previsioni tassi Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/previsioni-tassi/ I migliori certificati di investimento li trovi su investire-certificati.it Thu, 27 Jul 2023 10:16:13 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.investire-certificati.it/wp-content/uploads/2021/06/cropped-android-chrome-192x192-1-32x32.png previsioni tassi Archivi - Investire-Certificati.it https://www.investire-certificati.it/tag/previsioni-tassi/ 32 32 Tassi Federal Reserve https://www.investire-certificati.it/tassi-federal-reserve/ Thu, 27 Jul 2023 10:15:53 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=28907 La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse, saliti al 5,50%. Si tratta dei livelli più altri da oltre 20 anni. Quali previsioni per i tassi della Federal Reserve? Il costo del denaro salirà ancora? Powell apre la porta per una pausa nel meeting di settembre, ma non esclude altri rialzi. Previsioni sui tassi […]

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La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse, saliti al 5,50%. Si tratta dei livelli più altri da oltre 20 anni. Quali previsioni per i tassi della Federal Reserve? Il costo del denaro salirà ancora? Powell apre la porta per una pausa nel meeting di settembre, ma non esclude altri rialzi.

Previsioni sui tassi di interesse della Federal Reserve

“Come previsto la Federal Reserve ha mantenuto un orientamento restrittivo nelle sue comunicazioni” ha spiegato Patrice Gautry, capo economista presso UBP “Rimane l’opzione di un’altra riunione a settembre per decidere se fare una pausa o proseguire con un nuovo rialzo dei tassi di riferimento.

Nessun taper tantrum con le borse che restano ben impostate. Ma nemmeno alcun colpo di scena quindi, con il dibattito che di fatto si sposta al prossimo meeting della Federal Reserve. L’inflazione core è ancora significativamente sopra i target della Banca Centrale americana.

Grafico tassi di interesse Federal Reserve
La salita dei tassi di interesse della Federal Reserve nel 2022 e 2023.

Rischi dei tassi alti

“I rischi per la Federal Reserve sono ora quelli di “agire troppo” sui tassi, in particolare se l’obiettivo è quello di generare solo un atterraggio morbido, cioè senza un rimbalzo importante del tasso di disoccupazione” ha aggiunto l’analista. In altre parole, le previsioni sono per un prosieguo dell’ammorbidimento della politica monetaria. Al tempo stesso Powell si muove in maniera cauta, senza annunciarlo ufficialmente ai mercati.

La Federal Reserve verso Jackson Hole

Nel 2021 il meeting di Jackson Hole diede le prime indicazioni sull’arrivo di una politica monetaria restrittiva. L’appuntamento di Jackson Hole del 2023  potrebbe essere il momento ideale per il governatore della Federal Reserve per proporre opinioni più personali e guidare le aspettative in modo più confortevole.

Previsioni Tassi Federal Reserve
Previsioni Tassi Federal Reserve

“Per il momento dato che l’inflazione potrebbe rimanere volatile per i prezzi dell’energia ed un tasso d’occupazione elevato, Powell vuole essere libero di gestire le aspettative secondo il proprio programma. Il tono hawkish della comunicazione fornita oggi dal FOMC potrebbe anche essere un avvertimento per i mercati che già si aspettano tagli significativi dei tassi a tra marzo e maggio del prossimo anno”. Ha concluso ‘analista di UBP nelle sue previsioni sui tassi di interesse della Federal Reserve.

Previsioni per l’economia americana

Quali previsioni per l’economia americana? Anche alla luce dei rialzi dei tassi di interesse della Federla Reserve. Tony Rodriguez, Head of Fixed Income Strategy di Nuveen, nel suo report relativo alle mosse della Federal Reserve ha illustrato le sue previsioni sui tassi di interesse e sui mercati azionari. L’analista si è soffermato sulle conseguenze per gli investitori, esaminando tematiche di investimento per i prossimi mesi.

Continuiamo a prevedere un sostanziale rallentamento della crescita nei prossimi trimestri e un tasso di inflazione core a fine anno vicino al 4%. Con la Fed che si avvicina alla fine del ciclo di rialzi dei tassi e il contesto economico che rimane incerto, la volatilità rimarrà probabilmente elevata. Continuiamo a ritenere che i rendimenti dei Treasury saranno modesti nel corso di quest’anno e ci aspettiamo una minore inversione della curva.

Per gli investitori che cercano di aumentare il rendimento senza passare alla modalità risk-on, riteniamo opportuno esplorare le diverse aree del mercato obbligazionario, compresi i municipal bond”. Quali quindi i settori su cui puntare? La qualità resta la parola chiave, con un rapporto rischio rendimento che appare interessante secondo Nuveen.

Previsioni Mercato azionario

Quali invece le previsioni sul mercato azionari di Nuveen? Nel settore azionario l’analista nota due aree interessanti:

  • le azioni a larga capitalizzazione statunitensi dovrebbero registrare una buona performance grazie alla moderazione dell’inflazione, alla stabilizzazione dei rendimenti e ai venti di coda del settore tecnologico
  • i mercati emergenti beneficiano di alcuni fattori. Fra questi le valutazioni interessanti, l’indebolimento del dollaro e l’allentamento della politica monetaria in Cina. Focus anche sugli alternativi non USA, tra cui real estate e asset reali. Nei mercati dei capitali privati, da seguire con interesse ad asset class che generano reddito e che sono potenzialmente in grado di proteggere dai ribassi. In particolare, potrebbero esserci opportunità interessanti in alcune aree selezionate del credito privato e del settore immobiliare privato.

Il presente articolo non rappresenta in alcun modo sollecito all’investimento o consulenza. È redatto a puro fine informativo.

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Previsioni Tassi Banca centrale https://www.investire-certificati.it/previsioni-tassi-banca-centrale/ Fri, 27 Jan 2023 11:30:13 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=27169 Previsioni tassi Banca centrale – Come si muoveranno Banca Centrale Europea e Federal Reserve. Quali decisioni da parte delle banche centrali nei prossimi meeting? Analisi su Fed e Banca Centrale europea di Kevin Thozet (Carmignac). Previsioni Banca Centrale Europea L’inflazione non mostra segni di decelerazione, i salari continuano a registrare una traiettoria al rialzo e […]

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Previsioni tassi Banca centrale – Come si muoveranno Banca Centrale Europea e Federal Reserve. Quali decisioni da parte delle banche centrali nei prossimi meeting? Analisi su Fed e Banca Centrale europea di Kevin Thozet (Carmignac).

Previsioni Banca Centrale Europea

L’inflazione non mostra segni di decelerazione, i salari continuano a registrare una traiettoria al rialzo e le aspettative di crescita sono state riviste in positivo. Non c’è dubbio che il 2 febbraio la BCE porterà i tassi di deposito al 2,5%.  I tassi base potrebbero poi salire dal 2,50% al 3,00% Questo a maggior ragione dal momento che un rialzo di 50 punti base è già stato ampiamente anticipato dalla sua forward guidance – sempre che sia attendibile, il che è spesso fonte di grande dibattito tra gli investitori.

Quali previsioni per i tassi della BCE? La vera domanda, quindi, non è “se” ma “quanto” durerà questo periodo di rialzi di 50 punti base. Forse ci vorranno due meeting, com’è stato per il periodo di rialzi di 75 punti base? Si protrarrà oltre marzo? Passeremo a un periodo di rialzi di 25 punti base?

