spectrum Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/spectrum/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Mon, 04 Mar 2024 14:48:19 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.3 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png spectrum Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/spectrum/ 32 32 Spectrum – Traders retail e Bitcoin: come cambia il mercato? https://www.investire-certificati.it/spectrum-traders-retail-e-bitcoin-come-cambia-il-mercato/ Mon, 04 Mar 2024 14:48:17 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=32707 Intervista a Nicky Maan, CEO di Spectrum Una borsa paneuropea, un mercato innovativo per il trading che cambia. Ecco, in sintesi gli obiettivi di Spectrum Markets, che abbiamo analizzato con Nicky Maan, CEO dell’azienda. Ovviamente non sono mancati i commenti su bitcoin e criptovalute, uno dei temi del momento “Spectrum vuole rappresentare una risposta concreta […]

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Intervista a Nicky Maan, CEO di Spectrum

Una borsa paneuropea, un mercato innovativo per il trading che cambia. Ecco, in sintesi gli obiettivi di Spectrum Markets, che abbiamo analizzato con Nicky Maan, CEO dell’azienda. Ovviamente non sono mancati i commenti su bitcoin e criptovalute, uno dei temi del momento

Spectrum vuole rappresentare una risposta concreta per tutti gli investitori privati che vogliono fare trading in maniera innovativa” ha spiegato il CEO di Spectrum Markets “il progetto parte da lontano. Lavoriamo per un mercato paneuropeo dal 2017, per creare una sede di negoziazione a misura di investitore retail. Siamo partiti anche dall’esperienza di IG, che vanta ormai mezzo secolo di storia con i trader retail. Nel tempo abbiamo riscontrato un progressivo cambiamento nel comportamento di questa fascia di investitori.

Anche i piccoli investitori chiedevano maggiore controllo sul proprio denaro e quindi la possibilità di investire direttamente, senza affidarsi a prodotti terzi. Credo possiamo collegare questo a una sorta di cambiamento sociale, nel quale le persone ripongono meno fiducia nelle istituzioni, nei fondi pensione tradizionali, e vogliono agire in prima persona quando si parla dei loro risparmi”. 

Spectrum: focus sugli investitori Privati

trader
Cosa fa il Trader?

Secondo il CEO di Spectrum, poi, la maggior parte delle aziende erano orientate per il trading B2B, piuttosto che per il trading retail. “Come Gruppo, IG ha voluto quindi valutare quali fossero le opzioni per andare ad arricchire le soluzioni a disposizione di una fascia di investitori che si faceva più esigente. Ci siamo chiesti: quali caratteristiche dovrebbe avere una sede di negoziazione per rispondere alle esigenze degli investitori individuali? Molti dei nostri tratti distintivi derivano da ciò.

Uno dei primi punti è stata la possibilità di scambiare 24 ore su 24, 5 giorni su 7. Il motivo è abbastanza intuitivo: una persona comune normalmente lavora mentre i mercati sono aperti, oppure vuole avere la possibilità di reagire a una notizia o a un fatto che accade a mercati chiusi. Non è pensabile di ideare oggi, con la tecnologia e il flusso di notizie alle quali siamo esposti, una sede di negoziazione per investitori retail che non sia aperta 24 ore al giorno”.

Criptovalute

Uno scenario simile a quello delle criptovalute, dove la negoziazione è possibile 24 ore al giorno senza interruzioni. Le borse esistenti non prevedono questo tipo di apertura, ma ciò è giustificato dal fatto che la maggior parte dei loro volumi non è legata alla clientela retail.

“Fra gli altri elementi chiave su cui Spectrum ha puntato troviamo la velocità di emissione di nuovi prodotti, la rapidità delle operazioni di settlement e quindi di tutte le attività di back office.  Ma soprattutto, volevamo un mercato che fosse già da subito paneuropeo.  Al momento il mercato è frammentato con molte borse nazionali: quelle tedesche, quella italiana, quella francese, ecc. Per noi non aveva senso proseguire nella frammentazione: una Europa, un mercato. La regolamentazione, d’altronde, è concepita per essere una unica a livello europeo e applicata nei diversi Paesi con principi comuni”.

Quali sono gli obiettivi di Spectrum?

Il CEO di Spectrum si è poi focalizzato sugli obiettivi aziendali: “Vogliamo diventare una sede di negoziazione che permetta all’investitore individuale di trovare tutte le soluzioni di investimento che ritiene opportuno inserire all’interno del suo portafoglio di investimento.

