troveranno sopra la barriera del 65% il certificato pagherà l’ultima cedola del 2,963%, con effetto memoria, e rimborserà il valore nominale pari a mille euro per ogni certificato detenuto.
  • In caso contrario, ossia se uno o più titoli avranno perso il 35% o più, il rimborso sarebbe lineare con la performance del worst of e quindi inferiore a 650 euro per certificato.

L’investitore è quindi protetto a patto che nessuno dei sottostanti a scadenza si trovi sotto barriera. Ciò rende possibile ottenere un profitto anche a fronte di moderati ribassi (entro barriera), oltre che se le azioni sottostanti si muovessero in laterale o salissero.

Scheda del certificato su azioni italiane

  • Codice ISIN: DE000UP9GJH0
  • Emittente: UBS
  • Azioni sottostanti: Enel, Ferrari, Intesa e Leonardo
  • Barriera cedolare: 65%
  • Barriera capitale: 65%
  • Effetto memoria delle cedole: sì
  • Tipologia di barriera: europea, con osservazione soltanto a scadenza
  • Autocall: sì dalla quarta finestra cedolare
  • Scadenza: 25 febbraio 2030, con rimborso una settimana più tardi.

Messaggio promozionale. Questo articolo è redatto a fine informativo e non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento in borsa. I certificates sono prodotti complessi e il capitale investito con questi strumenti finanziari è a rischio. I rendimenti indicati sono lordi, tassazione al 26%.