Tassi banche centrali – previsioni

Riteniamo probabile che Lagarde prosegua con una politica monetaria aggressiva, considerando che l’economia europea ha sorpreso al rialzo dopo le sue ultime dichiarazioni del 2022 e che le aspettative sul limite massimo dei tassi di interesse in questo ciclo di inasprimento si sono ridotte, così come quelle relative a sorprese al ribasso sui prezzi del gas.

L’attenzione dovrebbe spostarsi anche sui dettagli relativi alla riduzione del bilancio, che potrebbero infatti creare perplessità. La BCE ha annunciato un ritmo di tightening pari a 15 miliardi di euro al mese. Però non ha ancora dichiarato come questo influirà sui diversi segmenti del mercato obbligazionario (la BCE ha acquistato titoli di Stato, obbligazioni corporate e obbligazioni covered) e sui diversi emittenti (un’ampia gamma di Paesi con scenari economici diversi).

Previsioni Federal Reserve

Vediamo le previsioni per i tassi della banca centrale Usa. Negli Stati Uniti, il livello previsto a cui la Federal Reserve  porterà i tassi di interesse (ovvero il tasso terminale) è rimasto stabile. Si mantiene intorno al 5% dallo scorso novembre, quando l’inflazione core ha finalmente iniziato a scendere. Dal momento che Fed è più dipendente dai dati rispetto ad altre banche centrali, tutti gli occhi saranno puntati sugli ultimi numeri pubblicati. Ciò in particolare sull’imminente pubblicazione dei dati dell’Indice del costo del lavoro. Un dato che offre una panoramica più affidabile e completa della dinamica dei salari e, quindi, dell’inflazione core.

Di conseguenza, le nostre attese per il meeting del FOMC del 1° febbraio di basano sulle nostre previsioni sui dati dell’ECI (che saranno pubblicati martedì 31 gennaio). La nostra analisi indica che l’ECI si attesterà al +1,2% per il quarto trimestre del 2022 (ovvero +4,9% su base annua, inferiore al 5% riportato nel terzo trimestre del 2022, già più basso di quanto registrato dati nel secondo trimestre del 2022).

Nonostante tale dato indichi una decelerazione della dinamica di inflazione salariale, e quindi un minor rischio di una spirale salari-prezzi, essa rimane in contrasto con il livello di inflazione salariale del 4% suggerito dalla retribuzione oraria media pubblicata di recente (o comunque più elevato).

Inflazione in calo

Previsioni Mercati

Alla luce di quanto appena affermato, con gli ultimi dati sull’inflazione headline e i principali indicatori economici anch’essi sorprendentemente al ribasso, si conferma il trend della disinflazione. Questo significa che la Fed d’ora in poi dovrebbe aumentare i tassi a un ritmo più lento. Potrebbe procedere la prossima settimana con un “normale” aumento di 25 punti base, portando i Fed Funds al limite fissato per i terminal rate. La persistenza dell’inflazione salariale implica che i tassi di deposito saranno portati a un livello più alto di quanto stimato. Oppure si aggireranno sul livello terminale più a lungo del previsto.

Implicazioni per i mercati obbligazionari

Il prossimo incontro della Fed lascia poco margine per le sorprese. La riunione di marzo e di giugno potrebbero essere caratterizzate da due ulteriori rialzi di 25 punti base (ossia più di quanto prezzato attualmente). Analogamente, anche nell’Eurozona il rischio sui tassi d’interesse a breve termine è al rialzo.

Al contrario, i rendimenti dei titoli a più lunga scadenza potrebbero diminuire. Questi hanno infatti riacquistato il proprio valore protettivo, con i tassi d’interesse reali nuovamente in territorio positivo e un maggior numero di buone notizie.

Approfondimenti

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La BCE alza i tassi di interesse https://www.investire-certificati.it/la-bce-alza-i-tassi-di-interesse/ Thu, 08 Sep 2022 15:08:38 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=24094 Analisi e previsioni sui tassi di interesse della BCE da parte di Filippo Diodovich del broker IG. Tassi BCE – rialzo di 0,75% Salgono i tassi di interesse della BCE. La banca centrale ha rispettato le previsioni della vigilia ed ha aumentato i tre tassi di riferimento di 75 punti base, portando il tasso benchmark […]

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Analisi e previsioni sui tassi di interesse della BCE da parte di Filippo Diodovich del broker IG.

Tassi BCE – rialzo di 0,75%

Salgono i tassi di interesse della BCE. La banca centrale ha rispettato le previsioni della vigilia ed ha aumentato i tre tassi di riferimento di 75 punti base, portando il tasso benchmark sulle operazioni di rifinanziamento principale all’1,25%. Questo rialzo dei tassi è il maggiore incremento nella storia dell’istituto di Francoforte.

La scelta molto restrittiva della BCE deriva dal peggioramento dello scenario sulle pressioni inflazionistiche in continuo aumento. Ciò è stato dimostrato dalla revisione al rialzo delle stime degli esperti della BCE sull’inflazione (per il 2022-2023-2024). A contribuire alla decisione molto hawkish da parte del Consiglio Direttivo anche la pubblicazione dell’indagine condotta dalla BCE sulle aspettative di inflazione dei consumatori rimaste su livelli molto elevati. Ma anche il dato sull’andamento dei prezzi al consumo nel mese di agosto nell’Eurozona.

Decisione di alzare i tassi della BCE

A sorpresa, la decisione di aumentare il costo del denaro di 75 punti base è stata unanime. A nostro avviso è possibile che nelle discussioni tra i membri del Governing Council ci sia stato un compromesso. I membri più dovish del Consiglio (Lane e Panetta) che avevano anticipato nelle scorse settimane i loro dubbi su rialzi record dei tassi possono aver trovato un accordo coi membri più falchi del Nord Europa per posticipare l’avvio del processo di quantitative tightening degli acquisti fatti durante il programma APP.

Previsione per i tassi di interesse della BCE

Europa

Oltre al rialzo dei tassi, c’è un altro elemento molto interessante in arrivo dalla riunione odierna della BCE. Si tratta dell’impegno del presidente Lagarde di rialzare i tassi anche nei prossimi meeting. L’obiettivo è quello di raffreddare la domanda e le aspettative di inflazione dei consumatori. Come affermato nel comunicato “le decisioni sui tassi di riferimento saranno guidate dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale vengono definite di volta in volta a ogni riunione”. Di fatto le parole di Lagarde potrebbero anche perdere di significato.

Previsioni sui mercati

La previsione di IG è che la forward guidance ormai è stata abbandonata da tempo e ogni tentativo di poterla riattivare è vano. Da un punto di vista dei mercati la BCE non è riuscita a fermare la discesa del cambio eurodollaro. Neppure le affermazioni della Lagarde sulle possibili implicazioni rialziste sulle pressioni inflazionistiche di una moneta unica debole e il rialzo monstre dei tassi sono riuscite ad avere un effetto rigenerante sull’euro.

Nonostante il rialzo dei tassi, rimane sempre la convinzione che la BCE sia troppo indietro rispetto alle altre banche centrali in politica monetaria, soprattutto rispetto alla Federal Reserve.

Ecco dunque il commento di IG e le previsioni sui tassi di interesse della BCE.

Clicca qui per visionare il calendario dei Meeting della BCE ed il calendario delle riunioni della Federal Reserve, la Banca centrale americana.

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Tassi di Interesse – Previsioni https://www.investire-certificati.it/tassi-di-interesse-previsioni-2/ Tue, 23 Aug 2022 05:30:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=23928 Quali previsioni per i tassi di interesse e per le obbligazioni? Outlook e previsioni sui tassi Jackson Hole: Cosa è cambiato in un anno – Previsioni per i tassi di interesse e le obbligazioni a cura di Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac Il simposio economico di Jackson Hole del 2021 ha visto […]

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Quali previsioni per i tassi di interesse e per le obbligazioni?