Nel lungo termine questo non si limita alle asset class tradizionali. In Spectrum vogliamo continuare a rimanere all’avanguardia, a spingere sull’innovazione. Questo significa andare oltre e permettere l’inserimento di nuove soluzioni, che sia un diverso sottostante o strumenti con profili di rischio differenti. Inoltre, nei prossimi 12/18 mesi vogliamo ampliare la gamma di prodotti disponibili, aggiungendo singole azioni ed ETF. In questo modo andremo a coprire sia il trading di breve periodo, sia un orizzonte temporale di più lungo termine, in linea alle diverse esigenze dell’investitore retail.

Collaborazione con i broker

La crescita passa anche dalla sinergia, ha poi illustrato Nicky Maan “Le nostre ambizioni spaziano inoltre nell’ampliamento della rete di distribuzione. Essendo Spectrum paneuropeo, questo significa coinvolgere broker da più Paesi. I broker italiani sono stati tra i primi a comprendere la visione di Spectrum e a volerne far parte e ad oggi possiamo contare su partner come Equita Sim, Intermonte Sim e Directa Sim. A questi si aggiungeranno presto nuovi nomi di spicco dell’industria, insieme a broker tedeschi e francesi.

È da ricordare che ciascun prodotto disponibile su Spectrum, che siano oggi i securitised derivative e domani le azioni, gli Etf o altri strumenti, sono accessibili in tutti i mercati in cui Spectrum è attiva, con un unico ISIN. Crediamo che l’espansione dell’offerta andrà di pari passo con l’espansione della distribuzione”.

Regolamentazione – Bafin e Esma

Spectrum è regolamentato dalla BaFin, ma anche a livello di Esma. C’è grande interesse in Europa nell’avere una sede di negoziazione che sia paneuropea, focalizzata sugli investitori individuali, e che possa offrire loro nuovi prodotti, ma in maniera tutelata. L’azienda sta lavorando con BaFin e con le altre autorità competenti per capire come diverse asset class possano essere scambiate su un exchange in maniera regolamentata.

Pensiamo agli asset digitali. Il lavoro con le autorità si spinge a comprendere come questi asset possano essere liberamente scambiati con un impianto regolatorio ancora relativamente giovane. Come è possibile migliorare la regolamentazione? Quali caratteristiche deve avere una sede di negoziazione affinché gli scambi possano avvenire? Ecco quindi come si sta muovendo Spectrum in ambiti regolamentativi.

Fra le news dei mesi scorsi troviamo il via libera agli ETF su Bitcoin spot da parte della SEC. Lo scenario Europeo è molto diverso e continua a cambiare.

Bitcoin e Criptovalute: come cresce il mercato?

Spectrum è stata la prima a introdurre i certificates su Bitcoin ed Ethereum, in un momento in cui gli unici strumenti accessibili – oltre la possibilità di investire direttamente sul token – erano degli ETC.

Bitcoin e Crypto
Bitcoin e Crypto

“Avremmo potuto lanciare Spectrum nel 2019 includendo già strumenti con Bitcoin come sottostante. Tutto era pronto, ma non lo abbiamo fatto. È stata proprio una mia decisione: un conto è che tutto sia in ordine per emettere lo strumento, un altro è avere la certezza che ci sia il giusto livello di liquidità che permetta la regolarità degli scambi. Non ero certo all’epoca che ci fosse abbastanza liquidità per uno strumento negoziabile 24/5; per lo meno non abbastanza da consentire a un investitore di aprire o vendere una posizione con facilità.

Quando abbiamo deciso di lanciare i certificates con Bitcoin e Ethereum come sottostante eravamo invece sicuri di poter assicurare un trading senza interruzioni. Questo principio deve governare le scelte sull’emettere o no un certo tipo di strumento. Si tratta di responsabilità, soprattutto da parte di un exchange.

Un altro aspetto fondamentale è il fatto che le autorità devono seguire il tutto. Nonostante non ci fosse nulla nella regolamentazione vigente all’epoca (2019) che ci proibisse il lancio di un ETP o di qualsiasi altro strumento avente come sottostante Bitcoin, le conversazioni intrattenute con BaFin ci hanno fatto capire chiaramente che, anche lato loro, non era ancora il momento.

Questo è un esempio di come a volte è giusto trattenere i progressi che la tecnologia permetterebbe di fare per dare ascolto alle preoccupazioni che emergono dal lato regolamentare e/o per tutelare la propria struttura di trading nel medio e lungo termine.