Outlook e previsioni sui tassi

Jackson Hole: Cosa è cambiato in un annoPrevisioni per i tassi di interesse e le obbligazioni a cura di Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac

Il simposio economico di Jackson Hole del 2021 ha visto i banchieri centrali, in particolare Jerome Powell, sottolineare la natura transitoria dell’inflazione. Ne era pertanto emersa una forward guidance di tipo accomodante. Da allora, questo approccio è stato abbandonato, lasciando spazio a un aumento dei tassi a un livello più prossimo alla neutralità e a una maggiore dipendenza dai dati di fronte al persistente aumento dei prezzi.

La mancanza di forward guidance ha fatto sì che gli investitori si focalizzassero più sugli ultimi dati pubblicati piuttosto che sulla comunicazione e la strategia delle banche centrali. Il tutto per “anticipare” così le prossime mosse delle banche centrali. Gli ultimi dati sono stati positivi. Negli Stati Uniti, i numeri sull’occupazione del 5 agosto hanno evidenziato la creazione di oltre 500.000 posti di lavoro a luglio. Inoltre le vendite al dettaglio hanno superato le aspettative, confermando il forte slancio dell’economia.

Nel frattempo, l’inflazione americana – sia quella effettiva che quella attesa – si manterrà troppo alta nei prossimi mesi. Rimarrà ben al di sopra del target della Fed. Il mercato ha però percepito il tono di Powell durante la riunione del FOMC di luglio come a indicare un rallentamento nel ritmo dei rialzi dei tassi a partire da settembre. Ciò ha innescato un rialzo dei listini azionari e un allentamento delle condizioni finanziarie. I mercati obbligazionari si aspettano un’inversione di rotta da parte della Fed a partire dal primo trimestre 2023, con un taglio ai tassi di interesse.

Previsioni sui tassi di interesse

previsioni per i tassi di interesse

Quali previsioni per i tassi di interesse? Si tratta di un difficile gioco di equilibri per i banchieri riuniti al meeting economico di Jackson Hole. Il governatore della Federal Reserve Powell probabilmente vuole segnalare che la Fed non ha concluso il ciclo di rialzi.

Secondo il mercato, però, il rallentamento dell’aumento dei tassi rappresenta l’inizio di un abbandono totale del processo restrittivo dei tassi di interesse. Probabilmente il messaggio di Jerome Powell sarà incentrato sul “slower for longer“. Tuttavia, permane il rischio che i mercati allentino ulteriormente le condizioni finanziarie. Ciò soprattutto se si concentrano più sulla prima parte di tale messaggio, ovvero “più lentamente”, con maggiori difficoltà quando si concretizzerà la seconda.

Focus sui tassi della Fed

Potremmo avere ulteriori dettagli sul framework entro cui opera la Federal Reserve – dopotutto, il simposio si rivolge a un pubblico accademico e affronta questioni di lungo periodo.

Alla luce dell’attuale situazione economica, si potrebbe analizzare il concetto di “tassi neutrali” così che il livello considerato né accomodante né restrittivo possa essere sfumato per adattarsi ai cambi nelle condizioni finanziarie o a un contesto di inflazione elevata. In effetti, il livello teorico dei tassi neutrali del 2,5% presuppone un’inflazione a lungo termine del 2%. Con un’inflazione statunitense dell’8-9% circa, la neutralità è probabilmente superiore al 2,5%. Jackson Hole potrebbe quindi offrire al governatore della Federal Reserve l’opportunità per sottolineare la compiacenza dei mercati nel fissare tassi terminali così bassi. Ma anche nell’aspettarsi un cambiamento così repentino della politica monetaria, nonchè spiegare come un potenziale ciclo di inasprimento più lento (ma più lungo) non rappresenti un via libera per condizioni finanziarie più morbide.

Banche centrali
Banche centrali e tassi di interesse

Potremmo anche avere qualche elemento in più sulla politica monetaria dell’eurozona.  La prossima riunione della BCE si terrà infatti l’8 settembre. Considerando il periodo di intramezzo di sette giorni, il simposio di Jackson Hole potrebbe offrire una piattaforma pubblica per preparare ulteriormente il mercato al secondo rialzo in 10 anni (che si prevede sarà di 50 punti base a settembre).

Previsioni per i mercati obbligazionari

Quali previsioni per i tassi di interesse? L’analisi di Carmignac mette in risalto vari aspetti sui mercati obbligazionari. Ecco le previsioni per tassi e bond.

I tassi d’interesse a breve termine degli Stati Uniti saliranno perché i mercati stanno ipotizzando una recessione in un futuro non troppo lontano. Non ci aspettiamo che una recessione colpisca gli Stati Uniti prima della seconda parte del 2023. A prescindere da questa view, essa dovrebbe essere in gran parte alimentata da un aumento dei tassi d’interesse. L’attenzione della Fed agli indicatori meno favorevoli (relativi soprattutto all’inflazione e al mercato del lavoro) significa che alla fine la svolta della Fed sarà tardiva. Questo implica un appiattimento della curva dei rendimenti statunitensi. In sintesi, i tassi di interesse sono più elevati ora e meno più avanti.

Previsioni Tassi di interesse BCE

Quali previsioni per i tassi della BCE? Prevediamo inoltre che la BCE assumerà un orientamento da falco. Ciò considerata l’inflazione che non dovrebbe raggiungere il picco nell’eurozona prima dell’autunno. Va poi ricordato il rischio di un orientamento dei prezzi al rialzo. Lo scenario di taglio del gas della stessa BCE prevede ulteriori rialzi dei tassi di interesse in futuro. Altri ritocchi al costo del denaro sono ancora più probabili in quanto un evento così drammatico comporterebbe un maggiore sostegno fiscale.

Ecco dunque le previsioni per i tassi di interesse e per il mercato delle obbligazioni di Carmignac.

Per visionare il calendario dei meeting della BCE seguire il link. A questa pagina è disponibile il calendario delle riunioni della Federal Reserve.

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Previsioni Borse https://www.investire-certificati.it/previsioni-borse/ Tue, 02 Aug 2022 05:34:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=23824 Previsioni sulle Borse e Analisi sui mercati A cura di SPDR ETFs – State Street Global Advisors. Come ogni trimestre, SPDR ha presentato il suo report relativo all’analisi dei bond e del mercato azionario e alle previsioni di borsa per i prossimi mesi Temi e outlook di mercato L’inizio di un ciclo recessivo resta ancora […]

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Previsioni sulle Borse e Analisi sui mercati

A cura di SPDR ETFs – State Street Global Advisors. Come ogni trimestre, SPDR ha presentato il suo report relativo all’analisi dei bond e del mercato azionario e alle previsioni di borsa per i prossimi mesi

Temi e outlook di mercato

L’inizio di un ciclo recessivo resta ancora incerto nel breve termine. Sicuramente però la volatilità è destinata a rimanere elevata anche nei prossimi mesi su tutte le principali asset class. È possibile che i mercati azionari alla fine dell’anno si trovino su valori simili a quelli attuali, con ulteriori movimenti ribassisti cui faranno seguito rimbalzi e fasi di “buy-the-dip”. In questo trimestre riteniamo inoltre che gli investitori potrebbero essere più propensi a utilizzare i settori per la diversificazione, per ridurre il rischio complessivo, evitando al tempo stesso esposizioni a rischi di mercato non desiderati.

Considerando il continuo interesse per gli investimenti tematici, va ricordato come i settori potrebbero favorire l’esposizione tematica, come per esempio il settore Industriale. Al fine di ridurre la volatilità, identificare asset relativamente decorrelati sia a livello settoriale che a livello regionale potrebbe aiutare l’investitore. Il Giappone, con la politica monetaria della banca centrale che rimane ancora espansiva, è un esempio in termini di possibile diversificazione a livello regionale. Per quanto riguarda invece i settori, abbiamo visto l’interesse da parte di numerosi investitori per mantenere in portafoglio settori quali l’assistenza sanitaria ed energia come potenziale risposta ai rischi di stagflazione.

Previsioni per il terzo trimestre 2022

Proseguiamo l’analisi e le previsioni per le borse ed i tassi obbligazionari focalizzandoci sui temi chiave dei prossimi mesi. L’inflazione è ancora sicuramente uno di questi. Anche se i dati relativi alla crescita dei prezzi potrebbero iniziare a scendere relativamente presto, riteniamo che i problemi causati dall’inflazione, comprese le pressioni sui prezzi delle materie prime, siano destinati a durare per l’intero anno.

Il comparto energetico rimane un modo efficace per ottenere una copertura in caso di ulteriori pressioni inflazionistiche, poiché qualunque fattore avvantaggi la redditività del comparto è dannoso per altri settori. L’unico altro comparto che si avvicina è quello minerario (all’interno del settore dei materiali). Un’esposizione sovrappesata alle risorse naturali è uno dei motivi per continuare a rimanere investiti sul settore azionario britannico anche nel terzo trimestre.

previsioni inflazione

Quali previsioni per i tassi e l’inflazione? L’aumento dei tassi rimarrà pertanto una tematica centrale almeno fino alla fine dell’anno. In questo contesto, preferiamo ancora le azioni “value”, presenti in tutte le nostre scelte regionali. L’aumento dei tassi va anche a vantaggio delle banche, anche se unito ad un irripidimento della curva dei rendimenti sarebbe un elemento ancora più positivo. Riteniamo che i titoli del settore finanziario europeo siano ben posizionati e con un elevato valore intrinseco. Più in generale, siamo maggiormente ottimisti sul settore azionario europeo rispetto a quello degli Stati Uniti, grazie al miglioramento delle valutazioni rispetto ai rendimenti obbligazionari locali.

Titoli difensivi

I flussi degli ultimi mesi mostrano l’apprezzamento degli investitori per gli asset con caratteristiche difensive. Il settore sanitario rimane il nostro settore difensivo preferito. Anche le azioni britanniche possono fornire un certo grado di protezione, essendo sovraponderate nei settori difensivi. Infine, i Dividend Aristocrats offrono un interessante mix di valore e qualità, che è in grado di fornire una certa protezione dai ribassi.

Dopo mesi di progressive riaperture dai lockdown derivanti dal Covid-19, che hanno portato a sorprese positive sugli utili e miglioramenti delle previsioni, ora stiamo invece assistendo ad una serie di declassamenti per molte aziende. L’energia è l’unico settore che registra ancora miglioramenti netti in tutte le regioni. Riteniamo che – anche se i rapporti sugli utili del secondo trimestre potrebbero soddisfare o superare le aspettative – le prospettive per molte società potrebbero essere negative. Tra i fattori che hanno recentemente colpito le previsioni sugli utili ci sono la pressione sui margini, dovuta ai costi delle materie prime, l’eccesso di scorte, il cambiamento del sentiment dei consumatori ed i continui problemi della catena di approvvigionamento, che restano un problema non da poco per l’intero tessuto economico.

Panoramica sul comportamento degli investitori

I flussi di investimento sono risultati decisamente più difensivi nel secondo trimestre. Questo è stato particolarmente evidente negli ETF. Infatti, settori tradizionalmente difensivi come l’assistenza sanitaria, i beni di prima necessità ed i servizi di pubblica utilità hanno registrato afflussi netti.

Dopo numerosi mesi segnati da flussi positivi sul settore energetico, a giugno si sono invece registrati deflussi netti. Inoltre, un elemento chiave è stato rappresentato dai notevoli deflussi da ETF sul settore bancario e finanziario. Questi hanno portato a cifre complessivamente negative per gli ETF settoriali domiciliati in Europa e negli Stati Uniti. Osservando i dati di State Street, abbiamo visto gli investitori istituzionali diventare avversi al rischio in tutte le asset class durante il secondo trimestre del 2022.

Previsioni di Borsa – Mercati emergenti

previsioni sui mercati di borsa

Quali previsioni per le borse ed i mercati azionari? Le azioni dei mercati emergenti potrebbero rappresentare un’interessante modalità di risposta all’attuale scenario, particolarmente complesso. La crescita globale sta sostanzialmente rallentando. Ma le economie in via di sviluppo, trascinate dalla Cina, dovrebbero registrare una discreta crescita. Possiamo quantificarla nell’ordine del 3,5% quest’anno e del 4,1% nel 2023, secondo gli economisti di State Street Global Advisors.

Chiaramente le evoluzioni normative da parte del governo cinese restano un elemento di incertezza. È tuttavia probabile che la situazione non sia destinata a peggiorare – quantomeno nel breve termine – anche considerando il forte impegno del governo cinese sul rafforzamento della crescita economica del Paese. A tal proposito, infatti, lo scorso 31 maggio 2022, la Cina ha annunciato un pacchetto di 33 misure di politiche fiscali, finanziarie, di investimento e industriali per rilanciare l’economia.

Previsioni Borse e Banca centrale Cina

Previsioni su Borse ed economia emergenti. Focalizzandosi sulla Cina, emerge come anche la politica monetaria sia favorevole. Infatti la PBOC, la Banca centrale cinese, si è impegnata nel mantenimento di una politica accomodante, divergendo così dalla maggior parte delle banche centrali del mondo sviluppato (a parte il Giappone). Questi fattori aumentano la probabilità che l’economia del Dragone e le azioni cinesi siano ormai vicino al termine della discesa, dopo i cali a due cifre degli ultimi mesi.Le azioni dei mercati emergenti hanno un peso decisamente non trascurabile sull’Asia. Questo è un motore di crescita che può rispondere alla sfida del rallentamento economico globale. Quali previsioni per le borse emergenti? Si prevede che India e Cina guideranno la crescita, ma anche Taiwan e Corea del Sud potrebbero fornire dati macroeconomici decisamente solidi. Ciò in particolare se comparati con quelli delle economie avanzate, secondo l’FMI.

I mercati emergenti includono alcuni paesi esportatori di materie prime come Sud Africa, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Messico. In una certa misura, investire su questi paesi può rappresentare una forma di copertura per l’investitore sui rischi derivanti dagli elevati prezzi di materie prime e prodotti energetici. In aggiunta a ciò, numerosi paesi emergenti sono in vantaggio rispetto alla Federal Reserve nel ciclo restrittivo. Pertanto potrebbero essere resilienti al rafforzamento del dollaro USA. A tal proposito, un esempio è rappresentato dal Brasile. Le valutazioni azionarie rimangono decisamente economiche, con il rapporto del prezzo su utili a 12 mesi a 10,9. Si tratta di valori non lontani dai minimi raggiunti nel marzo 2020, quando scoppiò la pandemia del Covid.