Questa è la stessa filosofia che adotteremo nell’andare a valutare nuove proposte. Siamo coinvolti attivamente nei panel di discussione su Mica, sul suo sviluppo. Proporremo strumenti aventi come base altre criptovalute o asset digitali solo se saranno allineati alla regolamentazione. Deve esserci allineamento tra le normative, l’interesse del cliente finale e la propria struttura per avere un’innovazione effettiva.

Regolamentazione nel settore delle criptovalute

Restando sul tema dei Cripto Asset, il CEO di Spectrum ha spiegato quale pensa sia la prospettiva per questa asset class.

investire criptovalute
investire sulle criptovalute e sul bitcoin conviene?

“Innanzitutto, le criptovalute hanno superato un punto di ritorno. In altre parole, questa asset class non scomparirà. Abbiamo iniziato a sentir parlare di Bitcoin nel 2010 e siamo ormai nel 2024, questo significa un lasso di tempo di quattordici anni. Detto ciò, quando si è alzato il velo sul bitcoin e le criptovalute si è molto parlato della forza rivoluzionaria che portavano con sé. Ci ricordiamo i vari: sostituiranno le normali valute, il contante sparirà, sfideranno le istituzioni, ecc. A conti fatti, non credo che tutto ciò succederà.

Il valore dell’asset class, nel suo complesso, aumenterà. Credo che un aspetto che non viene tenuto particolarmente in considerazione in questo momento sia l’impatto generazionale. L’asset class si espanderà, sì, ma oltre quelle che sono le criptovalute. Diventerà un insieme di asset digitali che prenderà piede man mano che le nuove generazioni, più a loro agio con la tecnologia, e con questo tipo di tecnologie nello specifico, si sentirà a suo agio nell’includerle come investimento nei prossimi 10 o 15 anni.

Investitori moderni

In Europa, e nel mondo occidentale nel suo complesso, molta della ricchezza si concentra su fasce di età over 40. E’ altamente improbabile che questo tipo di investitori sposti la propria allocazione dalle asset class tradizionali per metterle in asset digitali. Le attuali generazioni, però, che adesso sono prossime ai 20 anni, cresceranno e accumuleranno ricchezza. Andando a investire i loro risparmi, si sentiranno a proprio agio nell’allocarne il 20% o il 30% in un paniere di asset digitali.

E’ uno scenario molto diverso rispetto alla fotografia di investitori che possiamo scattare ora, dove ci sono giovani entusiasti della novità e più adulti che riservano una percentuale minima del loro portafogli.

Non ritengo, tuttavia, che gli asset digitali possano soppiantare le asset class tradizionali. Soprattutto non le criptovalute. Le istituzioni non lasceranno che bitcoin arrivi a imporsi come valuta e stiamo già vedendo i passi in avanti che si stanno facendo sulle CBDC. Una sorta di istituzionalizzazione del bitcoin andrà a deludere alcuni che hanno appoggiato l’animo rivoluzionario che il progetto aveva ai suoi albori e a scoraggiare chi è interessato al token per il suo aspetto speculativo. Questo non è un fattore negativo, poiché porterà a una maggiore stabilità della criptovaluta, anche se al momento le dimensioni – se comparate con quelle dei mercati – sono ancora decisamente ridotte. L’infrastruttura è molto giovane e deve crescere. Con la crescita dei volumi ciò potrà avvenire, ma ci vorrà tempo.

Approfondimenti

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Come compensare le minusvalenze con i Certificates? https://www.investire-certificati.it/come-compensare-le-minusvalenze-con-i-certificates/ Mon, 04 Dec 2023 11:12:27 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=31337 Si avvicina la fine dell’anno: come compensare le minusvalenze con i certificati di investimento? Approfondimento sul tema e sulla fiscalità dei certificates a cura di Christoper Grosset (Spectrum Markets) e Gianluca Parenti (Banca Intermonte). Minusvalenze: i certificati per posticiparle e recuperarle Christophe Grosset, European Sales Director di Spectrum Markets In un 2023 caratterizzato dai rialzi […]

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Si avvicina la fine dell’anno: come compensare le minusvalenze con i certificati di investimento? Approfondimento sul tema e sulla fiscalità dei certificates a cura di Christoper Grosset (Spectrum Markets) e Gianluca Parenti (Banca Intermonte).