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Previsioni sui Tassi e sulle Borse https://www.investire-certificati.it/previsioni-tassi-di-interesse-borsa/ Fri, 20 May 2022 16:22:36 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=23062 Analisi e Previsioni sui tassi e sulle borse. Su quali strumenti investire in borsa? Focus sui mercati finanziari e sui tassi di UBP: dove puntare nell’attuale contesto? Dove investire in borsa? Il sell-off dei titoli obbligazionari è proseguito, alimentato da una retorica più aggressiva da parte delle banche centrali, da un mercato del lavoro USA […]

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Analisi e Previsioni sui tassi e sulle borse. Su quali strumenti investire in borsa? Focus sui mercati finanziari e sui tassi di UBP: dove puntare nell’attuale contesto?

Dove investire in borsa? Il sell-off dei titoli obbligazionari è proseguito, alimentato da una retorica più aggressiva da parte delle banche centrali, da un mercato del lavoro USA robusto e dal persistere di rischi al rialzo sull’inflazione. I mercati obbligazionari si aspettano ora una politica più restrittiva da parte della Fed, con diversi aumenti dei tassi di 50 punti base nelle prossime riunioni del FOMC. La Banca centrale americana, inoltre, ridurrà il suo bilancio, con la fine del reinvestimento in Treasury (60 miliardi di dollari) e in Mortage Backed Security (35 miliardi di dollari). Quali previsioni sui tassi di interesse e dove investire? È chiaro che ciò potrebbe aggiungere pressione sulle borse.

Quali previsioni per i tassi dell’Eurozona e della BCE?

Una comunicazione più aggressiva della BCE ha alimentato l’aspettativa di un rialzo anticipato dei tassi, e l’Istituto di Francoforte sarà costretto a rivedere al rialzo il proprio scenario inflazionistico. Inoltre, gli acquisti di asset e le iniezioni di liquidità della Banca centrale europea attraverso condizioni più favorevoli dei TLTRO della BCE dovrebbero terminare a giugno, e questo eserciterà ulteriori pressioni sulla liquidità del mercato. Le pressioni al rialzo persistono sui rendimenti obbligazionari a lungo termine. Dopo l’aumento dal 2% a quasi il 3% negli ultimi mesi, i rendimenti dei titoli USA a 10 anni potrebbero oscillare tra il 3% e il 3,5% nei prossimi trimestri. Ciò in particolare sotto la spinta dell’irrigidimento aggressivo della Fed, delle aspettative di inflazione non consolidate e delle nuove pressioni dovute al rifinanziamento dei Treasury. Questo proprio nel momento in cui la Fed riduce i suoi acquisti.

Previsioni per i tassi di interesse

Banche centrali
Banche centrali

Vista l’agenda sui tassi di riferimento suggerita dalle comunicazioni della BCE, anche i rendimenti europei affrontano pressioni al rialzo. Le aspettative di inflazione tedesche hanno raggiunto nuovi massimi. Questo suggerisce pressioni affinché la BCE agisca al più presto. Per contro, la politica di bilancio europea dovrebbe sostenere l’attività economica nell’affrontare lo shock energetico e l’impatto del conflitto tra Russia e Ucraina.

L’aumento della volatilità dei rendimenti obbligazionari è stato alimentato recentemente dai prolungati lockdown in Cina, dai rischi di deficit energetico in Europa, dalla politica monetaria della Fed e da risultati deludenti relativi agli utili di alcune società. I nuovi rischi di recessione hanno determinato a metà mese uno stop temporaneo nel rialzo dei rendimenti. In questo contesto, l’allocazione obbligazionaria rimane sottopesata sui titoli di Stato, con una duration ancora breve.

Tassi di interesse e Federal Reserve

Tassi di interesse
Tassi di interesse

In USA gli spread creditizi si sono ridotti dopo l’iniziale ampliamento all’inizio del conflitto. Sono sostenuti da rating ancora in miglioramento nel segmento Investment grade, a cui continuiamo a guardare con interesse. Tuttavia, si prevede una maggiore volatilità degli spread creditizi globali con i timori legati alla crescita e all’inflazione manteniamo un approccio con focus sulla qualità del credito.

Guardiamo con interesse agli hedge fund nell’ambito dell’allocazione sul reddito fisso. Sul fronte azionario, con le preoccupazioni sulla crescita globale che continuano ad aumentare e i crescenti timori che le banche centrali non riescano a realizzare un atterraggio morbido, i mercati hanno continuato a essere sotto pressione nelle ultime settimane. Ancora una volta la maggior parte delle società ha annunciato utili per il 1° trimestre superiori alle aspettative del consenso. Molte di esse si sono mostrate più caute rispetto all’inizio dell’anno, visto l’aumento delle incertezze, in particolare quelle legate ai lockdown in Cina e al potenziale impatto della guerra in Ucraina.

Previsioni utili aziendali

Di conseguenza, poche società europee hanno aggiornato le proprie prospettive rispetto al passato. Però la percentuale di società che sono negative sulle rispettive stime rimane bassa, infatti la maggior parte di esse le ha mantenute invariate. L’inflazione dovuta ai costi dell’energia è diventata una preoccupazione per un maggior numero di società, ma altri aspetti legati all’aumento dei costi del lavoro e delle materie prime sono apparsi sostanzialmente invariati rispetto al trimestre precedente.

Nel complesso, la maggior parte delle aziende è ottimista sul mantenere margini elevati. Dopo la prima metà della stagione dei risultati, le stime di crescita degli EPS sono rimaste pressoché invariate. Negli Stati Uniti, le stime di crescita degli utili per il trimestre in corso sono rimaste stabili intorno al 6-7% (rispetto al 5% di inizio anno) e al 9% e 10% rispettivamente per il 2022 e il 2023. In Europa, nell’ultimo mese il tasso di crescita previsto per il 2° trimestre è salito addirittura di 5 punti percentuali al 14%, grazie ai settori legati alle materie prime. Quest’anno il consenso prevede una crescita degli utili dell’11%. Tuttavia, le attuali stime sugli utili potrebbero essere riviste al ribasso nei prossimi mesi. Questo a causa dell’elevato rischio di una brusca flessione dell’attività economica dovuta al conflitto. Ma anche per il forte aumento dei costi energetici, soprattutto in Europa. 

Quali previsioni per il mercato azionario?

Siamo quindi cauti sull’azionario, soprattutto perché le valutazioni attuali non tengono conto di un potenziale scenario di recessione in Europa. Negli Stati Uniti invece un ulteriore aumento dei rendimenti obbligazionari potrebbe pesare sui multipli di valutazione. In questo contesto, vogliamo concentrarci sulle società con bilanci solidi, che offrono un’elevata visibilità sugli utili e solidi rendimenti da dividendi. Inoltre, manteniamo le strategie asimmetriche che abbiamo implementato attraverso opzioni e prodotti strutturati nei portafogli di investimento.

Analisi a cura di Norman Villamin, Chief Investment Officer (Wealth Management), Union Bancaire Privée

Ecco dunque i punti chiave di UBP legati alle previsioni sui tassi, previsioni di borsa ed analisi su dove investire. Trovate qui le precedenti previsioni sui mercati di UBP. Per leggere un’analisi sulle banche centrali e sulle previsioni per il cambio euro dollaro clicca qui.

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Previsioni per i Tassi di Interesse https://www.investire-certificati.it/previsioni-per-i-tassi-di-interesse/ Tue, 28 Sep 2021 06:31:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=19367 Quali sono le previsioni sui tassi di interesse per il 2022 e 2023? Come si muoveranno i tassi di interesse sui mutui e sui depositi? Per quanto rimarranno bassi i tassi di interesse delle banche centrali? Si tratta di domande molto interessanti per chi deve contrarre un mutuo, magari per l’acquisto della casa. Ma anche […]

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Quali sono le previsioni sui tassi di interesse per il 2022 e 2023? Come si muoveranno i tassi di interesse sui mutui e sui depositi? Per quanto rimarranno bassi i tassi di interesse delle banche centrali?

Si tratta di domande molto interessanti per chi deve contrarre un mutuo, magari per l’acquisto della casa. Ma anche per gli investitori di borsa, anche perché i tassi di interesse hanno assunto un ruolo sempre più centrale anche per comprendere l’andamento dei mercati azionari e di altri strumenti finanziari come oro e argento.

Previsioni tassi di interesse 2022 e 2023

Vediamo alcune previsioni per i tassi di interesse americani nel 2022 e 2023. Il meeting di settembre del Fomc ha presentato le previsioni sul costo del denaro da parte dei 18 banchieri della Federal Reserve.

Previsioni sui tassi di interesse negli Stati Uniti da parte dei membri della Federal Reserve
Previsioni sui tassi di interesse negli Stati Uniti da parte dei membri della Federal Reserve

Per nove di loro nel 2022 la Banca Centrale americana alzerà il costo del denaro, ossia i tassi di interesse, almeno una volta. Metà di loro ritiene invece che ciò avverrà nel 2023.

Complessivamente, però, nessuno vede grandi rally dei tassi di interesse. In altre parole, le previsioni sono ancora per un’inflazione relativamente sotto controllo, nonostante la corsa del settore energetico, che ha spinto oltre i 75 dollari il prezzo del petrolio Brent. In altre parole, per rivedere i tassi di riferimento americani all’1% potrebbe essere necessario attendere il 2023, stando alle previsioni della Fed. Il tutto, ovviamente, se l’inflazione non iniziasse a correre più di quanto stimato dai banchieri del FOMC.

BCE – Tassi ancora a zero

Al momento i tassi di interesse sono ai minimi storici in Europa. I rendimenti obbligazionari di numerosi paesi hanno tassi negativi per il breve e medio termine. Chiaramente questo vale anche per l’Italia.

Per quanto lo resteranno ancora? Difficile dirlo. Sembra certo che la BCE, ossia la Banca centrale europea, voglia attendere un arco temporale superiore, anche perché l’inflazione in Europa è ancora su valori più bassi rispetto a quelli degli Usa.

Negli ultimi anni il tasso Refi, ossia quello principale di riferimento, è stato fermo allo 0,00%. Il tasso sui prestiti marginali allo 0,25%, mentre si ha un tasso negativo sui depositi, con un -0,50%.

Questi tassi bassi si ripercuotono ovviamente sui mutui per acquisto casa o per altra esigenza, con valori bassi. Pertanto, per chi vuole contrarre un mutuo, in particolare con tassi fissi, potrebbe quindi essere un momento particolarmente interessante. L’Euribor resta ancora a due passi dai minimi di sempre.

Previsioni tassi di interesse lungo termine

Per quanto riguarda le previsioni sui tassi di interesse per il lungo termine il report della Fed vede posizionati i banchieri al 2,50%. Le loro stime si collocano fra il 2,00% ed il 3,00%, con una mediana appena sotto il 2,50%. Il tutto a confermare l’obiettivo di lungo termine della Banca centrale americana di un’inflazione intorno al 2 – 2,50%.

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Previsioni Tassi di Interesse https://www.investire-certificati.it/previsioni-tassi-di-interesse/ Fri, 09 Apr 2021 10:33:00 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=6696 Esaminiamo il tema dei tassi e le previsioni sui tassi di interesse per i prossimi anni con Saverio Berlinzani, trader indipendente sul mercato dei cambi. Presentiamo pertanto un’intervista a Berlinzani, fondatore di Saveforex.it. Il tema è Previsioni Tassi di Interesse per Usa, Europa e UK. Previsioni Tassi di Interesse Uno dei temi centrali nelle ultime […]

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Esaminiamo il tema dei tassi e le previsioni sui tassi di interesse per i prossimi anni con Saverio Berlinzani, trader indipendente sul mercato dei cambi.

Presentiamo pertanto un’intervista a Berlinzani, fondatore di Saveforex.it. Il tema è Previsioni Tassi di Interesse per Usa, Europa e UK.

Previsioni Tassi di Interesse

Uno dei temi centrali nelle ultime settimane è stato legato al possibile ritorno dell’inflazione, con ripercussioni anche sui tassi di interesse. Questo ha spinto il rendimento del decennale americano fino in area 1,70%. Quali sono le previsioni per i tassi di interesse negli Usa?

“Sicuramente il rialzo dei rendimenti rappresenta un cambiamento significativo rispetto al paradigma assoluto che ha rappresentato un mantra fin dalla crisi Lehman Brothers del 2008 e che persiste ancora oggi a 13 anni da quell’evento.

La pandemia del 2020 non ha fatto altro che accentuare questo mantra, rappresentato dal Quantitative Easing alimentato dalle banche centrali, che hanno messo in campo tutta la loro potenza di fuoco, apparentemente infinita. Il tutto per contrastare una crisi senza precedenti, dato che bisogna risalire all’influenza spagnola che uccise decine di milioni di persone tra il 1918 e il 1920 per ritrovare un evento simile. Nei 13 anni passati tra la crisi dei mutui subprime (dal 2008) e la pandemia, abbiamo vissuto in un mondo deflazionato. In questo periodo i mercati finanziari sono cresciuti come mai prima, mentre i mercati reali non hanno goduto della stessa sorte”.

Grafico Tassi di interesse Usa
Tassi di interesse Usa – Rendimento sulle obbligazioni decennali americane.

Analisi mercati finanziari

“La ragione probabilmente è da ricercare nella globalizzazione dei mercati, che ha portato ad uno squilibrio tra domanda e offerta di lavoro, con l’offerta decisamente superiore alla domanda. La prima diretta conseguenza è stata la riduzione dei salari della classe media occidentale, che più ha pagato le conseguenze di tale globalizzazione. Peraltro questo processo aveva portato indiscutibili benefici nei paesi del terzo mondo, coinvolti finalmente nella produzione di beni e servizi.  In ogni caso, gli aiuti e i sostegni dei governi occidentali all’economia hanno prodotto negli ultimi mesi un recupero della congiuntura. Il tutto dopo mesi di recessione legata alle restrizioni dovute al diffondersi della pandemia del Coronavirus.

Dall’inizio del 2021, con l’arrivo delle campagne vaccinali, nei mercati si è diffusa l’opinione che nell’arco di qualche trimestre, si uscirà definitivamente dalla crisi. Si ripartirà finalmente a vivere, produrre, consumare, e viaggiare come prima del 2020. Gli investitori hanno cominciato ad uscire dagli investimenti obbligazionari a lungo termine, dato che le aspettative di rendimenti più alti producono una discesa del prezzo.

Il decennale americano si è spinto ad avere rendimenti intorno all’1.70%.  Le Banche centrali con la Fed in testa hanno cercato di frenare questo deflusso ma al momento attuale non sono riusciti a invertire l’impulso ad uscire dall’obbligazionario con scadenze lunghe.

La parte breve della curva non subisce lo stesso andamento. Le previsioni degli investitori sui tassi per i prossimi mesi sono chiare. Sanno infatti che la Fed e le altre banche centrali terranno i Quantitative Easing in vigore per tutto il 2021. Probabilmente anche buona parte del 2022″.