Minusvalenze: i certificati per posticiparle e recuperarle

Christophe Grosset, European Sales Director di Spectrum Markets

In un 2023 caratterizzato dai rialzi dei tassi, i certificati si sono confermati come una delle asset class a maggiore crescita. In questi anni, gli investitori sono andati, infatti, alla ricerca di soluzioni che potessero offrire un ritorno più elevato e i certificati, in virtù delle loro caratteristiche competitive in termini di flessibilità e rendimento, sono stati in grado di attirare l’interesse degli investitori, più o meno sofisticati. Questo perché questi prodotti permettono di complementare il portafoglio con diversi profili di rischio, anche se il loro inserimento deve comunque essere ben ponderato.

certificates

La crescita di popolarità di questi strumenti è visibile sia osservando i dati ACEPI (l’Associazione Italiana Certificati e Prodotti d’Investimento), sia notando il costante aumento dei volumi di trading registrati su Spectrum Markets che, nel terzo trimestre 2023 hanno toccato i 421 milioni di scambi.  Nello stesso periodo, le statistiche di ACEPI[1] rivelano che il terzo trimestre di quest’anno ha fatto segnare il record di sempre per sottoscrizioni di certificates, con oltre sei miliardi su questa categoria di prodotti. I certificati sono soluzioni di investimento alternative, che consentono a tutta la fascia di investitori individuali (dai trader ai piccoli risparmiatori) di trovare un’alternativa alle forme tradizionali di investimento.

Possiamo distinguere quattro categorie di certificati, a seconda della presenza o meno di protezione del capitale investito:

  1. Certificati a leva (che permettono agli investitori di speculare sulle variazioni di prezzo di un asset sottostante, come ad esempio un indice, un’azione, una valuta o una materia prima.)
  2. Certificati senza protezione (che replicano fedelmente la dinamica dei sottostanti)
  3. Certificati a capitale protetto (puntano al rendimento prendendo esposizione in genere sui mercati azionari)
  4. Certificati a capitale condizionatamente protetto (condizionano il rimborso del capitale ma vanno a offrire rendimenti più elevati).

Nel corso degli ultimi anni, abbiamo riscontrato un netto aumento delle soluzioni a capitale protetto. Secondo le statistiche di ACEPI, seppur in leggera flessione, nel terzo trimestre di quest’anno i prodotti a capitale protetto (CPP) hanno continuato a rappresentare il 70% delle emissioni sul mercato primario, a fronte del 23% dei prodotti a capitale condizionatamente protetto (CCPP)[2]. L’ultimo trimestre, però, funge sempre un po’ da eccezione, in quanto si tende a vedere una ripresa, indipendentemente dal contesto di mercato, delle strutture a capitale condizionatamente protetto, di cui fanno parte i certificates a Maxi Coupon, a discapito dei prodotti CPP.

Certificati Maxicedola – Efficienza fiscale per recuperare le minusvalenze

Gli strumenti che prevedono il pagamento di una maxi cedola sono strutturati per massimizzare i rendimenti, offrendo in genere un primo coupon elevato, condizionato o incondizionato, che viene pagato immediatamente. La performance successiva dipende da vari fattori, tra cui l’andamento del sottostante, il livello a cui è stata posta la barriera, e la struttura del certificato stesso, che potrebbe avere caratteristiche come l’opzione di richiamo anticipato, il pagamento di cedole condizionate o offrire una partecipazione all’andamento dei sottostanti.

Secondo la normativa attuale, le minusvalenze possono essere compensate fino ai quattro anni successivi dalla loro maturazione, utilizzando strumenti finanziari che generano redditi diversi. Per chi ha dunque minusvalenze in scadenza, che non potrebbe più recuperare, effettivamente i certificati danno modo di andare a compensare.

Tuttavia, bisogna sempre tenere in considerazione alcuni elementi:

  1. Secondo il principio di cassa, il coupon deve essere incassato prima della fine dell’anno. E’ dunque necessario assicurarsi che la maxi cedola sia pagata entro i termini.
  2. Bisogna valutare attentamente le prospettive di investimento dello strumento al di là del coupon; il prodotto continua a vivere dopo il pagamento della cedola, quindi occorre considerarne le caratteristiche nel complesso.
  3. In base a ciascuna struttura, infine, bisogna valutare il momento in cui disinvestire, che sarà legato all’andamento dei mercati.