Rischio Inflazione?

“Almleno per il momento l’inflazione non viene percepita come un problema. Con il trascorrere del tempo e con le vaccinazioni, la ripresa non si farà attendere. E’ pertanto assai probabile che nel medio termina si registri un aumento dei prezzi un po’ ovunque.

Le banche centrali temono ora un deflusso anche dall’azionario. Questa è la ragione per cui buttano acqua sul fuoco per limitare l’incendio. Inevitabilmente, però anche le banche centrali dovranno comunque prima o poi adeguarsi ed iniziare ad alzare il costo del denaro”.

Previsioni tassi di interesse Usa

Quali sono le previsioni sui tassi di interesse nel medio e lungo termine per gli Stati Uniti?

Non è mai scontato fare previsioni sui tassi di interesse. In questo caso possiamo dire che i tassi saliranno, ma probabilmente non nel 2021. Per ora le previsioni parlano di rialzi verso la fine del 2022 ma noi crediamo che ciò avverrà prima, ovvero già all’inizio del 2022. Questo perché riteniamo che la ripresa e l’uscita dalla crisi pandemica, porterà grande euforia nei mercati.

Gli Stati Uniti, insieme ai paesi oceanici, Australia e Nuova Zelanda, saranno i primi ad alzare il costo del denaro. Anche grazie ai 1.900 miliardi di dollari di sostegni fiscali del nuovo Governo Biden già proposti dalla precedente amministrazione. Ma anche con il mantenimento del Quantitative Easing ad oltranza da parte della Federal Reserve.

Federal Reserve  - Previsioni Tassi di Interesse
Federal Reserve

Previsioni tassi di interesse BCE

In Europa la ripresa pare più anemica. Quali previsioni sui tassi della BCE sul medio e lungo termine?

A nostro avviso la Banca Centrale Europea sarà più cauta nel rialzo del costo del denaro, in primis perché la situazione nel vecchio continente, non pare omogenea, sia in termini di distribuzione dei vaccini, ma soprattutto in termini di ripresa economica, che in alcune aree sarà più evidente che altrove. Ciò evidentemente, costringerà la Bce a guardare ai paesi più deboli, per sostenerli nella ripresa. Questa difformità nel recupero della congiuntura potrebbe frenare la Bce nel rialzo del costo del denaro. Ciò anche per indebolire la moneta unica. I vertici della Bce hanno mostrato di non gradire un euro troppo forte, soprattutto un cambio un euro/dollaro sopra l’area 1,20.

Analisi scenario Euro/dollaro

Quali potrebbero essere le possibili ripercussioni sul cambio fra euro e dollaro? Quali previsioni per il cambio?

La moneta unica è ancora in un chiaro trend rialzista nei confronti del biglietto verde. Tecnicamente, parrebbe essere ancora in grado di poter raggiungere 1.2500 ed eventualmente anche 1.3000 nel medio termine. Ma da un punto di vista macro, un euro su quei livelli diverrebbe quasi insostenibile per un’economia europea ancora fragile.

L’Europa ha necessariamente bisogno di mantenere il tasso di cambio debole. Questo per favorire l’export del vecchio continente, in special modo quello della locomotiva tedesca. Senza dimenticare il nostro paese, che con un cambio al di sopra di 1,20 risente della eccessiva forza della moneta unica in misura ancora maggiore. La nostra idea è che il cambio rimarrà tra 1,10 e 1,25. Potenzialmente per un po’ di tempo sui livelli della media storica, collocata in area 1.18.

Previsioni Tassi Regno Unito

Cosa attendersi invece dalla Bank of England? La sterlina potrebbe proseguire nel cammino di ripresa? Quali previsioni per il Regno Unito dopo la Brexit?

Il piano di vaccinazione inglese, assai aggressivo, sembra poter permettere al Regno Unito, una ripartenza accelerata. Non sono però ancora ben chiari e visibili gli effetti dell’uscita dall’Europa, a causa della Brexit.

Bank of England

La sterlina ha beneficiato recentemente dell’ottimismo generato dal Governo relativamente ad una uscita anticipata dalla crisi pandemica. Nel medio e lungo periodo la divisa britannica sembra poter salire anche fino a 1,50, ovvero il livello precedenti alla Brexit.

Deve però necessariamente tenere l’area di supporto di lungo periodo posizionata tra 1.30 e 1.27. Per avere un quadro più chiaro, occorre attendere i dati dei prossimi due trimestri. Saranno cruciali per comprendere l’orientamento della Bank of England, che per ora pare sulla stessa linea della Federal Reserve, ovvero ampia liquidità ai mercati a rialzo dei tassi solo nel 2023. Ma le cose cambiano rapidamente, questo lo abbiamo già visto nel recente passato e va considerato per fare previsioni sui tassi ed in generale sui mercati finanziari.

Conclusioni

Ecco dunque le analisi su Previsioni tassi di Interesse di Saverio Berlinzani, con un focus su Europa, UK e Usa. La ripresa è destinata ad arrivare, ma la velocità con cui arriverà potrebbe essere diversa da paese a paese. Questo determinerà ovvie ripercussioni sui tassi di interesse delle rispettive banche centrali.

Saverio Berlinzani, trader sul Forex Market

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Previsioni sui Tassi di Interesse https://www.investire-certificati.it/previsioni-sui-tassi-di-interesse/ Thu, 10 Dec 2020 10:48:49 +0000 https://www.investire-certificati.it/?p=3298 Quali sono le previsioni sui tassi di interesse? Negli ultimi anni – grazie all’intervento delle banche centrali – i tassi di interesse di riferimento sono scesi ai minimi storici. In alcuni casi anche sotto lo zero, ossia in negativo. Quali sono le ultime previsioni sui tassi? Cosa attendersi dai tassi di interesse nel 2021 e […]

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Quali sono le previsioni sui tassi di interesse? Negli ultimi anni – grazie all’intervento delle banche centrali – i tassi di interesse di riferimento sono scesi ai minimi storici. In alcuni casi anche sotto lo zero, ossia in negativo. Quali sono le ultime previsioni sui tassi? Cosa attendersi dai tassi di interesse nel 2021 e 2022? Chi ci guadagna e chi ci perde dai rendimenti a zero?

Quali sono le previsioni sui tassi di interesse?

La costante azione espansiva delle banche centrali ha spinto i tassi di interesse  ai minimi storici. Il tragico arrivo del Coronavirus ha determinato nuovi interventi di stimolo monetario, determinando rendimenti ancora più bassi. Quali previsioni per i tassi di interesse a questo punto per il 2021 e 2022?

Si parla spesso della sostenibilità dei rendimenti negativi, anche nel medio e lungo termine. Se ad inizio Millennio avessimo parlato ad un analista finanziario di tassi di interesse negativi avrebbe probabilmente sorriso. Ancor più inverosimile sarebbe potuto sembrare pensare a tassi negativi anche su scadenze medio-lunghe. Tutto ciò non soltanto per paesi come la Germania, ma anche per Francia, Italia e Spagna, giusto per citarne alcuni. Non possiamo poi dimenticare la Svizzera, i cui tassi di interesse della Banca Centrale sono fermi a -0,75% dal 15 gennaio 2015. Una data che gli appassionati del forex market, il mercato delle valute, difficilmente dimenticheranno, anche per via del crash dell’EUR/CHF, dopo la rottura del cambio fisso a 1,20 che determinò un crollo fino a 0,85 con nefasti effetti per molti investitori.