I certificati di Intermonte per recuperare le minusvalenze

Analisi di Gianluca Parenti, Partner di Intermonte

Intermonte nasce come investitore prevalentemente nell’azionario. Nel tempo abbiamo espanso la nostra area di interesse anche alle obbligazioni e, dal 2019, al segmento dei certificates, nel quale siamo molto attivi. Riteniamo che questi strumenti rappresentino ottime soluzioni di investimento, in grado di rispondere a esigenze specifiche di vari tipi di clientela, dai retail, ai consulenti finanziari, fino agli investitori istituzionali.

certificates con maxicedola
certificates con maxicedola

Sebbene i certificati siano divenuti particolarmente celebri per via delle compensazioni fiscali, infatti, la loro funzione primaria non è legata esclusivamente a questo aspetto. Questi strumenti rappresentano una asset class a tutti gli effetti, che si colloca, in base al profilo di rischio/rendimento che desidera l’investitore, tra le azioni, che hanno un rischio più elevato, e le obbligazioni, tradizionalmente meno rischiose. I certificati sono inoltre strumenti flessibili ed efficienti. L’efficienza è data dal racchiudere in singolo ISIN una strategia sofisticata, semplificando un processo altrimenti molto più impegnativo e laborioso.

Certificates Maxi Cedola: un’opzione per recuperare le minusvalenze

Verso la fine dell’anno aumentano le emissioni di certificates maxi-cedola, perché è in questo periodo che gli investitori mirano a compensare le eventuali minusvalenze in scadenza. Nel nostro piccolo anche noi seguiamo l’onda di mercato e, per questo motivo, negli ultimi mesi dell’anno, proponiamo alcuni certificati maxi-cedola ai nostri investitori. Il nostro modello di business è sempre improntato all’apporto di valore aggiunto sul mercato: sviluppiamo dapprima delle strategie di investimento, e successivamente chiediamo ai nostri emittenti di creare dei certificati ad hoc. In questo modo, ci è possibile stimolare la competizione e avere vantaggi anche in termini di prezzo.

Attualmente, abbiamo tre certificati maxicedola sul mercato, di cui uno lanciato molto recentemente, tutti e tre legati a sottostanti azionari. Gli emittenti dei certificates sono BNP Paribas, Barclays ed EFG International. Ecco di seguito le caratteristiche di questi prodotti.

Caratteristiche dei certificates Maxicedola 

 BNP PARIBASBARCLAYSEFG International
 Data di emissione16/1114/11 29/11
 Azioni SottostantiInfineum, Volkswagen, Banco BPMUnicredit, STM, StellantisBanco BPM, Intesa San Paolo, Brembo
 Maxicedola 15% Incondizionata14,5% Incondizionata16% Condizionata alla tenuta della barriera posta al 35%, con data di osservazione 11/12
Premi trimestrali 1% con memoria1% con memoria1% con memoria
Barriera per rimborso a scadenza50% 50% 55%
Scadenza11/2026 (3 anni) 11/2028 (5 anni) 11/2027 (4 anni)
Richiamo anticipato Da agosto 2024  

I tre certificates maxicedola offrono premi trimestrali attraverso cedole con effetto memoria: ciò significa che è possibile erogare le cedole non incassate precedentemente a una data di rilevazione intermedia, a condizione che il sottostante soddisfi i requisiti stabiliti per il pagamento delle cedole.


[1] Il terzo trimestre 2023 mostra un nuovo massimo storico dei volumi trimestrali collocati dagli emittenti ACEPI, pari a 6.229 milioni di euro, che supera del 12% e del 4% i due precedenti record assoluti registrati Q1 e Q2 2023 e del 53% la media del collocato trimestrale del 2022. Fonte: Acepi.

[2] Fonte dati: Acepi.

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Spectrum Markets https://www.investire-certificati.it/spectrum-markets-trading/ Wed, 08 Nov 2023 21:42:24 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=30644 Spectrum Markets rappresenta un nuovo e innovativo modello di fare trading. Nato dalla pluridecennale esperienza e competenza di IG Group, Spectrum è un mercato che coinvolge numerosi paesi europei per i derivati cartolarizzati. È pensato per gli intermediari finanziari e per i loro clienti retail. Lanciato nell’agosto del 2019 come entità indipendente, è autorizzato dall’autorità […]

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Spectrum Markets rappresenta un nuovo e innovativo modello di fare trading. Nato dalla pluridecennale esperienza e competenza di IG Group, Spectrum è un mercato che coinvolge numerosi paesi europei per i derivati cartolarizzati. È pensato per gli intermediari finanziari e per i loro clienti retail.

Lanciato nell’agosto del 2019 come entità indipendente, è autorizzato dall’autorità tedesca BaFin (il corrispettivo tedesco dell’italiana Consob) come sistema multilaterale di negoziazione dedicato al trading online di securitised derivatives ed allineato alla MiFID II. Con Christophe Grosset, European Sales Director presso Spectrum Markets, abbiamo esaminato alcuni punti chiave della società.

Invervista a Christophe Grosset – Spectrum Markets

Dottor Grosset, Come possiamo descrivere Spectrum Markets?

Spectrum fa parte di una realtà in continua evoluzione. Possiamo parlare di dove siamo partiti e dove siamo arrivati fino ad oggi. Ma dove andremo dipenderà dalla richiesta e dalle aspirazioni degli investitori, nonché degli intermediari che scelgono e sceglieranno di operare sulla nostra piattaforma. Pur essendo, “semplicemente”, una piazza di negoziazione, Spectrum Markets si discosta notevolmente dalle borse tradizionali alle quali siamo abituati. Prima di tutto, siamo un mercato relativamente giovane, siamo nati nel 2019. C’è però l’obiettivo chiaro di affermarci come un luogo concepito per soddisfare le esigenze dell’investitore individuale.

Quali sono le caratteristiche di Spectrum Markets?

Una delle nostre caratteristiche più distintive è la possibilità di negoziare 24 ore su 24: ciò significa che è possibile inserire ordini e operare anche di notte, un’opportunità che sembrava inimmaginabile sui mercati tradizionali solo cinque anni fa.

La nostra piattaforma è stata progettata per essere individuale, innovativa e pan-europea. Tutti questi elementi ci hanno da sempre accompagnati, insieme alla garanzia di sicurezza. Se non possiamo garantire il successo di un investimento, almeno ci assicuriamo che tutte le operazioni avvengano nel rispetto delle regole. Spectrum Markets è, infatti, una trading venue regolamentata dalla Bafin e opera in 26 Paesi con un book di negoziazione unico.

Siamo partiti quattro anni fa, con una gamma di prodotti a leva, e nel corso degli anni abbiamo ottenuto un riscontro molto positivo che ha confermato quanto la nostra visione sia stata apprezzata dagli investitori individuali. Nel 2022, Spectrum Markets è diventata la terza borsa europea per la tipologia di prodotti a disposizione. Basti pensare che nel mese di settembre abbiamo registrato oltre 210.000 transazioni sul mercato, una cifra significativa se confrontata con i dati di Borsa italiana relativi agli stessi strumenti knock-out, che hanno raggiunto un risultato analogo dall’inizio dell’anno.

Oggi possiamo affermare con sicurezza di aver superato con successo questa fase iniziale. È importante sottolineare che gli investitori italiani e i broker italiani hanno dimostrato una reattività straordinaria.

L’operatività 5/7 e 24/24 rappresenta un’espansione notevole delle opportunità di trading. Da cosa è nata questa esigenza?

Senz’altro il mondo degli investimenti è cambiato in modo drastico, negli ultimi quattro anni, e gran parte di questo cambiamento è stato stimolato dalla pandemia: il Covid ha portato effettivamente a una digitalizzazione accelerata che ha toccato trasversalmente tutte le generazioni. Spectrum Markets è nata in questo momento, un periodo di forte crescita dell’operatività su tutti mercati. E si è perfettamente collocata in questo complesso scenario.

Quali sono le principali tendenze che rilevate sui mercati?

Io vedo alcune tendenze fondamentali. Innanzitutto, l’approccio agli investimenti è notevolmente diverso da quello di cinque anni fa, indipendentemente dall’età. In secondo luogo, le generazioni più giovani, i cosiddetti millennial, hanno iniziato ad investire, finalmente. Tra il 2015 e il 2020, hanno iniziato a farsi strada, magari partendo da asset class più innovative come le criptovalute. La sfida di Spectrum è stata quella di creare un mercato e di fornire una risposta alle esigenze di tutti gli investitori individuali. Per questo motivo, offriamo sia strumenti legati alle criptovalute che strumenti legati agli indici, coprendo uno spettro molto ampio.

Dunque, l’idea è di tenere il passo con l’operatività che tutti possono avere oggi e riuscire soddisfare i nuovi bisogni ed esigenze. In questo senso, in Europa e in particolare in Italia, esiste una vasta esperienza nella creazione di soluzioni di investimento innovative, ma quello che mancava era piuttosto il legame, il ponte che consentisse un collegamento efficace e a basso costo per mettere queste soluzioni a disposizione dell’investitore finale.