Previsioni sui tassi di interesse

Pochi anni orsono sarebbe stato pressoché impossibile prevedere o far previsioni su tassi di interesse così bassi.  Sta di fatto che la situazione persiste ormai da anni. Inoltre, non si intravedono i presupposti per previsioni differenti sui tassi di interesse, sia nel breve che nel medio termine. Questo anche grazie (o per colpa) dei massicci interventi delle banche centrali che di fatto hanno rivoluzionato il mondo delle obbligazioni, affossandone i rendimenti. La pandemia legata al Coronavirus (Covid-19) costringerà le banche centrali a continuare le loro politiche monetarie espansive anche nel 2021 e 2022. Il risultato, molto probabilmente, sarà quello di tassi di interesse ancora molto bassi per un arco temporale significativo.

Previsioni per i tassi di interesse nel 2021

Quali sono dunque le previsioni per i tassi di interesse nel 2021? “L’attuale scenario non lascia spazio per grandi previsioni al rialzo sui tassi” ha spiegato Carlo Alberto De Casa, capo analista presso il broker ActivTrades ed autore di un libro per investire sull’oro “le banche centrali continueranno la loro attività espansiva anche nel breve e nel medio termine. È pertanto assai difficile fare previsioni di grandi rialzi dei tassi di interesse… Questo vale sicuramente per il 2021, ma molto probabilmente anche per il 2022”.

L’analista aggiunge un interessante dettaglio in merito a fattori che potrebbero cambiare le carte in tavola per le previsioni sui tassi di interesse, menzionando l’inflazione. “Forse soltanto un ritorno dell’inflazione potrebbe cambiare questo scenario, ma al momento la domanda complessiva è debole e non vi è alcuna pressione salariale. Pertanto, questo scenario mi pare poco probabile, almeno per i prossimi 12-24 mesi. Nonostante la forte spinta monetaria in arrivo dalle banche centrali, con un costo del denaro quasi nullo, l’inflazione resta bassa ed i tassi di interesse non credo potranno salire troppo velocemente, anzi…”.

Rendimenti obbligazionari a zero

Anche analizzando futures e opzioni sui tassi della Fed, si ottiene la conferma di questo scenario. Il Fed Watch tool del CME esamina infatti le previsioni sui tassi di interesse di riferimento futuri. Per la prima volta si nota uno “zero fisso”. In altre parole, le previsioni sono ferme nella forchetta fra 0 e 0,25% per i prossimi dodici mesi. Forse, però, lo rimarranno anche per un range temporale superiore. L’attuale scenario non lascia spazio per previsioni di clamorosi rialzi dei tassi di interesse, anche se – come più volte visto – sui mercati finanziari le cose cambiano velocemente.

Ancora a proposito di tassi di interesse, non possiamo dimenticare come quelli americani fossero ancora all’1,75%. La Federal Reserve, la Banca Centrale americana, in tempi recenti li aveva portati fino ad un massimo del 2,50% ad inizio 2019, salvo poi iniziare un cammino discendente, accelerato per via del Coronavirus. Nel marzo 2020 i tassi di riferimento Usa sono quindi scesi fino ad un minimo di 0-0,25%, che al momento pare destinato a durare, come visto dal Fed Watch Tool. Va anche ricordato come questo taglio ai rendimenti dei titoli di Stato americano abbia anche eliminato ogni possibilità di carry trade favorevole al dollaro.

Rendimenti negativi in Europa – Previsioni 2021 e 2022

I tassi di interesse restano a zero anche in Europa. Il valore del tasso di rifinanziamento è a zero, mentre il deposit facility (ossia i tassi dei depositi presso la Banca Centrale) sono addirittura a -0,50%. Le banche pagano, dunque, per lasciare il denaro presso la Banca Centrale.

Anche in questo caso le previsioni per i tassi di interesse nel 2021 e 2022 sono per valori prossimi allo zero, come si vede dall’immagine che segue. L’OECD prevede tassi fermi a zero per tutto il 2021 ed il 2022 in Europa. Una buona notizia per chi vuole contrarre nuovi mutui per acquistare casa.

Previsioni tassi di interesse in Europa
Previsioni tassi di interesse in Europa

Ecco gli ultimi movimenti relativamente ai tassi di interesse da parte della BCE. Dal 2012 si sono costantemente mossi al ribasso. Le previsioni parrebbero scontate, anche se siamo ormai su valori da cui difficilmente si può trovare spazio per scendere ulteriormente. L’immagine di seguito è tratta dal sito della BCE, la Banca Centrale Europea.

Tassi di Interesse in Europa. I movimenti ai tassi della BCE
Movimenti ai tassi di interesse da parte della BCE negli ultimi anni. Le previsioni appaiono ancora per rendimenti fermi al palo per un arco temporale relativamente lungo

Chi guadagna dai tassi di interesse bassi?

I tassi bassi possono determinare profitti o perdite per gli investitori. Nel dettaglio, quali sono le fasce di investitori o anche di normali cittadini che possono trarre dai tassi bassi? Chi ha contratto debiti a tasso variabile ha sicuramente festeggiato il crollo dei tassi di interesse. Al tempo stesso, chi aveva acquistato obbligazioni con flussi cedolari prestabiliti ha tratto vantaggio da questa situazione.

Pensiamo a chi ha acquistato il BTP con scadenza a 50 anni. Si tratta di un’obbligazione emessa dallo Stato italiano, che quota al momento circa 124, a fronte di un prezzo di partenza di 100. Questo BTP ha già anche staccato due cedole dell’1,225% cadauna, avendo un rendimento annuo del 2,45%. Ci guadagna anche chi ha acquistato il BTP Futura 2028, che in appena sei mesi è salito da 100 a 105,9 (staccando anche una cedola dello 0,70%). Il rendimento minimo in questo secondo caso era dell’1,40% (con cedole da moltiplicare per l’inflazione), a fronte di una scadenza pari a 8 anni.

Il crollo dei rendimenti nel settore obbligazionario ha determinato la crescita di altri settori. Fra questi ricordiamo quello dei certificati di investimento, con volumi in forte crescita sui certificates.

Cosa cambia per i Mutui

Ci guadagna da previsioni sui tassi bassi di interesse anche chi deve contrarre un mutuo. In questa fase, infatti, si riescono ad ottenere dalle banche tassi di interesse sui mutui, sia variabili che fissi, molto convenienti.

Il costo medio di un mutuo è sceso parecchio anche grazie all’intervento delle banche centrali, che – iniettando un’enorme quantità di liquidità nel sistema – hanno di fatto portato a zero i rendimenti obbligazionari ed abbassato notevolmente i costi per i mutui sia per chi compra casa che per le aziende. Come detto, soltanto pochi anni fa sarebbe stato molto difficile fare previsioni simili sui tassi di interesse. I rendimenti, storicamente, non sono mai stati così bassi.

Previsioni sui tassi di interesse. Mutui e Prestiti con tassi bassi
Previsioni sui tassi di interesse: cosa cambia con i tassi bassi per chi vuole contrarre un mutuo?

Chi perde dai tassi di interesse bassi

I tassi di interesse ridotti all’osso possono in qualche modo penalizzare le banche, che vedono ridursi i loro margini operativi. Inoltre, chi aveva acquistato obbligazioni con rendimenti legati ai tassi di interesse si è trovato svantaggiato dalla situazione. Ci perdono poi i correntisti, con rendimenti offerti dai BOT, spesso anche da altri titoli di Stato (BTP) o dai conti correnti bancari fermi al palo ed assolutamente non in grado di coprire l’inflazione.

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