I bisogni delle generazioni più giovani stanno evolvendo rapidamente. Ad esempio, le criptovalute, ossia le monete virtuali, hanno vissuto una crescita straordinaria l’anno scorso. Ora, invece gli investitori stanno cercando alternative. O ancora, dopo un decennio di tassi di interesse bassi, adesso che sono tornati, e stiamo assistendo a una crescente ricerca di rendimenti più elevati, anche sotto forma delle cedole, dopo anni di tassi bassi (ed anche in taluni casi, tassi negativi).

Come si muovono gli investitori in borsa?

Chi ha disponibilità finanziaria, in questo momento va alla ricerca di opportunità di rendimento. In breve, c’è una vasta gamma di esigenze da soddisfare, e crediamo che una borsa debba essere sicura e flessibile, consentendo agli intermediari di rispondere in modo adeguato.

In questo contesto, la partnership con Directa rappresenta un grande successo che segna una pietra miliare nel percorso di Spectrum. È la prima volta in Europa che un broker con una notevole esperienza e una visione avanzata del mercato si collega a una delle piazze di mercato più innovative. Questa combinazione offre agli investitori (per il momento in Italia), una delle migliori soluzioni disponibili, in termini di innovazione sia in Italia che a livello europeo. Oltre agli strumenti a leva, stiamo pianificando l’introduzione di azioni, ETF e una vasta gamma di certificati, con progetti di espansione ancora più ambiziosi in futuro.

Il mondo finanziario è complesso. La finanza è per tutti?

trading

Condivido l’idea che la finanza dovrebbe essere accessibile a tutti, ma penso che non esista una soluzione universale che vada bene per tutti. Le esigenze possono infatti variare in base all’età, alle aspettative e alle fasi della vita, e sono influenzate da numerosi fattori come il contesto di mercato, le condizioni economiche e così via.

In questo momento, stiamo assistendo a una costante necessità di rinnovamento nell’industria, e credo che oggi, la finanza stia subendo una trasformazione accelerata, forse più di quanto sia mai accaduto nei vent’anni precedenti, almeno dall’avvento del trading online. Questa accelerazione è dovuta all’introduzione di nuove asset class, all’ingresso di nuovi investitori e ai cambiamenti nei contesti di mercato.

Tutto questo sta portando a un nuovo modo di fare finanza: le vecchie ricette, che sicuramente hanno ancora valore in termini, ad esempio, di attenzione alla regolamentazione e alla protezione degli investitori, devono essere integrate con approcci innovativi.

I bisogni degli investitori sono completamente cambiati, e le loro aspettative sono più elevate rispetto a cinque anni fa. Ad esempio, un investitore di 40 anni potrebbe essere più incline a seguire un esperto, un “guru”, mentre uno di 25 potrebbe preferire seguire la sua community. Indipendentemente da queste preferenze, è fondamentale che l’industria finanziaria si adatti a queste nuove esigenze. L’obiettivo è creare strutture efficienti e a basso costo, perché oggi non siamo disposti a pagare molto per servizi di base.

Vogliamo investire in servizi di alta qualità. Questa è la sfida delle trasformazioni in corso, e noi, anche nel nostro piccolo, cerchiamo di rispondere a questa sfida con soluzioni concrete, cercando di vedere questo mondo con occhi nuovi.

In Italia siamo risparmiatori, ma siamo ancora molto titubanti nell’approcciarci al mondo dell’investimento o del trading. Come incentivare questo spirito di imprenditorialità?

In Italia, spesso diciamo di avere un basso livello di cultura finanziaria. Io, però, vengo da Ginevra. Devo ammettere che forse siamo un po’ severi. L’Italia è di fatto il terzo Paese in Europa nel mondo delle fintech. Inoltre, stiamo assistendo all’emergere di numerose iniziative fintech che aspirano a crescere. La vera sfida sta nel trasformare queste idee in realtà concrete. Avere idee intuitive, come la creazione di una borsa dedicata all’investitore individuale, può anche rivelarsi di successo, ma è essenziale ottenere un feedback positivo dal mercato e far crescere queste idee in modo sostenibile, in linea con le esigenze che evolvono.

Stiamo vivendo una fase di grande trasformazione che, a mio parere, durerà almeno per i prossimi tre o cinque anni e ridefinirà il panorama della nuova finanza. Chi sta gettando le basi per questa nuova era, oggi, sarà il vincitore di domani.

Qual è il ruolo delle giovani generazioni in questo periodo economico-finanziario?

Diciamo che le giovani generazioni stanno iniziando ad avvicinarsi all’investimento. Anche se un po’ in ritardo rispetto alle precedenti, ora sono decisamente entrate attivamente sul mercato e stanno portando insieme a loro un interesse verso nuove asset class, come le criptovalute, nuovi approcci orientati all’immediatezza e nell’accesso alle varie soluzioni, oltre a un modo di prendere decisioni più collegiale rispetto agli investitori più grandi.

Tuttavia, i giovani con il loro contributo rappresentano solo una parte dell’industria finanziaria. L’innovazione sta trasformando l’intero settore, con l’intelligenza artificiale che sta cambiando il modo in cui affrontiamo tantissime attività, tra cui le operazioni finanziarie.

Questa trasformazione è in atto, e stiamo assistendo a una proliferazione di iniziative e delle piazze finanziarie che, a mio avviso, adesso si sta effettivamente consolidando nostro. Stiamo andando verso servizi più specializzati che rispondono a esigenze specifiche che un tempo venivano trattate in modo più generico. Ad esempio, in Italia ora abbiamo almeno cinque borse operative, ma è probabile che alla fine rimarremo solo in due o tre.

Spectrum e Directa: cosa vi attendete da questa collaborazione con Directa?

La cosa che più ci entusiasma è il fatto di poter percorrere questo cammino insieme nei prossimi mesi, e speriamo, negli anni a venire. Per adesso, riteniamo di aver sviluppato una delle migliori soluzioni di trading. Ciò grazie alla flessibilità che offriamo e alla combinazione con un mercato regolamentato e l’expertise dell’intermediario come Directa. Partendo da questa solida base, che è solo l’inizio, crediamo che possiamo costruire insieme una soluzione evolutiva. Ancora una volta, però, il futuro di Spectrum Markets dipenderà da ciò che vogliono i nostri clienti, perché saremo sempre pronti ad ascoltarli: le loro esigenze guideranno il futuro del trading e degli investimenti.

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Spectrum https://www.investire-certificati.it/spectrum/ Tue, 01 Nov 2022 06:40:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=24858 Cosa è Spectrum? Spectrum è un sistema multilaterale di negoziazione, quello che in inglese viene definito come MFT, ossia multilateral trading facilitiy. Spectrum è un mercato regolamentato ed è stato progettato per offrire liquidità in maniera trasparente ai trader privati. Ha sede a Francoforte, in Germania ed è stato creato nell’ottobre 2019. Fra le caratteristiche […]

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Cosa è Spectrum?

Spectrum è un sistema multilaterale di negoziazione, quello che in inglese viene definito come MFT, ossia multilateral trading facilitiy. Spectrum è un mercato regolamentato ed è stato progettato per offrire liquidità in maniera trasparente ai trader privati.

Spectrum rading

Ha sede a Francoforte, in Germania ed è stato creato nell’ottobre 2019. Fra le caratteristiche di Spectrum troviamo il fatto di essere accessibile anche al di fuori dei tradizionali orari di negoziazione di borsa. Si tratta, infatti, di un exchange in grado di offrire la possibilità di accedere al trading 24/5. Come obiettivo si pone quello di diventare a livello europeo “the most trusted trading partner”, ossia il partner di fiducia per trader e investitori europei.

Spectrum e i Turbo24 certificates

Il broker IG ha scelto Spectrum come borsa per la negoziazione dei Turbo24 certificates. Si tratta di certificati a leva, che permettono al trader di investire sia al rialzo che al rialzo su tutti i principali strumenti finanziari di borsa. Infatti, con i Turbo24 certificates di IG è possibile fare trading su valute, materie prime, indici di borsa, azioni e criptovalute. L’investitore può scegliere il livello di leva da lui ritenuto più opportuno.

I Turbo24 certificates sono emessi da Raydius, che crea nuovi strumenti di trading ogni ora coprendo i principali mercati di borsa.

Approfondimenti sui Turbo24

Il prossimo 9 novembre è in programma un webinar con IG sui Turbo24 Certificates, clicca qui per iscriverti gratuitamente.

Per scoprire di più sui Turbo24 certificates ricordiamo i video realizzati da investire-certificati in collaborazione con il broker IG

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